RI_apertura caccia alla migratoria in Romania. 🇷🇴🇷🇴 (1 utente sta leggendo)

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probabilmente se fosse la "regola" non piacerebbe nemmeno a me, cani e fucili altrui, ma se capita un'uscita in "paradisi" venatori dove l'espatrio di cani e fucili comporta grosse complicazioni non mi farei il minimo problema, per una volta si darebbero pazienza Kikko e il Pegasus, poi dipende da come si vive la caccia, per me è una passione e per fortuna non un'ossessione da impormi regole e comportamenti ..............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!
p.s magari un'uscita ad oche delle nevi:p
 
Tutto dipende dalle circostanze. In Sicilia ho cacciato il coniglio con i cani e il fucile che mi presto un amico, ancora lo ringrazio. Al rientro mi regalò una cucciolina meticcia figli di meticci eccellenti cani da coniglio. Portata sulla lepre, incominciò a scovare a circa due anni.
 
Io sono stato 3 volte in Croazia, 2 volte a quaglie e 1 volta a beccacce rigorosamente con i miei cani,queste esperienze le ho fatte soprattutto per loro.Una delle due volte a quaglie mi sono fatto prestare il fucile dall'accompagnatore perché mi ero portato dall'italia il.mio berretta A301 canne 67 ** e padellavo quaglie a gogò se non fatte allungare un bel po.Cosi'chiesi all'amico croato un fucile e mi diede il suo sovrapposto appena comprato con strozzatori interni e le cose cambiarono.Poi sono stato in scozia a colombacci e anche lì affittai il fucile,un semiautomatico del quale non ricordo la marca.Comunque dopo qualche padella iniziale addrizzai il tiro e senza fare numeri da capogiro passai 3 belle giornate. La Romania mi fa gola,soprattutto per le beccacce.In bocca al lupo!

Passi per il fucile......ma i cani proprio no......altrimenti vado al piattello.....risparmio
 
Giò... i mie cani... io li vivo non come cani ma bensì come "soci". Come qualcuno di famiglia che vive con me.

Ciao Giò !

Per me il cane da caccia deve avere due funzioni: strumento a caccia, come una macchina attendibile e ben lubrificata, impeccabile, che non s'incanti, s'impunti, si fermi, o faccia errori madornali, e a casa e altrove come un figlio. La seconda funzione e' fondamentale per la seconda. Senza di essa la prima non si verifichera' mai.

Ed e' vero che c'e' piu' gusto a cacciare col proprio cane e a vederlo eseguire immediatamente ed impeccabilmente cio' che gli hai insegnato a fare. Ma a volte, per necessita' non e' possibile portarlo a caccia. Non credo che quelli di voi che cacciano diversi tipi di selvaggina porterebbero il loro cane da ferma ad allodole, o un segugio a anatre...

Lo stesso per il fucile. Se non lo puoi portare per diverse ragioni dove andrai a caccia, non hai scelta e dovrai cacciare con lo schioppo altrui.

Io mi ccnsidero soprattutto un cacciatore. Non saro' un "purista" come certi di voi, ma sono sempre stato pronto a fare compromessi, pur di cacciare. Ho cacciato (da giovane) con fucili altrui (a Fogliano, ad anatre, sarebbe stato sciocco limitarmi ai due colpi del mio sovrapposto, anche perche' a quei tempi gli automatici a cinque colpi e magari anche 8 con la prolunga erano consentiti--ed ho usato il Browning a mollone dei miei ospiti). Papa' ed io non avevamo cani, e quando andavamo in riserva (a quei tempi le riserve erano popolate da animali selvatici, non gabbiaroli) dovevamo contare sui cani della riserva. Ed in genere quei cani erano ottimi perche' esposti alla selvaggina verace quasi tutti i giorni ed avvezzi a tutti i trucchi e le furberie dei selvatici selvatici, che spesso erano stati "spolverati" da qualche schioppettata fuori tiro o feriti lievemente da una fucilata mal diretta ed erano sopravvissuti all'incontro. Ho visto cani spettacolosi, come una cockerina capace e volente di infiltrarsi come una serpe nei roveti piu' fitti per tirarne fuori maschioni vecchi e laureati dalla coda lunga un metro. Ho visto un segugio che magari ti privava del piacere di una schioppettata perche' era capace di acchiappare le lepri prima che potessi alzare il fucile. Era mezzo lepre anche lui, piccolo e smilzo ma veloce come una saetta. Ho visto kurzhaars e pointers che facevano ferme statuesche dove non credevi che neanche una lucertola potesse nascondersi. Come si fa a non godere dell'ottimo lavoro di un cane, anche se non e' tuo? E ho visto anche alcuni brocchi. Quelli non mancano mai. E onestamente, fra un cane brocco mio che sfrulla i selvatici, o che pur avendoli fermati correttamente poi li insegue al frullo, o uno che caccia per i cavoli suoi, magari a due km di distana, o uno che insegue le farfalle e le lucertole, ed un buon cane bravo e corretto che appartiene a qualcun altro, di sicuro sceglierei di cacciare con quest'ultimo--perche' a caccia non ci vado per far esperienza di frustrazioni, occasioni mancate, delusioni. Col cane mio magari la caccia la godevo anche se non tiravo una schioppettata. Ma tirare schioppettate e abbattere selvatici e' uno dei piaceri fondamentali. E quelli che dicono che non lo e' sono, come diciamo noi, full of shit, cioe' eminenti cazzari. E un cane ed uno schioppo altrui se non ti danno l'intera dimensione della caccia, almeno te ne danno una gran parte--sepecialmente quando sei in un posto dove di occasioni di fare qualche bel tiro ce ne sono tante e magari il cane che hai--se lo avessi potuto portare--non sarebbe stato adatto al tipo di caccia, all'ambiente, al clima. Di certo se il tuo Springer lo consideri un "socio" non lo vorresti portare a caccia di anatre a Kodiak dove morirebbe assiderato in due ore. E qui in Alabama, la seconda estate a tortore, capii che sebbene mi sarebbe piaciuto cacciare con Scout, l'avrei fatta morire prematuramente di un colpo di calore. Un "socio," e peggio ancora un "figlio," non li esponi a pericoli che potrebbero fargli del male o ucciderlo. Quando ero ragazzino e faceva troppo freddo Papa' a caccia non mi ci portava,per quanto lo implorassi.
Poi ognuno faccia cio' che crede, o non faccia cio'che non crede.

Poi (e scusatemi se sono un po' maligno) io sono convinto che tanti (compagnia presente esclusa!) sono puristi soltanto a parole e non razzolano come predicano ma vogliono soltanto farsi belli e proiettare un'immagine di se' stessi che corrisponde ben poco alla realta'. Dall'alto (o forse dal basso) dei miei 73 anni ne ho visti tanti, di quelli che appartengono a questa categoria e sono divenuto un cinico tremendo.
 
Siamo un pò off topic ma va beh.. io ho cacciato nel 2003 nel Regno unito i colombacci con un vecchio beretta scarcassato.. e probabilmente aveva 6 stelle di strozzatura [17]perchè a 25 metri non cadeva nulla ma fino a 20 metri non aveva scampo nulla..... ma ci chiappavo.. il problema è se non ti ritrovi con un fucile non tuo e non prendi nulla.. in quel caso mi girerebbero le scatole..
 
Personalmente ho un’opinione che talvolta ho riscontrato anche in altri Cacciatori e quindi non credo essere una “mosca bianca” …. Posso dire che talvolta esprimere la propria passione venatoria anche utilizzando armi di terzi prese per così dire “in prestito temporaneo” possono regalare comunque soddisfazioni ed emozioni difficilmente dimenticabili, in funzione non solo del “momento” e le luogo, ma anche del “tipo” di fucile che ci si ritrova brandeggiare fra le mani .... Il solo pensare al nome di alcuni fucili mi si accappona tuttora la pelle ricordando con profonda nostalgia del passato le emozioni vissute tanti anni fa in prima persona grazie al mio Socio ed amico Sepp … un Bavarese autentico (persona, non cane) … altri tempi … altri luoghi … che facevamo parte integrante di vicissitudini con un fascino irresistibile provato e vissuto in quei momenti, almeno per me ed alcuni amici di un tempo che fu … in un’atmosfera davvero così tanto particolare che oserei definire magica (credo altresì che quasi tutte le forme di caccia sono magiche, dipende da ognuno di noi come le vuole interpretare …), così cariche di entusiasmo da non farti più “stare nella pelle” come si dice in gergo … ricordi indimenticabili … E’ pur vero che talvolta dipende anche con “Chi” condividi quei momenti tanto speciali …. Il piacere di poter imbracciare e sparare non soltanto a Fagiani e Starne sotto la ferma di cani che non erano certo i nostri ma talmente “carichi, tenaci e testardi” di un’accesa passione “esplosiva” che stimolavano pure noi a dare il massimo ed il meglio di noi stessi anche quando la stanchezza faceva sentire tutto il suo peso …. ma sempre nella massima sicurezza e rispetto del selvatico, condizioni che non devono mai allentare la nostra attenzione. Quante volte abbiamo lasciato che la selvaggina (era autentica !) s’involasse perché le condizioni ammiccavano a possibili rischi d’involontari danni a terzi o a cose seppure molto lontane ma comunque in linea con la nostra direzione di tiro … si abbassava l’arma anche ad Anatre e Colombacci … Anni in cui ci capitava talvolta di dover sparare (su preciso invito dei loro proprietari perché ci scambiavamo le armi per provare “l’emozione” di puntare e tirare con un altro fucile) anche con fucili “fini” della classe Sauer, oppure della belga Dumoulin, più spesso con Mauser (quest’ultime utilizzate da due attempati validi WhitesHunters africani che fra nozioni ed insegnamenti <validissimi ed inossidabili> mi hanno fatto per anni una testa come una mongolfiera … erano più i “Nein” che mi gridavano che non i sospirati “Ja” …), ma particolarmente con Franz Sodia. Di questa azienda, soprattutto negli anni 1976>1980, grazie alla stretta amicizia che il mio amico Sepp che aveva con loro, ho conosciuto Franz II e Franz III perché appunto talvolta venivano cacciare da noi, nella nostra riserva Bavarese oppure in quell’altra di Wildon in Stiria (Austria), e nella reciprocità d’intesa noi da loro .... Per me e per Sepp sono sempre state persone davvero affabili, squisite per il comportamento tanto corretto e rispettoso sottolineato dalla più ammirevole osservanza dell’etica venatoria dalla quale ho attinto molto …. ma davvero molto … fra le mie migliori scuole e “palestre venatorie” durate un ventennio …….. ! Gran bei ricordi davvero indelebili scolpiti nel cuore e nell’anima ……… Giorgio
 
Giovanni, quand'è l''apertura venatoria li da te in Alabama ? Nel frattempo contraccambiamo il tuo gradito augurio con un entusiastico In bocca al Lupo !

Alle tortorelle nostre (grandi quanto una cesena) apre l'11 Settembre, data infausta nella nostra storia recente. Apre anche ai conigli selvatici (minilepri), scoiattoli grigi, diversi tipi di rallidi, gallinelle, e alzavole. Ma tutte queste specie sono o troppo lontane da dove abito, i conigli non mi piacciono come cibo, e gli scoiattoli, sebbene lla mia proprieta' ne sia invasa, non riesco ad ucciderli. Troppo carini e divertenti da guardare, e semidomestici ormai (io do' a loro e a decine di specie di uccelli da mangiare dietro casa, ogni mattina). I nocivi (cornacchie, volpi, coyotes, bobcats, castori, nutrie cinghiomaiali, piccioni torraioli, tortore dal collare orientali, passeri europei e storni) sono abbattibili tutto l'anno senza limite di carniere. Ci sono poi stagioni per altre cacce alle quali non mi sono mai dedicato, come colini, beccacce e beccaccini, anatre, ecc. A Kodiak la mia caccia preferita erano le anatre, ma qui ci sono soltanto le bellissime wood ducks--un peccato ucciderle, anche se deliziose da mangiare. Poi il modo di cacciarle neanche mi piace. Ti apposti a buio pesto vicino a un laghetto di castori o un fiumicello nella foresta e aspetti. La mattina prestissimo, se arrivano due o tre corpi scuri sfiorando velocissimi la cima dei pini e delle querce, avventi un paio di fucilate quando li puoi vedere contro il chiarore del cielo e prima di perderli di vista mentre si abbassano contro lo sfondo scuro degli alberi. Tutto qua. Due, tre colpi la mattina prestissimo, se hai fatto centro raccogli (aleatorio senza cane) e te ne vai a casa. A me piace soltanto la caccia classica con capanno, stampi, richiamo a bocca, cane da riporto.

Al cervo, nella mia zona, apre per i fucili ad avancarica il 15 Novembre. Poi il 19 Novembre apre anche per i fucili moderni, e per ambedue i tipi di arma chiude il 10 Febbraio. Il limite e' di tre maschi, uno dei quali deve avere piu' di quattro punte almeno su uno dei palchi, e credo di sei femmine. Ma io quando ne ho abbattuti tre fra maschi e femmine mi fermo. Magari se proprio sono ingordo e se mi capita un vero trofeo ne abbattero' un quarto.
Poi a primavera apre la mia stagione preferita, la caccia al tacchino selvatico, dal 25 di Marzo all'8 Aprile. Quattro capi abbattibili, ma solo maschi. Questa e' praticabile esclusivamente con fucili lisci, con pallini non piu' grossi del 2. Io adopero cartucce da 76 mm caricate con pallini del 6 di ferro'tungsteno/nichelio, Uso il mio ex-ferro da anatre, il Remington 11-87 con strozzatore extra-full e mira elettronica punto rosso della Sig, che credo sia il Romeo 4. Con questa combinazione tiri alla testa/collo sono immediatamente letali fino a 60 yarde, ma io non sparo se non fino a 40 yarde, e molto spesso a 25 dove piazzo uno stampo di tacchino rachitico e di una femmina che fa incavolare i maschi adulti che attaccano lo stampo a speronate e beccate. La parte piu' bella di questa caccia e' quando senti un maschio lontano che glugluttisce, lo chiami con il richiamo sexy di una femmina vogliosa, e te lo fai venire fino a quando non vede lo stampo e gli si butta addosso. E' il fregarlo nonostante la sua furbizia ed i suoi acutissimi sensi che rende questa caccia appassionante. Aggiungo che a differenza del tacchino domestico, ritardato mentalmente da secoli di cattivita', quello selvatico e' furbo quasi come le cornacchie.

Ricordi e rimpianti? La caccia alle allodole con la civetta a Nettuno e quella ai tordi allo spollo fra gli ulivi, in Sabina, o da un capannolo nel bosco antistante la mia villa di Grottaferrata, fischiando "la primavera" col fischietto a bocca. Bottacci, sasselli, merli, e contorno di storni e frosoni.

Ciao,IBAL,

Giovanni
 

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