speriamo....
che ce di nuovo sul gargano sono stato mercoledì ma pochi tordi e nessuna becca e cambiato ciao fammi sapere
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speriamo....
adesso mi spiego tutto perche' e' impossibile che solo lui veda tutti sti tordi
I tordi quest'anno sono pochi e meno dell'anno scorso...chi dice il contrario è uno sborone in malafede...chiaramente se si ha tanto tempo a disposizione, un buon fuoristrada, un po' di soldini per il carburante, la voglia e le gambe buone...allora può capitare di trovare un angolino appartato con tanti tordi...questo nel lecito, ma poco ortodosso...se poi, si vuole andare nell'illecito???....bè, se entrate nel parco delle gravine, piuttosto che in quello dell'alta murgia e di tordi se ne trovano in abbondanza.
I tordi sono pochi anche nel parco delle gravine, almeno dalle mie parti. Comunque nelle zone lecite x fare carniere bisogna avere buone gambe e passione e non capisco perché sia poco ortodosso. Se uno non vuole o non può camminare sta fermo e aspetta, una che ha voglia di camminare a più probabilità di fare carniere.
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.
Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.
Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.
Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.
Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]
analisi perfetta!!La penso come te.La caccia ai tordi purtroppo sta cambiando in peggio negli ultimi anni.quella che una volta era un arte ora è una spasmodica corsa al selvatico e a sparare il più possibile sempre e comunque.Io la caccia da appostamento(caccia tradizionale pugliese) la reputo una caccia affascinante e romantica,passatemi il termine,ma ditemi cosa c'è di affascinante e romantico nell'usare tattiche di guerriglia a caccia?arrivare in un determinato luogo con 2-3 fuoristrada circondare il boschetto,uliveto,ecc sparare e poi correre alle macchine per andare in un altro posto e ripetere la scena fino a quando cala il buio per me non è caccia,ma è solo il mio punto di vista.
analisi perfetta!!La penso come te.La caccia ai tordi purtroppo sta cambiando in peggio negli ultimi anni.quella che una volta era un arte ora è una spasmodica corsa al selvatico e a sparare il più possibile sempre e comunque.Io la caccia da appostamento(caccia tradizionale pugliese) la reputo una caccia affascinante e romantica,passatemi il termine,ma ditemi cosa c'è di affascinante e romantico nell'usare tattiche di guerriglia a caccia?arrivare in un determinato luogo con 2-3 fuoristrada circondare il boschetto,uliveto,ecc sparare e poi correre alle macchine per andare in un altro posto e ripetere la scena fino a quando cala il buio per me non è caccia,ma è solo il mio punto di vista.
Per la prima risposta ti dico che il parco delle gravine è lungo 80 Km. e ti posso assicurare che nella porzione di parco che ricade tra martina - crispiano - statte - massafra i tordi ci sono e c'è anche qualche delinquente "senza numero di casa" che ignora il parco e vi caccia liberamente...fin quando non li prendono ed ultimamente sta capitando sempre più spesso.
Per la seconda risposta leggiti la postata di Martino (arsvenandi) scritta quì sopra e che condivido in toto.
qualcosa si sta' muovendo grazie alle temperature in discesa,non so' quando durera',ma la cosa strana che sonoa macchia di leopardo..quindi devi sapere dove andare........qui nella selva oscura.............che ce di nuovo sul gargano sono stato mercoledì ma pochi tordi e nessuna becca e cambiato ciao fammi sapere
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.
Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.
Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]
Stiamo parlando di oggi non di fine ottobre....e siamo tutti del posto .
Oggi mi ritengo ancora fortunato, mi sono divertito ma la situazione e' critica . Raggiunta quota grazie ad un buon rientro
martino nessuno qui sul forum ha detto che sia un’ annata buona. Per quanto mi riguarda mi limito a descrivere e quantificare la presenza di tordi sul nostro territorio che credo sia lo scopo della discussione. Solo da 2 settimane circa sto scrivendo che ci sono i tordi, o meglio, che dove vado io ( o dove mi portano ) c’e’ buona presenza di tordi. Che vuol dire buona presenza di tordi ?? Che ovunque si vada ( o quasi ) … si vedono tordi, pochi o tanti, ma si vedono tordi ! Premesso che non pratico la spasa o battuta ( perche’ oltre ad essere vietata e poco redditizia e non ho soldi da buttare per eventuali sanzioni amministrative visto che ci sono ferrei controlli su tutto il territorio pugliese ), x quanto mi riguarda l’importante e’ cacciare secondo le regole, in maniera tranquilla e serena senza temere nessuno controllo ( gia’ 4 avuti e come sempre nessunissimo problema ).
riguardo la caccia tradizionale di cui parli e che anche io pratico, indipendentemente dalle annate buone o scarse, ti sfido a trovare un posticino libero fuori da un bosco o pineta la mattina o al rientro serale per sparare tranquillo allo spollo non 20 ma anche solo 5 tordi. Quando ci provo, credimi, e’ piu’ l’ansia e la paura di essere impallinato o di litigare con qualcuno che la goduria e l’emozione di vivere un alba di caccia serena e spensierata. Ti ritrovi circondato da cacciatori, che per carita’ non hanno nessuna colpa se non quella di essere cacciatori come me. Questo non fa per me. Con questo dove voglio arrivare ? . . . Che come ho sempre sostenuto la caccia e’ bella perche’ ognuno la interpreta come vuole. E restera’ bella ed emozionante finche’ avremo la liberta’ che per fortuna abbiamo in puglia. Regione grandissima dove c’e’ territorio, spazio e tordi per tutti ( al contrario di quanto vuole fare credere qualcuno ) e dove e ci sono tantissimi cacciatori (come me ) . . . Che grazie ad una buona conoscenza del territorio, voglia di cercare la selvaggina, voglia di sudarsi la preda e tanta passione si riescono a ritagliare degli spazi esclusivi praticando, come la chiama martino, questa caccia non convenzionale. Poi e’ chiaro che questa caccia non convenzionale diventando redditizia e divertente crea a volte un po’ di invidia. Perche’ poi vai a vedere quasi sempre a criticarla eticamente sono quei cacciatori che guarda caso per motivi loro ( che nessuno si permette di commentare e giudicare perche’ ognuno fa ciò che vuole ) fanno 50 tordi all’anno oppure non hanno la minima idea di dove andare a scovare 2 tordi se non sempre in quei 9-10 posti che conoscono e dove ovviamente non trovano piu’ niente . . . .
infine parliamo del termiine “sostenibilità” della caccia. Termine che viene fuori puntualmente nelle annate fiacche come questa. Termine che come per magia non riguarda chi caccia in maniera tradizionale perche’ chi caccia in maniera tradizionale quando arriva a 20 tordi mette il fucile nel fodero e va a casa . . .vero ?
meno divisioni e w la caccia !
Mi sa che domani mattina la sorpresa sarà la neve.. Mi è giunta voce che a toritto nevica... Vi risulta?? Io sono a lavoro e alcuni colleghi dell'interno sono andati via...
Martino nessuno qui sul forum ha detto che sia un’ annata buona. Per quanto mi riguarda mi limito a descrivere e quantificare la presenza di tordi sul nostro territorio che credo sia lo scopo della discussione. Solo da 2 settimane circa sto scrivendo che ci sono i tordi, o meglio, che dove vado io ( o dove mi portano ) c’e’ buona presenza di tordi. Che vuol dire buona presenza di tordi ?? Che ovunque si vada ( o quasi ) … si vedono tordi, pochi o tanti, ma si vedono tordi ! Premesso che non pratico la spasa o battuta ( perche’ oltre ad essere vietata e poco redditizia e non ho soldi da buttare per eventuali sanzioni amministrative visto che ci sono ferrei controlli su tutto il territorio pugliese ), x quanto mi riguarda l’importante e’ cacciare secondo le regole, in maniera tranquilla e serena senza temere nessuno controllo ( gia’ 4 avuti e come sempre nessunissimo problema ).
Riguardo la Caccia tradizionale di cui parli e che anche io pratico, indipendentemente dalle annate buone o scarse, ti sfido a trovare un posticino libero fuori da un bosco o pineta la mattina o al rientro serale per sparare tranquillo allo spollo non 20 ma anche solo 5 tordi. Quando ci provo, credimi, e’ piu’ l’ansia e la paura di essere impallinato o di litigare con qualcuno che la goduria e l’emozione di vivere un alba di Caccia serena e spensierata. Ti ritrovi circondato da cacciatori, che per carita’ non hanno nessuna colpa se non quella di essere cacciatori come me. Questo non fa per me. Con questo dove voglio arrivare ? . . . che come ho sempre sostenuto La Caccia e’ bella perche’ ognuno la interpreta come vuole. E restera’ bella ed emozionante finche’ avremo la liberta’ che per fortuna abbiamo in Puglia. Regione grandissima dove c’e’ territorio, spazio e tordi per tutti ( al contrario di quanto vuole fare credere qualcuno ) e dove e ci sono tantissimi cacciatori (come me ) . . . che grazie ad una buona conoscenza del territorio, voglia di cercare la selvaggina, voglia di sudarsi la preda e tanta passione si riescono a ritagliare degli spazi esclusivi praticando, come la chiama Martino, questa caccia non convenzionale. Poi e’ chiaro che questa Caccia non convenzionale diventando redditizia e divertente crea a volte un po’ di invidia. Perche’ poi vai a vedere quasi sempre a criticarla eticamente sono quei cacciatori che guarda caso per motivi loro ( che nessuno si permette di commentare e giudicare perche’ ognuno fa ciò che vuole ) fanno 50 tordi all’anno oppure non hanno la minima idea di dove andare a scovare 2 tordi se non sempre in quei 9-10 posti che conoscono e dove ovviamente non trovano piu’ niente . . . .
Infine parliamo del termiine “sostenibilità” della caccia. Termine che viene fuori puntualmente nelle annate fiacche come questa. Termine che come per magia non riguarda chi caccia in maniera tradizionale perche’ chi caccia in maniera tradizionale quando arriva a 20 tordi mette il fucile nel fodero e va a casa . . .vero ?
Meno divisioni e W la Caccia !
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.
Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.
Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]