Radio migratoria "TORDI IN PUGLIA" 2013/2014 (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Cari amici cacciatori,

MYGRA è diventato un punto di riferimento in ambito venatorio, grazie alla vostra passione e partecipazione. Ogni giorno, condividiamo esperienze, consigli e storie che rendono unica la nostra comunità. Oggi vi chiediamo un piccolo gesto che può fare una grande differenza: **offrire un caffè** al nostro forum. Con una donazione equivalente al costo di qualche cartuccia, potete rimuovere questo annuncio informativo e ottenere gratuitamente un account premium. Cosi facendo aiuterete lo staff a mantenere attivo e migliore questo sito per un anno intero.
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€215.00
21%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
adesso mi spiego tutto perche' e' impossibile che solo lui veda tutti sti tordi

Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.

Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.

Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]
 
I tordi quest'anno sono pochi e meno dell'anno scorso...chi dice il contrario è uno sborone in malafede...chiaramente se si ha tanto tempo a disposizione, un buon fuoristrada, un po' di soldini per il carburante, la voglia e le gambe buone...allora può capitare di trovare un angolino appartato con tanti tordi...questo nel lecito, ma poco ortodosso...se poi, si vuole andare nell'illecito???....bè, se entrate nel parco delle gravine, piuttosto che in quello dell'alta murgia e di tordi se ne trovano in abbondanza.

I tordi sono pochi anche nel parco delle gravine, almeno dalle mie parti. Comunque nelle zone lecite x fare carniere bisogna avere buone gambe e passione e non capisco perché sia poco ortodosso. Se uno non vuole o non può camminare sta fermo e aspetta, una che ha voglia di camminare a più probabilità di fare carniere.
 
I tordi sono pochi anche nel parco delle gravine, almeno dalle mie parti. Comunque nelle zone lecite x fare carniere bisogna avere buone gambe e passione e non capisco perché sia poco ortodosso. Se uno non vuole o non può camminare sta fermo e aspetta, una che ha voglia di camminare a più probabilità di fare carniere.


Per la prima risposta ti dico che il parco delle gravine è lungo 80 Km. e ti posso assicurare che nella porzione di parco che ricade tra martina - crispiano - statte - massafra i tordi ci sono e c'è anche qualche delinquente "senza numero di casa" che ignora il parco e vi caccia liberamente...fin quando non li prendono ed ultimamente sta capitando sempre più spesso.
Per la seconda risposta leggiti la postata di Martino (arsvenandi) scritta quì sopra e che condivido in toto.
 
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.

Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.

Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]

analisi perfetta!!La penso come te.La caccia ai tordi purtroppo sta cambiando in peggio negli ultimi anni.quella che una volta era un arte ora è una spasmodica corsa al selvatico e a sparare il più possibile sempre e comunque.Io la caccia da appostamento(caccia tradizionale pugliese) la reputo una caccia affascinante e romantica,passatemi il termine,ma ditemi cosa c'è di affascinante e romantico nell'usare tattiche di guerriglia a caccia?arrivare in un determinato luogo con 2-3 fuoristrada circondare il boschetto,uliveto,ecc sparare e poi correre alle macchine per andare in un altro posto e ripetere la scena fino a quando cala il buio per me non è caccia,ma è solo il mio punto di vista.
 
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.

Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.

Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]

Martino , ti assicuro che anche chi sceglie questo tipo di caccia non convenzionale sta facendo fatica e che fatica , chiaramente spara piu' tordi di chi caccia tradizionalmente ma ti assicuro che 9 squadre su 10 affermano che non c'e' un cavolo.....e cosi' e'.

Il fatto di trovare lacuni piccoli posticini vergini con qualche tordo in piu' non puo' far cambiare idea sulla presenza dei tordi. In quei 3 posti vergini che rimangono e che ogni giorno diventano meno una volta che ci sei andato non e che puoi tornarci all'indomani.....percio' dire i tordi CI SONO significa che bene o male anche se non ne spari perche' sono alti, ti scansano ecc ecc ma almeno LI VEDI.
 
analisi perfetta!!La penso come te.La caccia ai tordi purtroppo sta cambiando in peggio negli ultimi anni.quella che una volta era un arte ora è una spasmodica corsa al selvatico e a sparare il più possibile sempre e comunque.Io la caccia da appostamento(caccia tradizionale pugliese) la reputo una caccia affascinante e romantica,passatemi il termine,ma ditemi cosa c'è di affascinante e romantico nell'usare tattiche di guerriglia a caccia?arrivare in un determinato luogo con 2-3 fuoristrada circondare il boschetto,uliveto,ecc sparare e poi correre alle macchine per andare in un altro posto e ripetere la scena fino a quando cala il buio per me non è caccia,ma è solo il mio punto di vista.

C'è sempre il fascino della caccia con le cuffie......i bossoli lasciati a terra come un quadro naif....vuoi mettere !!! Questa è innovazione !!!
 
analisi perfetta!!La penso come te.La caccia ai tordi purtroppo sta cambiando in peggio negli ultimi anni.quella che una volta era un arte ora è una spasmodica corsa al selvatico e a sparare il più possibile sempre e comunque.Io la caccia da appostamento(caccia tradizionale pugliese) la reputo una caccia affascinante e romantica,passatemi il termine,ma ditemi cosa c'è di affascinante e romantico nell'usare tattiche di guerriglia a caccia?arrivare in un determinato luogo con 2-3 fuoristrada circondare il boschetto,uliveto,ecc sparare e poi correre alle macchine per andare in un altro posto e ripetere la scena fino a quando cala il buio per me non è caccia,ma è solo il mio punto di vista.

Concordo!!!
 
Per la prima risposta ti dico che il parco delle gravine è lungo 80 Km. e ti posso assicurare che nella porzione di parco che ricade tra martina - crispiano - statte - massafra i tordi ci sono e c'è anche qualche delinquente "senza numero di casa" che ignora il parco e vi caccia liberamente...fin quando non li prendono ed ultimamente sta capitando sempre più spesso.
Per la seconda risposta leggiti la postata di Martino (arsvenandi) scritta quì sopra e che condivido in toto.

be io dico che delinquenti sono quelli che hanno istituito il parco senza tabelle (QUNDI CONTROLEGGE) ti ricordo che i parchi regionali vanno tabellati. Un noto avvocato di taranto che sicuramente conosci, sta facendo soldi a palate con le cause che sta vincendo x il parco. Tutti quelli che sono stati presi nel parco hanno vinto tutti la causa, e gli è stato restituito il fucile. Quindi se la legge gli da ragione, delinquenti non sono. Prima di fare queste affermazioni facciamoci un esame di coscenza. A questo punto delinquente è anche chi supera il numero di capi giornaliero.
Per quando riguarda la seconda risposta, credo che non ci sia niente di male a camminare con il proprio cane per fossi e boschi per insidiare qualche tordo nelle macchie (evitando naturalmente organizzazioni a squadre, che sono sicuramente distruttive)
 
La caccia al tordo (se non ci fosse non rinnoverei il porto di fucile) è un arte!!. Sono 35 anni che la pratico e lo sempre fatta da appostamento, a volte alcuni amici anno insistito per fare la battuta e qualche volta ho accettato. Ma, vi assicuro che, anche se ho sparato di più la cosa non mi ha per niente appassionato. L'appostamento, è la caccia che prediligo e che mi ha portato a imparare il richiamo sia con il fischietto che con lo zip e vi assicuro che vedere un tordo che sta a 200 mt che comincia a girare in tondo sino a venirsi a posare sul rovo dietro al quale sono appostato (almeno a mè), procura un grande piacere.
negli ultimi 10 anni, se non di più stiamo assistendo a un calo molto marcato di tordi sia perchè la cosiddetta civiltà è arrivata anche in quei paesi ove il tordo nidifica modificandone fortemente l'abitat sia perchè la caccia assidua a cui sottoponiamo l'animale lo và piano piano decimando (ho visto su skay battute a rastrello anche in Spagna e amici che vanno in grecia mi dicono che anche lì fanno la stessa cosa!!. ora, se ogni cacciatore che va in battuta ammazza mediamente dai 30 ai 60 tordi è chiaro che "contribuisce" alla rarefazione del tordo. Quì da noi, tranne qualche oasi il resto del territorio viene sottoposto a una pressione venatoria (soprattutto) con il rastrello) molto elevata non c'è ombra di dubbio, che alla fine l'animale non trovando nessuna zona dove poter essere tranquillo (secondo il mio modesto parere) tende sempre più a disertare il nostro territorio.
Meditate, o voi che fate le rastrellate, meditate.
 
che ce di nuovo sul gargano sono stato mercoledì ma pochi tordi e nessuna becca e cambiato ciao fammi sapere
qualcosa si sta' muovendo grazie alle temperature in discesa,non so' quando durera',ma la cosa strana che sonoa macchia di leopardo..quindi devi sapere dove andare........qui nella selva oscura.............
 
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.

Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.

Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]


Martino nessuno qui sul forum ha detto che sia un’ annata buona. Per quanto mi riguarda mi limito a descrivere e quantificare la presenza di tordi sul nostro territorio che credo sia lo scopo della discussione. Solo da 2 settimane circa sto scrivendo che ci sono i tordi, o meglio, che dove vado io ( o dove mi portano ) c’e’ buona presenza di tordi. Che vuol dire buona presenza di tordi ?? Che ovunque si vada ( o quasi ) … si vedono tordi, pochi o tanti, ma si vedono tordi ! Premesso che non pratico la spasa o battuta ( perche’ oltre ad essere vietata e poco redditizia e non ho soldi da buttare per eventuali sanzioni amministrative visto che ci sono ferrei controlli su tutto il territorio pugliese ), x quanto mi riguarda l’importante e’ cacciare secondo le regole, in maniera tranquilla e serena senza temere nessuno controllo ( gia’ 4 avuti e come sempre nessunissimo problema ).

Riguardo la Caccia tradizionale di cui parli e che anche io pratico, indipendentemente dalle annate buone o scarse, ti sfido a trovare un posticino libero fuori da un bosco o pineta la mattina o al rientro serale per sparare tranquillo allo spollo non 20 ma anche solo 5 tordi. Quando ci provo, credimi, e’ piu’ l’ansia e la paura di essere impallinato o di litigare con qualcuno che la goduria e l’emozione di vivere un alba di Caccia serena e spensierata. Ti ritrovi circondato da cacciatori, che per carita’ non hanno nessuna colpa se non quella di essere cacciatori come me. Questo non fa per me. Con questo dove voglio arrivare ? . . . che come ho sempre sostenuto La Caccia e’ bella perche’ ognuno la interpreta come vuole. E restera’ bella ed emozionante finche’ avremo la liberta’ che per fortuna abbiamo in Puglia. Regione grandissima dove c’e’ territorio, spazio e tordi per tutti ( al contrario di quanto vuole fare credere qualcuno ) e dove e ci sono tantissimi cacciatori (come me ) . . . che grazie ad una buona conoscenza del territorio, voglia di cercare la selvaggina, voglia di sudarsi la preda e tanta passione si riescono a ritagliare degli spazi esclusivi praticando, come la chiama Martino, questa caccia non convenzionale. Poi e’ chiaro che questa Caccia non convenzionale diventando redditizia e divertente crea a volte un po’ di invidia. Perche’ poi vai a vedere quasi sempre a criticarla eticamente sono quei cacciatori che guarda caso per motivi loro ( che nessuno si permette di commentare e giudicare perche’ ognuno fa ciò che vuole ) fanno 50 tordi all’anno oppure non hanno la minima idea di dove andare a scovare 2 tordi se non sempre in quei 9-10 posti che conoscono e dove ovviamente non trovano piu’ niente . . . .
Infine parliamo del termiine “sostenibilità” della caccia. Termine che viene fuori puntualmente nelle annate fiacche come questa. Termine che come per magia non riguarda chi caccia in maniera tradizionale perche’ chi caccia in maniera tradizionale quando arriva a 20 tordi mette il fucile nel fodero e va a casa . . .vero ?
Meno divisioni e W la Caccia !
 
Stiamo parlando di oggi non di fine ottobre....e siamo tutti del posto .

Oggi mi ritengo ancora fortunato, mi sono divertito ma la situazione e' critica . Raggiunta quota grazie ad un buon rientro

si parliamo di oggi pero' sento lamentarsi da tutto ottobre specialmente voi del posto!!!, non immaginate che fortuna avete in che splendida terra cacciate .
 

martino nessuno qui sul forum ha detto che sia un’ annata buona. Per quanto mi riguarda mi limito a descrivere e quantificare la presenza di tordi sul nostro territorio che credo sia lo scopo della discussione. Solo da 2 settimane circa sto scrivendo che ci sono i tordi, o meglio, che dove vado io ( o dove mi portano ) c’e’ buona presenza di tordi. Che vuol dire buona presenza di tordi ?? Che ovunque si vada ( o quasi ) … si vedono tordi, pochi o tanti, ma si vedono tordi ! Premesso che non pratico la spasa o battuta ( perche’ oltre ad essere vietata e poco redditizia e non ho soldi da buttare per eventuali sanzioni amministrative visto che ci sono ferrei controlli su tutto il territorio pugliese ), x quanto mi riguarda l’importante e’ cacciare secondo le regole, in maniera tranquilla e serena senza temere nessuno controllo ( gia’ 4 avuti e come sempre nessunissimo problema ).

riguardo la caccia tradizionale di cui parli e che anche io pratico, indipendentemente dalle annate buone o scarse, ti sfido a trovare un posticino libero fuori da un bosco o pineta la mattina o al rientro serale per sparare tranquillo allo spollo non 20 ma anche solo 5 tordi. Quando ci provo, credimi, e’ piu’ l’ansia e la paura di essere impallinato o di litigare con qualcuno che la goduria e l’emozione di vivere un alba di caccia serena e spensierata. Ti ritrovi circondato da cacciatori, che per carita’ non hanno nessuna colpa se non quella di essere cacciatori come me. Questo non fa per me. Con questo dove voglio arrivare ? . . . Che come ho sempre sostenuto la caccia e’ bella perche’ ognuno la interpreta come vuole. E restera’ bella ed emozionante finche’ avremo la liberta’ che per fortuna abbiamo in puglia. Regione grandissima dove c’e’ territorio, spazio e tordi per tutti ( al contrario di quanto vuole fare credere qualcuno ) e dove e ci sono tantissimi cacciatori (come me ) . . . Che grazie ad una buona conoscenza del territorio, voglia di cercare la selvaggina, voglia di sudarsi la preda e tanta passione si riescono a ritagliare degli spazi esclusivi praticando, come la chiama martino, questa caccia non convenzionale. Poi e’ chiaro che questa caccia non convenzionale diventando redditizia e divertente crea a volte un po’ di invidia. Perche’ poi vai a vedere quasi sempre a criticarla eticamente sono quei cacciatori che guarda caso per motivi loro ( che nessuno si permette di commentare e giudicare perche’ ognuno fa ciò che vuole ) fanno 50 tordi all’anno oppure non hanno la minima idea di dove andare a scovare 2 tordi se non sempre in quei 9-10 posti che conoscono e dove ovviamente non trovano piu’ niente . . . .
infine parliamo del termiine “sostenibilità” della caccia. Termine che viene fuori puntualmente nelle annate fiacche come questa. Termine che come per magia non riguarda chi caccia in maniera tradizionale perche’ chi caccia in maniera tradizionale quando arriva a 20 tordi mette il fucile nel fodero e va a casa . . .vero ?
meno divisioni e w la caccia !


condivido in pieno ottima risposta, la nostra categoria gia' ha molti nemici, non litighiamo fra di noi, dobbiamo essere uniti,non dobbiamo essere invidiosi uno dell'altro
 
Da tempo leggo questa discussione "Tordi in Puglia", ogni anno le solite cose....Mi appassiona leggere i racconti delle giornate ed i carniere di Cipolla (in quanto anch'io pratico la sua medesima tipologia di caccia con ottimi risultati)...ma in poki poi credono i suoi racconti, anzi.....Vedo da parte di molti utenti, suoi conterranei, un evidente INVIDIA.....
chi non crede, legga e vada avanti......
Scusate l'intervento.....
Saluti.
 
dai dai questo freddo deve muovere qualcosa....parlo di cacciagione in generale...nei tordi non ci spero molto a meno di spostamenti erratici.ma sento odore di cesene...lo spero tanto.
 

Martino nessuno qui sul forum ha detto che sia un’ annata buona. Per quanto mi riguarda mi limito a descrivere e quantificare la presenza di tordi sul nostro territorio che credo sia lo scopo della discussione. Solo da 2 settimane circa sto scrivendo che ci sono i tordi, o meglio, che dove vado io ( o dove mi portano ) c’e’ buona presenza di tordi. Che vuol dire buona presenza di tordi ?? Che ovunque si vada ( o quasi ) … si vedono tordi, pochi o tanti, ma si vedono tordi ! Premesso che non pratico la spasa o battuta ( perche’ oltre ad essere vietata e poco redditizia e non ho soldi da buttare per eventuali sanzioni amministrative visto che ci sono ferrei controlli su tutto il territorio pugliese ), x quanto mi riguarda l’importante e’ cacciare secondo le regole, in maniera tranquilla e serena senza temere nessuno controllo ( gia’ 4 avuti e come sempre nessunissimo problema ).

Riguardo la Caccia tradizionale di cui parli e che anche io pratico, indipendentemente dalle annate buone o scarse, ti sfido a trovare un posticino libero fuori da un bosco o pineta la mattina o al rientro serale per sparare tranquillo allo spollo non 20 ma anche solo 5 tordi. Quando ci provo, credimi, e’ piu’ l’ansia e la paura di essere impallinato o di litigare con qualcuno che la goduria e l’emozione di vivere un alba di Caccia serena e spensierata. Ti ritrovi circondato da cacciatori, che per carita’ non hanno nessuna colpa se non quella di essere cacciatori come me. Questo non fa per me. Con questo dove voglio arrivare ? . . . che come ho sempre sostenuto La Caccia e’ bella perche’ ognuno la interpreta come vuole. E restera’ bella ed emozionante finche’ avremo la liberta’ che per fortuna abbiamo in Puglia. Regione grandissima dove c’e’ territorio, spazio e tordi per tutti ( al contrario di quanto vuole fare credere qualcuno ) e dove e ci sono tantissimi cacciatori (come me ) . . . che grazie ad una buona conoscenza del territorio, voglia di cercare la selvaggina, voglia di sudarsi la preda e tanta passione si riescono a ritagliare degli spazi esclusivi praticando, come la chiama Martino, questa caccia non convenzionale. Poi e’ chiaro che questa Caccia non convenzionale diventando redditizia e divertente crea a volte un po’ di invidia. Perche’ poi vai a vedere quasi sempre a criticarla eticamente sono quei cacciatori che guarda caso per motivi loro ( che nessuno si permette di commentare e giudicare perche’ ognuno fa ciò che vuole ) fanno 50 tordi all’anno oppure non hanno la minima idea di dove andare a scovare 2 tordi se non sempre in quei 9-10 posti che conoscono e dove ovviamente non trovano piu’ niente . . . .
Infine parliamo del termiine “sostenibilità” della caccia. Termine che viene fuori puntualmente nelle annate fiacche come questa. Termine che come per magia non riguarda chi caccia in maniera tradizionale perche’ chi caccia in maniera tradizionale quando arriva a 20 tordi mette il fucile nel fodero e va a casa . . .vero ?
Meno divisioni e W la Caccia !

Ti sei preoccupato di difenderti, anche in altre occasioni hai fatto lo stesso, ma perchè lo fai? se ritieni di essere nel lecito, sia come forma di caccia che rispetto dei carnieri consentiti(.......) non devi preoccuparti tutte le volte di presentare l'arringa difensiva a tutto il Forum, va a finire che qualcuno pensi seriamente che tutto lecito non sia, piuttosto non ti sei mai preoccupato di spiegare il "come", cosa questa che renderebbe più semplice a chi non sa, capire la dinamica di certe affermazioni.
In altre occasioni ho fatto presente a te e ad altri sulla tua stessa lunghezza di pensiero, che la differenza di fondo non è il provare invidia come ancora sostieni-sostenete, ma il concetto stesso di caccia che è profondamente diverso, la differenza sta nel considerare la nostra passione un'"arte" o semplice "aucupio".[2]
 
Io credo che per ottenere i risultati di cipolla ci vuole tanta pazienza e molto tempo per esplorare posti "nuovi" anche sacrificando intere giornate di caccia..... Resta il fatto che di tordi quest'anno c'è ne sono veramente pochi, io personalmente lo scorso fine settimana ho cambiato 5 zone nell'arco della giornata con scarsi risultati, ma si sa che la fortuna aiuta gli adaci ed io voglio riprovarci ancora.
In bocca al lupo a tutti vuoi.
 
Sei iscritto da due anni al Forum, io da 5, ma ti garantisco che ogni anno è la stessa storia, è addirittura stucchevole ritornare sugli stessi argomenti perchè non cambia nulla.

Per dare la possibilità alle dita di fare un po' di ginnastica sulla tastiera, si potrebbe affrontare la discussione : tordi pochi, molti, ci sono, non ci sono, ecc. ecc., stabilendo cosa significhi affermare una cosa piuttosto che l'altra, proviamoci.

Chi caccia in modo tradizionale,( o perchè gli piace o perchè così gli hanno insegnato e magari ritiene che sia il modo giusto per farlo) dirà che la presenza di tordi è buona-ottima se allo spollo mattutino si avvicinerà alla quota stabilita dal calendario venatorio, lo stesso vale per il rientro serale; diversamente, se farà fatica o peggio quella quota risulterà un miraggio, parlerà di scarsità di presenza sul territorio. La presente stagione può a ragione, annoverarsi tra quest'ultima, basta leggere i commenti dei "tradizionalisti" per non avere dubbi in merito, ma c'è chi va controcorrente sostenendo il contrario due volte su tre, c'è da chiedersi se è uno sfottò o ha ragioni per sostenere le sue affermazioni.
Diciamo che non è uno sfottò,( anche se decisamente antipatica come situazione...) c'è del vero in quel "contrario", più o meno sostenuto dai fatti(numeri) che fungono da testimoni a carico, ma ( e c'è un MA!) il tutto è viziato da un elemento discriminante fondamentale: non è caccia tradizionale. Cos'è allora, chiederete, questa forma di caccia che consente in una stagione magra se non magrissima come questa, di affermare il contrario, indispettendo i colleghi facendoli sentire inadeguati o dei poveri fessi?
Definiamola : caccia non convenzionale, cioè un modo che si allontana molto dalla tradizionale ma che viaggia sul filo del rasoio della liceità, a cui chi la pratica tiene moltissimo, così da tranquillizzare la propria coscienza e poter sostenere in ogni momento di essere in regola(sic...!).
Sgombro subito l'eventuale dubbio che si tratti della famosa "spasa" o "battuta", niente di tutto questo, è altro, potremmo dire un'evoluzione moderna delle due pratiche che comunque fanno parte della nostra tradizione, peccato che negli ultimi due decenni hanno perso completamente il fascino della tradizione che le regolamentava senza leggi scritte ma le sosteneva con il buon senso di chi le praticava( piccola digressione: domenica scorsa 24 novembre, giorno di S.Flaviano, a Conversano si apriva la stagione della "masona", pensa te...), con tempi e modi tali da risultare forme di caccia sostenibili sia dal territorio che dalla selvaggina.
Ecco la vera domanda dovrebbe essere, anzi no deve essere: può considerarsi sostenibile questa forma di caccia "non convenzionale"?
La mia risposta è un NO secco e senza appello, meglio una regolamentazione delle forme tradizionali quali la spasa o la battuta in tempi luoghi e modi, che lo scempio che si va perpetrando.[2]

Caro amico l'età mi da il diritto di dire certe cose.Hai ragione, quando si andava a caccia tutti i giorni, il rientro serale si cominciava non prima della fine di novembre.Al mio paese (Fasano) si faceva "u spicc", cioè si vagava negli uliveti senza nessuna regola ma in non più di due persone.E pur essendoci tanti cacciatori in più di oggi, sembra incredibile ma la pressione venatoria era assai inferiore.Per quanto riguarda il tipo di caccia che oggi praticano certi colleghi tutti sanno come la penso.Per quanto mi riguarda il carniere non mi interessa (forse in gioventù mi interessava un po' di più) e come ho sempre fatto da 54 anni a questa parte caccio rigorosamente da fermo e, tranne giornate eccezionali, alle nove sono a casa!!
Riccardo
 
cambiato solo il clima.........tanto freddo...........sparati 7 colpi fatti 6tb tutti allo spollo.........appena fatto giorno ZERO VISIVO E SILENZIO VENATORIO.............solo una valanga di fringuelli............non ci spero più.....pomeriggio a lavoro......sabato se ne parla.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

Nuovi messaggi

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
      Moderatore A.I Moderatore A.I: La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
      Indietro
      Alto