CRONACA DI UN POMERIGGIO ON GLI SPECIALISTI.(chiedo scusa se vi annoierò)
Stamani, in compagnia del babbo, sono andato a cercare una becca insegnata da un tartufaio. Io, lui, e la Lira. Arriviamo e il posto sembra effettivamente bello, giriamo in lungo e largo, la cagna gira bene, sembra inizi anche a capire che non m' interessano i caprioli, e li tralascia un pò rispetto ai giorni scorsi. Arrivati in un posticino che sembrava proprio il suo, la cagna era avanti, sentivo solo il campano, e presumo che l' abbia buttata via, dato che l' andatura del campano mi sembrava regolare. Vabbè, fatto stà,che la la beccaccia mi viene incontro sulla sinistra, la vedo tra gli alberi e il mio babbo spara, e mi accolgo che la prende...La beccaccia svolazza sul posto, poi gira, e sparisce, portandosi dietro altre due fucilate. Mi sparisce dietro una cunetta, dove c è un ginepraio/ginestraio inpenetrabile. Battiamo in lungo il largo, sia l' eventuale punto di caduta, che le possibili rimesse, nel caso in cui il piombo non avesse fatto effetto....ma niente. Torno a casa perche è l' ora di pranzo, e chiamo il mio amico G., con cui spesso vado a caccia. G. è un grande beccacciaio, che ha superato le 65 primavere. Il fisico non è piu quello di un giovanotto, ma lo spirito e la voglia di cacciare beccacce si. G è un setterista da sempre, con una breve parentesi non fortunata, con un continentale qualche anno fa. Nonostante la sua conoscenza e il suo amore per il setter, ha sempre appoggiato la mia scelta di prendere un Kurzhaar, la razza alla quale mi sento più affezionato, dicendomi che "lo specialista può stare i tutte le razze...". Comunque, G per telefono è ben felice di accompagnarmi a vedere di ritrovare la dispersa, ma mi dici che semmai, ci sarebbe anche F, con cui aveva già fissato in mattinata. F, è un grande beccacciaio amico di G, che conosco solo di fama. F è anche lui un setterista non più giovane, grande tiratore, ma sopratutto un cultore della grande cerca nel bosco, con cani lunghi, lunghissimi, ma incontristi nati, e impeccabili quando hanno a che fare con l' arcera. Io sono ben felice, di essere accompagnato da entrambi, e sopratutto, di vedere le loro macchine in azione. Lascio a casa la Lira, stanca e in calore, mangio un boccone a corsa, e via nel bosco. Andiamo subito nel posto del misfatto della mattinata, gli spiego la dinamica e via, setter in movimento. G, ha sciolto solo la giovane, cagna collegata che gira bene ma rimanendo sempre in mano, e che comunque ogni 4 o 5 minuti torna a farsi vedere. F scioglie mamma e figlia, entrambe già beccacciaie esperte. La mamma è una cagna spintissima, che si fa vedere di rado , ma che non lascia indietro un fazzoletto di bosco con una velocità ed un metodo da rimanere veramente a bocca aperta. La figlia invece, è sicuramente piu collegata, anche se ne nel corso delle 2 ore passate insieme, non ha disdegnato allunghi incredibili, alla ricerca del punto inventato. Vabbe, fatto stà, che della beccaccia non c è ombra, e, a sentire le loro conclusioni, pare che sia andata a morire proprio sul quel fitto, magari rimanendo appollaiata. "peccato, avrei preferito padellarla..." penso. Continuiamo comunque a girare perchè il posto è bello, e potrebbe tranquillamente ospitare una seconda regina. I cani fanno un egregio lavoro di squadra, in maniera molto affiatata. le due giovincelle ogni tanto si fanno vedere per poi ripartire in direzione del cenno dei rispettivi conduttori, mentre la cecchia continua a cacciare in maniera autonoma, a distanze che altri cani si sognerebbero e con una velocità davvero sorprendente, rimanendo collegata solo attraverso il campanello, e avvolte nemmeno quello. Dopo un ora di cammino, ecco però che la sua sfacciataggine, la sua tenacia, pagano, e va a inchiodare una beccaccia, in un punto davvero inimmaginabile, su di un costone altissimo. Ci vogliono diversi secondi solo per identificare il beeper, e poi partiamo per andare sul cane, io da sinistra, F da destra, e G che aspetta di sotto. Era un costone davvero alto e molto intricato,e il bepper sembrava davvero lontanissimo. Grazie alla mia giovane età, parto in quinta con il mio babbo davanti, e dopo 4 o 5 minuti(non saprei dirlo di preciso perchè in questi momenti il tempo è difficile da valutare). Riesco ad arrivare a una 50ina di metri dal cane, che però proprio in quel momento rompe, e la beccaccia non c è piu. Evitiamo la rimessa perchè è andata sicuramente in direzione della riserva, altrimenti l' avremo vista.Ci dirigiamo verso le macchina e cambiamo posto. C è rimasto poco tempo prima che faccia buio, quindi, decidiamo di andare a fare visita al mio posto. Lo chiamo cosi, perchè è un posto piccolo, vicino a casa, ed è l' unico posto che conosco davvero bene, buttate, rimesse e compagnia bella. Insomma, è l' unico posto dove fino ad oggi, credevo che se c è una beccaccia li, io sarei stato capace di trovarla anche con i piedi. Arriviamo e sciogliamo i cani. G riopta per la giovane che ha bisogno di fare esperienza, F scioglie la sua pupilla, una cagna di 4 anni, non bellissima, ma sicuramente funzionale. E' la piu spinta, davvero eccessiva, le ha nel cervello, e la vuole trovare, anche a costo di allungare fino al fuori mano. Tant' è che dice scherzando "con questa possiamo aspettare alla macchina". Premetto che ieri l' altro, ero stato in questo posto con Lira, girandolo in lungo e largo nelle migliori zone, e non avrei scommesso che oggi li ci potesse essere una beccaccia, o addirittura due. Dopo 5 minuti di cammino, la cagna di F, come da programma va a inventare. Io, non so cosa mi prende, e a causa del rimbombo nel vallino, del rumore dell acqua che scorre nel fosso, e del mio udito, haimè non proprio da 25 enne, vado "in fallo" e parto nella direzione opposta a quella della cagna,portandoci anche il mio vecchio col fucile che a fatica mi stà dietro. 7 o 8 minuti interminabili, ma forse anche di più, a cercare un cane che non c' era. Una fucilata secca dall' altra parte, mi riporta alla realtà. "che schiappa", penso tra me e me....Mi telefonano, e ridendo e scherzando mi dicono che l azione è andata a buon fine, con un azione da cineteca fatta di ferme e guidate della cagna di F, con la giovane correttamente in rispetto. Li raggiungo e ripartiamo, ma" ripartiamo proprio per fare, figurati se in questo fazzoletto di bosco ci sono 2 beccacce", penso io. E invece, dopo pochi minuti, il silenzio è rotto di nuovo dal beep della cagna di F. Arriviamo a servirla, la cagna si rende conto che la beccaccia non c è piu, e riparte. Ecco, da ora in poi, ho capito davvero cosa vuol dire, "Un cane che ce l ha nel cervello". La cagna è diventata pazza, furiosa, ha aperto una sfida con al regina che nel primo round glielo ha messo in tasca. Ha iniziato a battere il bosco con una grinta, una rabbia, ed un metodo veramente da innamorarsi. Una vera e propria furia. Per farla breve, la furbona, si è fatta fermare altre 4 volte da lei, e una volta dalla giovane, ma se n è andata sempre prima dell arrivo dei cani, e siamo riusciti a intravederla solo una volta. Si fa buio, ed oggi ha vinto lei. Torno a casa, contentissimo, un pomeriggio fantastico, sempre piu innamorato di questa caccia. Non baratterei questo pomeriggio nemmeno con 20 tordi fatti al rientro, per le emozioni e l' adrenalina che ho provato. Tornando a casa, ho parlato col babbo dei cani che avevamo visto all' opera, e sono arrivato alle conclusioni che in questa caccia, chi non ha il cane SPECIALISTA, ma SPECIALISTA davvero, si deve accontentare delle briciole, e avvolte nemmeno di quelle. La seconda conclusione, e finchè non avessi avuto occasione di trovarmici dentro, sarei restato un pò scettico a riguardo,è quella che la grande cerca nel bosco(anche se forse nei posti dove eravamo oggi, non è il termine più appropriato,dato che erano posti grandi, ma non immensi), può esistere, e che certi cani, che spingono a grande velocità oltre il consentito, oltre il ragionevole, oltre quello che la maggior parte dei cacciatori vorrebbe, vogliono dire nel corso di una stagione venatoria, con l' aiuto indispensabile della tecnologia, diversi incontri e tante emozioni in più.
Domani, altra giornata di caccia, ma si ritorna ai cani che fin da piccolo mi hanno piu emozionato. Giornata con l' amico, nonche allevatore S, e i suoi Kurzhhar beccacciai. Gia visti all opera, e sicuramente encomiabili per andatura, cerca, ferma, e senso del selvatico. Ma stasera, quegli amici con quei cani "bruttini, a pelo lungo, pazzi, lunghi, e veloci come il vento", mi hanno fatto davvero divertire....e chissà che in un futuro più o meno lontano.....