Sventato ennesimo attacco alla passione venatoria.
Il Senato ha respinto l’emendamento proposto da De Petris e Buccarella che mirava ad estendere i divieti di caccia all’intero territorio comunale e addirittura ai Comuni limitrofi nelle aree percorse da incendi. Con 123 voti contrari, 88 favorevoli e 27 astenuti, questa assurda proposta dal chiaro intento anticaccia è stata cassata con larga maggioranza. A vincere pertanto è stato il buonsenso rispetto al più bieco integralismo anticaccia, registrando nell’esito finale dell’aula il voto contrario di Italia Viva e l’astensione del PD.
Ringrazio tutti i senatori che, cogliendo il vero intento di questa proposta, l’hanno rimandata al mittente, e riconosco anche il merito alle Associazioni degli agricoltori che hanno sensibilizzato il Senato delle conseguenze negative che avrebbe avuto questa proposta per il loro settore. L’attività venatoria è salva da questo ennesimo tentativo volto a limitarla drasticamente!
Il Senato ha respinto l’emendamento proposto da De Petris e Buccarella che mirava ad estendere i divieti di caccia all’intero territorio comunale e addirittura ai Comuni limitrofi nelle aree percorse da incendi. Con 123 voti contrari, 88 favorevoli e 27 astenuti, questa assurda proposta dal chiaro intento anticaccia è stata cassata con larga maggioranza. A vincere pertanto è stato il buonsenso rispetto al più bieco integralismo anticaccia, registrando nell’esito finale dell’aula il voto contrario di Italia Viva e l’astensione del PD.
Ringrazio tutti i senatori che, cogliendo il vero intento di questa proposta, l’hanno rimandata al mittente, e riconosco anche il merito alle Associazioni degli agricoltori che hanno sensibilizzato il Senato delle conseguenze negative che avrebbe avuto questa proposta per il loro settore. L’attività venatoria è salva da questo ennesimo tentativo volto a limitarla drasticamente!