pasturazione acquatici (1 utente sta leggendo)

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La caccia alle anatre con i richiami vivi l'ho fatta anch'io, a Fogliano, negli anni 60 e 70. E non mi pare che richiedesse tutto quest'addestramento dei richiami vivi.
Appellarsi alle tradizioni non ha alcuna trazione, con me e col resto del mondo di oggi. Le tradizioni a volta si devono accantonare perche' i tempi cambiano. Era tradizione in Italia di catturare ed uccidere uccellini minuscoli con le reti dei roccoli, di pasturare i beccaccini col sangue di bue, di ammazzarli con lanterna e pala, di usare trappole ed archetti, lacci, vischio, di accecare le quaglie da richiamo catturate con reti, di prendere i rondoni ancora implumi dai nidi e trasformarli in vivande, di fare la posta alla beccaccia. Potrei continuare a enumerare tradizioni venatorie che si sono dovute abbandonare per mille ragioni, ragioni che hanno lo scopo comune di salvaguardare l'avifauna. E fino agli anni 70 ancora mi ricordo le centinaia di allodole e tordi in vendita (legale) sulle bancarelle di Piazza Vittorio o appesi in grandi mazzi agli stipiti delle porte di tante macellerie romane. Non era forse una tradizione lo spiedo di uccelli migratori?
Non sto parlando di etica, ne' sto suggerendo che negli U.S. ci sia un'etica venatoria superiore. Gli americani sono pragmatisti, non necessariamente etici. Si fa cio' che funziona bene, non si fa cio' che non funziona--e lo si fa senza attribure un valore morale alle azioni. Eppure Machiavelli era italiano! Anche qui, come dimostrano la sparizione del piccione migratore e del chiurlo esquimese, oggeti di cacce spietate e incontrollate, gli eccessi ci sono stati ed in certi casi ancora ci sono, ma per fortuna adesso sono illegali. Non parlo di etica ma di management delle risorse. Le cataste di becchime gettate in acqua per pasturare sono pericolose. Non mi puoi venire a dire che non e' vero perche' non e' successo niente. Difficilmente troverai un'anatra morta per aver mangiato sementi marce o ammuffite sul posto dove le ha mangiate. Se e' successo tu non lo puoi sapere. Vero che le Americhe (nord, Central e South) sono enormi, ma con la caccia di mercato, l'antropizzazione, le bonifiche, anche gli anatidi e anseriformi ed i trampolieri di questo grande continente erano ridotti al lumicino al principio del 900. Non importa quanto sia grande un territorio. Se si perseguitano le popolazioni animali senza misura, senza limiti, con qualsiasi metodo che sara' stato tradizionale e diffuso quando il mio bisnonno aveva i pantaloncini corti, ma che oggi non e' piu' possibile usare perche' non ci sono piu' tanti selvatici quanti ce ne erano nel passato, a schifio, finisce. Nessuno avrebbe pensato, nel passato, che i bisonti americani che a milioni pascolavano nella prateria sconfinata sarebbero un giorno divenuti quasi estinti. Eppure...
Meno male che in America ci siamo ravveduti. Dopo gli eccessi del passato ci siamo stretti la cinghia e abbiamo cercato di rimediare a quegli eccessi. Ho amici che si ricordano come da ragazzi non avevano mai visto un cervo qui in Alabama, e dovettero aspettare decenni prima di cominciare a vederli. Oggi non solo li vedono, ma li abbattono, anche tre o quattro a stagione. Etica? No saggio managemente delle risorse.
Quali sono i limiti di carniere italiani per gli anatidi? Si fa in modo di uccidere poche o pochissime femmine? Si fanno rispettare i limiti di carniere nelle Valli Venete? Ho letto un po' dappertutto che sono in pochi a farlo, adducendo come scusa che se uno prende o poco niente per tre giorni, se il quarto c'e' buon passo uno ha il diritto di prendere tanti limiti quanti non e' riuscito a prendere nei giorni di stasi. "Ostrega, io pago tanti di quegli schei per cacciare in valle, figurati se prendo un solo limite quando ce ne sono tante..."
Ragazzi, capisco il vostro discorso che il territorio adatto per la sosta degli anatidi e per la loro caccia s'e' ridotto tremendamente. E allora che cazxo di logica e' usare metodi che possono essere pericolosi per la salute dei selvatici, e metodi di caccia "tradizionali" per poter continuare a fare carnieri che oggi non sono piu' sostenibili? Volete far diminuire la risorsa ancora di piu'? Etica? Affancu10 l'etica! E' questione di matematica, di logica, di saggia utilizzazione delle risorse, e di poter lasciare ai nostri figli, nipoti e pronipoti qualcosa da cacciare. Quindi non piu' pasturazione, non piu' richiami vivi, e rendere i limiti di carniere compatibili con le popolazioni animali. Cavolo, ancora sparate alle femmine di fagiano nella maggior parte dell'Italia, e poi vi lamentate se bisogna lanciare tonnellate di gabbiaroli ogni anno...
 
Giovanni perdonami ma mi sembra veramente che stai parlando di una realtà che non conosci...o forse l'hai conosciuta molti anni fa e non puoi capire come stanno le cose ora...richiami vivi e pasturazione sono l'ultimo di una lista di problemi che non immagini...piuttosto, l'unica cosa che in Italia vedrei utile è quella di tentare di salvare le poche zone umide rimaste, o dove possibile cercare di ampliarle....per il discorso fagiano lascia perdere, non è questione di femmine o non femmine...è questione che se in una giornata di sole dalla cima del Grappa guardi verso Venezia vedrai solo cemento case e strade, territorio che x il fagiano pare non essere ideale. Goditi i tuoi Usa e lasciaci godere in pace qualche alba scandita dal canto delle nostre anatre vive.
 
In merito all'addestramento dei richaimi vivi...no, non è cosi difficile...se si prendono tre anatre qualsiasi, si legano e si buttano in acqua la difficoltà è pari a zero credo...che poi i risultati arrivino è un altro discorso.
Se invece vogliamo parlare seriamente iniziamo col dire quante anatre buone escono da una covata? Una, forse neanche una...e per buona intendo che canti a vista con 4 o 5 battute, che sia tranquilla legata alla balza, che si faccia maneggiare...poi bisogna selezionare e saperle portare fuori in base al canto, quelle che cantano a vista, quelle che cantano a vuoto per i giorni di nebbia, quelle che cantano poco per il finale di stagione...bisogna fare le coppie quando vanno in amore...l'alimentazione poi, quella è fondamentale se si vogliono anatre in salute e che cantino, scaldarle d'inverno ecc...se poi pariamo di volantini non è più passione, è un arte..ho visto qualche video di Tombetti che tiene più vivi con se in botte e all'occorrenza li lancia..questi fanno qualche volo attorno la stampata e tornano in botte...da brivido....come si addestra un cane anche le anatre vanno addestrate....poi, se uno non è appassionato di questa caccia logico che non capirà mai.
 
Ma tu pensi davvero che pasturando gli uccelli mettiamo a rischio la specie e/o usando i richiami vivi??? e pensi davvero che lasciare le femmine di fagiano aiuti a conservare la specie senza bisogno di immissioni di capi nel territorio italiano? Beh... in alcuni posti forse qualche fagiano reggerebbe ma nella maggior parte dei casi ciò non avverrebbe...stanne certo!!!
L'habitat è la chiave di volta... se non ci fossero i cacciatori, soprattutto per gli uccelli acquatici non rimarebbe che qualche fazzoletto... A lucca, grazie al lavoro di noi cacciatori, e non certo degli ambientalisti, questa estate abbiamo potutio ammirare i fenicotteri, cicogne, ibis etc etc.. e questo grazie a noi!!! Il prelievo venatorie è una parte inifinitesima della conservazione della specie!!! Nessuna strage (se così possiamo chiamarla) danneggerà irrimediabilemente una specie... Poi che dobbiamo seguire le regole sono d'accordo, rispettare i carnieri e compagnia bella...io cerco sempre di farlo. Non è un capo in più o in meno che mi fa star bene... Ma da qui a dire che il male è la pasturazione ce ne corre!!!
Paragonare il territorio degli stati uniti a quello dell'italia è una cosa impensabile!!!

Saluti
 
Non voglio aggiungere nulla di mio a cio' che ho detto, se non che mi sembra chiaro che quelli che se la son presa con cio' che ho scritto sono quelli che traggono vantaggio dalla pasturazione e dai richiami vivi per fare bei carnieri. Queste persone invocano tradizioni obsolete e anacronictiche (a quando si spezzera' una lancia in favore del ritorno della spingarda?) e incolpano soltanto l'antropizzazione e altre cause che esistono anche in altri paesi, non solo in Italia, paesi che ospitano grandi quantita' di palmipedi.

Percio' mi astengo dal fare ulteriori commenti, ammettendo umilmente di non essere un esperto--solo un appassionato di caccia in palude sin dagli anni 60--ed invece di dire la mia, che del resto ho gia' detto, inseriro' il link di un articolo che dice tutto cio' che si dovrebbe dire della pasturazione e dei suoi problemi e del bisogno di mandare in pensione i richiami vivi.
Quest'articolo parla dei provvedimenti presi da luminari della conservazione ed e' ben bilanciato. Non e' il frutto di sentimenti anticaccia, ne' delle opinioni di tipo Cicero pro domo sua che vedo qui. E' ovvio che uno che ha una cadrega per sedersi o un truogolo per mangiarci e' restio a vederli scomparire. Ma se non ci si adegua alle necessita' odierne e si nasconde la testa come uno struzzo sotto la sabbia delle tradizioni e del desiderio di fare ricchi carnieri non piu' ammissibili non vedra' che anche quel poco che ci e' rimasto (o dovrei dire, che VI e' rimasto) e' destinato a scomparire per tutti a causa dell'egoismo e ingordigia di pochi.

Leggete attentamente, e se non conoscete l'inglese usate un traduttore da Internet (in genere poco attendibile) o, meglio, fatevelo tradurre da qualcuno che l'inglese lo conosce.

https://vault.si.com/vault/1966/10/... waterfowl hunter in,as an enticement to such
 
Ecco, diciamo cosi', il "nucleo" di quest'articolo, ed in questo nucleo viene spiegato un altro grave pericolo presentato dalla pasturazione, pericolo al quale non avevo pensato, ma che e' ben piu' grave dell'avvelenamento da pastura avariata. Dei bigattini non ne voglio neanche parlare perche' dare bigattini alle anatre e' da incoscienti.


The law against baiting was added to the federal waterfowl regulations in 1935, when severe droughts and dwindling habitat had so diminished the supply of ducks and geese that many people advocated closed seasons for three or four years. But the late Ding Darling, then the chief of the Biological Survey (now the Fish and Wildlife Service) instead decided to shorten the season, reduce bag limits and abolish two hunting methods—live decoys and bait—that invariably resulted in overkill. Dr. Ira Gabrielson, a former chief of the Biological Survey who is now president of the Wildlife Management Institute in Washington, feels that the baiting law came just in time.

"There's really nothing so terribly immoral about spot-baiting," Gabrielson says. "It's just that it is too damn effective. The whole idea, of course, is to gang the birds up, to hold them with feed in one area and keep the shooting going hot and heavy. And it works. Corn is particularly effective because it is ideal cold-weather fuel. Ducks and geese will come from miles away to a pile of bait, passing up the best clumps of natural foods and standing or harvested crops on the way."

Aside from the fact that baiters are killing a great many birds illegally, the greatest danger is that heavily baited areas can hold the birds too long in one place. This means they are not migrating south to their normal wintering grounds on schedule and not giving other shooters in the flyway their fair share. Ducks and geese will stay anywhere as long as there is enough food and open water. But once the season is over, most baiters cut off the feed and the birds often get caught in blizzards, sleet storms or iced-over water and simply waste away. The waterfowl population fluctuates each year. This year it is up, but over the past 13 years it was down nearly 20%. Most hunters continue to bait despite the shortage because it is traditional—like hillbilly moonshine. It conjures up "those memorable old days," such as Richard Parks describes in Duck Shooting Along the Atlantic Tidewater: "It is unbelievable how...the ducks came in to these towers of Babel [baited booby blinds on Virginia's Eastern Shore]. When baited with corn, even the shrewd old Blackies would stool to them on most days. But then, as one old waterman once remarked, 'Yer kin bait a Black-duck up a concrete road'...half the fun was watching the pet quackers [live decoys] take little baths between flights of their wild brethren, when baiting was the proper way to localize ducks, when you naturally shot as long as you could see—sometimes when you couldn't—when you staggered home under weight of ducks enough to feed the neighborhood." Sometimes the toll was more than enough to feed an entire village.
 
Giovanni..puoi postare articoli interessanti fin che vuoi...ma è chiaro che tu non convincerai mai me e che io non convincerò mai te...l'unica cosa che posso dirti è che giudicare una cosa dall'altra parte del mondo senza esserci dentro lascia il tempo che trova. E cmq piano a parlare di vantaggi per pochi. Se non pasturano le valli venete nel territorio libero si può pure stare a letto la mattina. Quindi lo definirei un vantaggio per tutti. Poi se parli di ricchi carnieri perché buttiamo una manciata di mais sulle sponde di un laghetto di uno sguass o perche leghiamo 2 anatre da richaimo invece di usare i marchingegni dalla mojo stiamo proprio parlando due lingue diverse.
La mia posizione l'avete capita insomma.
Buona continuazione a tutti.
 
Ma davvero pensi che buttare due chicchi di mais basti a fermare una migrazione??????? Pensi davvero che cacciare con i richiami vivi possa mettere in pericolo la specie acquatica? Tu forse non conosci le papere italiane, pensi che siano cretine come quelle USA? Queste dopo 20 giorni di caccia sanno leggere e scrivere e non basta un mojo come da voi per attirarle a branchi stanne certo!!! E lo sai perchè? qui ci sono pochi posti per sostare non hanno migliaia e migliai e migliaia di ettari come da voi... Qui ci sono due laghetti e poi case due laghetti e poi case due laghetti e poi case... Gira che ti rigira gli uccelli che svernano qui capiscono subito l'andazzo e si comportano di conseguenza... Qui non ci sono migliaia di uccelli come da voi... Articolo secondo me da bar scritto da chi non so!!! Chi sarebbe questo luminare non sono riuscito a trovarlo?
E poi tu parli di ricchi carnieri fatti magari da 10 valli ma degli altri migliaia di disgraziati che fanno risultati da schedina anche pasturando( magari con 2 secchiate)?
Secondo me hai una visione totalmente scentrata della caccia agli acquatici in italia!!!
Togliere i richiami vivi è come vietare il piombo non risolvi una mazza!!!!

Saluti
 
Io da colombacciaio di macchia (con la voglia dei paperi più o meno sopita) dico solo una cosa: avessimo le estensioni territoriali degli USA riusciremmo anche noi ad incrementare il numero dei selvatici, di tutti i tipi.
Magari "all'italiana" ma ce la faremmo.
Ma nel bel paese son rimaste dù pozzanghere e dù cespugli, si fa quel che si può con quello che si ha, c'è poco da dì!

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Perchè richiami vivi no ? e stampi e mojo si ? Perchè tagliare ed allagare un campo di mais lasciando il raccolto si e pasturare con mais no ?

Per scovare o attirare un selvatico, ci si ingegna con un inganno. Se vogliamo anche il cane è un inganno dell'uomo per scovare il fagiano come il furetto per i conigli. Così lo sono le pasture i vivi il gioco degli stampi i volantini animati meccanicamente o quelli abilmente addestrati. La tavola apparecchiata in natura la puo essere artificialmente ( anche l'allagamento dei chiari, altrimenti aride distese senza vita animale ).
Se mettiamo in discussione qualsiasi attività ingannevole concessa, dovremmo mettere in discussione tutta la nostra passione lasciando le spalle coperte a chi la caccia la vorrebbe definitivamente chiudere perchè è come servirgli su un piatto d'argento le basi della nostra passione.
Alcuni inganni sono vietati da secoli perchè cozzano contro l'ars venandi. Aggeggi acustici, trappole, reti sono " inganni " forse concessi una volta. Una volta si cacciava per procurarsi cibo, da decenni non più e per questo debbono rimanere le tradizioni che seguono le esigenze del cacciatore e non quelle del cicciaiolo.
Facciamola finita di condannare quel poco di poesia rimasta.
 
Nel Veneto 25 anatre al giorno (sebbene con qualche limitazione per alcune specie) e 425 all'anno, se uno caccia solo anatre? Ma vogliamo scherzare? Troppe! Veramente troppe! Se ce ne sono cosi' tante negli U.S., com'e' che da noi il limite e' di sole sette al giorno (o anche meno in certi stati)? Non sara' che e' proprio per quasto che ce ne sono tante?

E' vero, io sono a migliaia di miglia dall'Italia, e quando si parla di limiti di carniere e di ingordigia venatoria, sono veramente lontano anni luce dall'Italia!

Poi non mi dite che non c'e' "paese" per le anatre in Italia. Fra fiumi, laghi, canali, rogge, pantani, laghetti naturali ed artificiali, e qualche palude rimasta, di paese ce ne e' ancora tanto. Niente come era ai tempi di Tito Pagliari Puccini, e Renato Fucini, ma ancora abbastanza per ospitare un nutrito afflusso di becchipiatti nelle stagioni propizie e col tempo propizio. E poi ci sono anche quelli stanziali. E non mi dite che non ci sono boschi per le palombe ed altro. Tutta la "spina dorsale" dell'Italia e' boschiva, e in gran parte disabitata. L'antropizzazione e' soprattutto nelle parti piatte e sulle coste.

Anatre ed oche sono uccelli opportunisti. Se non ne vengono abbattuti troppi "colonizzano" anche zone molto antropizzate. Ma... Non mi va di spulciare i vostri calendari venatori, ma sono sicuro che se il Veneto permette troppi abbattimenti le altre regioni non saranno da meno. Dalle e dalle se scassano pur' 'e metalle. Sono sicuro che sarebbe un bene se il divieto di pasturazione e di richiami vivi riducesse drasticamente i carnieri. Dopo qualche anno ce ne sarebbero di piu' per tutti ed i limiti potrebbero essere gradualmente aumentati. Ma fate un po' come vi pare. I migratori nostri non vanno a farsi sparare in Italia, per fortuna!
 
Polemiche a parte, l'articolo del quale sto per fornire il link e' un'eccellente sintesi della problematica europea del management dei migratori acquatici. Se non vi va di sciropparvi l'intero aricolo, "scrollate" fino alla "conclusione," che da sola sintetizza bene cio' che si dovrebbe fare.

https://bioone.org/journals/wildlife...wlb.00336.full
 
7 il giorno per quei 8 10 cacciatori fanno 50 70 anatre abbattute in un singolo giorno... Qui 7 anatre al giorno a cacciatore forse capita 1 - 2 volte l'anno
 
ma poi chi l'ha detto che non ci sono anatre???

sui bigattini mi ricordo in bocca di cecina le anatre germanate venivano vicino ai pescatori ad aspettare che li lanciassero una manatina di bachini per mangiasseli e anche di buon gusto...
 
Infatti nella conclusione si parla di prelievo adattativo, ossia di gestione del capitale prelevabile in base al risultato riproduttivo. Non mi sembra si parli di pasturazione, richiami vivi o caccia di notte. Non si parla quindi di metodi di cattura ma semplicemente si suggerisce di adattare meglio il prelievo ( che ha lo stesso peso se fatto con i mojo o con i richiami vivi, di giorno o di notte, 30 in un giorno o 30 in una stagione) in base al contingente esistente. E su questo credo potremmo essere tutti d'accordo con la differenza che il nord america è diviso in due stati, l'europa in molti di più con tutto quello che ne consegue in termini di monitoraggi, interessi e tradizioni in gioco.
Detto questo si vede che non conosci la realtà italiana, i 25 capi del veneto sono una gentile concessione alle AFV vallive che del resto ospitano centinaia di migliaia di anatidi svernanti.
Non ci sono altri calendari con questi limiti di prelievo e in ogni caso, anche con pasturazione e anatre vive, la maggior parte dei cacciatori italiani di anatidi è ben contenta se la mattina rientra con due o tre antre e quasi mai arriva a quota.
Quindi lasciamo perdere questa discussione sterile, la percentuale di prelievo di anatidi in Italia è una frazione minima dei contingenti esistenti, e te lo dico con cognizione di causa essendo l'autore di una pubblicazione sul tema. Per esempio per l'alzavola si parla di un numero di abbattimenti inferiore al 2% del contingente presente nella zona mediterranea....di che parliamo...della caccia che distrugge ?!?!?...
Non è il modo di caccia il problema, è la qualità dell'ambiente. Nelle AFV venete i numeri degli abbattimenti è meglio non dirli eppure ogni anno le anatre svernanti aumentano, perchè ? semplicemente perchè curano l'ambiente ossia garantiscono due cose principali : cibo e relativa tranquillità....
 
Infatti nella conclusione si parla di prelievo adattativo, ossia di gestione del capitale prelevabile in base al risultato riproduttivo. Non mi sembra si parli di pasturazione, richiami vivi o caccia di notte. Non si parla quindi di metodi di cattura ma semplicemente si suggerisce di adattare meglio il prelievo ( che ha lo stesso peso se fatto con i mojo o con i richiami vivi, di giorno o di notte, 30 in un giorno o 30 in una stagione) in base al contingente esistente. E su questo credo potremmo essere tutti d'accordo con la differenza che il nord america è diviso in due stati, l'europa in molti di più con tutto quello che ne consegue in termini di monitoraggi, interessi e tradizioni in gioco.
Detto questo si vede che non conosci la realtà italiana, i 25 capi del veneto sono una gentile concessione alle AFV vallive che del resto ospitano centinaia di migliaia di anatidi svernanti.
Non ci sono altri calendari con questi limiti di prelievo e in ogni caso, anche con pasturazione e anatre vive, la maggior parte dei cacciatori italiani di anatidi è ben contenta se la mattina rientra con due o tre antre e quasi mai arriva a quota.
Quindi lasciamo perdere questa discussione sterile, la percentuale di prelievo di anatidi in Italia è una frazione minima dei contingenti esistenti, e te lo dico con cognizione di causa essendo l'autore di una pubblicazione sul tema. Per esempio per l'alzavola si parla di un numero di abbattimenti inferiore al 2% del contingente presente nella zona mediterranea....di che parliamo...della caccia che distrugge ?!?!?...
Non è il modo di caccia il problema, è la qualità dell'ambiente. Nelle AFV venete i numeri degli abbattimenti è meglio non dirli eppure ogni anno le anatre svernanti aumentano, perchè ? semplicemente perchè curano l'ambiente ossia garantiscono due cose principali : cibo e relativa tranquillità....

Mi permetto di contraddirti cortesemente. Nell'articolo si parla di adattare anche i metodi di prelievo, e--fra l'altro--di adottare il metodo americano (riconosciuto come il migliore in questo campo) che, come ho detto non permette pasturazione e richiami vivi, fra tanti altri aspetti di tale metodo.
 
ma Giovanni non è perché negli usa non pasturate e non usate i vivi che ci sono le anatre... Ci sarebbero comunque grazie al vostro habitat adatto.
 
Esatto...ultimamente mi sto appassionando alla caccia alle anatre come viene fatta in Russia....ero stanco di video americani dove saltano fuori in 10 da un capanno che neanche i tedeschi con le mg42 a Omaha...in Russia vedi questi ometti vestiti a moda retrò che partono con i loro richiami vivi in un cestino di vimini...fanno centinaia di chilometri nella steppa con le loro Lada e si appostano in un lago qualsiasi....come per incanto arrivano anatre, lombardlle, granaiole e chi più ne ha piu ne metta...eppure usano i vivi, hanno pure le oche legate alla balza , e non mi pare abbiano neanche il limite dei 3 colpi...e gli uccelli ci sono, tanti quanti non potete immaginare...altro che stupide limitazioni, li è l'ambiente, migliaia di chilometri di steppa e paludi libere da antropizzazione che fanno la differenza.
 
Esatto...ultimamente mi sto appassionando alla caccia alle anatre come viene fatta in Russia....ero stanco di video americani dove saltano fuori in 10 da un capanno che neanche i tedeschi con le mg42 a Omaha...in Russia vedi questi ometti vestiti a moda retrò che partono con i loro richiami vivi in un cestino di vimini...fanno centinaia di chilometri nella steppa con le loro Lada e si appostano in un lago qualsiasi....come per incanto arrivano anatre, lombardlle, granaiole e chi più ne ha piu ne metta...eppure usano i vivi, hanno pure le oche legate alla balza , e non mi pare abbiano neanche il limite dei 3 colpi...e gli uccelli ci sono, tanti quanti non potete immaginare...altro che stupide limitazioni, li è l'ambiente, migliaia di chilometri di steppa e paludi libere da antropizzazione che fanno la differenza.

E quanti cacciano anatre in Russia in proporzione al territorio?
 
Giovanni in merito all'argomento non ti rispondo più perché sono stanco e vedo che la discussione sta diventando sterile..ognuno per la sua strada e amici come prima.

Rispondendo ad arsvenandi, anche a me ricorda i vecchi tempi di mio nonno..niente abbigliamento costosissimo camo, niente super tecnologie, marchingegni...solo uomini, fucile, cassetta dei vivi e qualche fischio in collana fatto a mano..e via x paludi e laghi.
Mi affascina molto vedere chi ancora ha la fortuna di cacciare così.
Anche la caccia nelle hutte francesi ha il suo fascino...con la calata di 50 o 100 anatre vive di ogni specie e centinaia di appostamenti lungo ogni costa della Francia gestiti dai cacciatori come una seconda casa, tramandati da anni.
Accontentiamoci di come vanno le cose e cerchiamo di non concedere neanche un unghia agli ambientalisti, altrimenti finiscono col toglierci anche il poco che ci rimane.
 
E quanti cacciano anatre in Russia in proporzione al territorio?

Perche quanti credi siano in Italia? Siamo rimasti quattro gatti cocciuti che a costo di grandi sacrifici fisici ed economici si ostinano ad attendere l’alba sulle pozzanghere che ci sono rimaste. Se dovessi seguire il tuo ragionamento , la caccia alle anatre in Italia dovrebbe essere chiusa visto lo sparuto territorio libero sopravvissuto, i richiami vivi, la pastura , la caccia notturna in Francia, niente aggiungerebbero alla riduzione drastica dell habitat verificatosi dagli anni ‘50 in poi . Ai cacciatori americani va dato atto del grande lavoro di recupero delle aree di svernamento e di riproduzione ma non puoi pensare che potremmo farlo qui sic et simpliciter perché le leggi sono diverse e gli sforzi verrebbero vanificati dal legislatore , per assurdo le Valli private del nord est sono diventate più importanti delle zone di divieto per gli anatidi poiché in quelle trovano cibo e rifugio mentre le aree protette spesso sono un troiaio abbandonate a sè stesse. Sposerei volentieri il motto del cacciatore americano “ il cacciatore si diverte(enjoy) proteggendo” , l’ho letto 40anni fa su Diana e non l’ho più dimenticato, ma la politica si è insinuata anche in questo in Italia , la disgraziatissima legge 157/92 ne è l’espressione , non c è spiegazione diversa visto che il mondo venatorio veniva da due vittorie di referendum per ritrovarsi poi una legge di “protezione” e non di “ gestione” della fauna selvatica , quindi Giovanni pretendere di doverci dire cosa fare perché voi siete riusciti a farlo e vi ritenete nel giusto senza considerare la nostra situazione territoriale politica ed economica ha poco senso visto che è ,nella quasi totalità ,completamente differente.
Riguardo alla pasturazione, non credo alla tua affermazione che negli USA sia illegale , l’ho vista praticare in alcune farm ad anatre , scaricavano sulle rive dei laghi quintalate di patate di scarto, così come non ho mai trovato un anatra morta per aver ingerito pastura ammuffita tant’è che nelle Valli la praticano per “interesse” e se gli uccelli si avvelenassero smetterebbero immediatamente ; non credo neanche alla dannosità della caccia notturna alle anatre, capisco che dalle tue parti non siano in grado di praticarla né saprebbero da dove cominciare ma questo non ti/vi autorizza a dichiararla dannosa , basta semplicemente saperla praticare , come il resto della caccia d’altronde...., sempre di prelievo si tratta , quindi stabilito cosa e quanto deve essere prelevato il “come” diventa un esercizio futile dell “etica”: c è differenza tra un mojo e un richiamo vivo? C è differenza tra il prelevare 10 capi di notte o di giorno? Piuttosto ritengo interessante discutere sull abbattimento selettivo maschi/ femmine sulle specie dove è possibile farlo, questa limitazione era presente nella legge precedente all attuale per le specie montane: Gallo cedrone, Forcello, ed in alcuni casi anche per il Fagiano ; secondo me potremmo prenderla in seria considerazione per il futuro ,ma dovremmo rivedere tutta la normativa....e come disse il generale :” Vaste programme....” .🙋‍♂️
 
Chiudo qui, perche' appunto ormai questa discussione ha preso la direzione di canne corte vs. canne lunghe. Comunque non sono io a pretendere di dire cosa dovreste fare, perche' i suggerimenti provengono non da me ma dagli studi che ho citato. Quindi fate come vi pare per quel po' di tempo che vi rimane di fare come vi pare in nome delle tradizioni obsolete e anacronistiche, prima che l'EU usi la sua autorita' per farvi cambiare rotta a sberle, come ha fatto per tante altre cose. Naturalmente potreste sempre uscire dall'EU--e questo ve lo auguro perche' sarebbe auspicabile per centinaia di ragioni delle quali la caccia e' al fondo della lista. ma questo e' un altro discorso. Chiudo definivamente. Pasturate, pasturate anche con i bigattini, sparate a buio (gia' mi pare che lo facciate--l'ho letto qui di come s'indovina dov'e' l'anatra che e' ammarata dagli spruzzi e dai cerchi nell'acqua), usate richiami vivi, e quando capita la giornata giusta rifatevi delle giornate di poco passo abbattendo quante piu' anatre possiate grazie ai vostri generosi limiti, e magari (come scommetto che qualcuno di voi fa, non perche' me lo sono inventato io, ma perche' l'ho letto proprio qui) abbattetene piu' del limite consentito perche' avete poche possibilita' di uscire e se capita la giornata buona i limiti di carniere si possono ignorare.... Basta che lo facciate a casa vostra e non a casa mia.
E adesso IBAL a tutti, e me ne vado da questa discussione senza alcun rancore per aver incontrato tanto sdegno e tanta fiera opposizione a cio' che ho scritto che non e'--devo precisarlo--la mia opinione, ma l'opinione di esperti biologi e ornitologi U.S. ed europei. Sono contento pero' che quelli che piu' si sono accalorati in questa discussione sono tuttavia rimasti entro i confini del discutere in maniera civile. In molti altri fora si sarebbe ricorso agli argomenti ad personam. L'essere accusato di "miopia" non mi tange, perche' sono nato ipermetrope. E, aggiungo, sono nato anche con un certo dono di essere capace di predirre il futuro, come quando anni fa predissi che un giorno il divieto del piombo si sarebbe esteso anche all'Italia. Non e' questione di sesto senso, o di paranormale, ma di essere capace di individuare i trends della civita' occidentale. E in genere, un trend che nasce negli U.S.--buono o cattivo che sia--prima o poi mette radici anche in Italia. Percio' posso predire oggi che pasturazione e richiami vivi hanno i giorni contati in Italia e in altri paesi europei, come le spingarde, le reti, le trappole, la caccia ai minuti uccelli canori, la caccia a mare a quaglie e tortore in arrivo, la caccia ai migratori in risalita a Marzo, ecc. E purtroppo sparira' anche la caccia a tordi e allodole, prima o poi, e alle tortore mediterranee. Questo non me lo auguro ne' lo auguro a voi. Dopo tutto io ho imparato a cacciare proprio con la caccia a tordi e allodole. Ma sic transit gloria mundi. E tenete bene in mente che, come diceva Salvatore di Giacomo in una sua poesia, "tutto se cagna, o more." Tutto o cambia, o muore. E se noon volete che la caccia in Italia muoia del tutto dovrete non soltanto accettare i cambiamenti quando ve li impongono, ma addirittura auto-imporveli per togliere il vento dalle vele degli animalZisti e cosi' fare in modo che i cambiamenti non siano drastici, radicali, esagerati come li vorrebbero loro.

A rivederci in altre discussioni. Spero pero' che anche in questa ci sia qualcuno che abbia capito cio' che sto dicendo ed eserciti il suo buon senso per cambiare le cose anche quando non farlo sembrerebbe piu' piacevole e proficuo. Il Cicero pro domo sua non sempre funziona. Ricordate che cosa accadde a Cicerone?
 
Ragazzi penso che l'idea del bigattino sia errata a priori.Le larve gettate in acqua dopo 5 minuti non sarebbero piu' visibili perche 'entrerebbero nel fango del chiaro e quando arriverebbero le anatre gia' non sarebbero piu visibili ecco perche' come pastura si utilizza il mais che e'un elemento statico.Sempre se le leggi lo permettano naturalmente
 
E io altrettanto cortesemente ribadisco che il metodo americano è riferito all'adattamento del prelievo in base ai contingenti presenti stimati dopo la stagione riproduttiva. E che questo sia il metodo migliore nessuno lo nega, salvo evidenziare la maggiore difficoltà di applicare il metodo in Europa con molti stati piuttosto che in nord america con 2 soli stati. Il come viene effettuato il prelievo non c'entra nulla, ma proprio niente, 1 anatra morta è morta uguale se abbattuta con il vivo, con il mojo, di giorno o di notte. Chiudo qua anche io.
 

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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
  • kunfors @ kunfors:
    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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  • kunfors @ kunfors:
    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    L'ospite salve si è unito alla stanza.
  • Marco @ Marco:
    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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