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Non sparate
ai piccioni della Littizzetto
Non sparate ai piccioni della LittizzettoGli italiani preferiscono ridere, lo confermano gli altissimi indici di ascolto delle trasmissioni di intrattenimento. Sarà a causa della crisi che intasa la programmazione delle varie reti televisive con tematiche poco divertenti ma di fatto, quando il comico di turno entra in scena, il telecomando viene temporaneamente messo in stand by. Che c'entra con la caccia? C'entra perchè quando si fa disinformazione anche in chiave comica, i danni che la nostra categoria subisce sono ingenti e difficilmente recuperabili. Durante la trasmissione "Che tempo che fa" l'esilarante intervento finale di Luciana Littizzetto ha sfiorato l'argomento caccia citando il caso dei piccioni lombardi che accusati di danneggiare le coltivazioni agricole sono stati ridotti di numero dai cacciatori. Ciò che ha fatto irritare la comica torinese è la modalità di abbattimento attraverso l’ausilio di un arma da fuoco presumendo quindi che qualcuno possa divertirsi ad utilizzarla per tali scopi. L'uccisione di ratti e scarafaggi considerati animali nocivi alla pari dei sempre presenti volatili di città non produce nessun piacere di conseguenza è considerato lecito dalla Litizzetto. Milioni di persone hanno quindi recepito un’informazione superficiale che ha ridicolizzato la figura dei cacciatori lombardi e della nostra categoria in generale.
Per la cronaca, la regione Lombardia ha optato per il prelievo venatorio del piccione dopo molteplici e ripetuti tentativi di limitare i danni che essi provocavano all'agricoltura. In extrema ratio l'intervento degli attenti selecontrollori coadiuvati dalla Provincia si è dimostrato efficace, economico e obiettivamente indispensabile. La caccia in deroga richiesta dalla Regione Lombardia è un esempio di corretta attivazione di tale forma di prelievo venatorio: abbattimento di piccole quantità di animali che arrecavano ingenti danni in un determinato territorio. Se la "Lucianina" avesse avuto altre soluzioni avrebbe potuto illuminarci...
ai piccioni della Littizzetto
Non sparate ai piccioni della LittizzettoGli italiani preferiscono ridere, lo confermano gli altissimi indici di ascolto delle trasmissioni di intrattenimento. Sarà a causa della crisi che intasa la programmazione delle varie reti televisive con tematiche poco divertenti ma di fatto, quando il comico di turno entra in scena, il telecomando viene temporaneamente messo in stand by. Che c'entra con la caccia? C'entra perchè quando si fa disinformazione anche in chiave comica, i danni che la nostra categoria subisce sono ingenti e difficilmente recuperabili. Durante la trasmissione "Che tempo che fa" l'esilarante intervento finale di Luciana Littizzetto ha sfiorato l'argomento caccia citando il caso dei piccioni lombardi che accusati di danneggiare le coltivazioni agricole sono stati ridotti di numero dai cacciatori. Ciò che ha fatto irritare la comica torinese è la modalità di abbattimento attraverso l’ausilio di un arma da fuoco presumendo quindi che qualcuno possa divertirsi ad utilizzarla per tali scopi. L'uccisione di ratti e scarafaggi considerati animali nocivi alla pari dei sempre presenti volatili di città non produce nessun piacere di conseguenza è considerato lecito dalla Litizzetto. Milioni di persone hanno quindi recepito un’informazione superficiale che ha ridicolizzato la figura dei cacciatori lombardi e della nostra categoria in generale.
Per la cronaca, la regione Lombardia ha optato per il prelievo venatorio del piccione dopo molteplici e ripetuti tentativi di limitare i danni che essi provocavano all'agricoltura. In extrema ratio l'intervento degli attenti selecontrollori coadiuvati dalla Provincia si è dimostrato efficace, economico e obiettivamente indispensabile. La caccia in deroga richiesta dalla Regione Lombardia è un esempio di corretta attivazione di tale forma di prelievo venatorio: abbattimento di piccole quantità di animali che arrecavano ingenti danni in un determinato territorio. Se la "Lucianina" avesse avuto altre soluzioni avrebbe potuto illuminarci...