Nasce il Movimento per la Cultura Rurale (1 utente sta leggendo)

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NASCE IL MOVIMENTO PER LA CULTURA RURALE

Abbiamo incontrato le varie forze politiche sia di centro destra che di centro sinistra.
Abbiamo chiesto loro quali impegni intendessero assumere per difendere la nostra Cultura rurale e per ridare dignità a tutte le attività che ne sono portatrici.
Abbiamo constatato che:
• nella migliore delle ipotesi, alcune forze politiche danno per scontato il ricevere i consensi dei portatori della Cultura rurale;
• alcune forze politiche ritengono inopportuno sbilanciarsi a favore dei portatori della Cultura rurale, visto che, a loro avviso, la maggioranza dell’opinione pubblica sembra condividere le tesi della nuova cultura urbana, ritenendo sorpassate ed anacronistiche le ragioni dei portatori della Cultura rurale;
• alcune forze politiche, pur condividendo le ragioni dei portatori della Cultura rurale, ritengono necessario dare spazio al proprio interno anche a posizioni diverse e contrastanti, nel segno del liberismo e del rispetto della pluralità delle opinioni;

Il bilancio delle consultazioni tra i rappresentanti dei portatori della Cultura rurale e le varie forze politiche é quindi riassumibile in queste amare considerazioni:

• Ognuna delle forze politiche consultate, nonostante le rassicurazioni verbali fornite durante i colloqui intercorsi, non ritiene opportuno attivare iniziative atte a contrastare apertamente le tesi dei portatori di una malintesa cultura urbana che, per affermarsi, pretende di sopraffare la Cultura rurale, tentando di limitare o, peggio, di abolire le attività che ne sono portatrici;
• molte forze politiche ritengono che i portatori della Cultura rurale, così come avvenuto nel passato, non abbiano alternative se non quella di continuare a votare i partiti tradizionali, anche se i partiti di riferimento, per convenienza o per mero calcolo politico, assumono a volte posizioni contrarie agli interessi ed ai diritti di una parte importante dei loro elettori;

I portatori della Cultura rurale, ritenendo inaccettabile il comportamento delle forze politiche cosi come tradizionalmente intese, ritengono necessario e non procastinabile scendere in campo direttamente con un proprio qualificato strumento di rappresentanza politica per far valere il peso della propria rappresentanza numerica, economica, occupazionale, sociale e culturale.
Da questo momento, e finché non cambierà concretamente l’atteggiamento delle forze politiche tradizionali nei confronti dei portatori della Cultura rurale e delle loro attività, in tutte le competizioni elettorali che si terranno in Italia per il rinnovo delle amministrazioni locali, nazionali ed europee, il MOVIMENTO PER LA CULTURA RURALE si presenterà con proprie liste per candidare ed eleggere propri rappresentanti per difendere direttamente i diritti di tutti i portatori della Cultura rurale e gli interessi delle attività che ne sono portatrici.

Il Consiglio Direttivo provvisorio nazionale del Movimento ha fornito mandato al Presidente nazionale pro tempore di contattare i responsabili nazionali di Caccia Ambiente, Civiltà Rurale – Caccia Ambiente e di tutti i movimenti ed partiti sorti spontaneamente negli ultimi periodi, per verificare la possibilità di far confluire tutti i portatori della Cultura rurale in un Unico Grande Movimento Nazionale.

Ufficio stampa
MOVIMENTO PER LA CULTURA RURALE

Venezia, lì 27 luglio 2011
 
Re: Nasce il Movimento per la Cultura Rurale

siamo alle solite!!!! ci provava già il CPA, nei non lontanissimi anni 90. ma perchè non abbandoniamo la strada del partito, per risolvere i problemi, e ci mettiamo a svolgere la linea dura? se fossimo tutti daccordo, secondo me otterremmo sicuramente di più, boicottando il rinnovo della licenza di caccia.
i presidenti delle varie AAVV. cercano di discostare il più possibile i propri associati dal poter attuare questo sistema, perchè secondo loro, la nostra rinuncia al rinnovo della licenza ne comporterebbe una chiara e facile possibilità per il mondo animal-ambientalista, di poter ottenere, se non l'abolizione, la massima restrizione all'attività venatoria.
se consideriamo, che con il pagamento della tessera associativa, più convenientemente chiamata assicurazione, noi diamo origine a tutta una trafila di magneria,che serve solo a retribuire presidenti e vice con cariche di carattere nazionali in primis, regionali poi, e in certi casi anche provinciali (come nel caso della FIDC), si potrà trovare abbastanza facilmente una ragione di comodo, dal volerci persuadere a tale provvedimento, che porterebbe un sacco di grane in regione, dove non confluirebbero svariati milioni di euro, che con i tagli che il governo ha messo in atto, fanno più che comodo, gli atc darebbero segni di collasso, dalle mancate entrate provenienti dalle quote associative, le provincie dovrebbero trovare qualche altro mestiere da fare a più di un agente di polizia provinciale, impiegato ecc. insomma, le tasse non pagate con la licenza, provocherebbero non poche grane dalle strutture regionali in giù.
 
Re: Nasce il Movimento per la Cultura Rurale

simogru ha scritto:
siamo alle solite!!!! ci provava già il CPA, nei non lontanissimi anni 90. ma perchè non abbandoniamo la strada del partito, per risolvere i problemi, e ci mettiamo a svolgere la linea dura? se fossimo tutti daccordo, secondo me otterremmo sicuramente di più, boicottando il rinnovo della licenza di caccia.
i presidenti delle varie AAVV. cercano di discostare il più possibile i propri associati dal poter attuare questo sistema, perchè secondo loro, la nostra rinuncia al rinnovo della licenza ne comporterebbe una chiara e facile possibilità per il mondo animal-ambientalista, di poter ottenere, se non l'abolizione, la massima restrizione all'attività venatoria.
se consideriamo, che con il pagamento della tessera associativa, più convenientemente chiamata assicurazione, noi diamo origine a tutta una trafila di magneria,che serve solo a retribuire presidenti e vice con cariche di carattere nazionali in primis, regionali poi, e in certi casi anche provinciali (come nel caso della FIDC), si potrà trovare abbastanza facilmente una ragione di comodo, dal volerci persuadere a tale provvedimento, che porterebbe un sacco di grane in regione, dove non confluirebbero svariati milioni di euro, che con i tagli che il governo ha messo in atto, fanno più che comodo, gli atc darebbero segni di collasso, dalle mancate entrate provenienti dalle quote associative, le provincie dovrebbero trovare qualche altro mestiere da fare a più di un agente di polizia provinciale, impiegato ecc. insomma, le tasse non pagate con la licenza, provocherebbero non poche grane dalle strutture regionali in giù.
Per conto mio l'astensione dal pagare la licenza non può funzione. Tutti all'inizio l'appoggerebbero e quando arriva il 1° di ottobre tutti correrebbero a pagare... Per conto mio è un'utopia...
 
Re: Nasce il Movimento per la Cultura Rurale

non puoi neanche immaginare Tilo, cosa significa, e voglio parlare solamente per me, non poter andare a caccia una stagione,che la vivo più o meno da quando ero bambino, ma io sono dell'idea che se può servire a salvare la mano, mi taglio volentieri un dito. Credo che la metafora non lasci spazio a fraintendimenti. Tuttavia bisognerebbe essere tutti daccordo, perchè servisse a qualcosa. Continuare a votare politici, secondo me, non porterà a niente comunque. Allora tantovale non lamentarci.
 
Re: Nasce il Movimento per la Cultura Rurale

siamo alle solite!!!! ci provava già il CPA, nei non lontanissimi anni 90. ma perchè non abbandoniamo la strada del partito, per risolvere i problemi, e ci mettiamo a svolgere la linea dura? se fossimo tutti daccordo, secondo me otterremmo sicuramente di più, boicottando il rinnovo della licenza di caccia.
i presidenti delle varie AAVV. cercano di discostare il più possibile i propri associati dal poter attuare questo sistema, perchè secondo loro, la nostra rinuncia al rinnovo della licenza ne comporterebbe una chiara e facile possibilità per il mondo animal-ambientalista, di poter ottenere, se non l'abolizione, la massima restrizione all'attività venatoria.
se consideriamo, che con il pagamento della tessera associativa, più convenientemente chiamata assicurazione, noi diamo origine a tutta una trafila di magneria,che serve solo a retribuire presidenti e vice con cariche di carattere nazionali in primis, regionali poi, e in certi casi anche provinciali (come nel caso della FIDC), si potrà trovare abbastanza facilmente una ragione di comodo, dal volerci persuadere a tale provvedimento, che porterebbe un sacco di grane in regione, dove non confluirebbero svariati milioni di euro, che con i tagli che il governo ha messo in atto, fanno più che comodo, gli atc darebbero segni di collasso, dalle mancate entrate provenienti dalle quote associative, le provincie dovrebbero trovare qualche altro mestiere da fare a più di un agente di polizia provinciale, impiegato ecc. insomma, le tasse non pagate con la licenza, provocherebbero non poche grane dalle strutture regionali in giù.

appoggio pienamente ciò che dici pero dovremmo trovare qualcuno che ci unisca sotto un'unica bandiera o stemma e ci faccia collaborare in comune per far ciò.
Guarda no solo la mancanza di entrate considera i danni che causerebbero alcune specie di animali all'agricoltura, che noi teniamo in equilibrio costante. Quindi uscite di denaro per risarcire i danni, minore denaro
per le guardie forestali e il mantenimento di riserve e il miglioramento degli atc.
 
Re: Nasce il Movimento per la Cultura Rurale

Caro simogru, pure io penso che se per un anno nessuno pagasse la licenza con le spese ad essa connesse, l'anno dopo sarebbero i politici che verrebbero a bussare alla porta e domanderebbero cosa vogliamo per tornare a pagare la licenza, purtroppo però guardo anche a quello che stà fuori dal mio uscio di casa e non mi lusingo che si riesca a fare un fronte comune di cacciatori dove ogniuno agisca in concerto con gli altri. Personalmente credo che tutti a parole sarebbero d'accordo ma nel momento in cui inizia il passo molti cacciatori si affretterebbero ad andare alle poste a pagare i bollettini.
 

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