Buon anno a tutti.
Purtroppo pare che la situazione possa proseguire sulla falsariga degli ultimi tempi ed anni, sperando sempre che qualcosa possa cambiare, se non per le sorti venatorie ormai al traguardo "anticipato" almeno per le sorti dell'ambiente e del nostro territorio.
Meteo: l'inverno pronto ad entrare in scena dopo l'Epifania, ma...
C'è sempre qualcosa che impedisce al Generale Inverno che mostrare di cosa sia capace. A che punto siamo ora? Cosa succederà dopo l'Epifania? I modelli ci hanno capito qualcosa?
Prima pagina - 1 Gennaio 2023, ore 20.54
A che punto siamo? Per quanti giorni ancora proseguirà questo martirio? La stagione si è inceppata come ogni anno sotto Natale e sembra incapace di riprendersi. Eppure rispetto solo all'anno scorso, pur in un contesto ancora più mite, l'anticiclone non è in grande forma e non potrà opporsi ancora per molto alle scorribande perturbate atlantiche, sempre ammesso che...E qui arrivano i problemi.
I problemi fanno capo ad una corrente a getto sempre troppo tesa, in altre parole il vento in quota soffia troppo forte, dovrebbe darsi una calmata. Succederà dopo l'Epifania, ma con lentezza.
I disturbi ci saranno ma all'inizio è come se la macchina invernale si dovesse muovere con il freno a mano tirato. Lo dice in maniera eloquente questa mappa, prevista proprio per sabato 7 gennaio: si vede il serpeggiamento delle correnti in quota sfondare almeno in parte sin nell'area mediterranea ma senza quella ciclonicità e quella veemenza che farebbero sentire finalmente il ruggito dell'inverno:

Tutto resta in questo equilibrio precario anche per molti giorni a seguire, lo testimonia anche la mappa successiva, che non è da vero peggioramento signori: si può parlare di variabilità, si può parlare di un po' di vento, ma non di un passaggio perturbato decente:

E' una situazione molto border line che probabilmente caratterizzerà il tempo tra il 7 e il 10 gennaio, poi potrebbe intervenire con maggiore incisività il maltempo atlantico e rinculare un po', ma sempre parzialmente, l'anticiclone subtropicale, lo vediamo qui:

E' un affondo potenzialmente importante, anche fin troppo generoso per come è disposto, la cui attendibilità però resta non superiore al 25% perchè la media degli scenari del modello americano seguita a strizzare l'occhio al Generale, si comporta da Ponzio Pilato.
Una cosa è certa: è una situazione che dal nulla potrebbe improvvisamente estrarre dal cilindro un colpo sensazionale, oppure continuare su questa falsariga della stagione incompiuta e con un anticiclone nemmeno così performante, sarebbe un vero peccato.
Un ritiro più marcato dell'anticiclone la media degli scenari lo evidenzia solo da metà gennaio, quanto viene visto con maggiore evidenza scavarsi un corridoio depressionario sull'Italia con fenomeni più probabili al centro e al sud e temperature più in linea con le medie del periodo, guardate:

RIASSUMENDO:
-sino a mercoledì 4 gennaio un modesto cavo d'onda depressionario interesserà il nord portando qualche pioggia tra Liguria e Lombardia, nubi basse anche sul Tirreno, ma anche sole e temperature miti, nettamente al di sopra delle medie del periodo, specie nei valori minimi al nord, nei valori massimi al centro e al sud.
-da giovedì 5 a venerdì 6 gennaio: tempo nel complesso migliore, qualche schiarita anche al nord, leggera ventilazione, clima sempre mite.
-da sabato 7 gennaio al via una fase di variabilità più spiccata con possibili passaggi di veloci sistemi frontali, seguiti da fasi ventose e clima più fresco anche se con ancora con valori superiori alla media della prima decade del gennaio.
E il freddo da est, non lo nominate più? Potreste dirci. Sst, c'è ancora, si vede in alcune mappe, ma per ora meglio non citarlo...
Autore : Alessio Grosso
Purtroppo pare che la situazione possa proseguire sulla falsariga degli ultimi tempi ed anni, sperando sempre che qualcosa possa cambiare, se non per le sorti venatorie ormai al traguardo "anticipato" almeno per le sorti dell'ambiente e del nostro territorio.
Meteo: l'inverno pronto ad entrare in scena dopo l'Epifania, ma...
C'è sempre qualcosa che impedisce al Generale Inverno che mostrare di cosa sia capace. A che punto siamo ora? Cosa succederà dopo l'Epifania? I modelli ci hanno capito qualcosa?
Prima pagina - 1 Gennaio 2023, ore 20.54
A che punto siamo? Per quanti giorni ancora proseguirà questo martirio? La stagione si è inceppata come ogni anno sotto Natale e sembra incapace di riprendersi. Eppure rispetto solo all'anno scorso, pur in un contesto ancora più mite, l'anticiclone non è in grande forma e non potrà opporsi ancora per molto alle scorribande perturbate atlantiche, sempre ammesso che...E qui arrivano i problemi.
I problemi fanno capo ad una corrente a getto sempre troppo tesa, in altre parole il vento in quota soffia troppo forte, dovrebbe darsi una calmata. Succederà dopo l'Epifania, ma con lentezza.
I disturbi ci saranno ma all'inizio è come se la macchina invernale si dovesse muovere con il freno a mano tirato. Lo dice in maniera eloquente questa mappa, prevista proprio per sabato 7 gennaio: si vede il serpeggiamento delle correnti in quota sfondare almeno in parte sin nell'area mediterranea ma senza quella ciclonicità e quella veemenza che farebbero sentire finalmente il ruggito dell'inverno:

Tutto resta in questo equilibrio precario anche per molti giorni a seguire, lo testimonia anche la mappa successiva, che non è da vero peggioramento signori: si può parlare di variabilità, si può parlare di un po' di vento, ma non di un passaggio perturbato decente:

E' una situazione molto border line che probabilmente caratterizzerà il tempo tra il 7 e il 10 gennaio, poi potrebbe intervenire con maggiore incisività il maltempo atlantico e rinculare un po', ma sempre parzialmente, l'anticiclone subtropicale, lo vediamo qui:

E' un affondo potenzialmente importante, anche fin troppo generoso per come è disposto, la cui attendibilità però resta non superiore al 25% perchè la media degli scenari del modello americano seguita a strizzare l'occhio al Generale, si comporta da Ponzio Pilato.
Una cosa è certa: è una situazione che dal nulla potrebbe improvvisamente estrarre dal cilindro un colpo sensazionale, oppure continuare su questa falsariga della stagione incompiuta e con un anticiclone nemmeno così performante, sarebbe un vero peccato.
Un ritiro più marcato dell'anticiclone la media degli scenari lo evidenzia solo da metà gennaio, quanto viene visto con maggiore evidenza scavarsi un corridoio depressionario sull'Italia con fenomeni più probabili al centro e al sud e temperature più in linea con le medie del periodo, guardate:

RIASSUMENDO:
-sino a mercoledì 4 gennaio un modesto cavo d'onda depressionario interesserà il nord portando qualche pioggia tra Liguria e Lombardia, nubi basse anche sul Tirreno, ma anche sole e temperature miti, nettamente al di sopra delle medie del periodo, specie nei valori minimi al nord, nei valori massimi al centro e al sud.
-da giovedì 5 a venerdì 6 gennaio: tempo nel complesso migliore, qualche schiarita anche al nord, leggera ventilazione, clima sempre mite.
-da sabato 7 gennaio al via una fase di variabilità più spiccata con possibili passaggi di veloci sistemi frontali, seguiti da fasi ventose e clima più fresco anche se con ancora con valori superiori alla media della prima decade del gennaio.
E il freddo da est, non lo nominate più? Potreste dirci. Sst, c'è ancora, si vede in alcune mappe, ma per ora meglio non citarlo...
Autore : Alessio Grosso