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Venerdì 14/02/2014
Nel grossetano la strage continua da ottobre. Dieci gli esemplari uccisi e lasciati in strada. Oggi appesa a un palo una testa mozzata e un cartellone usato nell'edilizia. Alla voce committente: "Cittadini infuriati".

Direzione cantiere: "Cappuccetto Rosso", responsabile sicurezza: "Cittadini esausti", scopo del progetto: "eliminazione dei predatori". Un cartello usato nell'edilizia affisso ad un palo, e, di fianco, una testa di lupo mozzata. Posta al centro di uno svincolo in una strada a Scansano, in provincia di Grosseto. Continua la caccia al lupo in Maremma: da ottobre ad oggi sono 10 gli esemplari di lupi, o ibridi, uccisi ed esposti a bordo strada a Marciano, Scansano, e ieri a Campagnatico dove un altro esemplare è stato trovato morto con un laccio al collo. Ad inizio gennaio altri due lupi erano stati recuperati sul ciglio di una strada uccisi a bastonate.
In Maremma la strage dei lupi.
Il cartello dell'orrore è stato trovato da alcuni automobilisti che lo hanno segnalato alle autorità e diffuso dalla Lav: "Il Prefetto convochi subito il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza - dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile della Lega antivivisezione di Grosseto - come previsto dalla legge 189 del 2004 che punisce l'uccisione di animale. Gli onorevoli Sani e Faenzi hanno seminato vento e adesso raccolgono tempesta, insieme alle associazioni degli allevatori con le loro campagne estremiste. E' una vergogna per tutta la Maremma".
La caccia al lupo è iniziata ormai da mesi, dopo che gli agricoltori, stanchi di continue aggressioni al gregge avevano prima minacciato a parole, e poi con i fatti, di provvedere da sè. Già nello scorso agosto era stato lanciato l'allarme dopo che un allevatore aveva dovuto chiudere il suo allevamento, decimato. La Maremma è divisa: chi sta con i lupi, chi con gli allevatori e le pecore. "E' un'intimidazione mafiosa nei confronti di associazioni come la Lav, Wwf e Enpa- scrivono su Facebook - è inaccettabile e da perseguire". "C'è gente che vive con gli allevamenti delle pecore - continua però il dibattito - la situazione dei lupi è diventata insostenibile".
Per risolvere l'emergenza sta muovendo anche la Regione Toscana che deve formalizzare in giunta le linee di intervento per risolvere la questione predatori. Gli assessori all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, e all'ambiente Anna Rita Bramerini, in questi giorni hanno incontrato, a piu' riprese, le associazioni degli agricoltori e allevatori, quelle degli ambientalisti e animalisti e i rappresentanti degli enti locali maggiormente interessati al fenomeno. In tutte le riunioni i due assessori hanno premesso, come condizione irrinunciabile, che la Regione non e' disponibile a interventi che vadano nella direzione del "contenimento" del lupo, specie protetta dalla normativa europea ed italiana. Con uguale decisione e' stato anche sottolineato il valore della attivita' di allevamento, decisivo anche per il presidio di zone marginali e per il contrasto al dissesto idrogeologico.
fonte:firenze.repubblica.it
Nel grossetano la strage continua da ottobre. Dieci gli esemplari uccisi e lasciati in strada. Oggi appesa a un palo una testa mozzata e un cartellone usato nell'edilizia. Alla voce committente: "Cittadini infuriati".

Direzione cantiere: "Cappuccetto Rosso", responsabile sicurezza: "Cittadini esausti", scopo del progetto: "eliminazione dei predatori". Un cartello usato nell'edilizia affisso ad un palo, e, di fianco, una testa di lupo mozzata. Posta al centro di uno svincolo in una strada a Scansano, in provincia di Grosseto. Continua la caccia al lupo in Maremma: da ottobre ad oggi sono 10 gli esemplari di lupi, o ibridi, uccisi ed esposti a bordo strada a Marciano, Scansano, e ieri a Campagnatico dove un altro esemplare è stato trovato morto con un laccio al collo. Ad inizio gennaio altri due lupi erano stati recuperati sul ciglio di una strada uccisi a bastonate.
In Maremma la strage dei lupi.
Il cartello dell'orrore è stato trovato da alcuni automobilisti che lo hanno segnalato alle autorità e diffuso dalla Lav: "Il Prefetto convochi subito il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza - dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile della Lega antivivisezione di Grosseto - come previsto dalla legge 189 del 2004 che punisce l'uccisione di animale. Gli onorevoli Sani e Faenzi hanno seminato vento e adesso raccolgono tempesta, insieme alle associazioni degli allevatori con le loro campagne estremiste. E' una vergogna per tutta la Maremma".
La caccia al lupo è iniziata ormai da mesi, dopo che gli agricoltori, stanchi di continue aggressioni al gregge avevano prima minacciato a parole, e poi con i fatti, di provvedere da sè. Già nello scorso agosto era stato lanciato l'allarme dopo che un allevatore aveva dovuto chiudere il suo allevamento, decimato. La Maremma è divisa: chi sta con i lupi, chi con gli allevatori e le pecore. "E' un'intimidazione mafiosa nei confronti di associazioni come la Lav, Wwf e Enpa- scrivono su Facebook - è inaccettabile e da perseguire". "C'è gente che vive con gli allevamenti delle pecore - continua però il dibattito - la situazione dei lupi è diventata insostenibile".
Per risolvere l'emergenza sta muovendo anche la Regione Toscana che deve formalizzare in giunta le linee di intervento per risolvere la questione predatori. Gli assessori all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, e all'ambiente Anna Rita Bramerini, in questi giorni hanno incontrato, a piu' riprese, le associazioni degli agricoltori e allevatori, quelle degli ambientalisti e animalisti e i rappresentanti degli enti locali maggiormente interessati al fenomeno. In tutte le riunioni i due assessori hanno premesso, come condizione irrinunciabile, che la Regione non e' disponibile a interventi che vadano nella direzione del "contenimento" del lupo, specie protetta dalla normativa europea ed italiana. Con uguale decisione e' stato anche sottolineato il valore della attivita' di allevamento, decisivo anche per il presidio di zone marginali e per il contrasto al dissesto idrogeologico.
fonte:firenze.repubblica.it