Cerchiamo di mantenere la discussione sui giusti binari, senza dare dello "s t r o n z o" o quant'altro a chi la pensa diversamente da noi, per cortesia.
La legge vieta l'utilizzo di lacci. Dunque chi lo fa delinque e va punito. E io aggiungo pesantemente.
Il contadino al quale non vengono riconosciuti i danni procurati dalla fauna selvatica, ha altre armi da utilizzare. Il laccio non risolve nulla e anzi getta un'ombra pesante sullo stesso che dalla ragione passa al torto.
Materialmente parlando, il contadino è pesantemente e gravemente tartassato e ha diritto al risarcimento. Ma finché le leggi sono queste, non può farsi giustizia da solo.
E aggiungo se avete mai visto un contadino che chiama striscia la notizia per fargli vedere lo sconquasso provocato dai cinghiali, ad esempio ? Avete mai visto qualcosa in televisione ?
Se non usiamo i mezzi che usano i pseudo ambientalisti, saremo sempre indietro e soprattutto saremo sempre illegali.
Un coltivatore delle mie parti è andato negli uffici della regione e si è ammanettato ai termosifoni dei corridoi. Giornali, stampa, tv, interviste e quant'altro. Alla fine ha ottenuto che nella sua proprietà all'interno di una OASI WWF, si cacciassero i cinghiali. Non ha ottenuto risarcimenti, ma qualcosa si.
Non è proprio così,a prescindere dal fatto che giustamente chi non rispetta leggi e regole va punito,purtroppo l' agricoltore viene risarcito dei danni solo se il suo terreno è situato in ZRC o ZRV o parco,se è in terreno libero.................. so cavoli sua!
puo però chiedere l' interveto di contenimento,che ..guardacaso se l' imputato è il suide viene effettuato tempestivamente,da numerosi cacciatori con l' art37 ,di norma da coloro che in genere non hanno mai tempo da dedicare ad altri tipi di abbatimenti o miglioramenti!
In ogni caso ...che Razzaccia!