Non dimenticatevi che in Italia c'e' l'IVA. Quanto incide sul costo di un fucile? E poi non so se ci siano accise su armi da fuoco. Ci sono? Non sono un esperto di tasse e gabelle (per fortuna, perche' in genere negli U.S. le tasse complessive sono la meta' di quello che pagate voi), ma se acquistate un fucile non Made in Italy, ma altrove, dove non c'e' IVA, dovete pagare questa tassa? Che io sappia l'IVA viene imposta a monte del consumatore, viene trasmessa a lui di vendita in vendita, da fabbrica a grossista a dettagliante, e il consumatore e' quello che paga. Ma una cosa prodotta dove non c'e' IVA?
Ad ogni modo, dovete anche considerare che il mercato di armi da caccia e tiro in Italia e' molto piccolo, rispetto al nostro, dove Beretta e Benelli sono si' apprezzati, ma devono anche competere con altre ottime marche come Remington, Ruger, Browning, Winchester, ecc. Quindi devono giocoforza abbassare i prezzi negli U.S. per portarli al livello di quelli locali. Ma in Italia la competizione e' solo quella di armi molto alla buona, di qualita' inferiore, roba turca, spagnola, ceca, russa, ecc. Magari queste funzionano bene, hanno buone canne, ecc. ma il legno del calcio e' inferiore, non stagionato, morbido, si graffia facilmente, e' spartano, senza "figuring" (marezzature?), la brunitura e' cosi' cosi', le zigninature su astina e calcio sono stampate, non tagliate a mano, le incisioni sono fatte col laser o col rullo, non col bulino, e forse queste armi necessiteranno riparazioni dopo pochi anni di uso. La qualita' si paga, e anche il nome. Fra cinquant'anni se vuoi rivendere una Yildiz in migliori condizioni di una Beretta dovrai chiedere molto di meno per venderla di quanto potresti chiedere per la Beretta.
Ripeto: una volta Beretta di fucili economici ne faceva tanti. Nel 1964 il mio S55B costo' 70mila vecchie lire. Oggi sarebbe che cosa? 500 Euro? 600? Il mio tronchino cal. 24 se non vado errato costo' 14mila lire (ma diversi anni prima dell'S55B). La carabina automatica Super Sport in .22LR era, se ricordo bene, venduta a 26mila lire. Anche considerando l'inflazione da allora ad oggi, erano tutte armi a buon mercato. Ormai la caccia in Italia e' uno sport per i ricchi. Licenza, assicurazione, Associazione Venatoria, benzina, accessori... Le case armiere capiscono che se ti puoi permettere tutte queste cose ti puoi permettere anche un fucile da 2000 Euro o piu'. Qui da noi il fucile a buon mercato, il monocolpo, il pompa, persino il liscio bolt-action costano un boccone di pane, le licenze sono pressoche' gratis, l'assicurazione in molti stati non e' obbligatoria, e persino il redneck tipo il ragazzo col banjo di "Deliverance" ("Un Tranquillo Weekend di Paura") o uno dei suoi parenti sdentati e pervertiti puo' permettersi (magari dopo aver venduto il "moonshine," il potente liquore di granturco fatto illegalmente) di comprare uno schioppo col quale ammazzare scoiattoli, procioni, tacchini e, a palla o pallettoni, un cervo--fuori stagione, naturalmente.