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Pubblicata sull'edizione di ieri del Giornale di Brescia [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
Far conoscere la realtà venatoria a coloro che cacciatori non sono
Il settore armi sportive è un settore di primaria importanza per la provincia di Brescia ed in particolare per la Valle Trompia. Qui è dislocata la maggior parte della produzione di armi sportive con destinazione nazionale ed internazionale, ma oltre alla produzione, la provincia annovera numerosi appassionati sportivi. - I cacciatori sono in Italia circa 800mila, regolarmente muniti di porto d´armi, sottoposti a controlli e visite mediche previste dalla legge, oltre a tasse e assicurazioni obbligatorie. - Gli altri non sono cacciatori ma abusivi meglio identificati come «bracconieri». - Il Consorzio armaioli bresciani, oltre a difendere il settore della produzione, da anni si preoccupa di spiegare cos´è il mondo venatorio e sportivo delle armi, ma tutto il nostro lavoro viene spesso vanificato da prese di posizione demagogiche. - Un esempio lampante è il sussidiario «Parole allo specchio» Casa Editrice Immedia, autori Elio D´Aniello - Gisella Moroni, utilizzato in una scuola primaria della Valle Trompia come strumento di disinformazione e parzialità. - Dal brano «A caccia... con l´obiettivo» si riporta: - «...Le armi da fuoco, le trappole, i richiami, le tagliole, i veleni hanno trasformato la caccia in un´attività veramente dannosa. - In Italia ci sono un milione e seicentomila cacciatori con licenza, più circa quattrocentomila cacciatori abusivi. In una sola stagione di caccia vengono sparati centocinquanta milioni di cartucce e uccisi centocinquanta milioni di uccelli e di mammiferi. Molte specie di uccelli e di mammiferi non esistono più... - In tutte le zone boschive italiane sono scomparsi i caprioli, i cervi, i daini e gli stambecchi... le vipere aumentano per la distruzione di alcuni uccelli e mammiferi; la distruzione di molti uccelli insettivori comporta un aumento di insetti nocivi. - Per rimediare a questo danno si ricorre a pesticidi con altri danni per la nostra salute...». - La scuola, grazie agli strumenti da essa utilizzati, dovrebbe stimolare il senso critico di questi cittadini in erba. - Dovrebbe promuovere la discussione tra gli studenti e la loro capacità di approfondire i problemi evitando di presentare solo situazioni superficiali e notoriamente demagogiche. - Non riteniamo che la scuola debba fare proseliti alle idee di alcuni autori e delle loro case editrici! - Il «supporto didattico» che citiamo snocciola dati imprecisi e fuorvianti addebitando alla caccia la scomparsa o riduzione di alcune specie animali. Non cita mai la continua riduzione del territorio a disposizione degli animali, l´inquinamento ambientale, la cementificazione e un certo tipo di agricoltura. - Non si valutano neppure gli aspetti positivi della presenza sul territorio dei cacciatori. - Essi infatti si occupano anche di mantenere integro il territorio venatorio, senza dimenticare l´aiuto che gli stessi cacciatori hanno dimostrato nelle battaglie, documentate, contro l´incendio dei boschi o a favore della pulizia di boschi e fiumi. - I cacciatori, nella vita sociale, hanno un ruolo primario per la conservazione delle tradizioni e dei rapporti familiari ed è indiscutibile che per il fatto di essere titolari di un porto d´arma debbano mantenere comportamenti ineccepibili. - Il desiderio dell´associazione che rappresento è, oltre a difendere i diritti dei produttori di armi sportive, anche quello di sensibilizzare e di far conoscere a coloro che cacciatori non sono, educatori compresi, quale sia la realtà venatoria e come la stessa meriti rispetto e non possa e non debba essere stravolta. -
Dott. - PIERANGELO - PEDERSOLI - Presidente - Consorzio - armaioli bresciani - Gardone Valtrompia -
Far conoscere la realtà venatoria a coloro che cacciatori non sono
Il settore armi sportive è un settore di primaria importanza per la provincia di Brescia ed in particolare per la Valle Trompia. Qui è dislocata la maggior parte della produzione di armi sportive con destinazione nazionale ed internazionale, ma oltre alla produzione, la provincia annovera numerosi appassionati sportivi. - I cacciatori sono in Italia circa 800mila, regolarmente muniti di porto d´armi, sottoposti a controlli e visite mediche previste dalla legge, oltre a tasse e assicurazioni obbligatorie. - Gli altri non sono cacciatori ma abusivi meglio identificati come «bracconieri». - Il Consorzio armaioli bresciani, oltre a difendere il settore della produzione, da anni si preoccupa di spiegare cos´è il mondo venatorio e sportivo delle armi, ma tutto il nostro lavoro viene spesso vanificato da prese di posizione demagogiche. - Un esempio lampante è il sussidiario «Parole allo specchio» Casa Editrice Immedia, autori Elio D´Aniello - Gisella Moroni, utilizzato in una scuola primaria della Valle Trompia come strumento di disinformazione e parzialità. - Dal brano «A caccia... con l´obiettivo» si riporta: - «...Le armi da fuoco, le trappole, i richiami, le tagliole, i veleni hanno trasformato la caccia in un´attività veramente dannosa. - In Italia ci sono un milione e seicentomila cacciatori con licenza, più circa quattrocentomila cacciatori abusivi. In una sola stagione di caccia vengono sparati centocinquanta milioni di cartucce e uccisi centocinquanta milioni di uccelli e di mammiferi. Molte specie di uccelli e di mammiferi non esistono più... - In tutte le zone boschive italiane sono scomparsi i caprioli, i cervi, i daini e gli stambecchi... le vipere aumentano per la distruzione di alcuni uccelli e mammiferi; la distruzione di molti uccelli insettivori comporta un aumento di insetti nocivi. - Per rimediare a questo danno si ricorre a pesticidi con altri danni per la nostra salute...». - La scuola, grazie agli strumenti da essa utilizzati, dovrebbe stimolare il senso critico di questi cittadini in erba. - Dovrebbe promuovere la discussione tra gli studenti e la loro capacità di approfondire i problemi evitando di presentare solo situazioni superficiali e notoriamente demagogiche. - Non riteniamo che la scuola debba fare proseliti alle idee di alcuni autori e delle loro case editrici! - Il «supporto didattico» che citiamo snocciola dati imprecisi e fuorvianti addebitando alla caccia la scomparsa o riduzione di alcune specie animali. Non cita mai la continua riduzione del territorio a disposizione degli animali, l´inquinamento ambientale, la cementificazione e un certo tipo di agricoltura. - Non si valutano neppure gli aspetti positivi della presenza sul territorio dei cacciatori. - Essi infatti si occupano anche di mantenere integro il territorio venatorio, senza dimenticare l´aiuto che gli stessi cacciatori hanno dimostrato nelle battaglie, documentate, contro l´incendio dei boschi o a favore della pulizia di boschi e fiumi. - I cacciatori, nella vita sociale, hanno un ruolo primario per la conservazione delle tradizioni e dei rapporti familiari ed è indiscutibile che per il fatto di essere titolari di un porto d´arma debbano mantenere comportamenti ineccepibili. - Il desiderio dell´associazione che rappresento è, oltre a difendere i diritti dei produttori di armi sportive, anche quello di sensibilizzare e di far conoscere a coloro che cacciatori non sono, educatori compresi, quale sia la realtà venatoria e come la stessa meriti rispetto e non possa e non debba essere stravolta. -
Dott. - PIERANGELO - PEDERSOLI - Presidente - Consorzio - armaioli bresciani - Gardone Valtrompia -