legni fucile (1 utente sta leggendo)

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CYNERGY

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Ciao a tutti, secondo voi cosa potra' venir fuori passando con una pezza del tru oil sopra a dei legni eseguiti a olio (tipo legni greystone)?
Grazie
 
Re: legni fucile

CYNERGY ha scritto:
Ciao a tutti, secondo voi cosa potra' venir fuori passando con una pezza del tru oil sopra a dei legni eseguiti a olio (tipo legni greystone)?
Grazie
Ciao "cynergy", ho comprato il Greystone nel mese di dicembre scorso, per sfortuna /fortuna l'ho cominciato ad usare ed, è capitato proprio in due giornate di pioggia, mi sono reso conto che il trattamento ad olio non è proprio idoneo per la pioggia; infatti durante le vacanza di Natale smontato tutti i legni ho cominciato il trattamento con Tru Oil della Beretta. Prima però ho tirato le parti da trattare (logicamente escluse le parti zigrinate che ho coperto con carta adesiva da carrozzieri), con carta abrasiva 2000 per poter togliere quel velo superficiale e fare aderire meglio il prodotto, dopo una pulizia accurata del legno ho iniziato la prima passata a tampone e lasciato asciugare per 12/13 ore e cosi via fino a 10 passate. I legni sono venuti lucidi, protetti, e con venature bellissime; ora " mi piace di più " ed è senz'altro molto più protetto dall'umidità ecc. Ci vuole solo un poco di pazienza.
Saluti [5a]
 
Re: legni fucile

Grazie sasa53,provero' a fare come dici tu.
Infatti ho riscontrato che con la pioggia i legni si riempivano di chiazze chiare.
Se qualcuno ha dei prodotti alternativi al tru oil anche solo da usare sopra al legno senza preventivamente levigarlo sono bene accetti.
Ringraziando anticipatamente saluto.
 
Re: legni fucile

Ciao, come ho avuto modo di scrivere in un altro post io ai legni del mio greystone comprato a Luglio 2009 ho passato della cera d'api comprata dalla ferramenta, il procedimento è molto semplice stendila sui legni falla asciugare per qualche minuto e poi via di olio di gomito, possibilmente con un panno di lana, il risultato che ho ottenuto è stato soddisfacente legni lucidi, più impermeabili e venature in risalto.
Secondo me il true oil potrai usarlo tra qualche anno quando i legni saranno più usati ma...poi ogniuno è libero di fare quello che vuole.
Ciao :wink:
 
Re: legni fucile

MicMar ha scritto:
Ciao, come ho avuto modo di scrivere in un altro post io ai legni del mio greystone comprato a Luglio 2009 ho passato della cera d'api comprata dalla ferramenta, il procedimento è molto semplice stendila sui legni falla asciugare per qualche minuto e poi via di olio di gomito, possibilmente con un panno di lana, il risultato che ho ottenuto è stato soddisfacente legni lucidi, più impermeabili e venature in risalto.
Secondo me il true oil potrai usarlo tra qualche anno quando i legni saranno più usati ma...poi ogniuno è libero di fare quello che vuole.
Ciao :wink:
il tuo sistema va bene ,ma per la pioggia non regge,se vuoi fare qualcosa di simile ma duraturo
devi usare la gomma lacca da mobilieri la devi stendere sul legno preparato prima a dovere e facendone un pezzo per volta,perche asciuga subito, prima che asciughi passi energicamente con un panno che non spela, dell'olio paglierino ti accorgerai che spettacolo, ovviamente allenati su del legno prima di fare il calcio cvosi' ti regoli dei tempi e modo di stendere .
 
Re: legni fucile

Una buona, classica finitura ad olio (di lino crudo) non dovrebbe arrendersi alla prima pioggia. La cera d’api, se tale effettivamente è, lascia una finitura gradevolissima ma tutt’altro che ideale per impieghi venatori.
Il Birchwood-Casey Tru-oil è ricavato dalla bollitura dell’olio di lino ad alta temperatura in assenza d’ossigeno, per polimerizzarne completamente le molecole. In altri termini, è una vernicetta che sigilla ottimamente i pori garantendone l’impermeabilità. Può essere applicata direttamente sul legno finito, sia con le dita (da calcisti provetti), sia con una pezzuola di lino. Lascia un film che va dal satinato al gloss (caramellato, tanto cafone e caro agli americani) secondo la quantità di applicazioni. E’ largamente impiegato anche da buoni artigiani armieri e calcisti. Prodotto analogo e meno costoso è il Liberon “Finish oil”.
 
Re: legni fucile

carneade ha scritto:
Una buona, classica finitura ad olio (di lino crudo) non dovrebbe arrendersi alla prima pioggia. La cera d’api, se tale effettivamente è, lascia una finitura gradevolissima ma tutt’altro che ideale per impieghi venatori.
Il Birchwood-Casey Tru-oil è ricavato dalla bollitura dell’olio di lino ad alta temperatura in assenza d’ossigeno, per polimerizzarne completamente le molecole. In altri termini, è una vernicetta che sigilla ottimamente i pori garantendone l’impermeabilità. Può essere applicata direttamente sul legno finito, sia con le dita (da calcisti provetti), sia con una pezzuola di lino. Lascia un film che va dal satinato al gloss (caramellato, tanto cafone e caro agli americani) secondo la quantità di applicazioni. E’ largamente impiegato anche da buoni artigiani armieri e calcisti. Prodotto analogo e meno costoso è il Liberon “Finish oil”.

Consentitemi,
quello che Voi giustamente e tecnicamente spiegate, nella nostra povera ma sincera Toscana viene definito olio di lino cotto.
Sostanza antica almeno quanto Voi, che i miei avi solevano spennellare allegramente sulle persiane delle finestre, onde proteggerle dall'umidità della pioggia e delle intemperie.
Ingrediente fondamentale per confezionare quel magnifico antiruggine che era il Minio, poi tragicamente scoperto come cancerogeno, ma che io continuo ad utilizzare sulle mie cancellate sbattendomene allegramente i maroni indossando un paio di guanti.
La mia breve ma intensa esperienza di restauratore, o meglio di piccino di bottega di un noto e stimato restauratore di mobili antichi e paramenti sacri, mi ha insegnato che l'olio di lino cotto è in realtà una grandissima schifezza.
I motivi di questa mia tragica constatazione sono molteplici, e per lo più dovuti ad esperienze pratiche, ma sintetizzando, posso citare l'elevata penetrazione anche in legni duri, che ne pregiudicherebbe una futura asportazione per ritornare al legno originale oltre che l'indubbia e spiccata attitudine a mal comportarsi in presenza dei altre sostanze.
Difatti, sopra una superficie trattata con olio di lino cotto non potrà essere stesa una qualsiasi vernice o cera, in quanto non legherà nè aderirà bene.
Servirà un prodotto apposito, il cui solvente deve essere sempre l'olio di lino, altrimenti sbollature e venature nasceranno come funghi.

Ricapitolando, la norma impone di trattare con olio di lino superfici già pretrattare con questa sostanza, ma di evitarla per superfici trattate a cera o ad impregnanti a acqua o solvente.

Questo è quanto Vi dovevo, per ripetto, ma anche per bastardaggine & pignoleria.
 
Re: legni fucile

equilibrista ha scritto:
carneade ha scritto:
Una buona, classica finitura ad olio (di lino crudo) non dovrebbe arrendersi alla prima pioggia. La cera d’api, se tale effettivamente è, lascia una finitura gradevolissima ma tutt’altro che ideale per impieghi venatori.
Il Birchwood-Casey Tru-oil è ricavato dalla bollitura dell’olio di lino ad alta temperatura in assenza d’ossigeno, per polimerizzarne completamente le molecole. In altri termini, è una vernicetta che sigilla ottimamente i pori garantendone l’impermeabilità. Può essere applicata direttamente sul legno finito, sia con le dita (da calcisti provetti), sia con una pezzuola di lino. Lascia un film che va dal satinato al gloss (caramellato, tanto cafone e caro agli americani) secondo la quantità di applicazioni. E’ largamente impiegato anche da buoni artigiani armieri e calcisti. Prodotto analogo e meno costoso è il Liberon “Finish oil”.

Consentitemi,
quello che Voi giustamente e tecnicamente spiegate, nella nostra povera ma sincera Toscana viene definito olio di lino cotto.
Sostanza antica almeno quanto Voi, che i miei avi solevano spennellare allegramente sulle persiane delle finestre, onde proteggerle dall'umidità della pioggia e delle intemperie.
Ingrediente fondamentale per confezionare quel magnifico antiruggine che era il Minio, poi tragicamente scoperto come cancerogeno, ma che io continuo ad utilizzare sulle mie cancellate sbattendomene allegramente i maroni indossando un paio di guanti.
La mia breve ma intensa esperienza di restauratore, o meglio di piccino di bottega di un noto e stimato restauratore di mobili antichi e paramenti sacri, mi ha insegnato che l'olio di lino cotto è in realtà una grandissima schifezza.
I motivi di questa mia tragica constatazione sono molteplici, e per lo più dovuti ad esperienze pratiche, ma sintetizzando, posso citare l'elevata penetrazione anche in legni duri, che ne pregiudicherebbe una futura asportazione per ritornare al legno originale oltre che l'indubbia e spiccata attitudine a mal comportarsi in presenza dei altre sostanze.
Difatti, sopra una superficie trattata con olio di lino cotto non potrà essere stesa una qualsiasi vernice o cera, in quanto non legherà nè aderirà bene.
Servirà un prodotto apposito, il cui solvente deve essere sempre l'olio di lino, altrimenti sbollature e venature nasceranno come funghi.

Ricapitolando, la norma impone di trattare con olio di lino superfici già pretrattare con questa sostanza, ma di evitarla per superfici trattate a cera o ad impregnanti a acqua o solvente.

Questo è quanto Vi dovevo, per ripetto, ma anche per bastardaggine & pignoleria.
[Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: legni fucile

Equi scusa, il mio non è spirito di contraddizione: conosco abbastanza bene l'olio di lino cotto dall'età di 7-8 anni, assolutamente improponibile su di un calcio; per quanto tu possa ammattire, esso non ti darà mai l'effetto vetroso, caramellato, quel gloss che fa sbavare gli utenti non solo USAti, dalla bocca estremamente bbuona.
Il 'Tru-oil' ed il 'Finish oil' sono tutt'altro paio di braghe. Questi sono sì cotti ma, repetita juvant, "ad alta temperatura in assenza d’ossigeno, per polimerizzarne completamente le molecole", non esattamente nella pentola a pressione di Memè. Di fatto, a dispetto delle denominazioni (olio vero ed olio per finitura) entrambi questi prodotti non sono altro che vernicette trasparenti, rispetto ad altre consimili differenti nella composizione. Vernice per vernice, meglio una buona effetto cera ad acqua, assolutamente impermeabile, stendibile comodamente con pennello, non vistosa, col solo difetto di non essere (ancora) proposta sui calci dei Marocchino o Berretta.
 
Re: legni fucile

carneade ha scritto:
Equi scusa, il mio non è spirito di contraddizione: conosco abbastanza bene l'olio di lino cotto dall'età di 7-8 anni, assolutamente improponibile su di un calcio; per quanto tu possa ammattire, esso non ti darà mai l'effetto vetroso, caramellato, quel gloss che fa sbavare gli utenti non solo USAti, dalla bocca estremamente bbuona.
Il 'Tru-oil' ed il 'Finish oil' sono tutt'altro paio di braghe. Questi sono sì cotti ma, repetita juvant, "ad alta temperatura in assenza d’ossigeno, per polimerizzarne completamente le molecole", non esattamente nella pentola a pressione di Memè. Di fatto, a dispetto delle denominazioni (olio vero ed olio per finitura) entrambi questi prodotti non sono altro che vernicette trasparenti, rispetto ad altre consimili differenti nella composizione. Vernice per vernice, meglio una buona effetto cera ad acqua, assolutamente impermeabile, stendibile comodamente con pennello, non vistosa, col solo difetto di non essere (ancora) proposta sui calci dei Marocchino o Berretta.

No Carneade, proprio non ci siamo.
Io, te e Memè stiamo dicendo la stessa cosa.
La mia puntulizzazione, ripeto, dettata dalla mia innata bastardaggine & pignoleria era solo per esaltare il fatto che l'olio di lino poi mal digerisce soprastanti altre finiture.
Per una superficie trattata ad olio esiste la sua finitura ad olio, per una trattata ad acqua o solvente va bene la cera per i mobili.
Tutto qui.
PS: Un cordiale saluto a Memè.
 
Re: legni fucile

Anche la finitura dei calci può essere un punto di vista soggettivo.
Salvo smentite, l'olio paglierino era un tempo usato per ripassare di tanto in tanto i mobili, quelli di noce massello. Olio danese, idem; Tung oil quasi altrettanto, sebbene ne decantino tanto le proprietà impermeabilizzanti.
 
Re: legni fucile

L'anno scorso usai l'olio di lino cotto "tripla cottura", mi ha fatto penare.....non essiccava mai, e anche dopo 3 mesi aveva quel senso di appiccicaticcio, alla fine ho preso un pezzo ci carta abrasiva 1200 bagnata con un po di sapone e ho ripassato il legnoper togliere un po di patina, è venuto anche abbastanza bene, ma molto opaco.
Nel mese di aprile/maggio vorrei rinfrescare i legni del Browning e potrei usare il "finish oil" dopo averlo mordenzato. [26]
 
Re: legni fucile

carneade ha scritto:
OK Equi, niente duelli a Lesina, sotto il viadotto dell'autostrada. Memè (Filomena) non produce olio di lino cotto.

Carneade, usurpatore di luogo da duello, se vuoi cimentarti con altri "pari" paga i diritti d'autore o te ne pentirai... amaramente! [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]
 
Re: legni fucile

?Vinfox, ecco perchè dicevo che il cotto non va per i calci.
Per due pezzi di legno che debbono essere portati a spasso con nebbia, sole, pioggia, s'impone una finitura con prodotti specifici, idonei alla bisogna. Da ormai molti anni, alcuni amici ed io siamo soliti asportare dai fucili nuovi, quella sorta di vernice da bara che ne anemizza le rare venature. Li trattiamo come esperienza del far da sè docet e li portiamo a spasso scodinzolando tranquilli. Il meno fantasioso della combriccola ricorre alla flatting. Divertiti anche tu col Browning e vedrai. Ciao.
??Buttato l'amo, il pesciolino abbocca. E dire che avevo dimenticato le cinque de la tarde..! Forse sarà meglio dar vita ad un ...tri-ello. O no?
Waldheim (ma che vor dì? Rottweil?).
 
Re: legni fucile

carneade ha scritto:
?Vinfox, ecco perchè dicevo che il cotto non va per i calci.
Per due pezzi di legno che debbono essere portati a spasso con nebbia, sole, pioggia, s'impone una finitura con prodotti specifici, idonei alla bisogna. Da ormai molti anni, alcuni amici ed io siamo soliti asportare dai fucili nuovi, quella sorta di vernice da bara che ne anemizza le rare venature. Li trattiamo come esperienza del far da sè docet e li portiamo a spasso scodinzolando tranquilli. Il meno fantasioso della combriccola ricorre alla flatting. Divertiti anche tu col Browning e vedrai. Ciao.
??Buttato l'amo, il pesciolino abbocca. E dire che avevo dimenticato le cinque de la tarde..! Forse sarà meglio dar vita ad un ...tri-ello. O no?
Waldheim (ma che vor dì? Rottweil?).

Certo che mi divertirò, ma sicuramente "romperò" le scatole a qualcuno che mi dovrà fare da Cicerone. [allah.gif] [1] :mrgreen:
 
Re: legni fucile

JK6 ha scritto:
carneade ha scritto:
OK Equi, niente duelli a Lesina, sotto il viadotto dell'autostrada. Memè (Filomena) non produce olio di lino cotto.

Carneade, usurpatore di luogo da duello, se vuoi cimentarti con altri "pari" paga i diritti d'autore o te ne pentirai... amaramente! [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif]

Per i duelli non contate su di me.
Io passo e mi ritiro con la dolce Filomena, ella mi fornirà di grembiule e mestolone rigorosamente in legno affinchè io possa ravanare nel pentolone.
 
Re: legni fucile

Insomma!!!!! è da un pò che vi seguo,perche ho i legni del mio 301 cal. 20,che sono già stati sverniciati,e attendono il misterioso trattamento.
Orsù....Carneade delucidami,al far migliore,affinche anch'io,come te, possa godere del sempre vivo legno,senza cadere in gusti tamarri e cafoni,ma nella delizia degli occhi e nello stesso tempo a non aver preoccupazioni per pioggia ed affini.Grazie!!!!!
Mi state facendo imbecillire.....anch'io mi sono messo a parlare come voi.ihihihihih
 
Re: legni fucile

walker960walker ha scritto:
Insomma!!!!! è da un pò che vi seguo,perche ho i legni del mio 301 cal. 20,che sono già stati sverniciati,e attendono il misterioso trattamento.
Orsù....Carneade delucidami,al far migliore,affinche anch'io,come te, possa godere del sempre vivo legno,senza cadere in gusti tamarri e cafoni,ma nella delizia degli occhi e nello stesso tempo a non aver preoccupazioni per pioggia ed affini.Grazie!!!!!
Mi state facendo imbecillire.....anch'io mi sono messo a parlare come voi.ihihihihih

Ahahahah!
Carneade è portatore sano di unamalattia incurabile, l'odioso vezzo di far ciò che desidera della lingua italiana.
Ammetto, è congaioso.

Comunque sul mio sito c'è un'articolo sui legni, ma non farò pubblicità qui.
 
Re: legni fucile

WalkerRC (puntualizzazione doverosa), ti delucido bene come un calcio: non dar retta all'Equi ed al suo sitoide. Prova a cercare notizie utili in 'Armichepassione' e dimmi se la dritta non è giusta. In alternativa, la via più semplice rimane quella del Tru-oil. Ciao.
 
Re: legni fucile

walker960walker ha scritto:
oooooooooookei provvedo subito.Grazie 3000
P.S. dove trovo il Tru-oil?

lo trovi nelle armerie ma è un po caro, un flaconcino da 3 oz costa piu di 10€, io sto vedendo se qualcuno che viene dall'inghilterra mi porta un flacone di "finish oil" (altra diavoleria rivelata dal "Carneade nostrum"), dove 250ml sta intorno ai 5-6€.
Quando ti daranno qualche dritta, spero che non ti dispiaccia se ne beneficerò anch'io per restaurare il calcio del mio browning.
ciao
 
Re: legni fucile

Si Si ma comoda come una bella verniciatura satinata,la vernice che si da alle scale di legno,resistentissima e non teme l' umido,a meno che non sia un fucile con calcio in radica allora è d'obbligo una rifinitura differente,ma per caccia la migliore soluzione è vernice
 

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