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La provincia di Perugia ringrazia il cacciatore che salvò il lupo.
Pierpaolo Baiocco, il cacciatore umbro che qualche settimana fa grazie al proprio intervento ha permesso di salvare un esemplare di lupo, ritiene di aver fatto solo il suo dovere di, appunto, cittadino-cacciatore aiutando un selvatico in difficoltà.
Ciò non toglie che gli abbia fatto piacere ricevere, come apprendiamo dal Corriere dell’Umbria, un apprezzamento ufficiale per il suo gesto. La Provincia di Perugia infatti ha ritenuto doveroso ringraziarlo con una lettera ufficiale da parte del dirigente del servizio gestione faunistica e protezione ambientale provinciale, Roberta Burzigotti. “Con la sua azione – ha scritto fra l’altro il dirigente – lei incarna l`immagine di tutti i cacciatori rispettosi della legge e dell`immenso patrimonio rappresentato dalla fauna selvatica”.
La notizia crediamo faccia piacere a tutti i cacciatori che, come lui, siamo certi si sarebbero comportati analogamente.
Se poi pensiamo che nel riportare allora la notizia dell’intervento di Baiocco, ben pochi organi di informazione ritennero necessario specificare che a compiere la “buona azione” era stato un cacciatore, qualifica che invece solitamente viene usata, anche a sproposito, quando utile a mettere in cattiva luce la caccia, francamente, concedetecelo, siamo ancora più contenti.
Pierpaolo Baiocco, il cacciatore umbro che qualche settimana fa grazie al proprio intervento ha permesso di salvare un esemplare di lupo, ritiene di aver fatto solo il suo dovere di, appunto, cittadino-cacciatore aiutando un selvatico in difficoltà.
Ciò non toglie che gli abbia fatto piacere ricevere, come apprendiamo dal Corriere dell’Umbria, un apprezzamento ufficiale per il suo gesto. La Provincia di Perugia infatti ha ritenuto doveroso ringraziarlo con una lettera ufficiale da parte del dirigente del servizio gestione faunistica e protezione ambientale provinciale, Roberta Burzigotti. “Con la sua azione – ha scritto fra l’altro il dirigente – lei incarna l`immagine di tutti i cacciatori rispettosi della legge e dell`immenso patrimonio rappresentato dalla fauna selvatica”.
La notizia crediamo faccia piacere a tutti i cacciatori che, come lui, siamo certi si sarebbero comportati analogamente.
Se poi pensiamo che nel riportare allora la notizia dell’intervento di Baiocco, ben pochi organi di informazione ritennero necessario specificare che a compiere la “buona azione” era stato un cacciatore, qualifica che invece solitamente viene usata, anche a sproposito, quando utile a mettere in cattiva luce la caccia, francamente, concedetecelo, siamo ancora più contenti.
