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Ippodromo Trenno: “caccia” alle lepri
MILANO: Troppe lepri in pista: parte la caccia all’ippodromo di Trenno
Lepre1La «retata» è cominciata quasi all’alba. Alle sette del mattino un’ottantina di cacciatori volontari hanno puntato gli occhi (assolutamente vietati i fucili) sulle prede. La squadra era coordinati dai funzionati del servizio faunistico e dalla polizia provinciale. La caccia alla lepre è andata in scena ieri mattina sulla pista d’allenamento dell’Ippodromo, dopo l’sos lanciato dalla società Trenno che gestisce l’impianto. Due tipi di allarme. Il popolo delle lepri – recentemente ne sono state censite ben quarantacinque – rischiava di rovinare la pista ma metteva anche a rischio la sicurezza dei cavalli e dei loro fantini, visto che più di uno è caduto rovinosamente cercando di saltare l’ostacolo imprevisto.
Un pericolo per gli allenamenti, ma la caccia incruenta è servita pure a salvare la pelle agli animali. Solo qualche settimana fa sono stati colti in flagrante due bracconieri armati di balestra, ieri gli agenti provinciali hanno trovato incastrati sulla pista dei proiettili di fucile calibro 32. E lasciano intendere che qualche lepre, purtroppo, abbia già fatto una brutta fine. Non quelle catturate ieri mattina in quattro ore di ricerche e inseguimenti: i cacciatori disarmati hanno sistemato le reti sulla pista e hanno avuto solo il compito di favorire la cattura.
Alle undici quando si è conclusa la «battuta» caccia, ne erano finite in trappola venticinque. Tutte trasportate a coppie in oasi o riserve naturali per favorire la riproduzione e la tutela della specie. Sono state sottoposte a controlli sanitari da parte dell’Asl e nessuna ha subito alcun danno. Un paio sono riuscite a liberarsi dalle reti e sono fuggite al parco di Trenno, di fianco all’ippodromo.
A sorvegliare la caccia anche l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini e quello alla Caccia e pesca Luca Agnelli, che al termine hanno «ringraziato tutti i volontari che si sono prestati all’operazione di cattura». Un anno fa l’intervento era stato necessario nella pista principale dell’Ippodromo, quella accanto allo stadio di San Siro dove si tengono le gare. Nel maggio scorso invece la cattura ha fermato per tre ore e mezza, dalle 5.30 alle 9, lo scalo di Linate. Per la sicurezza dei voli, trecento cacciatori volontari hanno inseguito e messo in rete 53 lepri che qualche settimana prima avevano messo a rischio anche il decollo di un aereo carico di parlamentari.
http://www.ilgiornale.it
MILANO: Troppe lepri in pista: parte la caccia all’ippodromo di Trenno
Lepre1La «retata» è cominciata quasi all’alba. Alle sette del mattino un’ottantina di cacciatori volontari hanno puntato gli occhi (assolutamente vietati i fucili) sulle prede. La squadra era coordinati dai funzionati del servizio faunistico e dalla polizia provinciale. La caccia alla lepre è andata in scena ieri mattina sulla pista d’allenamento dell’Ippodromo, dopo l’sos lanciato dalla società Trenno che gestisce l’impianto. Due tipi di allarme. Il popolo delle lepri – recentemente ne sono state censite ben quarantacinque – rischiava di rovinare la pista ma metteva anche a rischio la sicurezza dei cavalli e dei loro fantini, visto che più di uno è caduto rovinosamente cercando di saltare l’ostacolo imprevisto.
Un pericolo per gli allenamenti, ma la caccia incruenta è servita pure a salvare la pelle agli animali. Solo qualche settimana fa sono stati colti in flagrante due bracconieri armati di balestra, ieri gli agenti provinciali hanno trovato incastrati sulla pista dei proiettili di fucile calibro 32. E lasciano intendere che qualche lepre, purtroppo, abbia già fatto una brutta fine. Non quelle catturate ieri mattina in quattro ore di ricerche e inseguimenti: i cacciatori disarmati hanno sistemato le reti sulla pista e hanno avuto solo il compito di favorire la cattura.
Alle undici quando si è conclusa la «battuta» caccia, ne erano finite in trappola venticinque. Tutte trasportate a coppie in oasi o riserve naturali per favorire la riproduzione e la tutela della specie. Sono state sottoposte a controlli sanitari da parte dell’Asl e nessuna ha subito alcun danno. Un paio sono riuscite a liberarsi dalle reti e sono fuggite al parco di Trenno, di fianco all’ippodromo.
A sorvegliare la caccia anche l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini e quello alla Caccia e pesca Luca Agnelli, che al termine hanno «ringraziato tutti i volontari che si sono prestati all’operazione di cattura». Un anno fa l’intervento era stato necessario nella pista principale dell’Ippodromo, quella accanto allo stadio di San Siro dove si tengono le gare. Nel maggio scorso invece la cattura ha fermato per tre ore e mezza, dalle 5.30 alle 9, lo scalo di Linate. Per la sicurezza dei voli, trecento cacciatori volontari hanno inseguito e messo in rete 53 lepri che qualche settimana prima avevano messo a rischio anche il decollo di un aereo carico di parlamentari.
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