Il cucciolo e il suo rapporto con gli altri membri della famiglia (1 utente sta leggendo)

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Tonin Cardul?ll
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Tonin Cardul?ll

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Salve e ben ritrovati a tutti. Mi dicono sempre che sono troppo esuberante e sognatore, ma io non ci posso far nulla. Così mentre ancora siamo agli inizi col capitolo "Springer" già penso alla prossima avventura cinofila, questa volta però circostanze permettendo il cane sarà solo mio e starà a casa con me. Ed è proprio su questo argomento specifico che vorrei vertesse questa discussione, avvalendomi del contributo di tutti voi cinofili amatori e non, cacciatori , insomma di tutti voi amici del forum.
Avendo io due bambini piccoli, che ovviamente saranno esaltati dall'idea del cucciolo, nell'Ipotesi che poi sto cucciolo decidessi davvero di prenderlo come devo comportarmi? Ovvero, come dovrebbero i bambini e anche mia moglie interagire col cane? O non possono affatto? Dovrei vietarglielo assolutamente? il cane deve solo interagire con me? I bambini potrebbero giocare col cucciolo? La scelta questa volta sarebbe rivolta ad un cocker spaniel, che terrei in casa e se non proprio in casa nelle immediate vicinanze, in terrazza o in balcone, così come teniamo lo Springer a casa di papà. Grazie a tutti quelli che vorranno contribuire a rendere meno abissali le mie perplessità.
Antonio
 
ciao, io i cani le tengo in casa (e non sono piccoli di taglia), comunque ti riassumo i punti salienti: il cane è bene che stia a contatto con i familiari perchè un cane deve interagire con i familiari, più un cane socializza più verrà su sano ed equilibrato. io fin da bambino sono stato sempre in mezzo ai cani, mio nonno aveva i bracchi tedeschi e io ci passavo ore a giocarci.
 
Anch'io dopo anni ed esperienze sono arrivato alla conclusione che il cane va tenuto in casa e goduto tutto l'anno. Un cane che cresce a contatto di tutta la famiglia e del cacciatore che poi l'utilizzerà nel terreno di caccia entra in simbiosi con gli umani, capisce tante parole a forza di sentirle ripetere. Insomma è tutta un'altra cosa. Poi il cocker (ho una working cocker) è fantastico in casa come cane da compagnia è pulito, non ingombrante, non perde pelo e puoi portartelo ovunque.
 
Vi ringrazio per le riposte. Su questo forum ho spesso sentito parlare di socializzazione del cane, del fatto che si debba mantenere un certo "distacco" col cane ecc ecc... il mio dubbio riguarda soprattutto le prime fasi di vita del cucciolo, diciamo fino ad un anno, e per il periodo dell'addestramento vero e proprio. Quando sarei fuori casa per lavoro i bambini possono giocare col cane? In tutta franchezza la mia paura più grossa e che loro possano emulare gli esercizi che riguardano l'addestramento ( specie il riporto i bambini amano lanciare palline ai cani) ed in mia assenza confondere il cucciolo e fare casini. Grazie per la pazienza che elargite nel rispondermi sempre
 
Vi ringrazio per le riposte. Su questo forum ho spesso sentito parlare di socializzazione del cane, del fatto che si debba mantenere un certo "distacco" col cane ecc ecc... il mio dubbio riguarda soprattutto le prime fasi di vita del cucciolo, diciamo fino ad un anno, e per il periodo dell'addestramento vero e proprio. Quando sarei fuori casa per lavoro i bambini possono giocare col cane? In tutta franchezza la mia paura più grossa e che loro possano emulare gli esercizi che riguardano l'addestramento ( specie il riporto i bambini amano lanciare palline ai cani) ed in mia assenza confondere il cucciolo e fare casini. Grazie per la pazienza che elargite nel rispondermi sempre
Bisogna istruire cani e bambini... :)
 
Sono cani, non sono umani, per tanto posso dire che non hanno i nostri sentimenti, per esempio non hanno il sentimento della riconoscenza. Il cucciolo in casa assorbe pregi e vizi. Se parliamo di socializzazione, parliamo di sottomissione-dominanza-leadership. Ovvio che ad un certo punto per stabilire un rapporto gerarchico bisogna staccarsi il cane di dosso. Fermo restando che è il cane che osserva, valuta per dopo scegliersi il gradino nella scala gerarchica. Con un doberman il gradino all'interno della famiglia deve essere il più basso, quindi tutta la famigli fa quadrato (l'unione fa la forza) per mettere in minoranza il cane, se questo non avviene, quando il leader va fuori casa chi comanderà sarà il doberman e per esperienza vi assicuro che in assenza del leader al cane bisogna mettere la museruola. Parlo di cani di carattere, come deve essere il carattere del doberman. Con il cocker è diverso, specialmente dopo che alcuni allevatori hanno incominciato ad allevare e a selezionare cocker per la caccia. La dominanza il cocker difficilmente la dimostrerà con l'aggressività, ma sempre di dominanza si tratta. Quindi quello che la famiglia fa con il cane non ha importanza, è importante quello che farà con il leader. Ovvio che per avere un cane equilibrato bisogna insegnare ai bambini a rispettare il cane.
 
Chi ha insegnato ai mie figlia ad avere rispetto per i cani è stato un cagnolina da conigli, che portai a casa da piccolissima ed è diventata una scovatrice di lepri eccezionale. Loro giocavano solo quando il cane glielo permetteva, quando diceva basta, partiva prima l'avvertimento e dopo la minaccia, morsi si, ma non gli ha mai fatto uscire sangue, mai sgridato il cane, ho sempre fatto capire ai bambini che il cane aveva ragione.
 
A casa mia, quando Scout arrivo' come una cucciola, tutto avvenne quasi automaticamente. Lei imparo' presto la gerarchia: io, che mi occupavo di lei, del suo training sia come cane casalingo che da caccia, fui immediatamente riconosciuto come l'Alpha male. Mia moglie, che cooperava con me ma in maniera piu' marginale, la socializzava piu' con affetto che con istruzione, sebbene rimanendo ligia a tutto cio' che stavo facendo io in termini di obbedienza e rispetto ed esigendo obbedienza alle regole che le avevo insegnato. Insomma, come un'Alpha female, la "Mamma." Mia figlia, adolescente a quei tempi, era come un'altra cucciola, ma di un livello superiore. Giocavano insieme, ma anche mia figlia quando era necessario esigeva obbediienza e rispetto--un po' come una sorella maggiore. Scout passo' molto tempo in casa. Aveva il suo "letto" (coperte ed ascugamani stesi davanti ad un piccolo sofa') dove doveva stare finche' invitata a lasciarlo per giocare (sempre giochi connessi al riporto di palle, ali di anatra, ecc.) o uscire da casa. A volte in casa nascondevo ali di anatre nei posti piu' difficili, trascinandole prima sulla moquette per creare falsi sentieri e poi mettendole altrove in alto, magari su un basso scaffale, per abituarla a non cercare sempre col naso in terra ma ad annusare l'aria. La nostra gatta, Pittima, che ancora abbiamo, e Scout erano amicissime. Pittima andava ad acciambellarsi contro la pancia di Scout. A volte mentre Scout ed io giocavamo col riporto della palla, lanciata nel corridoio, Pittima le faceva delle imboscate, nascondendosi in una stanza che si apriva sul corridoio, e poi, quando Scout passava davanti alla camera, lei le saltava addosso, rimbalzando contro il suo fianco e poi scappando a nascondersi di nuovo. Ma Scout, tutta compresa dal dovere del riporto, ignorava del tutto le sue incursioni.
Insomma, se l'intera famiglia esige gli stessi comportamenti dal giovane cane, e nessuno viola le regole (per esempio, lasciando correre un comportamento sbagliato senza un "NO!" o altra punizione piu' o meno severa), il cane sara' socializzato bene. E come animale da branco riconoscera' i vari ruoli degli altri membri del branco familiare, perche' il suo DNA l'ha programmato a farlo e si comportera' sempre in osservanza delle regole che gli sono state impartite, non importa con quale membro della famiglia faccia interazione.
 
Sono cani, non sono umani, per tanto posso dire che non hanno i nostri sentimenti, per esempio non hanno il sentimento della riconoscenza. Il cucciolo in casa assorbe pregi e vizi. Se parliamo di socializzazione, parliamo di sottomissione-dominanza-leadership. Ovvio che ad un certo punto per stabilire un rapporto gerarchico bisogna staccarsi il cane di dosso. Fermo restando che è il cane che osserva, valuta per dopo scegliersi il gradino nella scala gerarchica. Con un doberman il gradino all'interno della famiglia deve essere il più basso, quindi tutta la famigli fa quadrato (l'unione fa la forza) per mettere in minoranza il cane, se questo non avviene, quando il leader va fuori casa chi comanderà sarà il doberman e per esperienza vi assicuro che in assenza del leader al cane bisogna mettere la museruola. Parlo di cani di carattere, come deve essere il carattere del doberman. Con il cocker è diverso, specialmente dopo che alcuni allevatori hanno incominciato ad allevare e a selezionare cocker per la caccia. La dominanza il cocker difficilmente la dimostrerà con l'aggressività, ma sempre di dominanza si tratta. Quindi quello che la famiglia fa con il cane non ha importanza, è importante quello che farà con il leader. Ovvio che per avere un cane equilibrato bisogna insegnare ai bambini a rispettare il cane.
Ciao Germano, ti ringrazio vivamente per quanto hai scritto. Potresti, gentilmente, tradurlo in semplici consigli sulla base dei miei dubbi e delle mie domande? ti ringrazio anticipatamente
 
Ciao Germano, ti ringrazio vivamente per quanto hai scritto. Potresti, gentilmente, tradurlo in semplici consigli sulla base dei miei dubbi e delle mie domande? ti ringrazio anticipatamente
Tonin, per me è tutto chiaro, anche perchè do tutto per scontato, dimmi cosa ti è incomprensibile e cercherò di spiegarmi meglio.
 
Ho avuto un setter vissuto 16 anni nel recinto in campagna (a caccia chiusa passavo più tempo laggiù che a casa). Poi una springer, in campagna fino a 6 anni e i successivi 7 in casa con me.
La springer attuale ha 3 anni, vissuta sempre in casa.
Ho queste convinzioni:
-in casa "è molto meglio", per il cane e per noi
-i cani sanno che a caccia ci si comporta in maniera diversa da quando siamo al parchino o al mare o al ristorante
-i "vizi" li prendono solo se glieli dai te (se ,per esempio, non vuoi il cane in camera da letto non devi farcelo entrare mai, MAI, basta una volta e rischi di tornare da capo)
-le razze da caccia non sono pericolose però bisogna educare cani e bambini a un rispetto reciproco (il bimbo che "tortura" il cane per giocarci deve essere stoppato quando si spinge troppo in la).
-i nostri cani son da lavoro, devono sfogare la loro esuberanza facendo movimento, non lo tralasciare.
Goditi il cane a casa, con tutti i pro e tutti i contro, portatelo sempre con voi, al ristorante al mare in centro, sarà un pochino complicato all'inizio ma poi diverrà una piacevole routine.
 
(se ,per esempio, non vuoi il cane in camera da letto non devi farcelo entrare mai, MAI, basta una volta e rischi di tornare da capo)
Sicuramente è meglio non farlo entrare mai. Però se ci dovessero essere delle esigenze particolari, il cane lo si può tenere in casa o in camera da letto anche per lunghi periodi, pero dopo che si è deciso di metterlo per sempre fuori casa o furi la camera da letto non bisogna (in questo caso)mai mai più farlo entrare. E' come un rinforzo positivo dato di continuo o dato a intermittenza. Dare di continuo è come non dare mai, il continuo non si fissa nella testa del cane come quello intermittente, il cane lo dimenticherà molto velocemente. Quello intermittente si fissa nella mente del cane e ci vuole moltissimo tempo prima che il cane lo possa dimenticare e non è sicuro che lo cancella definitivamente dalla mente. Quindi chi prende un cucciolo nel periodo invernale lo può tenere in casa anche per 6 mesi (rinforzo continuo) quando decide di metterlo nel box o in giardino non lo deve più farlo entrare, altrimenti diventerebbe un rinforzo intermittente. Ovvio che non bisogna cedere alle richieste supplichevoli del cucciolone, vi assicuro che non è facile, specialmente quando a sentire queste richieste ci sono figli e mogli.
 
La mì Weena (la springer più brava del mondo 😄) sta in casa con me: off limit sono cucina e camera da letto, sta in sala, ingresso, balcone. Guardo la TV, ok sul divano ma solo quando ci sono io e dopo che le ho dato il permesso di salirci.
Mai un extra di cibo se no diventa un accattonaggio continuo.
Quando esco e rimane sola, al momento di uscire, le do un biscotto (sempre lo stesso tipo) che vuol dire "ora esco, mettiti buona che poi torno".
Lei si mette sul suo cuscino e non si muove finchè non torno.
Basta avere costanza, non sgarrare mai e i cani capiscono, eccome se capiscono, cosa possono e cosa no.
 
Quando esco e rimane sola, al momento di uscire, le do un biscotto (sempre lo stesso tipo) che vuol dire "ora esco, mettiti buona che poi torno".
Lei si mette sul suo cuscino e non si muove finchè non torno.
La cosa importante è raggiungere il risultato prefissato, penso che su questo siamo tutti d'accordo. Il cane capisce quando il padrone va fuori casa, se accettasse calmo e buono senza lamentarsi non è per il condizionamento del biscottino. Il cane che non "piange" quando vede il padrone andare via, e non "ride" quando lo vede rientrare è un cane che tramite una buona (educazione) socializzazione ha deciso di sottomettersi, in questo caso accetta tutto senza lamentarsi, questi cani hanno il vantaggio di rimare sempre calmi e tranquilli, i cani in queste condizioni riposano meglio. I cani anche quando ci guardavano con il fucile e gli abiti da caccia, non devono mai pretendere di essere portati a caccia, neanche quando ci guardano prendere il guinzaglio devo pretendere di uscire a fare la passeggiata, devono restare calmi al loro posto e presentarsi solo se invitati dal padrone. Per capire se un cane rispetta l'autorevolezza del padrone è al momento del rientro in casa, un cane socializzato non andrà mai a fare le feste al padrone se non invitato.
 

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