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Cari amici del forum,
ho 36 aperture sulle spalle (il porto d’armi l’ ho preso a 17 anni) e voglio però spendere due parole anche nei confronti dei Parchi che non sempre hanno le sembianze di Satana.
Vivo sull’Appennino tosco-emiliano e da Sindaco (oggi ex) ho contribuito alla realizzazione e perimetrazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano assieme ai cacciatori, categoria alla quale mi onoro di appartenere e a tutte le componenti sociali e produttive del mio Comune.
Sono stato eletto per due mandati consecutivi , dopo aver realizzato su una parte del territorio del mio comune il Parco nel primo mandato, nel secondo sono stato rieletto con il 62% dei consensi perché ho coinvolto tutte le parti interessate compresi gli amici cacciatori ricercando una soluzione condivisa , tutelando l’Azienda Faunistico Venatoria presente. Non ho fatto miracoli !!!
Oggi faccio parte del Direttivo del Parco Nazionale e nonostante le diverse posizioni con gli ambientalisti presenti ( Legambiente –WWF- Verdi) alla fine riusciamo a condividere progetti di tutela dell’avifauna ma anche di sviluppo del territorio e della piccola economia di montagna per altro dimenticata da tutti!!!
Non ne faccio una questione di colori politici, non è il Governo che vorrei, ma ritengo che solo attraverso la condivisione con tutti i protagonisti di un territorio, per un progetto di sviluppo sostenibile, si possa come cacciatori essere credibili. Non servono gli arroccamenti e le difese ad oltranza, come parimenti dobbiamo continuare a combattere l’ambientalismo ”interessato” solo alla propria sopravvivenza grazie ai finanziamenti pubblici, mascherato con false idealità di tutele assolute e planetarie. I Governi (tutti)non hanno interesse politico a schierarsi dalla nostra parte !!!
In altre parole dobbiamo essere pronti a partecipare ( da cacciatori) ad un progetto territoriale anche se questo può contemplare un’area protetta, purché la stessa possa essere catalizzatore e volano per il rilancio di attività legate al recupero dell’agricoltura di montagna, alla biodiversità come proposta di valorizzazione turistica e soprattutto alla possibilità di promozione della cultura e delle tradizioni enogastronomiche dei luoghi attraverso work shop internazionali..
Se capiamo questo ( non perdendo la nostra identità o mascherandoci da falsi ambientalisti) sono pienamente convinto che riusciamo ad avere sui territori una nostra credibilità indipendentemente dal colore del governo di turno, continuando assieme alle nostre Associazioni a lottare per rivendicare il diritto di esistere come cacciatori, come veri difensori dell’ ambiente quali da tempi immemori siamo e anche come ultimi romantici di un mondo che scompare : respirare all’alba il profumo di una giornata da passare in libertà assieme ai nostri fidi compagni nella speranza di un incontro fortunato.
RIFLETTETE GENTE RIFLETTETE !!!!!
ho 36 aperture sulle spalle (il porto d’armi l’ ho preso a 17 anni) e voglio però spendere due parole anche nei confronti dei Parchi che non sempre hanno le sembianze di Satana.
Vivo sull’Appennino tosco-emiliano e da Sindaco (oggi ex) ho contribuito alla realizzazione e perimetrazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano assieme ai cacciatori, categoria alla quale mi onoro di appartenere e a tutte le componenti sociali e produttive del mio Comune.
Sono stato eletto per due mandati consecutivi , dopo aver realizzato su una parte del territorio del mio comune il Parco nel primo mandato, nel secondo sono stato rieletto con il 62% dei consensi perché ho coinvolto tutte le parti interessate compresi gli amici cacciatori ricercando una soluzione condivisa , tutelando l’Azienda Faunistico Venatoria presente. Non ho fatto miracoli !!!
Oggi faccio parte del Direttivo del Parco Nazionale e nonostante le diverse posizioni con gli ambientalisti presenti ( Legambiente –WWF- Verdi) alla fine riusciamo a condividere progetti di tutela dell’avifauna ma anche di sviluppo del territorio e della piccola economia di montagna per altro dimenticata da tutti!!!
Non ne faccio una questione di colori politici, non è il Governo che vorrei, ma ritengo che solo attraverso la condivisione con tutti i protagonisti di un territorio, per un progetto di sviluppo sostenibile, si possa come cacciatori essere credibili. Non servono gli arroccamenti e le difese ad oltranza, come parimenti dobbiamo continuare a combattere l’ambientalismo ”interessato” solo alla propria sopravvivenza grazie ai finanziamenti pubblici, mascherato con false idealità di tutele assolute e planetarie. I Governi (tutti)non hanno interesse politico a schierarsi dalla nostra parte !!!
In altre parole dobbiamo essere pronti a partecipare ( da cacciatori) ad un progetto territoriale anche se questo può contemplare un’area protetta, purché la stessa possa essere catalizzatore e volano per il rilancio di attività legate al recupero dell’agricoltura di montagna, alla biodiversità come proposta di valorizzazione turistica e soprattutto alla possibilità di promozione della cultura e delle tradizioni enogastronomiche dei luoghi attraverso work shop internazionali..
Se capiamo questo ( non perdendo la nostra identità o mascherandoci da falsi ambientalisti) sono pienamente convinto che riusciamo ad avere sui territori una nostra credibilità indipendentemente dal colore del governo di turno, continuando assieme alle nostre Associazioni a lottare per rivendicare il diritto di esistere come cacciatori, come veri difensori dell’ ambiente quali da tempi immemori siamo e anche come ultimi romantici di un mondo che scompare : respirare all’alba il profumo di una giornata da passare in libertà assieme ai nostri fidi compagni nella speranza di un incontro fortunato.
RIFLETTETE GENTE RIFLETTETE !!!!!