Friuli: Bracconaggio e reti abusive: 7 denunce, salvati 202 volatili (1 utente sta leggendo)

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Alberto 69
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Giugliano in Campania (NA)
Domenica 05/01/2014

2uccellagione2gen14.jpg

Lotta al bracconaggio e al commercio illegale delle prede: è stata molto intensa l’attività svolta nell’ultimo mese e mezzo dal corpo forestale regionale (con sede a Pagnacco). Sette persone (colte in flagranza) sono state denunciate alla procura della Repubblica a seguito dei numerosi interventi svolti dal nucleo specializzato per la repressione dei reati nei confronti del patrimonio faunistico regionale. Le violazioni individuate sono di diverse tipologie: furto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato (la fauna selvatica è considerata tale), maltrattamento di animali, uccisione illecita di animali, porto abusivo di armi da sparo, omessa custodia di armi comuni da sparo, illecita detenzione di munizioni, uccellagione, detenzione illegale di fauna particolarmente protetta, utilizzo di richiami acustici per attirare e catturare uccelli, utilizzo di trappole e tagliole per la cattura di fauna selvatica.
Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro 202 uccelli vivi di varie specie (sia protette che cacciabili) detenuti illegalmente o catturati di recente, 61 dei quali sono stati liberati immediatamente. In tutto sono stati rinvenuti anche 97 uccelli morti, cacciati illegalmente, anche di specie particolarmente protette: tra questi pettirossi, cinciallegre, codirossi, passere scopaiole, fringuelli, passeri, storni, tortore dal collare). Inoltre sono stati sequestrati circa 800 metri quadrati di reti per la cattura di uccelli, 220 panie invischiate, 184 trappole sep (piccole tagliole per l’uccisione di uccelli), 19 trappole con telaio metallico e rete di nylon per la cattura di uccelli vivi, 3 gabbie trappola sempre per la cattura di uccelli, 79 uccelli impagliati detenuti illecitamente, 2 fucili e una carabina ad aria compressa (con svariate munizioni), 4 richiami acustici funzionanti a batteria.
Tra le sette persone individuate e denunciate dalla forestale c’è anche un bracconiere sorpreso a uccidere con le mani una cinciallegra appena catturata con una rete illegale. Colti in flagranza anche una persona a cui era stata revocata la licenza di caccia (sorpresa mentre in tutta tranquillità stava effettuando una battuta in cui aveva già abbattuto 3 fagiani) e un altro soggetto che deteneva in pessime condizioni una settantina di uccelli di recente cattura (merli, tordi bottacci e sasselli), presumibilmente destinati al mercato clandestino. Il caso più recente è stato individuato nel corso di un’attività di indagine delegata al corpo forestale dalla procura di Udine, portata a termine con la collaborazione del personale della stazione di Gemona del Friuli: il titolare di una licenza di caccia è stato segnalato alla magistratura perchè catturava uccelli con trappole di varie tipologie. É stato inoltre trovato in possesso, con successivo sequestro, di ben 85 uccelli morti stipati in un congelatore (anche di specie particolarmente protette) e 70 uccelli vivi in condizioni di maltrattamento, poi affidati al centro di recupero fauna selvatica di San Canzian d’Isonzo (Gorizia).
Nel corso del 2013 la struttura stabile per la materia venatoria del corpo forestale regionale, con il supporto delle stazioni forestali operanti sul territorio, ha redatto 24 verbali di accertamento amministrativo elevando sanzioni per un importo di 59.126 euro e segnalato all’autorità giudiziaria 18 persone per reati vari in materia ambientale, tra i quali figura anche la caccia in periodo di chiusura generale e la realizzazione di una discarica abusiva. Gli interventi sono stati portati a termine in varie località dei comuni di Codroipo, Romans d’Isonzo, Attimis, Colloredo di Monte Albano, Remanzacco, Marano Lagunare, Gorizia, San Lorenzo Isontino, Tarcento e Pradamano.

fonte:ilquotidianofvg.it
 
Domenica 05/01/2014

Vedi l'allegato 47175

Lotta al bracconaggio e al commercio illegale delle prede: è stata molto intensa l’attività svolta nell’ultimo mese e mezzo dal corpo forestale regionale (con sede a Pagnacco). Sette persone (colte in flagranza) sono state denunciate alla procura della Repubblica a seguito dei numerosi interventi svolti dal nucleo specializzato per la repressione dei reati nei confronti del patrimonio faunistico regionale. Le violazioni individuate sono di diverse tipologie: furto ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato (la fauna selvatica è considerata tale), maltrattamento di animali, uccisione illecita di animali, porto abusivo di armi da sparo, omessa custodia di armi comuni da sparo, illecita detenzione di munizioni, uccellagione, detenzione illegale di fauna particolarmente protetta, utilizzo di richiami acustici per attirare e catturare uccelli, utilizzo di trappole e tagliole per la cattura di fauna selvatica.
Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro 202 uccelli vivi di varie specie (sia protette che cacciabili) detenuti illegalmente o catturati di recente, 61 dei quali sono stati liberati immediatamente. In tutto sono stati rinvenuti anche 97 uccelli morti, cacciati illegalmente, anche di specie particolarmente protette: tra questi pettirossi, cinciallegre, codirossi, passere scopaiole, fringuelli, passeri, storni, tortore dal collare). Inoltre sono stati sequestrati circa 800 metri quadrati di reti per la cattura di uccelli, 220 panie invischiate, 184 trappole sep (piccole tagliole per l’uccisione di uccelli), 19 trappole con telaio metallico e rete di nylon per la cattura di uccelli vivi, 3 gabbie trappola sempre per la cattura di uccelli, 79 uccelli impagliati detenuti illecitamente, 2 fucili e una carabina ad aria compressa (con svariate munizioni), 4 richiami acustici funzionanti a batteria.
Tra le sette persone individuate e denunciate dalla forestale c’è anche un bracconiere sorpreso a uccidere con le mani una cinciallegra appena catturata con una rete illegale. Colti in flagranza anche una persona a cui era stata revocata la licenza di caccia (sorpresa mentre in tutta tranquillità stava effettuando una battuta in cui aveva già abbattuto 3 fagiani) e un altro soggetto che deteneva in pessime condizioni una settantina di uccelli di recente cattura (merli, tordi bottacci e sasselli), presumibilmente destinati al mercato clandestino. Il caso più recente è stato individuato nel corso di un’attività di indagine delegata al corpo forestale dalla procura di Udine, portata a termine con la collaborazione del personale della stazione di Gemona del Friuli: il titolare di una licenza di caccia è stato segnalato alla magistratura perchè catturava uccelli con trappole di varie tipologie. É stato inoltre trovato in possesso, con successivo sequestro, di ben 85 uccelli morti stipati in un congelatore (anche di specie particolarmente protette) e 70 uccelli vivi in condizioni di maltrattamento, poi affidati al centro di recupero fauna selvatica di San Canzian d’Isonzo (Gorizia).
Nel corso del 2013 la struttura stabile per la materia venatoria del corpo forestale regionale, con il supporto delle stazioni forestali operanti sul territorio, ha redatto 24 verbali di accertamento amministrativo elevando sanzioni per un importo di 59.126 euro e segnalato all’autorità giudiziaria 18 persone per reati vari in materia ambientale, tra i quali figura anche la caccia in periodo di chiusura generale e la realizzazione di una discarica abusiva. Gli interventi sono stati portati a termine in varie località dei comuni di Codroipo, Romans d’Isonzo, Attimis, Colloredo di Monte Albano, Remanzacco, Marano Lagunare, Gorizia, San Lorenzo Isontino, Tarcento e Pradamano.

fonte:ilquotidianofvg.it

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