Ho letto anch'io alcune recensioni di wakeman sul l4s e ne parla in termini entusiastici ma per mio difetto sono un po' diffidente verso gli esperti della carta stampata degli ultimi anni almeno per il mercato italiano che e l'unico che conosco.scusa Danilovic approfitto per un consiglio su quali cartucce commerciali usare con xlr nel range 38-42gr pb dal 6 al 3.ciao grazie
Anch'io nutro una certa diffidenza verso gli esperti da rivista, TV, o Internet. Non perche' credo che siano poco esperti, ma perche' credo che la maggior parte di essi siano prezzolati. Una volta mi fidavo ciecamente delle recensioni sulle riviste della NRA, ma recentemente sono apparsi diversi esperti nuovi che non mi convincono per quanto riguarda la loro imparzialita'. Quando una nuova carabina da caccia grossa, o ottica, o munizione, o capo di vestiario da caccia o accessorio viene provato "sul campo," spesso leggi che l'articolista e' andato in Namibia o nel Botswana con il CEO della xxxx o il rappresentante della yyyy a cacciare bufali e kudus, e credi davvero che sia stata la NRA a pagare il viaggio e il safari per l'articolista? O che se li sia pagati da solo? Poi, stranamente, la pubblicita' del fucile usato dall'articolista per abbattere il kudu con 54 pollici di corna (chissa' com'e' che gli articolisti non abbattono mai animali mediocri...) appare nello stesso numero della rivista nel quale appare anche l'articolo col resoconto del safari. E lo stesso con battute ai fagiani nel South Dakota, o alle anatre nello Utah o nell'Arkansas, o agli orsi di Kodiak. Figurati se uno mi paga il viaggio e il safari e magari al ritorno mi regala pure fucile e ottica, se poi parlo male del suo prodotto! Di questi scrittorucoli mi fido soltanto di Craig Boddington. A parte il fatto che e' un colonnello dei Marines (il che prova la sua integrita'), lui e' un vero esperto, ed un mio amico che fa la guida in Alaska non ha detto che bene di lui, che e' stato suo cliente. Ma l'unica rivista della quale mi fiderei ciecamente e' "Gun Tests," se mi ricordo bene il nome. Ne ero abbonato, ma l'abbonamento costava veramente troppo perche' la rivista non conteneva pubblicita' e sopravviveva soltanto con le vendite all'edicola e gli abbonamenti. Quindi non guardavano in faccia a nessuno e se dovevano dire che un'arma esaminata era una schifezza lo dicevano senza mezzi termini. Inoltre non si facevano mandare le armi da esaminare dal fabbricante, per evitare che il fabbricante scegliesse per mandarglielo l'esemplare migliore di una serie che di media era di qualita' scadente. No. Invece andavano in un'armeria scelta a caso e compravano quell'arma come un cliente qualsiasi. E poi la esaminavano minuziosamente, usandola ampliamente ed esponendone pregi e difetti. Tutto a spese loro. Ecco perche' gli abbonamenti costavano tanto.
Ho letto diverse riviste di caccia italiane, in alcune delle quali diversi dei miei articoli e storie sono stati pubblicati (e una certa casa editrice mi ha pure fregato, pagandomi per due o tre storie e poi non pagandomi piu' per l'ultima pubblicata), e certe sono cosi' prostituite da far ribrezzo. Si vede chiaramente che le loro recensioni sono pubblicita' mascherata da articolo imparziale. Altre contengono articoli di sedicenti esperti che esperti non sono. E pubblicita' pubblicita', pubblicita'...