Caro Seagate,
NON esistono regole o certezze in questo campo fatto di esperienze dirette o meno, testing adeguati e ben realizzati, test venatori applicati, conoscenze balistiche, ecc ecc. ..... tanto alla fine contano molto nelle valutazioni e probabilmente scelte individuali, a mio modesto parere, alcuni aspetti chiave che sono diversi x ciascuno di noi e che provo a sintetizzare e che NON è e NON vuole rappresentare la verità o la completezza assoluta x tutti, tanto più che i choke oggi possono svolgere una funzione spesso di compensazione dei singoli difetti o delle lacune prestazionali delle varie tipologie di canne:
- selvatici prevalenti insidiati;
- cariche e pressioni medie delle munizioni normalmente utilizzate;
- distanze medie di tiro;
- ambiente di sparo;
astraendo quindi da ergonomia, pesi, lunghezza canne, riduttori di rinculo, meccanica, simpatia x una marca o l'altra, e così via.
In linea di principio teorica, NON la verità, io mi regolo sostanzialmente così:
- pallini di piombo, munizioni fino a 36gr, borre NON tubo od a petalo altissimo, pressioni entro 740 bar circa, meglio x me le underbore (18,2 possibilmente);
- cariche pesanti, alte pressioni over 850 bar, pallini no toxic duri, borre tubo, ecc., progressivamente meglio le overbore.
X me, che caccio alla fine pochi tipi di selvatico (anatidi, folaghe, colombacci, più la stanziale nelle prime giornate) e sono senza cane, sparando in valle aperta e con forte pressione venatoria, fondamentale resta l'efficacia ovvero la mortalità e la % di abbattimenti effettivi anche a grande distanza (non tiri casuali, ma fino ai 50m circa) della combinazione canna-munizione. NON mi posso permettere di inseguire animali spallinati o sgangherati o che cascano lunghi o feriti malamente xché qua sono assolutamente capi persi x me: sono oltre 30 anni ormai che "mi sono ritirato" a cacciare così e solo queste tipologie di prede e di fucili ne ho comprati e testati parecchi dopo i fucili tipici della gioventù (Benelli 121) x cui ho maturato, visto e misurato certi risultati in cui la cartuccia, la pressione ed il wad, possono far modificare i risultati. Fondamentale diventa la conoscenza dello sciame aereo e della diversa distribuzione delle forze dei pallini tra 1^ cerchio e 2^ cerchio di rosata cosa che è ben conosciuta dai tecnici di balistica, che nella loro progettazione devono trovare un equilibrio ..... .
Io, che tendo a mirare il selvatico, devo ricercare soprattutto una fucilata molto potente al centro rosata (1^ cerchio) x cui necessito di una scia aerea un po' più lunga (a parità di decimature e design choke, sia chiaro) anche xché ciò mi aiuta anche nella ribattuta ai feriti, mentre altri - magari grazie alla dotazione dell'ausiliare - preferiscono avere una rosata meglio distribuita e uno sciame più corto, anche se ciò dovesse spallinare il selvatico ma che possono recuperare col cane.
Importante x me è conoscere bene la canna come si comporta con vari tipi di cariche e munizioni utilizzando la versione cylinder x poi declinare l'analisi, ben più complessa, di come reagisce la stessa a choke di diversa lunghezza e design, a parità di munizioni scelte e di cui si ha fiducia. Insomma chiunque risponda sa di NON avere alcuna verità in tasca, ma probabilità ..... .Bye