Efficacia delle prolunghe (3 utenti stanno leggendo)

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Noto con piacere che 3/4 utenti vanno a caccia.

La canna per eccellenza per i tiri estremi è la canna da 81 x,lunghezza di tubo in cui si riescono a sfruttare il 100%dei gas,questo non lo dico io,ma se qualcuno ha voglia di fare qualche ricerca potrà trovare la relativa conferma.

Le canne full di lunghezza inferiore,anche essendo dotate di un'ottima balistica non riescono a raggiungere i livelli di concentrazione e penetrazione di rosata come quella da 81.

Se invece di scervellarvi a trovare ogni cavillo per andare contro a Centro 67,che tecnicamente a detto cose vere,avreste imbastito un discorso più di esperienze maturate sul campo e ci si sarebbe relazionati,la discussione sarebbe stata più gradevole e interessante,di certo menate del tipo che è la strozzatura e non la lunghezza a fare la differenza non sarebbero uscite,o che la lunghezza agevola esclusivamente il puntamento sui tiri a lunga distanza e non la rosata,beh eresie del genere sarebbero state messe a confronto e avrebbero lasciato il tempo che trovano.

E vero che quanto da me scritto anche nei precedenti post è frutto di un'esperienza personale sul campo e quindi contestabile,ma di prove ne ho fatte tante,di canne ne ho tante e per tutti i gusti dalla 62.5 cl alla 81 x e prima di parlare sono più che sicuro di quello che dico.

Non solo in possesso di armi commerciali ma anche produzioni di lusso,quindi credo di aver messo da parte una certa esperienza,in quanto per ottenere il massimo rendimento dalla balistica di una canna di prove ne faccio tante.

Ognuno rimanga delle sue convinzioni ma mai si potrà verificare che a parità di strozzatura e cartuccia una canna di lunghezza inferiore possa sovrastare una superiore.
Questa differenza può essere di minor rilevanza con i piombi più fini,ma con quelli grandi più si sale di grammatura,più la canna lunga risulta migliore rispetto a una più corta.

Il consiglio che vi do è fate i vostri studi con canne di lunghezza diversa e pari strozzatura,poi catalogate gli animali abbattuti con foto e distanze,poi ne riparliamo.

Il mio utilizzo di tali canne è per selvaggina medio grande ovviamente.

Io invece noto con dispiacere che una persona che pensavo razionale stia ragionando con la pancia. Gianni non ci andate solo voi 3/4 a caccia , ci vanno in molti e non sono da meno di certi autoproclamati docenti di “ ballistica “ , forse hanno il difetto di essere umili e di usare la logica, di saper capire ciò che hanno letto senza limitarsi a leggere senza comprendere, oppure sono abbastanza attenti nel constatare in un video postato per avvalorare una teoria, che lo stesso video la smentisce sta minchiata colossale del soffio di bocca che secondo il tuttologo de noartri ancora esiste con le moderne borre e assetti di cartuccia; forse ascoltano un costruttore di canne , che con tutte le prove e ricerche fatte a suon di migliaia di euro, dice che non ci sono queste fantomatiche differenze tra lunghezze di canna da 66 in poi, oppure danno retta ad un altro che dice la stessa cosa parlando di una delle industrie armiere più blasonate al mondo che è giunta alla stessa conclusione del costruttore di canne. Che ti devo dire..., evidentemente queste persone sono stupide a credere nei fatti, a differenza tua e dei 3/4 eletti che credono in se stessi.
🙋‍♂️
 
Esperimenti controllati e ripetibili sono stati fatti.
Sono scritti sui libri, da dove tutti abbiamo appreso per i nostri studi e le nostre professioni.
I libri di balistica esistono. Qualcuno dirà che sono vecchi, .... ma le leggi della fisica sono quelle.
 
Noto con piacere che 3/4 utenti vanno a caccia.

La canna per eccellenza per i tiri estremi è la canna da 81 x,lunghezza di tubo in cui si riescono a sfruttare il 100%dei gas,questo non lo dico io,ma se qualcuno ha voglia di fare qualche ricerca potrà trovare la relativa conferma.

Le canne full di lunghezza inferiore,anche essendo dotate di un'ottima balistica non riescono a raggiungere i livelli di concentrazione e penetrazione di rosata come quella da 81.

Se invece di scervellarvi a trovare ogni cavillo per andare contro a Centro 67,che tecnicamente a detto cose vere,avreste imbastito un discorso più di esperienze maturate sul campo e ci si sarebbe relazionati,la discussione sarebbe stata più gradevole e interessante,di certo menate del tipo che è la strozzatura e non la lunghezza a fare la differenza non sarebbero uscite,o che la lunghezza agevola esclusivamente il puntamento sui tiri a lunga distanza e non la rosata,beh eresie del genere sarebbero state messe a confronto e avrebbero lasciato il tempo che trovano.

E vero che quanto da me scritto anche nei precedenti post è frutto di un'esperienza personale sul campo e quindi contestabile,ma di prove ne ho fatte tante,di canne ne ho tante e per tutti i gusti dalla 62.5 cl alla 81 x e prima di parlare sono più che sicuro di quello che dico.

Non solo in possesso di armi commerciali ma anche produzioni di lusso,quindi credo di aver messo da parte una certa esperienza,in quanto per ottenere il massimo rendimento dalla balistica di una canna di prove ne faccio tante.

Ognuno rimanga delle sue convinzioni ma mai si potrà verificare che a parità di strozzatura e cartuccia una canna di lunghezza inferiore possa sovrastare una superiore.
Questa differenza può essere di minor rilevanza con i piombi più fini,ma con quelli grandi più si sale di grammatura,più la canna lunga risulta migliore rispetto a una più corta.

Il consiglio che vi do è fate i vostri studi con canne di lunghezza diversa e pari strozzatura,poi catalogate gli animali abbattuti con foto e distanze,poi ne riparliamo.

Il mio utilizzo di tali canne è per selvaggina medio grande ovviamente.

No, niet, negativo.
Le esperienze personali a livello scientifico valgono, purtroppo, poco più di zero.
Conta la scienza, la fisica, in questo caso.
E sai perché?
Perchè la fisica dice che oltre una certa distanza le velocità terminali si equivalgono, e lo dice sempre.
L'esperienza dice invece che ogni 1000 palomba70 che dicono una cosa, ci sono 1000 altre persone che dicono l'opposto.
E quindi l'esperienza personale, in questo caso, non ha alcuna valenza.
 
"la canna 81". come la pizza è sempre meglio della pasta?
Non esiste LA canna. ne esiste un'infinità.

Puoi pure tirarmi in causa che cacci da prima che nascessi, che hai sparato più palombe che il resto d'italia. e ti posso credere!
Ciò che non posso credere è alla legge generale che desumi sulla base delle tue esperienze e sensazioni.

La canna da 81 non è come la pizza o la pasta,è il mattarello con la quale la stendiamo.
:)
 
Rispondo a tutti che sembra abbiano accolto la mia piccola provocazione.

Per cominciare io non mi faccio influenzare da nessuno,e nonostante con Gianni (centro 67)ci sentiamo praticamente tutti i giorni di controversie ne abbiamo da vendere e anzi raramente siamo in accordo totale.

Quello che dite è sicuramente riconducibile a verità,le prove non supportate da strumenti,abbinate a considerazioni personali possono e nella maggior parte sono figlie di se stesse,rimangono soggettive.

Quando alcune pagine dietro ha scritto delle mie esperienze,in cui affermavo quello che era il mio orientamento chiaro e lampante in relazione alle canne estreme,ho semplicemente preso alla larga il discorso,in primo luogo per non rendere il post pesante,poi perchè di roba da mettere dentro ce ne era tanta e quindi non mi sembrava il caso.

Adesso o io sono particolarmente sfortunato con le mie canne più corte o qualche cosa mi sfugge,ma sfugge anche ad altri colleghi ed amici(tra cui un ex campione italiano di trap),in cui praticando la caccia al colombaccio in condizioni normali,senza la necessità di allungare il tiro in maniera esasperata,chi ha utilizzato le canne da 65 cm ha comunque pagato lo scotto sia in configurazione x o xx,con abbattimenti sotto la media in virtù di molti ascellati o spiumati e andati via indenni,al cospetto di rari abbattimenti puliti anche se alcuni magari con tiri eccezionali,poi passando già alle canne da 71 la musica cambiava per tutti,quindi già si può notare che la lunghezza influisce sul rendimento.
Se si passa alle canne poi da 76 o 81 questa situazione viene ulteriormente migliorata,quindi per quello che ho visto io la lunghezza della canna ha la sua influenza.

Cosi rimane comunque un discorso troppo vario perchè molto dipende dal manico e dalla capacità di percepire determinate situazioni.

Per il momento si è parlato esclusivamente di colombi,ma io prima di portare una canna o una munizione sui colombacci la devo testare con la tesa alle cornacchie,non mi ha mai preso la prova in placca,la ritengo troppo limitativa,l'animale è il vero banco di prova.

Per far si che le prove siano attendibili e le più veritiere possibili si deve partire dall'utilizzo di una munizione in cui noi riponiamo tutta la nostra fiducia,personalmente io ne acquisto un paio di pacchi le testo se mi garbano nel giro di pochi giorni rivado a prendere almeno 2 o 3 cartoni dello stesso lotto.
Da qui utilizzando la stessa arma su cui intercambio le canne,faccio le relative prove del caso,il numero di animali sparati deve essere importante e in varie giornate utilizzando la stessa canna,questo per ovviare a condizioni meteo che potrebbero non garantire la performance perfetta canna/cartuccia,più tiri,più possibilità di valutazione.
Esaminata una canna passo ad un'altra e si riparte da capo.

Il mio intento non è quello di utilizzare le canne full estreme,che hanno nel brandeggio un punto a sfavore,ma quello di trovare il giusto compromesso con la canna 71 xx che reputo la più versatile per la caccia al colombo.

Ma non c'è nulla da fare in tutte le prove effettuate le canne più lunghe hanno mostrato sempre un'efficacia superiore rispetto a quelle di lunghezza inferiore,quindi in virtù di quanto testato se il gioco si fa duro e l'ambiente d caccia lo permette la canna da 81 x rimane regina incontrastata.

Lo studio è stato fatto anche sugli animali pennati e cacciando sempre nello stesso capanno con i riferimenti metrici dati dalle piante gli abbattimenti non solo sono risultati molto più regolari con la canna più lunga ma la concentrazione di pallini e la penetrazione è risultata sempre maggiore.

Anche visivamente ci rende conto dove vengono lanciate le borre e si intuisce che hanno una spinta maggiore,anche visivamente si nota l'impatto differente sull'animale,molto più violento che nelle canne più corte.

Io credo che siano in pochi ad utilizzare queste canne estreme e chi le utilizza le sa gestire a dovere,chi non è abituato a dare certi anticipi,
non riuscirà mai a capirne le potenzialità.

Il discorso del profilo particolare potrebbe anche essere vero,ma io ho avuto un'esperienza con un S 687 silver pigeon 3 che ho finito di consumare il rosario allungando le canne da 67 a 72,quindi per me lascia il tempo che trova.

Adesso chi abbia fatto innumerevoli prove si faccia avanti,al fine di confrontarci sul piano pratico,delle altre menate tecniche francamente non mi interessano,personalmente credo a quello che vedo,poi a me la caccia piace spensierata come l'ho cominciata da bambino nel 1976 senza troppi discorsi tecnici alle spalle.

Un'abbraccio a tutti ricordandoci che si discute tra amici.
 
Amici, non contuiamo ad attaccare coloro che ancora credono a tante belle favole e aborriscono la cruda realta' e la prosaicita' della scienza e dei freddi strumenti sulla quale e' basata. Essi hanno un animo nobile e romantico, l'innocenza che tanti di noi hanno da tanto tempo perduto. Lasciamoli sognare, che diamine! Ne hanno il diritto. Che credano cio' che vogliono. In fondo che male ci fanno?
 
No, niet, negativo.
Le esperienze personali a livello scientifico valgono, purtroppo, poco più di zero.
Conta la scienza, la fisica, in questo caso.
E sai perché?
Perchè la fisica dice che oltre una certa distanza le velocità terminali si equivalgono, e lo dice sempre.
L'esperienza dice invece che ogni 1000 palomba70 che dicono una cosa, ci sono 1000 altre persone che dicono l'opposto.
E quindi l'esperienza personale, in questo caso, non ha alcuna valenza.

Purtroppo funziona proprio come dice lando... con una piccola correzione sui numeri: ogni 1 persona che dice una cosa ce ne sono 10000 che dicono il contrario.
È appunto per questo motivo che quando si progetta una canna cerchiamo di utilizzare i dati rilevati dai test eseguiti con metodo scientifico.
Non metto in dubbio che qualcuno di voi abbia riscontrato degli ottimi risultati con canne più lunghe rispetto a quelle più corte oppure abbia risultati ottimi utilizzando le prolunghe anzi, vi consiglio di tenere le vostre canne e i vostri caricamenti come una cosa preziosa.
Diverso è invece quando bisogna sviluppare una canna che deve soddisfare le esigenze di centinaia di migliaia di cacciatori e tiratori, e dovrebbe essere prestazionale in ogni condizione, dai 30 gradi sotto zero della Siberia ai 50 gradi del Sudafrica, dal piombo 4 al 10, dal tungsteno all'acciaio, dalle polveri lente a quelle veloci passando magari da quelle progressive, dalla caccia alla beccaccia a quella al tacchino o all'anatra o alla piccola migratoria, dalla caccia al tiro a volo.... senza parlare poi di quelli che vogliono la canna che anticipa, quelli che la vogliono che ritarda, quelli delle strozzature fisse, quelli degli strozzatori intercambiabili....e via dicendo.
Se dovessimo realizzare le canne in base alle esperienze personali di ogni utilizzatore probabilmente il comparto armiero italiano avrebbe chiuso bottega tanti anni fa.
La differenza tra l'esperienza personale e il risultato scientifico è il fatto che viene analizzato in modo certo quale è l'elemento che ha generato il risultato.



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Lando il mondo è bello perchè è vario,sicuramente la fisica e la balistica hanno delle regole che sono invalicabili.
Ma si è sicuri che utilizzando una determinata canna stiamo ottenendo il massimo rendimento?
Ci si chiede se anche in condizioni apparentemente perfette di abbinamento canna cartuccia noi stiamo ottenendo il massimo?
Domanda di difficile risposta,ma ti posso assicurare che in alcune situazioni il rendimento eccellente di una determinata cartuccia si è dimostrato ancora migliore in altre canne,però per fare questa valutazione bisogna tirare sempre lo stesso lotto di cartucce e per più giornate al fine di avere un dato sempre soggettivo ma molto attendibile.
 
Ciao Mauro,una domanda secca se mi è consentito.
In base alla vostra esperienza una cartuccia caricata con 38 gr.di pb 4 o 5 che rendimento ha su questa tipologia di canne: 65 x,71 x,76x ,81 x.
Poi a che distanze vengono effettuate le prove?
Ed eventualmente anche le differenze se presenti di penetrazione.

Bada la mia non è una provocazione,ma essendo tu un'addetto ai lavori,al momento l'unico che partecipa a questa discussione,mi interessa sapere queste cose.
Grazie per la disponibilità.
 
Ti rispondo dicendoti che anche il concetto di "massimo rendimento" è soggettivo.
Per alcuni il "massimo rendimento" della configurazione cartuccia/arma si ha sulla massima distanza a cui regolarmente si abbatte pulito un amimale.
Per altri si ha quando "a volte" si abbatte pulito un animale.
Per i secondi tale distanza è più ampia, ma l'efficacia è molto più aleatoria.
Punti di vista.
 
No, niet, negativo.
Le esperienze personali a livello scientifico valgono, purtroppo, poco più di zero.
Conta la scienza, la fisica, in questo caso.
E sai perché?
Perchè la fisica dice che oltre una certa distanza le velocità terminali si equivalgono, e lo dice sempre.
L'esperienza dice invece che ogni 1000 palomba70 che dicono una cosa, ci sono 1000 altre persone che dicono l'opposto.
E quindi l'esperienza personale, in questo caso, non ha alcuna valenza.

Questo sarebbe un concetto da approfondire di più.
Detta così sembra che due stesse grammature con stessa numerazione e velocità iniziali diverse ad una certa distanza si equivalgono.
Questo è vero ma bisogna vedere a quale distanza. Probabilmente si equivalgono fuori tiro utile rispetto alla numerazione dei pallini e all'animale insidiato.
Se si parla di TIRO UTILE, con una differenza di V0 di 20-30 m/s le velocità NON si equivalgono, ma TENDONO ad equivalersi e lo faranno DOPO il tiro utile.
I pallini lanciati a velocità maggiore, come sopra esposto, arrivano a bersaglio con velocità maggiore rispetto agli altri. SEMPRE.
Anche questo lo dice la fisica.
(mi scuso per l'intromissione.)
 
Adesso o io sono particolarmente sfortunato con le mie canne più corte o qualche cosa mi sfugge,ma sfugge anche ad altri colleghi ed amici(tra cui un ex campione italiano di trap),in cui praticando la caccia al colombaccio in condizioni normali,senza la necessità di allungare il tiro in maniera esasperata,chi ha utilizzato le canne da 65 cm ha comunque pagato lo scotto sia in configurazione x o xx,con abbattimenti sotto la media in virtù di molti ascellati o spiumati e andati via indenni,al cospetto di rari abbattimenti puliti anche se alcuni magari con tiri eccezionali,poi passando già alle canne da 71 la musica cambiava per tutti,quindi già si può notare che la lunghezza influisce sul rendimento.

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Quanto scritto non è verità assoluta.
Mi spiego cercando di far capire il concetto.
Sul Cosmi ho due canne,una 65 5,5/10 quindi xxx e una 7/10 quindi xx,in genere utilizzo la canna da 65 e onestamente ha un rendimento veramente eccellente con cartucce che vanno dai 30 ai 38 gr.di pb dal pb 13 al 5,veramente vale tanto oro quanto pesa,canna fantastica con abbattimenti oltre ogni più rosea previsione anche su tiri lunghi.
Adesso se disponessi solo di quell'arma e solo di quella canna,e andassi a leggere quanto scritto da Palomba 70 di cose da dirgli ce ne sarebbero tante e anche più che giustificate,sicuramente non sarei sulla sua stessa linea di pensiero questo lo riconosco.
Ma il punto è un'altro,quella canna assolutamente fantastica siamo sicuri che sia la massima espressione,tale da relazionarsi con canne più lunghe anche a parità di strozzatura?
La risposta è no,canna eccelsa ma se parliamo di tiro estremo ne sono state prodotte altre più lunghe e più dedicate.
Ovviamente parliamo di canne della stessa fabbrica.
 
Ciao Gianni, in un post di qualche giorno fa ho descritto un test che abbiamo fatto 4 anni fa dove non abbiamo riscontrato differenze significative tra le varie lunghezze.
Bada bene a una cosa però, il test è stato eseguito con 3 canne realizzate appositamente per il test in modo da avere effettivamente le stesse condizioni su tutte e 3 le canne e le lunghezze (le differenze erano di pochi micron); il grave errore che quasi tutti fanno è di dare per scontato che canne di diversa lunghezza ma della stessa marca o per lo stesso fucile siano in qualche modo uguali e che il confronto tra loro sia indicativo.
La distanza a cui vengono effettuate le prove dipende da cosa si vuole analizzare e dal tipo di test che si vuole fare.
 
Questo sarebbe un concetto da approfondire di più.
Detta così sembra che due stesse grammature con stessa numerazione e velocità iniziali diverse ad una certa distanza si equivalgono.
Questo è vero ma bisogna vedere a quale distanza. Probabilmente si equivalgono fuori tiro utile rispetto alla numerazione dei pallini e all'animale insidiato.
Se si parla di TIRO UTILE, con una differenza di V0 di 20-30 m/s le velocità NON si equivalgono, ma TENDONO ad equivalersi e lo faranno DOPO il tiro utile.
I pallini lanciati a velocità maggiore, come sopra esposto, arrivano a bersaglio con velocità maggiore rispetto agli altri. SEMPRE.
Anche questo lo dice la fisica.
(mi scuso per l'intromissione.)

Tullio, se permetti sono questioni di lana caprina.
Sarò più chiaro: le velocità terminali si equivalgono "ai fini del rendimento balistico".
Speravo fosse evidente che le velocità saranno ESATTAMENTE uguali al trentesimo decimale solo quando saranno entrambe nulle.
Ma quanto vale quella differenza? Quanto incidono i 2-3 m/s di differenza a 35/40 metri? Posso dire che non incidono nulla?

Anzi, guarda, te lo dico.
Prendi 2 m/s di differenza, ad esempio, 190 e 192 m/s. Fai due conti e l'energia cinetica differisce del 2%.
Spero non si inizi a sindacare che questo 2% sia devastante sugli animali, altrimenti mi arrendo.
 
Ciao Maurizio, ovviamente nessuno di voi mi ha convinto, te compreso naturalmente e provo a spiegartelo rispondendoti punto per punto:
1)A differenza di quanto affermi la lunghezza della canna e' influente sulla velocita' iniziale specie con polveri a lenta combustione con le quali si guadagnano fino a circa 2m/s per ogni cm di canna in piu in lunghezze comprese fra' i 65 e i 76cm. Per lunghezze di canna da 65 cm a 55cm Granelli scrisse che le perdite di velocita variano dal 6 all'8%, mentre con canne piu corte tale abbassamento puo' superare il 16%. Ora come tanti altri starai pensando che il maestro balistico appartiene ad un epoca passata visto che ci ha lasciati a meta degli anni 90 e che ora le polveri ed i materiali di caricamento si sono evoluti....Ma sei proprio sicuro? io ti rispondo che all'epoca del Granelli avevamo come oggi polveri con qualsiasi grado di vivacita, avevamo cartucce tutta plastica, ed inneschi del tipo Martignoni U684-U686-U688, i fiocchi dfs 615-616, il Winchester famosissimo dfs 209, e gli immancabili cx 1000 e 2000 prodotti dalla francese Gevelot distribuiti dalla Cheddite.
Il risultato finale di tali cartucce in termini di prestazioni era uguale a quello prodotto dalle attuali, basti guardare le prove al banco (stesse velocita e pressioni, ottime distribuzioni).....
Le canne pure non sono cambiate, non si e' scoperto nulla di nuovo, un tempo come oggi c'erano tubi costruiti con stessi materiali e profili interni con vari diametri di asta..
2) Avevo detto che le velocita residue oltre i 40/45m di distanza tendono ad equiparasi ma cio non significa che diventano esattamente uguali a prescindere dalla velocita iniziale . Avevo affermato che aumentando la velocita iniziale non si registrano mai aumenti proporzionali di velocita residue. Se aumentassimo la V/0 di 50m/s secondo te non si registrerebbero aumenti di velocita residue??? te lo chiedo tanto per chiarirti il concetto...
Dunque alla luce di quanto ho affermato sono pienamente convinto che il potere d'arresto e' invece influenzato "anche" dalla lunghezza della canna, poiche come affermo' anche il Granelli , essa agisce in modo notevole sul lavoro utile della carica, poiche modifica la velocita iniziale dei pallini....ma non solo aggiungo che siccome influisce anche sul soffio di bocca, il grado di compattezza della rosata ne risente e quindi non puo non incidere sulla portata utile.
3)Se ricordi bene qualche pag indietro (ed in altre occasioni )avevo affermato che in presenza di condizioni meteo avverse, le perdite di velocita iniziale possono raggiungere anche 20/25m/s.
Ma secondo te e' la stessa cosa fronteggiare tale perdita con una canna lunga 81 ed un moncherino da 60? Ti vorrei ricordare che fra le due canne ( a parita di caratteristiche) utilizzando cartucce progressive quella piu corta in condizioni normali sviluppa grosso modo velocita piu basse (V/0) di circa 42m/s
4) Il soffio di bocca purtroppo esiste perche' e stato riconosciuto da tutti gli esperti balistici,e come ho gia detto incide negativamente sulla compatezza della rosata specie su canne molto corte, con cariche progressive, e con tutte le cartucce senza contenitore. Sono del parere che certi strozzatori adatti all'abbassamento di tale fenomeno, siano maggiormente indicati su canne corte o di media lunghezza, mentre poco incidono sulle lunghe.(parere personale)
Inoltre, il grosso fragore di sparo prodotto dai moncherini non lascia spazio a dubbi su quanto sia alta la pressione residua in questi tubi.

Ciao Gianni, visto che tu come altri vi basate sulle esperienze sul campo senza citare un valore che confermi le vostre "sensazioni" a breve i "numeri" li darò io.

Tu sostieni che con l'uso di polveri progressive le differenze di V0 arrivano anche a 2m/s per ogni centimetro di canna.
Bene, vediamo quale è il gap di differenza fra la canna più corta e quella più lunga fra quelle comunemente usate a caccia: mettiamo a confronto una canna da 61 cm e una da 81 cm. - ben 20 centimetri di differenza: ti basta come differenza?

In 20 cm. nella peggiore delle ipotesi a tuo dire avremmo una variazione di v0 di 2m/s a centimetro dunque ben 40m/s di differenza. Ok?

Bene, allora andiamo a vedere quanto rimane di questa velocità a 45 metri.

Visto che tu citi il compianto Granelli vediamo cosa si scriveva nei "sacri testi" al suo tempo.

Esaminiamo la tavola n. 4 riportata a pag. 245 del IV volume della "Nuovissima enciclopedia pratica della caccia" edita dall'Editoriale Olimpia.

Questa tabella riporta le velocità residue a 10/20/30/35/40 metri di un pallino n.7 lanciato a velocità iniziali che spaziano fra i 380 e i 450 m/s: proprio quello che ci serve.

Prendiamo in considerazione una forbice di v0 abbastanza realistica nelle veloci cartucce attuali: 390-430 ms.
Ovviamente 390 m/s emulerá il calo di V0 di una canna da 61 cm. paragonata ai 430 m/s di V0 della canna da 81cm.

vediamo quali valori riporta la tabella:

390 m/s (v0) - 322 (v10) - 261 (v20) - 218 (v30) - 200 (v35) - 182 (v40)

430 m/s (v0) - 349 (v10) - 279 (v20) - 232 (v30) - 213 (v35) - 192 (v40)

Partendo da 40 m/s di differenza di v0 siamo attivati a 40 metri con una differenza di 10 m/s.
Non ci vuole un laureato in matematica per capire che a 45metri la differenza sarà nell'ordine di 5 m/s cioè praticamente niente.
Considerando che siamo partiti da una differenza di V0 enorme (la massima possibile) possiamo tranquillamente affermare che fra un moncherino da 60 cm. e un cannone da 81 cm a 40 metri avremo all'incirca la stessa velocità ovvero la stessa capacità lesiva ergo gli stessi potenziali abbattimenti.

Dunque fra una comunissima canna da 65 cm e una canna da 81 cm avremo a 40 metri al massimo 7/8 m/s di differenza: dobbiamo ancora parlare della maggior velocità residua con la canna lunga?... :cool:

Riguardo le diverse condizioni atmosferiche torno a ribadire che qualunque sia la velocità iniziale di riferimento la massima perdita di velocità della canna più corta sarà sempre calcolata partendo dai 2m/s per ogni centimetro di canna, dunque il gap fra le due canne resterà tale con qualunque V0: meglio di così non so spiegartelo.

A 40 metri di distanza:
Partendo da una v0 di 380 m/s (che ha una v40 di 179m/s) - fino ad arrivare ad una v0 di 450m/s (che ha una v40 di 198 m/s) si nota un aumento lineare di circa 3m/s per ogni 10 m/s di V0.

Dunque fra una V0 di 380m/s ed una di 450 m/s cioè in una forbice di 70 m/s di velocità iniziale a 40 metri rimangono 20 m/s ... e più la distanza si allunga più questa differenza si riduce.

Quando si usavano le borre in feltro data la loro scarsa tenuta sulle pareti della canna poteva succedere che i gas scavalcassero la borra e raggiungessero i pallini (non protetti da contenitore) già nella canna - e dunque all'uscita dal vivo di volata il gas mescolato ai pallini poteva influenzarne la traiettoria.
Le moderne borre in plastica sigillano i gas all'interno della canna ed essi, come dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile dai fotogrammi da te condivisi, non raggiungono MAI la massa del piombo.
Inutile insistere con teoremi vecchi, luoghi comuni e chiacchiere di esperti, oggi la tecnologia ci permette di "vedere" i fenomeni, non di immaginarli, il tuo filmato fa chiarezza in modo inequivocabile: i gas sono SEMPRE DIETRO la colonna del piombo dunque a meno di qualche "magia" che al momento ignoro, non vedo come possano disturbare i pallini.

Coloro che vogliono continuare ad affermare per puntiglio ciò che l'evidenza smentisce possono farlo, nessuno vuole togliere loro le presunte certezze che gratificano la loro vita, ma abbiano l'umilta di ammettere che è la "loro sensazione" tutt'altro che provata scientificamente.
Inutile, secondo me, continuare a rimarcare "verità" che alla prova dei fatti tali non sono.

Un saluto

Maurizio
 
Cattivoni! Siete peggio di quei ragazzotti che godono nel rivelare a bambini piu' piccoli che la Befana e Babbo Natale non esistono, e sono in realta' i loro genitori che lasciano i regali sotto l'albero o nelle calze appese al camino. E basta con 'sti fatti, cifre, dati scientifici, logica, e tutto cio' che e' cosi' freddo e squallido nella sua precisione, nella sua realta', nella sua mancanza di arte, di romanticismo, di sogno... In fondo a voi che ve ne frega se uno sparuto gruppetto di amici del forum ancora si aggrappa disperatamente alle sue Befane balistiche? E lasciateli sognare, no? E poi, sappiate che quando si spara, sia a selvatici che ai cocci, la confidenza nella propria arma incide molto sul tiro. Se uno crede che la canna chilometrica uccide meglio, vedrai che sparera' meglio e davvero uccidera' o... rompera' di piu'. Proprio qui c'e' uno che rompe, e rompe pure tanto (i cocci, fetentoni, a che altro pensavate?) col suo metaforico talismano, il suo corno di corallo, il suo ciondolo raffigurante il gobbetto--cioe' la sua canna ultramegalunga proprio perche' crede che abbia poteri magici, paranormali. Del resto anch'io non mi sentirei a mio agio senza il mio moncherino di canna che ha ucciso chissa' quante anatre, beccaccini, lepri dai piedi a racchetta, tacchini, cornacchie, ecc. e anche tante casse di piattelli, e se qualcuno mi forzasse ad usare una canna lunga da Lodi a Milano di padelle e/o di animali feriti e perduti ne farei a profusione. A ognuno il suo. Certo, quando uno cerca di dire a quelli che non la pensano come lui che sono dei pivelli, degli ignoranti della BALListica, dei sempliciotti che non capiscono le parole che lui, sommo vate della canna a lungometraggio, sputa fuori come uno tsunami, un Niagara che allaga centinaia di pagine di forum e cerca di annegare gli altri con la quantita' piuttosto che la qualita' dei suoi miti e delle sue leggende, magari uno con tanta piu' esperienza di lui potrebbe incavolarsi. Ma Gesu' ci ha detto di volgere l'altra guancia settanta volte sette, e poi del resto i miti e le leggende sono piu interessanti della realta', piu' sexy nella loro ingenuita'. Pensate a cio' che gli antichi credevano: che terremoti ed eruzioni vulcaniche erano causati da un dio che forgiava metalli nelle viscere della terra; e che fulmini e saette erano scagliati da un Giove Pluvio **** dal suo trono sulla cima del Monte Olimpo. Ve lo immaginate un nonno dell'antica Grecia che con i suoi nipotini seduti intorno a lui che pendono dalle sue labbra racconti non questi miti avvincenti nella loro assurdita', ma parli di faglie tettoniche, magma, e fenomeni atmosferici elettromagnetici? Sai che palle? Anch'io mi diverto di piu' a leggere come le prolunghe aumentino la penetrazione, come la volata, a mo' di drago, sbuffi una boccata di gas incandescenti che fa deviare lo sciame di pallini da un lato, che lo scompiglia, e che causa padelle e ferimenti a non finire. Invece le dotte dissertazioni di altri che magari di balistica (con una L) ne sanno davvero qualcosa mi fanno sbadigliare, con tutti quei numeri, quella logica, quei fatti incontestabili. Per concludere, che cosa preferite leggere per divertirvi, un tomo di statistica o di biologia molecolare o un romanzo di fantascienza? Ecco, allora lasciate stare quello sparuto gruppetto di cui sopra, che continua a regalarci tante di quelle storie fantascientifiche che neanche Isaac Asimov sarebbe riuscito a inventarsi!
 
Scusate la mia ignurandita', ma qualcuno mi spieghi com'e' che col mio .243 che ha una canna lunga soltanto 18 pollici e mezzo io abbia vinto gare di bench rest battendo anche chi usava carabine con canne da 22 o 24 pollici. Mi spiego: un rigato non usa borre contenitrici, e chi ha visto videos che mostrano la volata di rigati allo sparo ripresa al rallentatore vedra' che lo sbuffo di gas esce insieme alla palla e le e' tutt'intorno per una certa distanza. Poi naturalmente la palla, dal peso specifico molto piu' alto di quello dei gas e di altre particelle (polvere incombusta e residui di combustione), supera subito tutto e prosegue, senza essere disturbata dall'immane calcio nel cu10 del soffio di bocca. E com'e' che un revolver, nel quale i gas addirittura procedono anche davanti alla palla perche' l'hanno sorpassata in quel nanosecondo quando la palla stava per entrare nel cono di forzamento dopo aver lasciato il tamburo, non causano traettorie erratiche? Vero che c'e' una differenza fra una palla e uno sciame di pallini, e che l'effetto giroscopico della rigatura stabilizza la palla. Ma...... Non voglio entrare nella sempiterna discussione di questo topic, che e' divenuto (ahime', di nuovo) uno scontro di titani sedicenti e veri. Ma visto che qui ci sono diversi tuttologhi, spero che uno di essi sia un cognoscente non solo del liscio, ma anche del rigato (nonche' di filosofie esoteriche, biologia molecolare, chiromanzia, culinaria, astronomia ed economia domestica) e mi possa spiegare perche' 'sto soffio di bocca, molto piu' intenso in un rigato, che funziona con pressioni altissime rispetto a quelle dei lisci, non faccia arrivare a Timbuktu le palle indirizzate a Civitanova Marche. In fondo, poi, una carica di pallini dentro una borra contenitrice e' come una palla asciutta, ma spinta da una pressione di gas molto inferiore, un vitellino piu' che un "toro."
P.S.
Come promesso, non sono entrato nella discussione, ma mi sono rimesso alla sapienza di quelli che ne sanno piu' di me...:rolleyes::evil::)
 
Zione, sarà la Fatina Torina che fa i dispetti solo agli zucconi.

Cercherò di essere meno noioso possibile: perché il famigerato "toro gassoso" scompiglia uno sciame non protetto dal contenitore e invece fa un baffo ad una borra contenitore o ad un proiettile?
Se sapete come è fatto un "toro" geometrico, sapete anche che possiede un centro di rotazione attorno al quale la rivoluzione di una circonferenza genera il toro stesso.
Vabbè, ha un centro.
Il centro di un toro gassoso generato da una schioppettata è esattamente sul prolungamento dell'asse della canna che, fuori dalla volata, diventa l'asse iniziale della traiettoria(che poi piegherà verso il basso per effetto della forza di gravità).
Un proiettile, una palla, una borra contenitore che incontrano lo sbuffante soffio di bocca saranno soggetti ad una forza radiale che è uguale in ogni punto della loro superficie.
Spingi a destra, spingi a sinistra, spingi di qua spingi di la, cosa fanno queste forze?
Una magia.
Si annullano.
🙄
 
Ciao Gianni, visto che tu come altri vi basate sulle esperienze sul campo senza citare un valore che confermi le vostre "sensazioni" a breve i "numeri" li darò io.

Tu sostieni che con l'uso di polveri progressive le differenze di V0 arrivano anche a 2m/s per ogni centimetro di canna.
Bene, vediamo quale è il gap di differenza fra la canna più corta e quella più lunga fra quelle comunemente usate a caccia: mettiamo a confronto una canna da 61 cm e una da 81 cm. - ben 20 centimetri di differenza: ti basta come differenza?

In 20 cm. nella peggiore delle ipotesi a tuo dire avremmo una variazione di v0 di 2m/s a centimetro dunque ben 40m/s di differenza. Ok?

Bene, allora andiamo a vedere quanto rimane di questa velocità a 45 metri.

Visto che tu citi il compianto Granelli vediamo cosa si scriveva nei "sacri testi" al suo tempo.

Esaminiamo la tavola n. 4 riportata a pag. 245 del IV volume della "Nuovissima enciclopedia pratica della caccia" edita dall'Editoriale Olimpia.

Questa tabella riporta le velocità residue a 10/20/30/35/40 metri di un pallino n.7 lanciato a velocità iniziali che spaziano fra i 380 e i 450 m/s: proprio quello che ci serve.

Prendiamo in considerazione una forbice di v0 abbastanza realistica nelle veloci cartucce attuali: 390-430 ms.
Ovviamente 390 m/s emulerá il calo di V0 di una canna da 61 cm. paragonata ai 430 m/s di V0 della canna da 81cm.

vediamo quali valori riporta la tabella:

390 m/s (v0) - 322 (v10) - 261 (v20) - 218 (v30) - 200 (v35) - 182 (v40)

430 m/s (v0) - 349 (v10) - 279 (v20) - 232 (v30) - 213 (v35) - 192 (v40)

Partendo da 40 m/s di differenza di v0 siamo attivati a 40 metri con una differenza di 10 m/s.
Non ci vuole un laureato in matematica per capire che a 45metri la differenza sarà nell'ordine di 5 m/s cioè praticamente niente.
Considerando che siamo partiti da una differenza di V0 enorme (la massima possibile) possiamo tranquillamente affermare che fra un moncherino da 60 cm. e un cannone da 81 cm a 40 metri avremo all'incirca la stessa velocità ovvero la stessa capacità lesiva ergo gli stessi potenziali abbattimenti.

Dunque fra una comunissima canna da 65 cm e una canna da 81 cm avremo a 40 metri al massimo 7/8 m/s di differenza: dobbiamo ancora parlare della maggior velocità residua con la canna lunga?... :cool:

Riguardo le diverse condizioni atmosferiche torno a ribadire che qualunque sia la velocità iniziale di riferimento la massima perdita di velocità della canna più corta sarà sempre calcolata partendo dai 2m/s per ogni centimetro di canna, dunque il gap fra le due canne resterà tale con qualunque V0: meglio di così non so spiegartelo.

A 40 metri di distanza:
Partendo da una v0 di 380 m/s (che ha una v40 di 179m/s) - fino ad arrivare ad una v0 di 450m/s (che ha una v40 di 198 m/s) si nota un aumento lineare di circa 3m/s per ogni 10 m/s di V0.

Dunque fra una V0 di 380m/s ed una di 450 m/s cioè in una forbice di 70 m/s di velocità iniziale a 40 metri rimangono 20 m/s ... e più la distanza si allunga più questa differenza si riduce.

Quando si usavano le borre in feltro data la loro scarsa tenuta sulle pareti della canna poteva succedere che i gas scavalcassero la borra e raggiungessero i pallini (non protetti da contenitore) già nella canna - e dunque all'uscita dal vivo di volata il gas mescolato ai pallini poteva influenzarne la traiettoria.
Le moderne borre in plastica sigillano i gas all'interno della canna ed essi è come dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile dai fotogrammi da te condivisi non raggiungono MAI la massa del piombo.
Inutile insistere con teoremi vecchi, luoghi comuni e chiacchiere di esperti, oggi la tecnologia ci permette di "vedere" i fenomeni, non di immaginarli, il tuo filmato fa chiarezza in modo inequivocabile: i gas sono SEMPRE DIETRO la colonna del piombo dunque a meno di qualche "magia" che al momento ignoro, non vedo come possano disturbare i pallini.

Coloro che vogliono continuare ad affermare per puntiglio ciò che l'evidenza smentisce possono farlo, nessuno vuole togliere loro le presunte certezze, ma abbiano il pudore di ammettere che è la "loro verità" senza ergersi a detentori di una "verità certa" che alla prova dei fatti tale non è.

Un saluto

Maurizio

Ciao Maurizio, una differenza di 40m/s di V/0 non e' affatto trascurabile, basti pensare che le cartucce di cartone che avevamo fino all'inizio degli anni 70, sviluppavano velocità iniziali attorno ai 360/370m/s, e come noto avevano un potere lesivo sulle lunghe distanze assai inferiore alle cartucce attuali che sviluppano V/O attorno ai 400m/s.
Inoltre abbiamo accertato un po tutti andando a caccia( tranne molti del tuo gruppo che non vanno come ad es Giovanni dei castelli) che basta una perdita in di velocità iniziale di circa 20m/s causata dalle condizioni meteo a farci tribolare per abbattere pulitamente un selvatico oltre 35m .
Se permetti, siccome so che dobbiamo fare i conti anche con codeste situazioni metereologiche, a caccia mi porto l'arma che in condizioni normali sviluppa (anche se di poco) velocità maggiori delle altre, cosi mi compensa in parte l'eventuale perdita di velocità...non pensi che sia una mossa cicciotta?
E poi ti chiedo,siccome tu affermi che le velocità residue dei pallini oltre 40m si livellano sullo stesso identico valore qualunque sia stata la velocità iniziale, quale sarebbe il vantaggio delle cartucce ad elevata velocita iniziale?
 
Stato
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
  • kunfors @ kunfors:
    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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  • kunfors @ kunfors:
    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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    Reazioni: Marco
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    L'ospite salve si è unito alla stanza.
  • Marco @ Marco:
    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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