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Se l'Orso (Siberiano) venisse a farci visita...
Ricostruzione di un possibile evento di blizzard sull'Italia, quando i venti freddi di lontana origine siberiana gelano da nord a sud l'intero paese. Un evento raro ai giorni nostri, ma che tornerà a farci visita.
Gli appassionati di meteorologia lo chiamano Orso, in realtà è l'Anticiclone Russo Siberiano, il freddissimo campo di Alta Pressione che nella stagione invernale staziona e persiste (anche in questi anni e in questi giorni) per mesi nella Siberia, e che spesso in passato faceva un blitz anche sull'Italia, arrecando delle vere ondate di gelo, e non di certo il freddo normale di 0°C diurni della Val Padana di cui presto risentiremo parlare.
Negli ultimi anni, le ondate di freddo siberiane si sono fermate oltralpe, in genere hanno solo sfiorato il nostro Paese. Talvolta hanno toccato parte del Nord, altre il settore adriatico. Possiamo annoverare come autentica irruzione d'aria siberiana quella che si ebbe nel periodo a cavallo tra la fine di gennaio ed i primissimi giorni di febbraio del lontanissimo 1999, ed ancor più la notevole irruzione d'aria gelida del dopo Natale del 1996. Sicuramente le ricorderete.
Rispettivamente sono trascorsi 10 e 13 anni dalle autentiche ondate di freddo, quelle che in passato, probabilmente, con maggiore frequenza di quanto avvenga ora, raggiungevano l'Italia.
Le cause della diminuzione di eventi di freddo estremo sull'Italia, sono sicuramente correlate agli strani scherzi che fanno le grandi masse d'aria, mentre è probabilmente scarsa l'influenza del Global Warming. Infatti, in varie regioni del Mondo, in questo spazio di tempo si sono avute importanti ondate di freddo, in particolar modo nell'Emisfero Sud (Australe), ma non sono mancate anche nel nostro Emisfero fasi di gelo storico.
Siamo a metà novembre, agli albori dell'Inverno. Questi giorni sull'Italia trascorreranno miti, e gli sguardi degli appassionati di meteo e soprattutto di freddo e neve volgono verso Est. Ogni tanto scruteremo le temperature misurate nella pianura sarmatica europea, cercheremo di individuare ogni più piccola traccia e segnale che il freddo ha deciso di spostarsi verso di noi.
Siccome è trascorso molto tempo dalle ondate di freddo siberiane, proverò a raccontare il susseguirsi di eventi meteo tipici in quei frangenti, per poi cercare di capire le probabilità che abbiamo di vedere un'ondata di gelo siberiano durante il prossimo inverno.
"Arriva l'Orso, i freddi venti che scendono dall'altopiano carsico portano subito sotto zero la temperatura a Trieste, il vento fortissimo abbatte il tepore del mare ed il gelo in poche ore è in grado di raggiungere Milano e Torino, per poi deviare per Genova. Il freddo vento che si tuffa in Adriatico da Trieste raggiunge la Romagna e l'Emilia dove sovente solleva l'umidità dai bassi strati che va a formare le prime nubi, che poi via via divengono più spesse mischiandosi con quelle che vengono dal mare, facendo così iniziare a cadere sottile la neve.
Il tempo diventa burrascoso nelle Marche, la temperatura si porta a zero gradi sulla costa, iniziano le nevicate intermittenti; il peggioramento diventa pesante in Abruzzo e Molise, nevica sulla costa, le tormente infuriano ovunque. Nel frattempo i primi refoli di vento da nord est seccano l'aria a Firenze e Roma, ed entro breve seguiranno le forti raffiche di Tramontana, il cielo si colorerà di azzurro cobalto, la visibilità diventerà eccellente. Il freddo pungente penetra nelle ossa, l'aria sembra alleggerita, aver perso peso, si ha la sensazione di stare in montagna.
La burrasca prosegue il suo corso, travolge il Sud Italia: la neve ammanterà presto le basse quote, il vento spirerà violento, il mare diverrà molto agitato. Il cielo sarà plumbeo, con neve su Bari e tutta la Puglia, gran parte della Lucania, in Campania la neve imbiancherà Avellino, città esposta ai venti da est, mentre su Napoli il tempo diventerà incerto.
Nubi, rovesci di gragnola, e persino fiocchi di neve possono raggiungere le coste nord della Sicilia e la zona dello Stretto di Messina.
Infine, il freddo irrompe in Sardegna, e mentre la costa est si copre di nubi, in quella ovest splende il sole. Vedremo una versione miniatura di quanto avvenuto nella Penisola: i venti da nord est scorrono sul mare e diventano umidi, portano la neve anche sulla costa tirrenica, mentre ad ovest splende il sole."
Ma potremo vedere un'ondata di gelo siberiano questo inverno?
Come detto all'inizio, non sono noti impedimenti definitivi all'accadimento di questo evento, le ondate di gelo si sono fermate in prossimità del nostro Paese parecchie volte, tanto che i modelli matematici di previsione hanno sfornato, ogni inverno, proiezioni di gelo storico imminente, quasi sempre poi ridimensionato, su scala nazionale, ad una debole ondata di freddo che nulla ha avuto di record o storico.
Pertanto ci sarà solo da attendere, e prima o poi il gelo russo tornerà e potrebbe persino tornare a presentarsi più volte, per la logica nota dagli albori della meteorologia del ripetersi del tempo fatto ieri
Ricostruzione di un possibile evento di blizzard sull'Italia, quando i venti freddi di lontana origine siberiana gelano da nord a sud l'intero paese. Un evento raro ai giorni nostri, ma che tornerà a farci visita.
Gli appassionati di meteorologia lo chiamano Orso, in realtà è l'Anticiclone Russo Siberiano, il freddissimo campo di Alta Pressione che nella stagione invernale staziona e persiste (anche in questi anni e in questi giorni) per mesi nella Siberia, e che spesso in passato faceva un blitz anche sull'Italia, arrecando delle vere ondate di gelo, e non di certo il freddo normale di 0°C diurni della Val Padana di cui presto risentiremo parlare.
Negli ultimi anni, le ondate di freddo siberiane si sono fermate oltralpe, in genere hanno solo sfiorato il nostro Paese. Talvolta hanno toccato parte del Nord, altre il settore adriatico. Possiamo annoverare come autentica irruzione d'aria siberiana quella che si ebbe nel periodo a cavallo tra la fine di gennaio ed i primissimi giorni di febbraio del lontanissimo 1999, ed ancor più la notevole irruzione d'aria gelida del dopo Natale del 1996. Sicuramente le ricorderete.
Rispettivamente sono trascorsi 10 e 13 anni dalle autentiche ondate di freddo, quelle che in passato, probabilmente, con maggiore frequenza di quanto avvenga ora, raggiungevano l'Italia.
Le cause della diminuzione di eventi di freddo estremo sull'Italia, sono sicuramente correlate agli strani scherzi che fanno le grandi masse d'aria, mentre è probabilmente scarsa l'influenza del Global Warming. Infatti, in varie regioni del Mondo, in questo spazio di tempo si sono avute importanti ondate di freddo, in particolar modo nell'Emisfero Sud (Australe), ma non sono mancate anche nel nostro Emisfero fasi di gelo storico.
Siamo a metà novembre, agli albori dell'Inverno. Questi giorni sull'Italia trascorreranno miti, e gli sguardi degli appassionati di meteo e soprattutto di freddo e neve volgono verso Est. Ogni tanto scruteremo le temperature misurate nella pianura sarmatica europea, cercheremo di individuare ogni più piccola traccia e segnale che il freddo ha deciso di spostarsi verso di noi.
Siccome è trascorso molto tempo dalle ondate di freddo siberiane, proverò a raccontare il susseguirsi di eventi meteo tipici in quei frangenti, per poi cercare di capire le probabilità che abbiamo di vedere un'ondata di gelo siberiano durante il prossimo inverno.
"Arriva l'Orso, i freddi venti che scendono dall'altopiano carsico portano subito sotto zero la temperatura a Trieste, il vento fortissimo abbatte il tepore del mare ed il gelo in poche ore è in grado di raggiungere Milano e Torino, per poi deviare per Genova. Il freddo vento che si tuffa in Adriatico da Trieste raggiunge la Romagna e l'Emilia dove sovente solleva l'umidità dai bassi strati che va a formare le prime nubi, che poi via via divengono più spesse mischiandosi con quelle che vengono dal mare, facendo così iniziare a cadere sottile la neve.
Il tempo diventa burrascoso nelle Marche, la temperatura si porta a zero gradi sulla costa, iniziano le nevicate intermittenti; il peggioramento diventa pesante in Abruzzo e Molise, nevica sulla costa, le tormente infuriano ovunque. Nel frattempo i primi refoli di vento da nord est seccano l'aria a Firenze e Roma, ed entro breve seguiranno le forti raffiche di Tramontana, il cielo si colorerà di azzurro cobalto, la visibilità diventerà eccellente. Il freddo pungente penetra nelle ossa, l'aria sembra alleggerita, aver perso peso, si ha la sensazione di stare in montagna.
La burrasca prosegue il suo corso, travolge il Sud Italia: la neve ammanterà presto le basse quote, il vento spirerà violento, il mare diverrà molto agitato. Il cielo sarà plumbeo, con neve su Bari e tutta la Puglia, gran parte della Lucania, in Campania la neve imbiancherà Avellino, città esposta ai venti da est, mentre su Napoli il tempo diventerà incerto.
Nubi, rovesci di gragnola, e persino fiocchi di neve possono raggiungere le coste nord della Sicilia e la zona dello Stretto di Messina.
Infine, il freddo irrompe in Sardegna, e mentre la costa est si copre di nubi, in quella ovest splende il sole. Vedremo una versione miniatura di quanto avvenuto nella Penisola: i venti da nord est scorrono sul mare e diventano umidi, portano la neve anche sulla costa tirrenica, mentre ad ovest splende il sole."
Ma potremo vedere un'ondata di gelo siberiano questo inverno?
Come detto all'inizio, non sono noti impedimenti definitivi all'accadimento di questo evento, le ondate di gelo si sono fermate in prossimità del nostro Paese parecchie volte, tanto che i modelli matematici di previsione hanno sfornato, ogni inverno, proiezioni di gelo storico imminente, quasi sempre poi ridimensionato, su scala nazionale, ad una debole ondata di freddo che nulla ha avuto di record o storico.
Pertanto ci sarà solo da attendere, e prima o poi il gelo russo tornerà e potrebbe persino tornare a presentarsi più volte, per la logica nota dagli albori della meteorologia del ripetersi del tempo fatto ieri