Deroghe in Veneto (1 utente sta leggendo)

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Re: Deroghe in Veneto

Veneto, caccia libera ai mini volatili
l'Italia viola ancora le norme Ue
Da oggi doppiette spianate contro uccelli che pesano pochi grammi come lo storno, il fringuello, la peppola, il frosone, la pispola e il prispolone. La regione applica in maniera sistematica il regime delle deroghe
di ANTONIO CIANCIULLO

DA OGGI si spara agli animali protetti dall'Unione europea. Ancora una volta, nonostante il pressing di Bruxelles che ha aperto un contenzioso pesante con l'Italia in materia di doppiette, il Veneto ha votato un provvedimento che consente, a partire dal 6 ottobre, di cacciare uccelli che pesano pochi grammi come lo storno, il fringuello, la peppola, il frosone, la pispola e il prispolone. Nonostante la forte opposizione contro la deregulation venatoria che ha bloccato le proposte di caccia no limits presentate in Parlamento, il Veneto continua ad applicare in maniera sistematica, anno dopo anno, il regime delle deroghe che l'Unione europea aveva previsto come un'eccezione legata a situazioni straordinarie.

Immediati i ricorsi al Tar delle associazioni ambientaliste e animaliste. Per la Lipu ''l'ennesima deroga concessa dalla regione Veneto per cacciare specie non cacciabili si prefigura come un vero e proprio furto di patrimonio dello Stato e della comunità internazionale''. Per Legambiente la delibera della giunta regionale sulla caccia in deroga è illegittima: "Lo ha detto l'Unione europea, che ha deferito e condannato per questo l'Italia alla Corte di giustizia. Lo ha detto il Tar, che negli anni scorsi ha già bocciato delibere dello stesso tenore. Eppure il Veneto persegue la propria linea di estremismo venatorio, collocandosi perfettamente in quella logica , propria anche dell'attuale governo nazionale, per cui se qualcosa è nell'interesse di chi è al potere, si fa, indipendentemente da qualsiasi regola".

"Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in versione calibro 12, ha approvato una delibera che consente uno specifico reato di bracconaggio sanzionato dalla legge nazionale sulla caccia: è il Lodo Zaia perché darà l'immunità dal reato di bracconaggio ai cacciatori veneti, mentre il resto dei cacciatori italiani resteranno punibili", aggiunge Andrea Zanoni presidente della Lac, Lega per l'abolizione della caccia.

Anche la scrittrice Dacia Maraini è intervenuta sul tema inviando una lettera a Zaia in cui si ricorda che "la caccia in deroga è stata dichiarata illegale da una recente sentenza del 15 luglio scorso, la n. C-573/08, della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l'Italia a pesanti sanzioni; che la Commissione Europea, in data 8 maggio 2009, ha deferito lo Stato Italiano alla Corte di Giustizia Europea (Causa C-164/09) per gravi violazioni della direttiva 'Uccelli', la 2009/147/CE, da parte delle leggi della Regione Veneto, chiedendone espressamente la condanna''.

Per l'assessore veneto alla caccia Daniele Stival invece si tratta "di una decisione equilibrata, con la quale si danno le risposte attese dal mondo venatorio veneto,. L'applicazione di queste disposizioni consente, nel rispetto di condizioni applicative e di controllo assai rigide, di sottoporre a un limitato prelievo specie che risultano un buono stato di conservazione".

Per la prima volta, però, il Veneto appare isolato. Federcaccia ha infatti espresso la sua delusione per la mancata approvazione in Toscana della deroga allo storno ("Eravamo certi che il Consiglio regionale confermasse l'assunzione, come negli anni trascorsi, della responsabilità di decidere"). E la Lombardia sta prendendo tempo. Con ogni probabilità quest'anno in Italia ci saranno meno deroghe. Resta da vedere se per le sanzioni economiche, ormai molto probabili, si applicherà lo spirito federalista che prevede di ancorare al luogo gli effetti delle azioni dei cittadini.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/1 ... a-7770652/
 
Re: Deroghe in Veneto

Lipu chiede alla Prestigiacomo l'annullamento delle deroghe in Veneto

giovedì 7 ottobre 2010
La delibera sulla caccia in deroga redatta dall'assessore Stival e approvata dalla Giunta del Veneto è oggetto delle più accese proteste da parte del mondo ambientalista, che si è subito attivato per il ricorso al Tar. La Lipu ha rivolto un appello al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo affinchè solleciti il Consiglio dei ministri ad annullare quella che definiscono una “delibera illegittima”.

Secondo la Lipu il provvedimento è un abuso della legge italiana e delle regole comunitarie in quanto stabilisce l'abbattimento di migliaia di uccelli protetti e “applicando per l'ennesimo anno consecutivo uno strumento che dovrebbe essere usato in modo straordinario”, “senza spiegare le adeguate motivazioni” e “senza prevedere alcun regime di stretto controllo”.
 
Re: Deroghe in Veneto

Rubino e Giammanco (Pdl) contro le deroghe

CACCIA: RUBINO E GIAMMANCO (PDL), PRESTIGIACOMO ANNULLI DELIBERA VENETO

(ASCA) – Roma, 7 ott – ”Chiediamo a gran voce al ministro Prestigiacomo di intervenire contro l’ennesimo sopruso della Regione Veneto che, in spregio alla normativa nazionale ed europea, ha avviato anche quest’anno la stagione venatoria dando il via libera all’abbattimento in deroga di decine di migliaia di volatili protetti. Il tutto senza fornire adeguate motivazioni a tale deroga, condizione essenziale per la sua attivazione”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fiorella Ceccacci Rubino (PDL) e Gabriella Giammanco (PDL), in seguito all’emanazione da parte del governatore Zaia del provvedimento che permette di cacciare specie protette in casi straordinari.

”Il Veneto sta utilizzando strumentalmente la deroga contemplata nella Direttiva Europea per aggirare i limiti alle specie cacciabili. Sono anni, infatti, che ricorre allo strumento eccezionale della deroga come se fosse una prassi ordinaria” spiegano le parlamentari. ”Anche questa volta – continuano – non si fara’ attendere la reazione dell’Unione Europea che, con l’intervento della Corte di Giustizia di Lussemburgo, ci fara’ pagare un’altra pesante sanzione.

Sanzione che dovranno pagare tutti gli italiani”.
VOI SIETE IL COSTO PIù GRANDE PER L'ITALIA

”Invitiamo, quindi, il ministro Prestigiacomo a risolvere al piu’ presto la questione, avendo i poteri per annullare un atto scellerato come questo, che causera’ tanti danni non solo all’ecosistema del Veneto ma anche all’immagine e alle casse del nostro Paese” concludono le esponenti del gruppo parlamentare Diritti degli Animali PDL.

com-mpd/sam/alf

(Asca)


Arriverà la fine di questo governo del fare ( chi azzi propri)!!!!!!Poi ce la raccontiamo....




Fiorella Cecacci Rubino (Latina, 18 agosto 1965) è una politica ed ex attrice italiana.

Nel 2006 è eletta nella circoscrizione XV (Lazio 1) nella lista di Forza Italia[1]. Proclamata il 28 aprile, si è iscritta al gruppo parlamentare di Forza Italia il 3 maggio 2006. Componente degli organi parlamentari: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI) dal 6 giugno 2006

Nel 2008 è stata eletta alla camera dei deputati nelle file del Popolo delle Libertà in sostituzione di Antonio Martino che ha optato per altra circoscrizione.

In dissenso con la linea maggioritaria del PdL, è contraria alla caccia, ed ha firmato, con 30 deputati, una lettera a Silvio Berlusconi in cui dichiara la propria contrarietà alla linea del partito[2].

Nel 1999 ha recitato assieme a Tinto Brass in un episodio dei Corti circuiti erotici intitolato "C.C.T.M.V." (Così come tu mi vuoi).
 
Re: Deroghe in Veneto

Questa mattina su se non ricordo male RadioDeejay c'era un servizio comico sulle notizie dei telegiornali e han fatto alcune battute veramente pesanti sulla caccia in deroga del veneto.... tutti li abbiamo contro!
 
Re: Deroghe in Veneto

Anuu: aprire discorso concreto sull’ambiente


LE DEROGHE IN VENETO: RAGLI D’ASINO NON DEVONO GIUNGERE IN CIELO


L’attenta e libera lettura del provvedimento della Giunta regionale veneta, dimostra che nessuno deve impensierirsi innanzi a tale puntuale e ben motivata applicazione delle “deroghe” in materia venatoria.
Non vi è stato nessun abuso da parte della Regione Veneto, bensì la precisa applicazione di una facoltà espressamente prevista dal diritto comunitario (Direttiva CE 79/409) e dalla legge italiana all’art. 19 bis, sulla scorta dei dettati delle sentenze della Corte di Giustizia della Comunità Europea – CJCE.
Invero chi è carente, o in stato di abuso, è il Governo italiano, che non si è fatto carico di recepire correttamente dall’anno 2006 la normativa comunitaria, che permette l’applicazione, in piccola quantità, anche quale atto di caccia (così sancito più volte sempre dalla CJCE) sulla base di una presunta immotivata impossibilità dell’organismo tecnico preposto a svolgere una regolare indagine, come avvenuto negli anni 2004 e 2005, fornendo in allora – come del resto avviene in tutti gli altri Paesi europei – i dati per il numero dei prelievi in piccole quantità.
La Regione Veneto, sulla base dei dati 2005 e considerato che le specie in deroga sono tutte in favorevole stato di conservazione, ha sviluppato un provvedimento puntuale non solo in astratto, ma anche nella sua applicazione concreta, per cui è proprio il caso di dire sulle assurde lamentele dei soliti anticaccia nostrani che raglio d’asino non giunge in cielo.
Vi è poi da aggiungere, stabilito quindi che la deroga rappresenta uno strumento di caccia o meglio ancora di prelievo venatorio coordinato, programmato e controllato, che le motivazioni sulle stesse sono adeguate. Non si vede, pertanto, perché si debba parlare di danni irreparabili allo Stato allorquando lo Stato nulla fa per rispettare le leggi da lui stesso approvate e per le quali non si può gridare allo scandalo per l’abbattimento di una piccola quantità di soggetti rispetto all’enorme loro quantità complessiva: tantomeno per la loro mole – piccola o grande che sia – la quale tecnicamente parlando conta meno di niente.
Riportiamo la palla al centro del campo e apriamo un discorso concreto sull’ambiente, evitando di perdere tempo con assurdi comunicati stampa allorché il nostro patrimonio naturale corre pericoli ben più seri e reali dai quali, forse, certi forsennati anticaccia ci vogliono distrarre…
07/10/2010

http://www.anuu.org
 
Re: Deroghe in Veneto

07 ottobre 2010
Commissione Statuto: via libera a nuovo regolamento d'aula
(Arv) Venezia 7 ott. 2010 - Via libera alla modifica del regolamento d'aula: la commissione per lo Statuto e il regolamento del Consiglio veneto, presieduta da Carlo Alberto Tesserin , ha licenziato in serata nuove regole per il funzionamento dei lavori consiliari, al termine di un'intera giornata di braccio di ferro con le opposizioni. Le nuove norme, proposte dai capigruppo del centrodestra Federico Caner della Lega, Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo del Pdl, sono passate con i soli voti della maggioranza; le opposizioni - dopo ore di serrato confronto durante il quale hanno difeso la priorità dello statuto sul regolamento e la necessità di salvaguardare meglio nelle nuove regole d'aula i diritti delle minoranze - hanno scelto di non partecipare al voto. Le modifiche approvate riguardano solo 3 dei 90 articoli che compongono l'attuale regolamento, ma incidono in maniera significativa nell'organizzazione e nello svolgimento dei lavori dell'assemblea veneta. Obiettivo dei proponenti, infatti, dichiarato sin dal titolo della proposta, è "l'accelerazione dei lavori d'aula", per garantire tempi certi all'esame e al voto di leggi e provvedimenti. Il nuovo testo approvato dalla commissione Statuto interviene, infatti, sui poteri della conferenza per l'organizzazione dei lavori consiliari (articolo 8 del vigente regolamento) alla quale spetterà stabilire il programma mensile delle sedute, l'ordine del giorno delle stesse, il tempo di discussione dei singoli provvedimenti. Ogni decisione verrà formalmente assunta dai presidenti dei gruppi, a maggioranza rafforzata, corrispondente cioè ad almeno tre quarti dei componenti del consiglio. In assenza di tale maggioranza la palla passa al presidente che dovrà però rispettare alcuni precisi vincoli, come quello di riservare alla minoranza un quinto degli argomenti da trattare ( o in alternativa un quinto del tempo disponibile per i lavori). Novità anche sul fronte della durata degli interventi dei consiglieri che potranno - recita la modifica dell'articolo 52 dell'attuale regolamento) - intervenire sulla discussione di ciascun articolo una sola volta, per non più di 10 minuti anche se si è proponente di emendamenti, subemendamenti o articoli aggiuntivi. Infine, con la modifica all'articolo 61, il nuovo regolamento impone uno stop, agli emendamenti ostruzionistici, recanti cioè cifre a scalare o dati e espressioni graduati. Attualmente, come noto, devono essere esaminanti e discussi tutti. Con la modifica proposta dalla maggioranza, ciò non sarà più possibile. Toccherà infatti al presidente fare l'arbitro, scegliendone solo alcuni (il più lontano e il più vicino rispetto al testo da emendare, qualche intermedio) da proporre alla discussione e al voto.Il confronto si sposta ora in aula consiliare, dove il nuovo regolamento sarà all'ordine del giorno già nella prossima seduta del 19, 20 e 21 ottobre. Ma dovrà essere discusso e votato secondo le regole imposte da quello vigente.
http://www.consiglioveneto.it/crvportal ... izia=16976
 
Re: Deroghe in Veneto

Il Buon Botah mi ha comunicato che il Tar si riunirà domani mattina.....sappiamo tutti come andrà ovviamente (oltretutto è pure monotono!).......il pericolo è una sospensiva....se cosi' fosse si andrebbe a discutere il tutto a metà dicembre .......percio' fine delle deroghe!!!!!!!!!!!!!!
 

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    @Franuliv, Ecco le previsioni del tempo per domani **in Italia**, divise per macroaree:

    ### **Nord Italia**
    - **Nord-Ovest (Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta)**: Cielo nuvoloso con piogge sparse, soprattutto al pomeriggio. Temperature tra 12°C e 20°C.
    - **Nord-Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)**: Instabile con rovesci e temporali locali, più intensi in montagna. Temperature 14°C-22°C.

    ### **Centro Italia**
    - **Toscana, Umbria, Marche**: Alternanza di nuvole e schiarite, possibili piogge leggere. Temperature 16°C-24°C.
    - **Lazio, Abruzzo**: Cielo parzialmente nuvoloso, asciutto al mattino, qualche pioggia serale. Temperature 15°C-25°C.

    ### **Sud Italia e Isole**
    - **Campania, Puglia, Basilicata, Calabria**: Prevalentemente soleggiato, ma vento moderato. Temperature 18°C-27°C.
    - **Sicilia e Sardegna**: Sereno al Nord, qualche nuvola al Sud. Temperature 17°C-28°C.

    ### **Venti e mari**
    - **Venti**: Forte Maestrale su Sardegna e Tirreno.
    - **Mari**: Mosso nel Adriatico centro-meridionale e Canale di Sicilia.

    Per previsioni **localizzate**, specifica la città/regione! ☀️🌧️
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  • Franuliv @ Franuliv:
    (AI prompt) la fonde delle notizie del tempo da quale sito provengono?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Franuliv, Le previsioni del tempo e le notizie meteorologiche possono provenire da diverse fonti a seconda del servizio che stai utilizzando. Alcune delle principali fonti internazionali includono:

    1. **Servizi meteorologici ufficiali**
    - **NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, USA)** – Fornisce dati globali.
    - **Met Office (Regno Unito)** – Uno dei più autorevoli al mondo.
    - **ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts)** – Modelli meteorologici europei ad alta precisione.
    - **MeteoFrance, DWD (Germania), AEMET (Spagna), ecc.** – Servizi nazionali europei.

    2. **Siti e app popolari**
    - **The Weather Channel (weather.com)**
    - **AccuWeather (accuweather.com)**
    - **Weather Underground (wunderground.com)**
    - **Meteo.it / IlMeteo (Italia)**

    3. **Dati satellitari e modelli open-source**
    - **GFS (Global Forecast System, USA)** – Modello gratuito usato da molti servizi.
    - **MeteoBlue, Windy, Ventusky** – Visualizzano dati da più fonti.

    Se stai cercando informazioni su un servizio specifico (es. Google Weather, Apple Meteo, ecc.), spesso questi aggregano dati da più fonti, come NOAA, Met Office o ECMWF.

    Vuoi sapere da dove prende i dati un servizio in particolare? 😊
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