Da utilizzatore ne traggo le conclusioni ( cal 12 vs cal 20) (1 utente sta leggendo)

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Mick
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Mick

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Oggi voglio condividere la mia esperienza. Caccio da sempre con calibro 12 e da 4 anni col cal 20 ininterrottamente.
Col ventino ho fatto tiri strabilianti, anatre, colombacci e tutto ciò di cacciabile (tranne cinghiale)
Faccio perennemente prove di rosata sia per le cartucce che per gli strozzatori..

Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)

IN conclusione mi sono fatto una mia idea. Il veri limiti del calibro 20 sono pochi.. e principalmente 2.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).

Il secondo, quello che più ho riscontrato, è la concentrazione dei pallini in rosata. Poco piombo e rosata piu scarna nelle lunghe distanze.
Le varie prove fatte a 45 metri e 50 metri con il 20 e il 12 parlano chiaro... il venti ha molto meno pallini nel bersaglio e quindi molti piu buchi.
Il 12 ha rosata piu densa e lascia meno vuoti...

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20, ma la verità sta che a 50 metri un calibro 20 lascia molti vuoti (vuoi anche per qualche deformazione in più, ma è da dimostrare in base alle caratteristiche dell'arma) e questo su prove a cartoncino.
C'è poco da fare. ovvio che un'anatra si becca col 20.. 2 o 3 pallini se va bene e col 12 qualcuno in più.. e quindi piu ferimenti e non la si prende proprio...
Ma non credo piu alla gittata come si legge in giro.
Non è una questione di gittata... ne ho buttati di pallini in alto a 45-50 metri (reali) col calibro 20 e quando ci si becca bene cade tutto.
Per avere rosate piu fornite nel 20 bisogna usare numerazioni piu piccole.. (piombo piu piccolo) e questo si che è un problema.. perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo.. e arriverà piu lontano e con piu precisione.

Questo ovviamente è un mio parere, basato su numerose prove e utilizzo del calibro 20 sfruttandolo fino all'osso.
Non voglio imporre la mia idea nè insegnare qualcosa a qualcuno o peccare di presunzione, ma se non si gioca a calcio non si puo fare nemmeno goal.

(per la cronaca) amo il calibro 20 e continuo ad usarlo.
 
Oggi voglio condividere la mia esperienza. Caccio da sempre con calibro 12 e da 4 anni col cal 20 ininterrottamente.
Col ventino ho fatto tiri strabilianti, anatre, colombacci e tutto ciò di cacciabile (tranne cinghiale)
Faccio perennemente prove di rosata sia per le cartucce che per gli strozzatori..

Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)

IN conclusione mi sono fatto una mia idea. Il veri limiti del calibro 20 sono pochi.. e principalmente 2.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).

Il secondo, quello che più ho riscontrato, è la concentrazione dei pallini in rosata. Poco piombo e rosata piu scarna nelle lunghe distanze.
Le varie prove fatte a 45 metri e 50 metri con il 20 e il 12 parlano chiaro... il venti ha molto meno pallini nel bersaglio e quindi molti piu buchi.
Il 12 ha rosata piu densa e lascia meno vuoti...

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20, ma la verità sta che a 50 metri un calibro 20 lascia molti vuoti (vuoi anche per qualche deformazione in più, ma è da dimostrare in base alle caratteristiche dell'arma) e questo su prove a cartoncino.
C'è poco da fare. ovvio che un'anatra si becca col 20.. 2 o 3 pallini se va bene e col 12 qualcuno in più.. e quindi piu ferimenti e non la si prende proprio...
Ma non credo piu alla gittata come si legge in giro.
Non è una questione di gittata... ne ho buttati di pallini in alto a 45-50 metri (reali) col calibro 20 e quando ci si becca bene cade tutto.
Per avere rosate piu fornite nel 20 bisogna usare numerazioni piu piccole.. (piombo piu piccolo) e questo si che è un problema.. perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo.. e arriverà piu lontano e con piu precisione.

Questo ovviamente è un mio parere, basato su numerose prove e utilizzo del calibro 20 sfruttandolo fino all'osso.
Non voglio imporre la mia idea nè insegnare qualcosa a qualcuno o peccare di presunzione, ma se non si gioca a calcio non si puo fare nemmeno goal.

(per la cronaca) amo il calibro 20 e continuo ad usarlo.

50 m sono tanti......anche per un 12, poi con un 20ino canna 65 come dici tu, per me non sono raggiungibili se non per casualita"!,
 
Il 20 è un bel calibro 👍 dalla maneggevolezza innegabile, io lo uso con piacere....salvo poi mandarlo a fanc@lo allorché impallino un colombaccio a giusta distanza...questo vien (sembra) giù sfarfallando indubbiamente colpito.....salvo poi accorgerti mentre stavi incannando il 2° per tentare la coppiola....che il 1° s'è miracolosamente ripreso...e a 2 metri da terra guadagna la macchia mezzo scassato 🙄! Quindi alla luce di questi episodi,già più volte capitati da quando uso il simpatico calibro 😳.....per determinati selvatici si va' di cal.12....poi se capitano quando sto' col 20 ....gli si tira uguale....ma gli esiti son incerti ! Altra differenza tra i due Calibri,sempre opinione personale, è il numero di pippe mentali riguardo il munizionamento da utilizzare....molto più alto quando devo caricare un cal.20...automatico ,sovrapposto o doppietta che sia 😁!

Un saluto
 
Per prima cosa devo forse sfatare la diceria che il 20'ino spara piu stretto (ci sono poi cosi tante variabili di canna e cartucce e strozzatori che non danno conferme o certezze)
Quotissimo, è una cosa così palese tra l'altro... Molta gente parla a vanvera.

Col mio ventino canna 65 e strozzatori esterni sono arrivato in alto quanto e più volte di fucili in calibro 12 con canna da 76 in mano a bravi tiratori amici miei.
Il piombo arriva ovunque... l'energia cinetica dei pallini arriva come c'arriva il 12.. (si pensi poi che i bar sono quelli o anche di piu nel 20)
L'energia cinetica è una cosa che non dipende solo dalla velocità del corpo, ma anche dalla sua massa, com'è visibile nella formula (K = 1/2 m * v^2), quindi c'è una piccola imprecisione nel discorso se hai sparato con due grammature diverse. Altresì, se le grammature fossero uguali ma la misura di pallini diversa non sarebbe ancora vero il discorso, in quanto ovviamente una volta usciti dalla canna, i pallini si comportano come unità a sè stanti essendo munizione spezzata.

Il primo è che per il no toxic ha sempre una camera poco spaziosa, anche se magnum o supermagnum ( vedi oltre oceano che cartucce sparano e con quanti grammi).
Cosa intendi con "poco spaziosa anche se magnum o supermagnum"? Di norma il 20 ha la camera da 76

Non mi si venga a dire che il 20 non arriva lontano come il 12. Arriva, la differenza potrebbe essere impercettibile, in difetto o no per il 20
Dipende dalle prove che hai fatto tu. Come hai detto sopra, ci sono talmente tante combinazioni che questo discorso potrebbe non essere sempre vero...

perchè un pallino del 5 ha un'energia cinetica piu forte di un pallino del 7 e mezzo..
Come prima, dipende dalla velocità col quale il corpo è proiettato nello spazio. Il discorso regge a parità di velocità, essendo che la K è direttamente proporzionale sia alla velocità che alla massa.
E dubito che nella maggior parte dei casi sia così.
Infatti se cambi pallini in modo così drastico come mi hai descritto (dal 5 al 7 1/2) molto probabilmente il fondello sarà diverso, la marca diversa, la polvere diversa, ... tutte variabili che diminuiscono la velocità, quindi l'energia cinetica potrebbe essere la stessa, se non addirittura inferiore nel 5!!
Tanti saluti! ;)
 
È un po'che mi stuzzica l'idea di acquistare un 20 avendo io solo 12 e 410. I pensieri che non possa essere adeguato non mi sfiorano anche perché avendo ottimi risultati in 410 non vedo perché non dovrei averne con il 20.... L'unica cosa che ancora un po' mi frena è che non ne vedo uno scopo specifico...forse più in là con l'età mi deciderò ad alleggerirmi un po'!
 
il 20..dipende dalle cartucce. ma per una ragione logica, avendo meno g di pb (25/27g contro 34/36g)

- a pari diametro di rosata, minore densità
​​​​​​- a pari densità di pallini, minor diametro di rosata.

perció pure giocando con gli strozzatori o pure volendo assumere pari energia dei pallini, c’è comunque uno svantaggio balistico nella rosata.

se poi si vuole mettere in conto fucili più leggeri o altri fattori al di fuori della balistica si potrebbe discutere.
 
Io veramente, non noto grosse differenze tra uno e l'altro.Ho cacciato col 12 una vita e lo conosco bene. Passando poi da anni al 20, non ho notato differenze sostanziose nei tiri effettuati. Sarà che oggi come oggi le tecniche di caricamento sono cambiate, utilizzando materiale "moderno", polveri, inneschi e soprattutto contenitori, con strozzature adeguate, il piccolo calibro si avvicina molto al fratello maggiore. Non dimenticate che arriva a sparare 40 gr. di piombo, come nel 12, 50 gr, (escludendo il supermagnum)
Ripeto ho cacciato di tutto e incarnierato di tutto, anche a distanze riguardevoli, tanto da meravigliare chi era presente e cacciava col 12.
Se poi, valutiamo la maneggevolezza, il peso, (anche delle munizioni da portare addosso), ecc... Allora qui vince a pieno titolo il 20.
Di contro non nego che è più facile colpire e abbattere col 12, anche perchè col 20 ci vuole un po di precisione in più.
 
IN conclusione mi sono fatto una mia idea. Il veri limiti del calibro 20 sono pochi.. e principalmente 2.



Il secondo, quello che più ho riscontrato, è la concentrazione dei pallini in rosata. Poco piombo e rosata piu scarna nelle lunghe distanze.
Le varie prove fatte a 45 metri e 50 metri con il 20 e il 12 parlano chiaro... il venti ha molto meno pallini nel bersaglio e quindi molti piu buchi.
Il 12 ha rosata piu densa e lascia meno vuoti...

E questo ti sembra un limite da poco ? ..... non è sufficiente sapere che la minor concentrazione a pari distanza significa minor possibilità di riuscire ad abbattere il silvatico ? Cosa è più importante ? La forza di penetrazione del singolo pallino a 40 mt o che a quella distanza a colpire ci siano più pallini con quell'energia ?
In conclusione, il 20 arriva si lontano come il 12, ma non " ammazza " come il 12. Quindi il 12 è più performante balisticamente.
Personalmente sia col 20 che con il 12 ingaggio il selvatico alle stesse distanze, senza preoccuparmi di quanti pallini arrivino, ma con il 20 utilizzo una strozzatura " full " e col 12 una 2 stelle, questo per avere sul bersaglio da colpire la stessa concentrazione di pallini, ma con il 20 e la rosata stretta dovuta all'abbinamente di canna strozzatissima il bersaglio è meno facile da colpire. Ovvio poi, che sia col piccolo che col grosso, per avere successo alle distanze limite, sarà necessario anche un abbinamento con munizioni performanti per le lunghe distanze
 
Io uso entrambi i calibri...ho fatto un sacco di prove...alla placca, puoi sparare da 10 a 50 metri ottenendo risultati buoni e concreti ma il tiro è statico, si spara ad un bersaglio fisso, si spara da imbracciati oppure si imbraccia e si spara velocemente, alla fine quello che conta è la risposta sul selvatico e li c'è una bella differenza tra una placca ferma in un punto ed un'anatra o un colombaccio che ti sfrecciano veloci.
Si parla di 50 metri...ma 50 metri sono tantissimi, il tiro medio con la piu alta capacità di abbattimento sono 30-35 metri...50 metri sono 15-20 metri in piu in cui succede di tutto, dai pallini che perdono energia residua e cedono meno potenza, alla rosata che inizia a diradarsi alla condizione che a 50 metri un colombaccio lo vedi piu piccolo di quando lo vedi a 35 e quindi i margini di errore sono piu elevati.
Ricordando che l'etica venatoria vorrebbe un abbattimento pulito e netto, ipotizzando di tirare a un colombaccio a 35 metri con una cartuccia cal 12 da 34 gr del 5 contenente 240 pallini circa di cui solo il 10% andranno a bersaglio e di questi la metà colpirà organi vitali parliamo di 12 pallini mortali...se usassimo alla stessa distanza una cartuccia calibro 20 da 28gr del 5 avremo 196 pallini che con la % di cui sopra solo 9 potrebbero colpire organi vitali...con tutte le variabili del caso avremo i soliti 5 pallini che uccideranno l'animale, quindi le probabilità di abbattimento di entrambi i calibri sono sempre a favore del 12.
Onestamente io voglio abbattere nettamente, voglio recuperare senza correre dietro ad animali feriti che saltano qua e la ma soprattutto odio quando l'animale ferito va a morire lontano e nn viene recuperato. Motivo per cui ci sono alcune cacce che pratico col 20 come la piccola migratoria, allodole, tordi e quaglie e poi ci sono le cacce in cui serve la carica del piombo notevole e li ci vuole il 12 con le sue cartucce grammate, ad anatre e colombacci ci vuole la botta forte...il 20 resta a casa in quei casi.
Ovviamente questo è un mio parere personale, poi ognuno caccia come vuole.
 
Ciao a tutti.
È una vita che si parla di differenze fra calibro 12 e 20 e ogni tanto qualche estimatore del piccolo calibro se ne esce con la fatidica affermazione: “per me sono simili” od addirittura “uguali” “non noto differenze”.

il fatto che il suo affezionato utilizzatore si trovi bene con il suo ventino non può ribaltare le leggi della fisica.

Se prendiamo due cartucce sovrapponibili per grammatura, numerazione di piombo e velocità iniziale, ci accorgiamo semplicemente che la carica sparata con il 20:avrà pressioni ben più elevate di quella in calibro 12.
Ciò - come noto - si traduce in maggiore deformazione dei pallini e rosate peggio distribuite.

Per cui sgombriamo la mente da ogni fissa o aerofagia mentale: a partita di caratteristiche tra armi e cartucce il 12 sparerà SEMPRE meglio del 20.
Ciò non toglie che con il ventino non ci si possa togliere belle soddisfazioni.

Ci sono cacce in cui il calibro inferiore per il suo minor peso e la migliore maneggevolezza può essere addirittura preferito al 12.
Un mio caro amico, ventista da sempre, sostiene che quello che perde in rosata lo guadagna in maneggevolezza: difficile dargli torto.

I tiri lunghi capita a tutti di farli - e con tutti i calibri. Tuttavia per il calcolo delle probabilità è evidente che una buona cartuccia calibro 12 sarà sempre più performante di una cartuccia di calibro inferiore.

So che quanto scrivo ora dispiacerà a qualcuno, ma personalmente trovo demenziale cimentarsi con tiri al limite con i piccoli calibri per il semplice gusto di compiacersi con se stessi e con gli amici per avere fatto il “tirone” con lo “schioppino”.

Ho visto all’opera più di una volta questi fenomeni e il numero di padelle e di feriti è stato sempre di gran lunga superiore al logico utilizzo di un calibro e di una munizione adeguata.

Se uno vuole dimostrare le proprie abilità lo faccia al tav con i cocci e non sulla pelle dei selvatici, che per etica, logica e moralità meritano di morire rapidamente e non di andarsene feriti e sofferenti a tirare le cuoia chissà dove.

Ogni calibro va usato nel suo giusto range di portata.
Lasciamo perdere i 50 metri che - se non sei il Digweed della situazione - sono tanti anche in calibro 12.

un saluto

Maurizio
 
Il maggior problema col 20, anche se di 76 mm, e' col no-tox. A meno che non si sparino pallini in lega di tungsteno, col no-tox di ferro bisogna usare pallini molto piu' grossi. Per esempio, ad anatre bisogna usare pallini del 3 o del 2. E in una cartuccia 20/76 di questi pallinacci ce ne entrano veramente pochi. Il risultato e' una rosata sguarnita e pochissimi pallini sul bersaglio. Ricetta sicura per ferimenti o padelle totali. Qui negli U.S., dove tanti usavano il 20 per le anatre con cartucce 20/76 e pallini di piombo del 6 prima del divieto di usare il piombo per gli acquatici, quando poi il piombo fu vietato il 20 lo lasciarono tutti a casa. E anche i dodicisti ricrsero ai supermagnum (89 mm) o al calibro 10 (qui permesso).

Io ho usato il 12 fin dal 1962 (tronchino Beretta cal. 12, prima della prima licenza e poi nel 1964 l'S55B con la prima licenza) fino a quattro anni fa, quando comprai un sovrappostino 20/76 della CZ, al quale s'e' aggiunta la mia doppiettina F.A.I.R. Iside. Uso questi fucili esclusivamente per la caccia alle tortore. Per altre cacce ad animali grossi o coriacei (tacchini, coyotes, bobcats e cornacchie) usero' sempre il 12 con cartucce da 70 o 76 mm, a seconda della preda designata. Il vantaggio del 20 per la caccia alle tortore e' la leggerezza del fucile, e la facilita' di brandeggiarlo per seguire le aereobazie delle tortore. Non mi aspetto "tironi" dal 20, pero'.

Aggiungo che il 20, caricato con cartucce da 76 mm e pallini al tungsteno del 6 e 7 1/2 e' ancora usabile in palude, col 6 per anatre grosse, e 7 1/2 per alzavole e beccaccini. Ma preferisco il 12 per tali cacce.
 
Il 20 è indubbio che sia un calibro inferiore, quindi perchè in questa "Valle di lacrime" sciupare una occasione a volte l'unica della giornata, che con il 12 sarebbe stata portata a termine con meno problemi? Io è questo che mi chiedo sempre, oltretutto le cartucce costano anche di piu e cè meno scelta. per me è un calibro da tordi max da tortore e data la mia stazza sarebbe come andare col fuciletto a tappi.
 
oltretutto le cartucce costano anche di piu e cè meno scelta. per me è un calibro da tordi max da tortore e data la mia stazza sarebbe come andare col fuciletto a tappi.

Le cartucce costano notevolmente in piu...un' uscita ad allodole con il 12 mi costa 5,50 (rio game load 32gr pb11) mentre con il 20 mi costa 7-7,50 (fiocchi 28gr pb 10) se aggiungi che con il 20 si fa qualche padella in piu...è anche antieconomico. Però dovendo trasportare dalla vettura al punto in cui piazzo il capanno che sono circa 1,5km varie attrezzature tra cui giostre, stampi, capanno, sediolino, cassetta con le cartucce ecc...allora tutto sommato il fucile da 2,5kg mi sta piu che bene...idem per le quaglie, col caldo 25 cartucce del 20 pesano la metà di quelle del 12.
 
Tutti i discorsi che derivano dall'esperienza sono assolutamente condivisibili.
Ho usato 12 e 20 e sono d'accordo con quello che dite su questi calibri.
Il 410 lo ho usato, ma secondo me ti lascia poco margine di errore, rosata veramente piccola.
Però vorrei rispondere a chi ha creato la discussione, Mick, quando parla di gittata. E qui l'esperienza non serve a niente, serve la fisica. La gittata dipende dalla velocità del proiettile e dall'angolo di tiro, a parità di proiettile.
Quindi se sparo dei pallini del 5 a 410 metri al secondo a bersagli alla stessa altezza tra loro, la gittata è uguale, o con il calibro 20 o con il 12 o con qualsiasi altra arma.
Diversa è la portata utile delle armi a canna liscia, che dipende dalla densità di rosata che permette di avere più pallini a bersaglio ad una determinata distanza. Come ha detto Mick il 20 ha più vuoti di rosata del 12 a una determinata distanza, ancora di più ne avrà il 410 ecc....

Cioè se sparo ad un colombaccio con pallini del 5 a 40 metri avrò meno vuoti di rosata con i 36 grammi del 12 rispetto ai 28 grammi del 20 e ancora più vuoti avrò con i 19 del 410.

Naturalmente, per mera fortuna 5 pallini del numero 5 possono incontrare un colombaccio a 50 metri anche se sparato con il calibro 9 flobert.

Anche la portata utile può essere verificata empiricamente. Basta prendere un centinaio di cartucce per calibro del numero adatto all'abbattimento del selvatico scelto e sparare alla sagoma di questo selvatico. Avrà maggiore portata utile chi ne mette, mediamente, di più in sagoma.

​​​​​chi vince io lo sa già, se volete scoprirlo non vi resta che sparare.........

P.S.
Nel tiro a volo, anche a parità di grammatura, usano il calibro più grande perché le rosate sono meno disperse nel senso della lunghezza, figuriamoci con differenze di 12 grammi o di 20 grammi!!!
 
Il 12 è superiore al 20 balisticamente, che poi lo sia venatoriamente è tutto da verificare. L'azione " venatoria " riconducibele all'incontro con il selvatico ( che sia " cercato " piuttosto che " atteso " ) ha come conclusione positiva l'abbattimento della preda. Nel mortorio di selvaggina che è il territorio italiano in gran parte del libero, non si può che dar ragione alla disamina dell'amico Gianni ..... quell'unica occasione, magari su selvaggina pregiata, non può essere vanificata perchè ce ****o poco, oppure perchè l'incontro permette l'ingaggio ad una distanza dove il 20 non mi garantisce densità di rosata adeguata al successo. Però l'azione venatoria, potrebbe anche iniziare con una scarpinata tra i colli di 1 ora per raggiungere la posta. Magari in un giorno di passo con la speranza di incappare nella giornata giusta per l'entrata dei tordi, oppure la mia caccia preferita è quella dello scaccio con camminate di ore ed ore, ma può essere anche la ricerca della selvaggina con il fedele amico a 4 zampe. Allora dopo le fatiche della cerca in terreni difficili, per il raggiungemento della posta ecc., il brandeggio nel momento clou di uno spollo o l'imbraccio dell'arma al frullo dopo 5 ore di ricerca mi permette con il 20 di avere un vantaggio che solo chi non ci ha cacciato non potrà capire. Ma anche portarsi dietro 2 saccocciate di munizioni del 20 nel gilet anzichè uno zaino che tra l'altro squilibra la postura del cacciatore ha vantaggi che sopperiscono alla minor resa balistica. La caccia non puo ricondursi esclusivamente all'atto conclusivo dove vince che c'è la più lungo, perchè poi se si è stanchi non s'alza in tempo debito ed il piccolo ti soffia la preda.
Riguardo le munizioni, il costo maggiore di quelle del 20, se pur anche fossero 2 euro a pacco, rapportato alle spese sostenute per la nostra passione, prima di avere incidenza significativa bisognerebbe sparare almeno 100 pacchi, ovvero 2500 cartucce, ma aollora se si sparano tante cartucce non credo sia un reato avere meno possibilità di abbattimento, anzi nella consapevolezza della minor portata utile, col 20 si dovrebbe sparare a meno animali, uguale meno colpi esplosi, uguale a stessa spesa
 
Sono d'accordo. Ecco perche' ho comprato i due ventini per la caccia alle tortore. La brandeggiabilita' per me e' la virtu' principale del 20 quando si cacciano piccoli uccelli che volano velocissimi a zig zag e a cavatappi. C'e' poco da usare il follow-through, con loro. Impossibile seguirle con la volata. Si cerca di indovinare dove saranno nella prossima frazione di secondo e si butta li' una stoccata che in genere riesce una volta su 4 o 5. Sono sicuro che la tortorella americana fu inventata da Dio perche' i fabbricanti di cartucce potessero prosperare. E poi con le nostre tortorelle basta un pallino e vengono giu'. E in genere non cercano di darsela a gambe come tordi e beccaccini, ma restano li' accovacciate, in shock. Ma per cacce piu' impegnative il 12 e' il re indiscusso. Piu' pallini arrivano sul bersaglio, meno animali feriti e perduti.
 
P.S.
Nel tiro a volo, anche a parità di grammatura, usano il calibro più grande perché le rosate sono meno disperse nel senso della lunghezza, figuriamoci con differenze di 12 grammi o di 20 grammi!!!
Se la grammatura massima da utilizzare a caccia per legge fosse stabilita in grammi 28 nel cal.12 io passerei al cal.20. I 28 g. preferisco tirarli nel cal 20. Al tiro al volo chi i piattelli li "fumava" con 32 g con 24 li rompe, chi li rompeva con 32 g. con 24 g. una buona parte non li prende, e l'altra buona parte li scheggia. Le rosate nel cal.12 saranno anche meno "disperse" i fatti dicono che erano meno "disperse" con 32 g. Fermo restando che le rosate del 20 sono più strette, questo l'ho capito pure io che non so niente di balistica. Non ho ancora capito se una cartuccia del piombo 5 sparata nel cal. 20 a 35 m ha meno potere d'arresto di una cartuccia del n° 5 sparata nel cal 12 con la stessa velocità di uscita. La stessa cosa chiedo per il potere lesivo. Cioè oltre a fermare l'animale li deve provocare ferite mortali. Tutti i calibri possono essere micidiali, se impiegati bene, quindi io scelgo il calibro perchè ho valutato che in quel determinato ambiente e per quel determinato selvatico ha la sua micidialità, il calibro 20 in determinate circostanze ha la stessa micidialità del cal.12, non vedo motivo e nemmeno vantaggio di utilizzare con calibro più potente. Logicamente con il 20 ci vuole un poco di mirite in più. Io ho visto cacciatori fare tutta la caccia con il 20 e sbagliare pochissimo, in ogni caso l'arma e il calibro devono essere adatte a chi le impiega. Non è sempre scontato che il calibro più grosso è meglio di quello più piccolo, ci sono cacciatori che con il calibro 12 non riescono ad avere buoni risultati, al contrario con il cal 20. I miei due nonni erano amici e compari, cacciavano insieme, il padre di mia madre cacciava con il 16 e il padre di mio padre con il 12, già allora le discussioni erano interminabili. :):)
 
Un aspetto della questione che, credo, non e' stato accennato e' che la rosata del 20 non e' necessariamente piu' stretta, perche' la dimensione della rosata dipende in gran parte dalla strozzatura. Il problema e' che piu' il bossolo e' lungo in proporzione alla sua larghezza, come nel caso del 20 rispetto al 12, e macrosopicamente nel .410/76 dalla cartuccetta che pare una matita, piu' la rosata e' lunga. Ed ecco la fallibilita' della prova alla placca. La placca e' bidimensionale. La rosata e' tridimensionale. Quando vai a vedere una rosata alla placca pare bella e guarnita perche' la placca e' stata colpita sia dai pallini in testa alla rosata, che da quelli nel mezzo e da quelli in coda. Ma a meno che non si spari ad un bersaglio a fermo, o ad uno che voli direttamente via dal cacciatore alla stessa altezza della volata o gli voli incontro sempre alla stessa altezza, alla posizione di un uccello che vola trasversalmente rispetto all'asse della volata non arriveranno tutti i pallini della rosata, ma soltanto quelli appartenenti alla parte della rosata che sara' nella posizione spazio-temporale del bersaglio. E piu' il bersaglio e' distante e veloce, e meno pallini lo raggiungeranno gia' per la dispersione laterale della rosata, ma anche per la dispersione longitudinale di essa. La placca vi da' una visione parziale e non troppo affidabile dal punto di vista pratico dell'efficacia venatoria. Una cartuccia come quella del 12, larga quasi il doppio di quella del 20, avra' una colonna di pallini piu' corta e con piu' pallini ad ogni piano secante della rosata. Ed il bersaglio sara' colpito da piu' pallini.
Dire che certi sono piu' micidiali col 20 che col 12 non significa affatto nulla dal punto di vista balistico. Ci sono troppe variabili. Forse chi spara meglio col 20 lo fa perche' ha meno forza negli arti superiorie nel torso per brandeggiare sufficientemente l'arma piu' pesante. Forse reagisce di piu' al rinculo maggiore del 12, lo anticipa, e da' unta strattonata all'ingiu' al momento di "stringere la botta." O forse il calcio, il bilanciamento e altri fattori intrinsechi all'arma non sono quelli giusti per lui. Ma la fisica applicata alla balistica non e' un'opinione. La micidialita' e' un fattore legato fra l'altro anche alle dimensioni della rosata, sia di larghezza che di lunghezza. E la lunghezza della rosata dei calibri inferiori e' un handicap puro e semplice nei tiri a bersagli che traversano o che, al di sopra del tiratore, vanno via o vengono piu' vicini. In altre parole, ogni volta che un certo anticipo e' necessario.
Il resto e' leteratura e oggetto di discussioni da bar dei cacciaori, tanto interminabili quanto futili e non basate su fatti reali.
 
Un aspetto della questione che, credo, non e' stato accennato e' che la rosata del 20 non e' necessariamente piu' stretta, perche' la dimensione della rosata dipende in gran parte dalla strozzatura. Il problema e' che piu' il bossolo e' lungo in proporzione alla sua larghezza, come nel caso del 20 rispetto al 12, e macrosopicamente nel .410/76 dalla cartuccetta che pare una matita, piu' la rosata e' lunga. Ed ecco la fallibilita' della prova alla placca. La placca e' bidimensionale. La rosata e' tridimensionale. Quando vai a vedere una rosata alla placca pare bella e guarnita perche' la placca e' stata colpita sia dai pallini in testa alla rosata, che da quelli nel mezzo e da quelli in coda. Ma a meno che non si spari ad un bersaglio a fermo, o ad uno che voli direttamente via dal cacciatore alla stessa altezza della volata o gli voli incontro sempre alla stessa altezza, alla posizione di un uccello che vola trasversalmente rispetto all'asse della volata non arriveranno tutti i pallini della rosata, ma soltanto quelli appartenenti alla parte della rosata che sara' nella posizione spazio-temporale del bersaglio. E piu' il bersaglio e' distante e veloce, e meno pallini lo raggiungeranno gia' per la dispersione laterale della rosata, ma anche per la dispersione longitudinale di essa. La placca vi da' una visione parziale e non troppo affidabile dal punto di vista pratico dell'efficacia venatoria. Una cartuccia come quella del 12, larga quasi il doppio di quella del 20, avra' una colonna di pallini piu' corta e con piu' pallini ad ogni piano secante della rosata. Ed il bersaglio sara' colpito da piu' pallini.
Dire che certi sono piu' micidiali col 20 che col 12 non significa affatto nulla dal punto di vista balistico. Ci sono troppe variabili. Forse chi spara meglio col 20 lo fa perche' ha meno forza negli arti superiorie nel torso per brandeggiare sufficientemente l'arma piu' pesante. Forse reagisce di piu' al rinculo maggiore del 12, lo anticipa, e da' unta strattonata all'ingiu' al momento di "stringere la botta." O forse il calcio, il bilanciamento e altri fattori intrinsechi all'arma non sono quelli giusti per lui. Ma la fisica applicata alla balistica non e' un'opinione. La micidialita' e' un fattore legato fra l'altro anche alle dimensioni della rosata, sia di larghezza che di lunghezza. E la lunghezza della rosata dei calibri inferiori e' un handicap puro e semplice nei tiri a bersagli che traversano o che, al di sopra del tiratore, vanno via o vengono piu' vicini. In altre parole, ogni volta che un certo anticipo e' necessario.
Il resto e' leteratura e oggetto di discussioni da bar dei cacciaori, tanto interminabili quanto futili e non basate su fatti reali.


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Be be.... cosa diresti se tutti quei "forse" sarebbero certezza. Naturalmente riferito a chi col 20 ci spara continuamente. Io ripeto, a caccia, non mi accorgo se ho in mano un 20 o un 12!
I fatti reali, secondo me, sono quelle miriadi di esempi che ti potrei raccontare perchè accaduti realmente a me di persona e siccome conosco bene tutti e due calibri, posso tranquillamente dire la mia.
Certamente, se uno usa il 20, solo per uccelletti a fermo, perché convinto erroneamente che più di questo il 20 non può fare, allora non scoprirà mai le potenzialità di detto calibro. Se lo ha e lo lascia a casa, preferendo il 12, allora non saprà mai se quei tiri effettuati col 12 si potevano fare col 20.
Ripeto, io col 20 ci vado ad anatre, (per farti un esempio), forse perchè sono abituato ad effettuare il tiro il più vicino possibile, anche col 12, forse perchè non mi faccio seghe mentali, forse perchè ci prendo, ....non lo so, ma le anatre cascano, se ne possono anche andare, ma succede anche col 12.
Ti posso assicurare, per esperienza vissuta, che nel range di 40 mt, abbatto col 20 come col 12. Certamente con degli accorgimenti diversi tra i due calibri, ad esempio; col 12 la cartuccia ideale è una 36 gr, anche il 20 spara 36 gr. Nel 12 magari userò un 2* mentre nel 20 1*. Col 20 monto una prolunga particolare di 10 cm, artigiana, che a sua volta alloggia strozzatori interni. Questa prolunga, attenua il rinculo, perchè bucherellata e corregge la rosata, mantenendola compatta anche a distanze riguardevoli.
Se poi ti dicessi, la meraviglia dei presenti ai tiri, non ci crederesti come non ci credevano questi quando avvicinandosi vedevano il 20 o altri che sono a conoscenza del cal. che utilizzo.
Naturalmente la cartuccia è un elemento essenziale per la riuscita e anche la qualità del piombo.
Ho notato che certi tiri a limite andati a segno, li ho effettuati con piombo nikelato. Sarà una mia fissa, ma ormai ho acquisito una certa sicurezza quando sparo queste cartucce.
Inoltre; sono consapevole che fisica applicata alla balistica sono due scienze dove non vi sono opinioni......ma che ti devo dire....booooo forse a volte la pratica rompe la grammatica!
 
Il discorso del bossolo più stretto implica sicuramente una rosata più sviluppata in lunghezza rispetto all'ampiezza. Per questo si dice che i piccoli calibri tirano stretto. Di per sè per il cacciatore medio una rosata lunga non è necessariamente uno svantaggio, perché potrebbe aiutare a risolvere in caso di piccoli errori di calcolo dell'anticipo. Naturalmente il tiratore di Trap, professionista o amatore che sia, con 24 o con 32 grammi che siano, sa benissimo dove sparare e la rosata ampia è più utile della lunga, a maggior ragione con una bassa dose di pallini.
quanto all'effetto terminale sul selvatico, a parità di velocità iniziale dei pallini ed a parità di numero ( e peso) dei pallini, la capacità di abbattimento di un selvatico dipende solo ed esclusivamente dal numero di pallini che raggiungono il bersaglio ( e da dove lo colpiscono.....) perché l'energia cinetica del singolo proiettile quella è a prescindere dal calibro del fucile

È certo che la scelta del calibro​ va fatta anche considerando altro, ma qua si parla di gittata è portata utile.

Personalmente, nelle cacce che faccio, non ho trovato quasi differenza tra il 12 ed il 20, complice il fatto che con il calibro 12 amo sparare cariche medio-leggere.
 
Mi dispiace per quelli cha amano cacciare col 20, che a me piace usare adesso per la piccola selvaggina, ma se il piombo sara' bandito in Italia quelli che non hanno la possibilta' o la voglia di comprare cartuccce al tungsteno dovranno appenderlo al fatidico e proverbiale chiodo e comprare un 12/76 o--meglio se si cacciano acquatici e palombe--un 12/89 per ottenere risultati appena passabili con i pallini di ferro.

A quel punto tutte le discussioni sul soggetto "12 o 20?" e sulle rosate lunghe e strette o larghe e corte non saranno che seghe mentali, perche' in una cartuccia del 20 non si possono stipare abbastanza pallinacci grossi (del 2 o del 3) di ferro da ottenere una rosata abbastanza nutrita ed un potere d'arresto accettabile entro 25 metri, aleatorio a 35. Qui negli U.S., dove il bando al piombo per gli acquatici in qualsiasi zona, secca o bagnata, in palude o al campo, in piana o in collina e' stato effettuato da diversi decenni, e' stata la nostra esperienza che senza pallini al tungsteno il 20/76 non vale una cippa. Validissimo invece, con pallini al tungsteno del 6 (che producono una bella rosata), se si tira dritto ed entro i 35-40 metri.

Se fossi in Europa oggi, eviterei del tutto di acquistare un fucile di calibro inferiore al 12/76, e probabilmente opterei per il 12/89.
 
Non hai tutti i torti, ma con cariche molto veloci e i grossissimi pallini (No. 2 o 1) che si possono caricare in abbndanza nel 12/89 (un po' meno nel 12/76) a 30-35 metri ci si arriva ad abbattere. Magari poi o ci pensa il cane a abboccarla ancora viva, o altri due o tre colpi per finire un'anatra caduta. Ma di certo i 40-45 metri comodi possibili col tungsteno neanche te li sogni col ferro. E io col tungsteno (in lega con ferro e nichelio) non sentivo neanche il bisogno delle cartucce 12/76
 
Sono totalmente d'accordo con te, anche se non utilizzo il 20, questo modo di ragionare lo applico con il 28, che utilizzo per quando cammino mentre il 12 per quando sto fermo.
Sicuramente il 12 ti da dei vantaggi balistici non indifferenti, per ovvii motivi, ma il calibro minore ti permette di trasportare lo stesso numero di cartucce stancandoti di meno, inoltre anche la velocità di brandeggio è a favore del piccolo calibro che pesando meno e lo si nota più sugli animali che partono nello stretto, durante la scaccia o sotto ferma del cane dove spesso le distanze non sono elevate, piuttosto che quando li aspetti in un capanno dove li vedi arrivare e ti prepari per tempo. Per quanto riguarda le padelle confermo che se ne fanno di più ma meno di quante ne immaginavo prima di cominciare ad utilizzare il (28 nel mio caso) di feriti o animali caduti vivi non noto differenze perché quando utilizzo il calibro più piccolo tengo presente che a certe distanze non posso arrivare.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
    - **Vantaggi**: Bassa erosione, ottima resa energetica e adattabilità a vari tipi di inneschi.
    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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