Cinghiale in selezione....servono davvero i calibri (quasi) africani?? (2 utenti stanno leggendo)

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Leggi altre fonti, come Nathan Foster di ballistic research o anche altre fonti americane.

Questa è la classificazione tradizionale in millesimi di pollice dei calibri.
Penso @giovannit. possa confermare.


In center fire cartridge terminology, calibers of .312”and below are described as small bores, the calibers 8mm (.323”) through to .375” described as medium bores and those above .40 are described as large or big bores.
 
Ultima modifica:
Leggi altre fonti, come Nathan Foster di ballistic research o anche altre fonti americane.

Questa è la classificazione tradizionale in millesimi di pollice dei calibri.
Penso @giovannit. possa confermare.


In center fire cartridge terminology, calibers of .312”and below are described as small bores, the calibers 8mm (.323”) through to .375” described as medium bores and those above .40 are described as large or big bores.
Confermo

 
Mi fa moooolto piacere leggere che il 35 Whelen ed anche il 9,3x62 vengano considerati "calibri medi" nei post pubblicati qui sopra.......quindi, a questo punto, possiamo considerarli non piu' "quasi africani" ma calibri validi in relazione alla tipologia della zona, alle situazioni ed imprevisti che si possono verificare nelle stesse ed anche alla mole del selvatico che potrebbe apparire ai nostri occhi......
Non c'e' niente da fare, quando ci si vuole documentare sui vari calibri, non c'e' niente di meglio che farlo sui siti o forum americani. 👍

Un salutone
Alberto

NB- riguardo al 35 Whelen, avendolo ricaricato ed utilizzato nei miei ultimi 15 anni di braccata al cinghiale, posso affermare con estrema sincerita', di ritrovarmi in pieno accordo su quanto riportato dall'articolo pubblicato da Giovanni sulle sue prestazioni.....grazie Giovanni per averlo pubblicato.
 
Questo paragrafo dell'articolo sul .35 Whelen dovrebbe mettere fine a questa interminabile discussione sull'utilizzo di questo o quel calibro sul setolone:

One of the major aspects of the .358 bore is that it is what I call ‘forgiving’ of shot placement. We should all practice to be good marksman. The man who says “it’s where you hit them, not what you hit them with that counts” speaks some truth. But this statement is flawed in that it is based on the expectation of absolute human perfection. Unfortunately, such an absolute cannot be obtained. We are as the saying goes, perfectly imperfect. So while we strive (and we should) to be good marksmen and women, cartridges like the .35 Whelen provide further assistance for those times when invariably, we will make mistakes.

E mo' basta, basta davvero, per quanto riguarda me, ma devo aggiungere che io non caccio cinghiali, ma cervi. I cervi codabianca a volte aggrediscono gli umani, ma principalmente durante la fregola. Non escludo che un cervo codabianca o mulo ferito, se messo alle strette, non carichi il cacciatore. Io sono stato caricato da un cervo mulo ferto, ma a meta' carica perse coraggio (ed energia,) sterzo', scappo', e crollo' dopo un centinaio di metri, morente. Con i cinghiali e' un'altra storia. Episodi di cinghiali che aggrediscono esseri umani--e non solo se sono feriti-- sono spesso riportati dai media. Ecco percio' che il valore dei calibri medi e anche grossi diviene evidente quando un verro ferito o una scrofa infuriata dalla **** d un porcastro al suo seguito diventa una minaccia concreta. L'errore umano avviene. A volte non e' un errore ma uno dei diecimila corollari della Legge di Murphy: "Se qualcosa puo' andar storta, lo fara'." Un filo d'erba invisibile nella penombra che devia una velocissima ma minuscola pallottolina e manda a pallino la "precisione chirurgica" del tiro, ed ecco che c'e' un bel verro **** e deciso a vendicarsi. Del resto e' risaputo che piu' e' piccola e veloce una pallottola, e piu' la sua traettoria e' deviata dal minimo impatto con una cosa minuscola. Le palle grosse e pesanti e piu' lente sono piu' "sfrascanti," ma dipende dall'ostacolo incontrato. Sono stati fatti molti esperimenti in materia, e la palla assolutamente sfrascante non esiste. Un certa deviazione c'e' sempre. Poi, lo ripeto, ognuno faccia cio' che vuole, scelga l'arma ed il caliibro che gli piace di piu', ma vi siete mai cheiesti perche' nessuno vada a caccia di elefanti con una .30-06? Non che non si possa uccidere pulitamente un tale bestione con un calibro medio, o anche piccolo, come il 7x57 usato da Karamojo Bell, cacciatore professionista d elefanti, ma se Murphy ci mette la coda? Anche Bell, diverse volte, a momenti ci lascio' la pelle... Il leone e' un felino che tutto sommato e' abbastanza fragile. La famosa guida di Kodiak, Madsen, uccise chissa' quanti orsi giganti con la .30-06. Ma perche' a leoni e orsi Kodiak le guide ed i cacciatori di oggi usano calibri ben piu' potenti? Perche' errare e' umano, e anche i piu' perfetti di noi possono scontrarsi con la Legge di Murphy, e se non hai in mano qualcosa che non e' "abbastanza fucile" puo' essere che finisci nelle feci fino alle vertebre cervicali. Non scherzo quando dico che non ho mai visto un animale troppo morto, ma la storia e' piena di cacciatori e guide uccisi da animali che erano poco morti. Se cacci lepri, tordi, nutrie, o anche carnivori come volpi, procioni e coyotes, anche una .22 LR puo' bastare. Ma qualsiasi animale di una certa taglia con zanne, corna o zoccoli va rispettato--non nel senso che se gli fai un buco troppo grosso non rispetti la spoglia, ma nel senso che se non rispetti la sua forza, le sue armi, e la sua volonta' di non vendere cara la pelle, be', so' ca221 tua, se non hai in mano la "medicina" giusta...
 
Una precisazione: Chissa' perche', quando si parla di tiro alla spalla si assume sempre che si tiri nel mezzo della spalla. Lo "high shoulder shot," mortale e paralizzante in quanto percuote e danneggia direttamente o indirettamente la spina dorsale ed il plesso solare, non e' piazzato nel mezzo della spalla, dove puo' davvero danneggiare una certa quantita' di carne (che i trovo ottima per spezzatini e tritato), ma sulla punta della spalla, dove c'e' poco da rovinare, e se si usa una palla abbastanza dura in realta' se ne rovina pochissima, ma l'animale cade sulla propria ombra.

Eccola:

Vedi l'allegato 2003481
Il colpo alla punta della scapola non è un tiro facile, perciò chi tira in questo punto, valuta in base alle proprie capacità. Tutti o quasi tutti cercano di stare dalla parte della ragione. Il ragionamento fila, minore sarà il margine di errore, maggiore sarà la probabilità del risultato. Di conseguenza dalla punta della scapola si arriva a metà spalla o poco sopra.
Il tiro alla base del collo a pari distanza per me è più facile. La stessa cosa è per il colpo all'articolazione della spalla fra scapola e omero.
 
Prova a spiegarmi perchè...
Perchè per la corta distanza il 223 fa meglio del 243 e il 243 a lunga distanza fa meglio del 223. Il vantaggio è quello di avere una sola carabina. Però ho rinunciato, anche perchè penso che è arrivato il tempo di incominciare a vendere. Quindi continuerò a utilizzare il 223 per i tiri a corta distanza e il 7 per quelli a media distanza. Per me media distanza sono 150 metri e lunga distanza sono 200 metri.
 
Perchè per la corta distanza il 223 fa meglio del 243 e il 243 a lunga distanza fa meglio del 223. Il vantaggio è quello di avere una sola carabina. Però ho rinunciato, anche perchè penso che è arrivato il tempo di incominciare a vendere. Quindi continuerò a utilizzare il 223 per i tiri a corta distanza e il 7 per quelli a media distanza. Per me media distanza sono 150 metri e lunga distanza sono 200 metri.
Per il sottoscritto le distanze ideali sono sotto i 100, fino ai 200 solo se sono assolutamente sicuro dei 200m desertici attorno all'anschuss se dovesse esserci una dead run e per renderla dead al 100% dovessi doppiare e triplicare... oltre è tabù. Anche perchè in genere oltre i 100-150m dal mio punto sparo c'è qualcosa di invalicabile e impenetrabile anche ai raggi x ;)

E se il tiro è anche sotto i 50, meglio ancora. l'importante è che 10 o 200m l'animale sia tranquillo e non mi abbia fiutato o non sospetti nulla
 

@teufel.35 per decidere se un calibro fa il suo lavoro o no, è necessario che la letteratura lo definisca medio o grande?
Tu come lo ritieni? utilizzabile? sprecato?
Beh, se l'ho usato per quindici anni con somma soddisfazione, non lo posso certo definire "eccessivo" o "sprecato". Per quanto mi riguarda, nella scelta del calibro giusto, si dovrebbero considerare vari aspetti. Il primo in assoluto da considerare e' la "tipologia della zona", se boscata o meno, le distanze di tiro che la stessa possa offrire ed anche alle varie situazioni, difficolta' o necessita' che si possono prospettare e, non ultimo, la tipologia e mole dell'animale di interesse.....questo sempre parlando di selezione, quindi animali tranquilli......ci sarebbe da includere anche il fattore "adrenalina" ma questo e' un aspetto che riguarda la braccata, quindi escluso.
Altro aspetto importante da considerare, sempre secondo me, e' il "come" si va a caccia.....c'e' chi e' obbligato ad appostarsi in punti sparo ben determinati e fissi e altri che hanno libera scelta sul dove posizionarsi, cacciando quasi come fosse "caccia alla cerca".
In conclusione, per la scelta del calibro "giusto" sempre in base alle mie esigenze, alle definizioni dei calibri riportate in letteratura ho sempre preferito l'utilizzo sul campo........per me i calibri sono tutti validi (tenendo sempre presente le valutazioni fatte sopra), l'importante e' avere la conoscenza sulle reali potenzialita' del calibro stesso ed avere un ottimo feeling con l'arma utilizzata.

Un salutone
Alberto
 
Ultima modifica:
Il colpo alla punta della scapola non è un tiro facile, perciò chi tira in questo punto, valuta in base alle proprie capacità. Tutti o quasi tutti cercano di stare dalla parte della ragione. Il ragionamento fila, minore sarà il margine di errore, maggiore sarà la probabilità del risultato. Di conseguenza dalla punta della scapola si arriva a metà spalla o poco sopra.
Il tiro alla base del collo a pari distanza per me è più facile. La stessa cosa è per il colpo all'articolazione della spalla fra scapola e omero.
Se lo fai veramente troppo alto la palla gli passa sopra; se un pochino troppo alto, o procuri una ferita lieve, di striscio, che guarira' in pochissimo tempo, o magari colpisci una di quelle protuberanze ossee della spina dorsale (Franky ci ha gia'illuminati sul nome scientifico di tali protuberanze, ma me lo sono dimenticato) e con un calibro adeguato la lesione alla spna dorsale dovuta all'impatto lo paralizza, spesso definitivamente, o temporaneamente, permettendoti di finirlo. A me e' capitato con la .30-06 e ho finito l'animale con il coltello . Se lo fai troppo basso sei nella zona cuore/polmoni. Quindi io direi che e' un tiro che non da' adito a sbagli di alzo che comportano ferimenti gravi--ma solo, possibilmente, una padella. o una scalfittura. Se lo pratica una schiappa come me (che di chirurgico ha avuto soltanto due anche rimpiazzate e due angioplastie), con grande successo grazie anche ad un calibro piu' che adeguato, un "abbastanza fucile", e che si accontenta di colpire entro tre pollici dal punto mirato ad un'ottantina di metri (colpa mia, che non sono un Tex Willer come tanti altri qui che possono far passare una palla attraverso la cruna di un ago quasi a buio, non del fucille o delle munizioni), vuol dire che e' facile.
 
Ultima modifica:
Non millanto di essere un cecchino. ma un tappo di maionese, che sarà boh, 6-7cm? fino a 7-80m di imbracciata lo prendo tranquillamente. con qualsiasi calibro.
In appoggio da BOG deathgrip, o da treppiedino a frizione, o da altre posizioni stabili, posso fare rosate decenti fino ai 150m. A 200 accettabili. Poi sicuramente le migliori dei miei calibri venatori, le faccio con la lupo 300wm e le SST 180gr.

Il problema è, come sempre: munizione e balistica terminale, spazio attorno, bu*diulo.
ed è proprio quest'ultimo fattore di cui sono carente che mi ha portato alla decisione di accorciare più possibile le distanze e usare il calibro e la cartuccia più cattiva possibile.
Attualmente è in test la GECO SP 255gr e non mi ha tradito.
Manco la SST 150 in .308w, fino a oltre 150m, a piazzamento ottimale non ha fatto una piega.
Ma capiterà lo strappo, il cinghiale che si muove proprio mentre tiro, l'accidente qualsiasi della nota legge di murphy a cui dell'etica non frega nulla, e proprio contro la sfiga si tenta di tutelarsi con qualche cm in più di canale di ferita e j scaricati addosso.

Perchè sono sicuro che anche per uno sniper certificato o un designated marksman, per un cinghiale che cade sull'ombra a 300m, ce ne sono altri 4 che invece i metri li hanno fatti e sparandoli pure a distanze molto minori...ma se io ne faccio un dramma e chiedo venia e spiegazioni a chi ne sa di più, tanti altri semplicemente omettono e raccontano solo ciò che fa fregno.
Ci sono cecchini leggendari che per piazzare un colpo con un barrett in .50bmg a 1000m hanno dovuto scartucciare a una sagoma (o non sagoma), per loro narrazione.
Non vedo perchè ai comuni mortali un colpo a 400m dovrebbe sempre essere scontato e perfetto, peraltro con attrezzatura buona e preparazione buona quanto vuoi, ma sempre non immune alla legge della sfiga.

Faccio mea culpa e ogni aiuto che posso darmi nei limiti della legalità, me lo concedo.
Meno posso concedere alla sfiga, meglio finirà la serata.
E se si mette male male, si sparerà un'altra volta.
 
Ultima modifica:
Non millanto di essere un cecchino. ma un tappo di maionese, che sarà boh, 6-7cm? in imbracciata fino a 7-80m di imbracciata lo prendo tranquillamente. con qualsiasi calibro.
In appoggio da BOG deathgrip, o da treppiedino a frizione, o da altre posizioni stabili, posso fare rosate decenti fino ai 150m. A 200 accettabili. Poi sicuramente le migliori dei miei calibri venatori, le faccio con la lupo 300wm e le SST 180gr.

Il problema è, come sempre: munizione e balistica terminale, spazio attorno, bu*diulo.
ed è proprio quest'ultimo fattore di cui sono carente che mi ha portato alla decisione di accorciare più possibile le distanze e usare il calibro e la cartuccia più cattiva possibile.
Attualmente è in test la GECO SP 255gr e non mi ha tradito.
Manco la SST 150 in .308w, fino a oltre 150m, a piazzamento ottimale non ha fatto una piega.
Ma capiterà lo strappo, il cinghiale che si muove proprio mentre tiro, l'accidente qualsiasi della nota legge di murphy a cui dell'etica non frega nulla, e proprio contro la sfiga si tenta di tutelarsi con qualche cm in più di canale di ferita e j scaricati addosso.

Perchè sono sicuro che anche per uno sniper certificato o un designed marksman, per un cinghiale che cade sull'ombra a 300m, ce ne sono altri 4 che invece i metri li hanno fatti e sparandoli pure a distanze molto minori...ma se io ne faccio un dramma e chiedo venia e spiegazioni a chi ne sa di più, tanti altri semplicemente omettono e raccontano solo ciò che fa fregno.
Ci sono cecchini leggendari che per piazzare un colpo con un barrett in .50bmg a 1000m hanno dovuto scartucciare a una sagoma (o non sagoma), per loro narrazione.
Non vedo perchè ai comuni mortali un colpo a 400m dovrebbe sempre essere scontato e perfetto, peraltro con attrezzatura buona e preparazione buona quanto vuoi, ma sempre non immune alla legge della sfiga.

Faccio mea culpa e ogni aiuto che posso darmi nei limiti della legalità, me lo concedo.
Meno posso concedere alla sfiga, meglio finirà la serata.
E se si mette male male, si sparerà un'altra volta.
Scusi se mi intrometto. Il tiro mirato, con armi rigate, sia con le mire metalliche che con mirino telescopico, è costituito dalle leggi della Fisica e dalla Trigonometria. Al di là delle distanze canoniche della caccia di selezione ( 150/200 metri?), se il tiratore non viene istruito debitamente, ovviamente non in queste discipline scientifiche, il risultato positivo sarà sempre quello di un bel buodiculo.
 
e..?
dato che oltretutto ci sono regioni che vietano espressamente queste distanze...ma ammettiamo sia concesso come lo è qui: quanti effettivamente hanno armi, munizioni, competenze, ambiente adatti per praticare queste discipline "sportive"?
e pure lo fossero tutti? io di certo non sono un cecchino, sono un tiratore di selecontrollo, neppure di selezione perchè l'unica selezione che applico è quella che posso scegliere io, altrimenti ho fascette e suidi a disposizione senza limiti (purtroppo, perchè la reputo una misura repressiva ed inefficace, specie senza adeguati controlli)

Nel piano di abbattimento di una specie potenzialmente vettrice di infezioni dannose a livello zootecnico e di salute pubblica, pure il migliore e più istruito (a livello militare, per fare ciò che dici servono DM o Sniper) ha un margine di errore che non fa parte del compito del piano di eradicazione PSA. Perchè un animale abbattuto, se pure fa pochi metri preso perfettamente ma a tanti tanti metri non hai il perfetto controllo della situazione, è una potenziale carcassa fonte di diffusione esponenziale di casi.
 
Scusi se mi intrometto. Il tiro mirato, con armi rigate, sia con le mire metalliche che con mirino telescopico, è costituito dalle leggi della Fisica e dalla Trigonometria. Al di là delle distanze canoniche della caccia di selezione ( 150/200 metri?), se il tiratore non viene istruito debitamente, ovviamente non in queste discipline scientifiche, il risultato positivo sarà sempre quello di un bel buodiculo.
Beh.... per uso caccia non andrei a scomodare la trigonometria.

Un tiro a 350 mt, con un arma ben settata, un ottica adeguata (quando c è luce lo sono tutte quelle con ingrandimento per me superiore a 10x), un po di allenamento, sparando sdraiato con due ottimi appoggi è fattibile senza troppo problemi.

Oggi conoscendo la velocità reale del proiettile ed il tipo di palla, con arma tarata a 200 mt, inserendo I dati su strelock hai i dati del calo del proiettile (e dei click da dare alla torretta) affidabili almeno fino a 400 mt.
Diciamo che la differenza tra quello che calcolato strelock alla realtà puo essere nell ordine dei 5 cm a 400 mt ed è dovuta al CB dei proiettili che spesso non è quello comunicati dai costruttori.
Il mio 223 tarato a 200 e provato poi a 300 dando I click di strelock cala 3 cm di piu.

Niente di assolutamente influente a caccia ma.... Io daro' sempre un click in piu alla torretta rispetto a quanto indicator dal programma
 
Beh.... per uso caccia non andrei a scomodare la trigonometria.

Un tiro a 350 mt, con un arma ben settata, un ottica adeguata (quando c è luce lo sono tutte quelle con ingrandimento per me superiore a 10x), un po di allenamento, sparando sdraiato con due ottimi appoggi è fattibile senza troppo problemi.

Oggi conoscendo la velocità reale del proiettile ed il tipo di palla, con arma tarata a 200 mt, inserendo I dati su strelock hai i dati del calo del proiettile (e dei click da dare alla torretta) affidabili almeno fino a 400 mt.
Diciamo che la differenza tra quello che calcolato strelock alla realtà puo essere nell ordine dei 5 cm a 400 mt ed è dovuta al CB dei proiettili che spesso non è quello comunicati dai costruttori.
Il mio 223 tarato a 200 e provato poi a 300 dando I click di strelock cala 3 cm di piu.

Niente di assolutamente influente a caccia ma.... Io daro' sempre un click in piu alla torretta rispetto a quanto indicator dal programma
Il mio discorso verteva in tiri che oltrepassino il tiro di caccia. La trigonometria, come la fisica è integrata nei sistemi di puntamento. Volevo dire che a queste distanze, almeno dai 500 in su, un normale tiratore colpirebbe un bersaglio vitale 1 volta su 6. Rispondevo a Frankie. Quel colpo che va a segno, ci va per colpo di culo. Chiaro che sono prestazioni che non si verificano in cacce selettive; almeno da noi. Da quelle distanze in avanti influisce la temperatura, il vento, gli angoli e, soprattutto, una lettura precisa della distanza e altri fattori. C'è bisogno di una scuola.
 
Ragazzi scusate, posso chiedere una cortesia a titolo personale? Non faccio volutamente nomi, perchè è veramente superfluo e offensivo nei confronti dell'intelligenza delle persone a cui è rivolto il messaggio che sanno perfettamente a chi mi rivolgo. Fatela finita di punzecchiarvi a vicenda per vostre vecchie questioni. Se non vi sopportate, allora ignoratevi o scegliete un altra arena al posto di questo forum per le vostre diatribe. Ripeto è una richiesta a mero titolo personale.
 
Ragazzi scusate, posso chiedere una cortesia a titolo personale? Non faccio volutamente nomi, perchè è veramente superfluo e offensivo nei confronti dell'intelligenza delle persone a cui è rivolto il messaggio che sanno perfettamente a chi mi rivolgo. Fatela finita di punzecchiarvi a vicenda per vostre vecchie questioni. Se non vi sopportate, allora ignoratevi o scegliete un altra arena al posto di questo forum per le vostre diatribe. Ripeto è una richiesta a mero titolo personale.
Lungi da me punzecchiare qualcuno. Sono un mero analfabeta di caccia di selezione. Scrivo qualche volta sul tiro, avendo sparato un po' da giovane e ricordando di ciò che lessi sui manuali tanto tempo fa. Sono un sig. nessuno. Mi scuso se avessi dato una sensazione diversa da quello che realmente sono.
 
Lungi da me punzecchiare qualcuno. Sono un mero analfabeta di caccia di selezione. Scrivo qualche volta sul tiro, avendo sparato un po' da giovane e ricordando di ciò che lessi sui manuali tanto tempo fa. Sono un sig. nessuno. Mi scuso se avessi dato una sensazione diversa da quello che realmente sono.
Iliano, il messaggio non era rivolto a te. Molto probabilmente non hai letto tutto dall'inizioni.
 
Secondo me, l'atmosfera spesso si surriscalda con le emozioni e le frustrazioni della stagione di caccia in arrivo e la rabbia impotente causata da tutte le sodomizzazioni a cui regioni, TAR, ISPRA, animalisti, e governanti che di voi se ne fregano, vi hanno ingiustamente sottoposto con divieti, chiusure, norme assurde, ecc.
Scommetto che pero' dopo le prime soddisfazioni venatorie che di sicuro arriveranno con il 15 Settembre le acque si calmeranno, e saremo tutti come gli "Orsetti del Cuore"....
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Lungi da me punzecchiare qualcuno. Sono un mero analfabeta di caccia di selezione. Scrivo qualche volta sul tiro, avendo sparato un po' da giovane e ricordando di ciò che lessi sui manuali tanto tempo fa. Sono un sig. nessuno. Mi scuso se avessi dato una sensazione diversa da quello che realmente sono.
Iliano, non hai punzecchiato proprio nessuno te.
Il messaggio non era rivolto a te.

Quando hai qualche video pronto perché non li pubblichi qua?
 
Secondo me, l'atmosfera spesso si surriscalda con le emozioni e le frustrazioni della stagione di caccia in arrivo e la rabbia impotente causata da tutte le sodomizzazioni a cui regioni, TAR, ISPRA, animalisti, e governanti che di voi se ne fregano, vi hanno ingiustamente sottoposto con divieti, chiusure, norme assurde, ecc.
Scommetto che pero' dopo le prime soddisfazioni venatorie che di sicuro arriveranno con il 15 Settembre le acque si calmeranno, e saremo tutti come gli "Orsetti del Cuore"....
Vedi l'allegato 2003493
o come questi...
 
Iliano, non hai punzecchiato proprio nessuno te.
Il messaggio non era rivolto a te.

Quando hai qualche video pronto perché non li pubblichi qua?
Devo ancora imparare a registrarli perbene. L' audio non si sente. E altri difetti. Quelli registrati da mio nipote, sono stati pubblicati su youtube purtroppo con il mio nickname segreto che comprende file non concernenti la caccia; aspetto che il ragazzo abbia voglia di scinderli attribuendo il mio nome vero a quelli che voglio pubblicare in forum di caccia. Comunque ho tanto da lavorare per proporre video decenti.
 

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