Chi sara' il nuovo capo di stato italiano? (2 utenti stanno leggendo)

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[h=1]Presidente della Repubblica: come si elegge[/h][h=2]Il via alle dieci di mattina, quando nell'aula di Montecitorio prendono posto i 1007 grandi elettori delle Camere riunite in seduta comune. E' loro il compito di eleggere il nuovo presidente della Repubblica[/h]



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Si inizia alle dieci di mattina, quando nell’aula di Montecitorio prenderanno posto i 1007 grandi elettori delle Camere riunite in seduta comune. Saranno loro ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica, il dodicesimo se si conta Enrico De Nicola, primo “capo provvisorio dello Stato” dell’Italia del secondo dopoguerra.

“Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici” (art. 84 della Costituzione).

I grandi elettori sono i 630 deputati, i 315 senatori (cui si aggiungono i senatori a vita Mario Monti, Giulio Andreotti, Carlo Azeglio Ciampi ed Emilio Colombo) e i 58 delegati scelti dalle Regioni (tre per ognuna, salvo la Val d’Aosta che ne conta uno soltanto).

“All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato”. (art. 83 della Costituzione, prima parte).

A presiedere l’aula sarà Laura Boldrini, presidente di Montecitorio, assieme all’intero ufficio di presidenza della Camera.

“Il Presidente e l’Ufficio di Presidenza del Parlamento in seduta comune sono quelli della Camera dei deputati” (art. 63 della Costituzione).
L’elezione è a scrutinio segreto. Vale a dire che gli elettori passeranno uno per uno dietro il “catafalco” inaugurato per l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro, scriveranno su un foglio la propria preferenza (la preferenza può essere una soltanto, pena l’annullamento del voto), e poi collocheranno il biglietto nella cesta di vimini (è chiamata “l’insalatiera”) posta sotto la presidenza. Una volta terminata la chiama, il presidente leggerà i nominativi usciti dall’urna. L’intera operazione può durare tra le quattro e le cinque ore. Per questo in calendario sono fissate due votazioni ogni giorno. Una mattutina e l’altra pomeridiana.
Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi della assemblea (672 voti); dal quarto è sufficiente la maggioranza assoluta (la metà dell’assemblea più uno, vale a dire 504 voti).

“L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta”. (art. 83 della Costituzione, seconda parte).
Dal punto di vista numerico le forze politiche sono così divise.
Il centrosinistra conta 495 elettori (436 Pd, 47 Sel e 12 da gruppi minori). Vale a dire che, dopo il terzo scrutinio, gli basterebbero in teoria altri 9 voti per eleggere il “proprio” Presidente della Repubblica.
Il centrodestra conta 268 elettori (219 Pdl, 39 Lega Nord e 10 da gruppi minori).
Il Movimento Cinque Stelle conta 164 elettori (la senatrice dimissionaria Giovanna Mangili, che ha visto due volte respinte dall’aula le proprie dimissioni, è tra questi).
Scelta Civica conta 71 elettori (più Mario Monti).
Misto. Sono nove i non allineati che non vengono ricompresi in nessuno degli schieramenti in campo. Tra questi gli eletti all’estero e i senatori a vita (escluso Monti).

I franchi tiratori
Il voto segreto permette la presenza di franchi tiratori, vale a dire di votanti che non rispondono alle indicazioni del proprio gruppo politico di appartenenza. I franchi tiratori sono particolarmente presenti nelle assemblee delle Camere riunite (quelle per eleggere i giudici costituzionali e i membri del Csm di spettanza parlamentare).

I tempi
Quanto ci vuole per eleggere un presidente della Repubblica? Il sistema di voto non è stringente come quello per la presidenza del Senato (dove, dopo il terzo scrutinio, si procede per maggioranza semplice tra i due più votati). Può quindi chiudersi al primo giorno (seccusse per Ciampi e Cossiga), al secondo (Napolitano e prima di lui Gronchi ed Einaudi furono eletti alla quarta votazione), o protrarsi per giorni. Segni fu eletto al nono scrutinio, Pertini e Scalfaro al sedicesimo, Saragat al ventunesimo e Leone al ventitreesimo (nella vigilia di Natale del 1971). La Camera intanto ha messo in calendario le due sedute giornaliere e la possibilità che si voti anche di sabato e di domenica.

Il Giuramento
Una volta eletto, il presidente presta giuramento. Quando in aula giura con la formula di rito: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione” dalla torre dell’orologio di Montecitorio suonano le campane e i cannoni del Gianicolo sparano 21 colpi a salve. Dopo il primo discorso alle Camere riunite, il neo presidente va al Vittoriano, infine sale al Colle a bordo della Lancia Flaminia, scortato da corazzieri a cavallo e motociclisti. Giunto al Quirinale riceve gli onori nel cortile, poi, nel Salone dei Corazzieri, il vecchio (e se vuole anche il nuovo) presidente tiene un discorso di saluti.

“Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune”. (Articolo 91 della Costituzione)
 
Bersani candida Marini, e la maggioranza degli elettori ce l'hanno loro.... non quella dei 2/3, ma comunque la maggioranza. Probabile che tra qualche scrutinio, quando basterà la maggioranza assoluta riescano ad eleggere Marini.
 
il suicidio del pd....non hanno capito un c...o,o forse hanno capito che solo cosi' possono sopravvivere ancora per un poco...ma credo che abbiano sbagliato i conti...hanno chiuso
pap
 
il suicidio del pd....non hanno capito un c...o,o forse hanno capito che solo cosi' possono sopravvivere ancora per un poco...ma credo che abbiano sbagliato i conti...hanno chiuso
pap

Non riesco a capirti, forse non sono troppo dentro i segreti della politica. Mi potresti spiegare cortesemente perchè hanno chiuso? Grazie.
 
10.58 – Solazzi: “Renziani voteranno scheda bianca” - ”I renziani in prima battuta voteranno probabilmente scheda bianca, ci auguriamo che il partito sia in grado di fare una sintesi migliore”. Lo ha detto Vittoriano Solazzi (Pd) ai microfoni di Agorà, su Rai Tre, in collegamento da Montecitorio. “Non voterò Marini – ha aggiunto Solazzi – persona ottima e degnissima, però credo che non stiamo intercettando la domanda che c’è nel nostro elettorato e nella società”.
10.57 – Zampa (Pd): “Voterò scheda bianca, non brucio Rodotà” - ”Voterò scheda bianca. Finché il campo non sarà sgombero dalla proposta Marini, si corre solo il rischio di bruciare altre candidature degne, compresa quella di Rodotà”. Lo afferma Sandra Zampa, deputata prodiana del Partito democratico.
10.51 – Tra i renziani spunta il nome di Chiamparino - I grandi elettori renziani potrebbero indicare al primo voto il nome di Sergio Chiamparino alla seduta del Parlamento in seduta comune per la scelta del nuovo capo dello Stato. Tra gli elettori vicini a Matteo Renzi, però, potrebbe spuntare anche qualche scheda bianca o qualche nome alternativo come D’Alema o Amato.
10.45 – Lombardi (M5S): “Pd si responsabilizzi su Rodotà” - ”Ci aspettiamo che il Pd si responsabilizzi sul nome di Rodotà. Qualcuno parla di D’Alema, siamo basiti, spero di no”. Così Roberta Lombardi, capogruppo dell’M5S alla Camera, conversando con i cronisti a Montecitorio. “Si sono riempiti la bocca di società civile e cambiamento – aggiunge – con Rodotà tutti questi concetti trovano sostanza. Non capisco il Pd: Rodotà sarebbe il candidato perfetto per il Paese”.
10.40 – Lega, Bitonci smentisce Bossi: “Compatti su Marini” - ”Il gruppo, all’unanimità, ha deciso di votare per Franco Marini”. Così Massimo Bitonci, capogruppo al Senato della Lega. A chi gli domanda della posizione di Bossi per Manuela Dal Lago, risponde: “Avremmo votato Dal Lago, ma i nostri 40 voti sarebbero stati solo una testimonianza a una brava amministratrice”.
10.38 – Variati (Pd): “Voterò Rodotà” - “Presidente della Repubblica: io non ho dubbi, e sostengo il nome di Stefano Rodotà”. Così il sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) esprime la sua preferenza tra i candidati all’elezione del Presidente della Repubblica.
10.27 – Berlusconi non vota alla prima chiama - Silvio Berlusconi non ha risposto alla prima chiama per l’elezione del presidente della Repubblica che si sta svolgendo nell’Aula di Montecitorio.

10.19 – Marino (Pd): “Voterò Rodotà” - ”Voterò convintamente Rodotà perché rappresenta il cambiamento che serve al Paese e perché può rappresentare l’Italia di oggi e di domani. e immagino che il 50% degli elettori Pd non voterà Marini”. Così il senatore dimissionario del Pd e candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Ignazio Marino prima di entrare a Montecitorio per l’elezione del presidente della Repubblica.











10.18 – Simoni (Pd) – “Non voterò Marini” - “Sento tutto il peso della responsabilità del voto di oggi. Per questo non voterò Marini, perchè penso che mai come adesso salvare il Pd è salvare l’Italia, ‘il bene comunè”. Lo scrive su Facebook la deputata bersaniana fiorentina del Pd, Elisa Simoni.
10.14 – Vendola: “Spaccatura con Marini, non adeguato” - ”La spaccatura è determinata dalla candidatura di Franco Marini, uno nome rispettabile, tuttavia non è la personalità adeguata a interpretare il passaggio drammatico che abbiamo di fronte”: lo afferma Nichi Vendola, leader di Sel, a Tgcom24, sottolineando che un patto Pd-Pdl sul governo sarebbe un suicidio.
10.11 – Al via voto a Montecitorio - Al via a Montecitorio, con il Parlamento riunito in seduta comune, le votazioni per l’elezione del 12/mo Capo dello Stato. Primo scrutinio con quorum fissato, come nei due successivi, nella maggioranza di due terzi dell’assemblea, 672 su 1007 grandi elettori, (630 deputati, 319 senatori, 58 delegati regionali). Presiede Laura Boldrini, presidente della Camera, con a fianco il collega del Senato Pietro Grasso. A iniziare sono i senatori , seguiranno i deputati e i delegati regionali. Le chiame sono due per ciascuna ‘categoria’. Lo scrutinio, segreto, dovrebbe durare tra le quattro e le cinque ore.
 
Non riesco a capirti, forse non sono troppo dentro i segreti della politica. Mi potresti spiegare cortesemente perchè hanno chiuso? Grazie.
e' semplice gli italiani non sono poi cosi...sprovveduti: per un mese bersani ha corteggiato e supplicato grillo perche voleva andare al governo senza berlusconi promettendo una legislatura di cambiamento.ora grillo gli da l'opprtunita' di farlo...e lui cosa fa ?fa l'inciucio con berlusconi con cui sicuramente e' dovuto scendere a patti(niente conflitto di interessi, riforma della giustizia pro domo loro...salvaguardia delle situazioni di ''privilegio'' interessa ad entrambi gli schieramenti..ecc. ecc..9 si parla gia' di un governo d'alema con ministri pd e pdl) non dimentichiamoci che monti fu fatto cadere non appena si cerco' di sfiorare i costi della ''casta'' e questo sarebbe il cambiamento? e che gli'' itagliani'' alle prossime elezioni non se ne ricorderanno?
pap
 
nn sia mai marini.........prima sindacalista a f......e gli operai poi mangiapane a tradimento e adesso capo dello stato....?noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
 
13.33 – Conteggiati i voti con la sola indicazione ‘Marini’, ma sono contestabili – Al momento, durante lo spoglio a Montecitorio, vengono conteggiati a favore del candidato Pd appoggiato dal centrodestra (Pdl, Lega e Fratelli d’Italia) anche i voti che presentano solo il cognome dl’ex presidente del Senato. A quanto pare, tuttavia, queste preferenze potrebbero essere contestate dal momento che è necessario scrivere anche il nome di battesimo del candidato presidente della Repubblica. Tra i grandi elettori dell’Umbria, del resto, c’è anche Catiuscia Marini, fattore che di fatto inficerebbe i voti con il solo cognome del candidato al Colle.
13.28 – Dopo 300 schede scrutinate Marini ha il 50% dei voti - Quando lo spoglio è arrivato a circa 300 schede, Franco Marini ha ottenuto circa il cinquanta per cento dei voti. Per essere eletto al Quirinale avrebbe bisogno di una maggioranza di due terzi. Ovviamente il dato non può essere considerato stabile perché mancano ancora circa settecento di schede da scrutinare.
13.25 – Berlusconi: “Marini? Passerà” - ”Scusate non parlo, è una situazione…”. Risponde così Silvio Berlusconi, lasciando la Camera a chi gli chiede se Franco Marini possa essere eletto al primo turno. Ai cronisti che domandano se, in caso si andasse alla seconda votazione, il Pdl voterà scheda bianca il Cavaliere risponde: “passerà”.

13.07 – Chiusa votazione, ora spoglio schede - Chiuse le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato, che si stanno tenendo nell’Aula della Camera. Ora inizierà lo spoglio delle schede.
13.04 – Berlusconi: “Marini ce la fa? Non lo so”. Poi incontra Bersani – L’ex premier ha risposto così ha chi gli ha chiesto se Franco Marini potesse farcela alla prima votazione. Poi il Cavaliere ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani
13.01 – Manifestazione davanti Montecitorio per Rodotà - Manifestazione in piazza Montecitorio contro la candidatura Marini al Quirinale e a favore di Stefano Rodotà. Con cartelli e megafoni una quarantina di persone urlano a gran voce al Pd e al segretario Pier Luigi Bersani: “Non fatelo!”, “Non vi votiamo più”, mentre sui cartelli c’è chi ha scritto: “Bersani sicario del Pd” o “Rodotà è il cambiamento, Marini il fallimento”, “Rodotà senza se e senza ma”. Piazza Montecitorio è sorvegliata da una discreta presenza di forze dell’ordine e la manifestazione si svolge in modo ordinato, mentre attorno vi sono diverse postazioni televisive per le interviste e le dirette sul Parlamento in seduta comune chiamato a eleggere il Presidente della Repubblica.
12.57 – Renzi: “Rispetto per Marini, ma non è nome migliore. Spaccature nel Pd” - ”Marini è una persona degna del nostro rispetto ma non è il candidato migliore alla presidenza della Repubblica”. Lo ha ribadito Matteo Renzi, sindaco di Firenze, parlando a margine dell’inaugurazione di un fontanello di acqua pubblica a Firenze. Poi ha aggiunto: “Ci si preoccupa prima del Pd e poi dell’Italia”.
12.56 – Cicchitto: “Pdl sta votando compatto Marini” - ”In gioco non c’è solo l’elezione di un Presidente della Repubblica, ma la tenuta o la crisi di tutto un sistema politico-istituzionale. Il Pdl sta votando compatto per Marini”. Lo dice l’esponente del pdl Fabrizio Cicchitto.
12.41 – Grillo: “Marini è il presidente di Berlusconi” - ‘C’è da scegliere tra il presidente degli Italiani, che è Rodotà, e il presidente di Berlusconi, che è Marini”. Lo ha detto oggi a Grado Beppe Grillo nel corso di un comizio. “Si sono chiusi all’Hotel Capranica di notte Berlusconi e Bersani, per decidere il destino di 60 milioni di italiani. E’ una cosa da fantascienza”.
12.23 – IL PUNTO SUI NUMERI - E’ di 745 il bacino di voti massimo dal quale parte Franco Marini. Alla cifra si arriva conteggiando 403 voti del centrosinistra depurati dai 51 renziani, i 45 di Sel e il rappresentante regionale del Pdci che non lo voteranno, 272 del centrodestra (compresi i 40 leghisti che diversamente da quanto annunciato ieri hanno deciso di far confluire i loro voti su Marini) e 70 montiani (anch’essi hanno ufficialmente annunciato il loro appoggio a Marini). Ma le incognite sono ancora molte: nel Pd i contrari a Marini non sono presenti solo tra i renziani e anche Scelta Civica ha molti dubbiosi al suo interno. La maggioranza richiesta per essere eletti al primo scrutinio è di 672 voti.
12.18 – Colloquio Casini-Berlusconi alla Camera - Incontro tra il presidente del Pdl,Silvio Berlusconi, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, alla Camera. Il leader centrista, da pochi minuti, è entrato nella stanza nella quale il Cavaliere sta attendendo l’esito della prima votazione per il presidente della Repubblica in corso a Montecitorio.
12.14 – Secondo parlamentari Pdl 70 voti di margine per Marini - Mentre si svolgono le operazioni di voto per il primo scrutinio, i parlamentari pidiellini fanno di conto e confidano in una settantina di voti di margine che dovrebbero, almeno sulla carta, assicurare a Franco Marini l’elezione a presidente della Repubblica già al primo scrutinio. Il timore, però, è che se Marini non dovesse farcela subito potrebbero via via scendere i numeri a sua disposizione. Da qui la scelta della Lega di votare sin dal primo scrutinio per l’ex sindacalista, in modo da assicurargli più voti. Il Pdl ragiona sui problemi interni al Pd, ma le voci di un primo ‘ricompattamento’ fanno ben sperare: i ‘giovani turchi’ sono più o meno rientrati e anche se in dissenso rispetteranno l’indicazione del gruppo.
12.10 – Burlando: “Non sarò complice di un suicidio” - Sul voto del Pd per Franco Marini al Quirinale, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, non vuole essere “complice di un suicidio”. “E’ la prima volta che disobbedisco in 40 anni – ha dichiarato con un messaggio via twitter ad altri esponenti del Pd -. Ma non volevo essere complice di un suicidio. Ieri ho votato contro. E chi oggi vota non può non sentire la rabbia e il dolore”.
12.05 – Grandi elettori Pd Modena: “Non appoggeremo Marini” - Nove grandi elettori modenesi del Pd, al primo scrutinio per la scelta del presidente della Repubblica, votano scheda bianca. Si tratta dei parlamentari Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Cécile Kyenge, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Stefano Vaccari e la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Palma Costi, eletto grande elettore per la Regione. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Pd di Modena.
12.03 – Tabacci: “Metodo sbagliato, voterò scheda bianca” - ”Io voterò scheda bianca al primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica”. Lo dichiara il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci ai microfoni di Rainews24. “Con il resto della coalizione siamo su posizioni diverse. Non condivido il metodo della quaterna offerta a Berlusconi che poi sceglie il nome a lui più gradito. Il metodo doveva essere quello di fare noi del centrosinistra un nome secco, e su Amato penso che sarebbe potuto convergere anche Berlusconi. Con la subordinata che, dal quarto scrutinio, se non si fosse trovata la larga convergenza su Amato, avremmo votato Prodi. Non capisco invece queste modalità. E poi ieri Marini si è visto con Berlusconi per fare cosa?”, conclude Tabacci.
11.59 – Da Fratelli d’Italia no a Marini - 9 parlamentari di Fratelli d’Italia molto probabilmente non voteranno per Franco Marini alla presidenza della Repubblica. E’ questa la linea che sarebbe emersa da una riunione del partito convocata in mattinata.
 
ho visto in diverse foto ....prime pagine di giornali on line, il mittttico Smacchiatore con la mano sulla spalla del prode Angiolino Alfano.... Finalmente Silvio ha trovato lo zerbino nuovo per la casa in Sardegna... VERGOGNOSO
 
ho visto in diverse foto ....prime pagine di giornali on line, il mittttico Smacchiatore con la mano sulla spalla del prode Angiolino Alfano.... Finalmente Silvio ha trovato lo zerbino nuovo per la casa in Sardegna... VERGOGNOSO

jago, Bersani in 2 mesi s'è guadagnato il ben servito !
 
14.06 – Voti al conte Mascetti, Veronica Lario e Franco Marino
Potrebbe essere stato un parlamentare burlone fiorentino, sicuramente un cinefilo, chi stamani per il Quirinale ha inserito nell’urna la scheda con il nome di Mascetti, l’indimenticabile conte Lello impersonato da Ugo Tognazzi in Amici miei, il film di Monicelli girato nel 1975 a Firenze. E’ il conte Lello Mascetti a usare il termine “super*****la”, investendo la vittima della burla con una raffica di parole incomprensibili. Altri voti dispersi o nulli sono andati a Veronica Lario, Mara Carfagna (che è ineleggibile in quanto under 50) e all’inesistente (tra i politici) Franco Marino.
14.04 – Applauso in Aula quando è stata raggiunta quota 504
Un timido applauso è scattato nell’aula della Camera quando i voti in favore di Franco Marini hanno raggiunto il numero di 504: una cifra ben inferiore al quorum richiesto nelle prime tre votazioni (670), ma sufficiente dal quarto scrutinio in poi.
14.01 – A Rodotà più voti di quelli di Cinque Stelle e Sel
Stefano Rodotà prende più voti di quelli dei grandi elettori dei Cinque Stelle che lo hanno candidato e di Sinistra e Libertà che ha dichiarato il proprio sostegno. Rodotà ha avuto 241 voti, 33 in più.
13.51 – Civati (Pd): “Ho votato Rodotà in linea con gli elettori del Partito Democratico”
“Ho votato Rodotà e penso di essere in linea con i tanti elettori del Pd e spero ci sia una seconda occasione per fare una riflessione. Se sarà eletto Marini subito si aprirà nel Pd una discussione di tipo congressuale altrimenti si aprirà una discussione che tenga conto di quello che succede”. Lo ha detto Giuseppe Civati del Pd al TgLa7.
13.51 – Piazza Montecitorio applaude per il mancato quorum a Marini - Alla notizia del mancato raggiungimento del quorum per l’elezione di Franco Marini al Quirinale, durante il primo scrutinio, i manifestanti che a piazza Montecitorio sostengono la candidatura di Stefano Rodotà sono scoppiati in un applauso e hanno ripreso a scandire in coro il nome del costituzionalista appoggiato dai Cinquestelle. In piazza, oltre ai grillini, ci sono esponenti del popolo viola e militanti del Pd in dissenso con la scelta di Bersani.
13.46 – FRANCO MARINI NON RAGGIUNGE QUORUM - Franco Marini non ha raggiunto il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio ancora in corso i voti che non sono andati a Marini hanno superato quota 335. A questo punto Marini non può più raggiungere la maggioranza dei due terzi, pari a 672 su 1007 grandi elettori.
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16.19 – Da Pd scheda bianca fino alla terza votazione, domani assemblea dei grandi elettori
Il Pd voterà scheda bianca anche alla terza votazione e riunirà l’assemblea dei grandi elettori, richiesta a gran voce da varie aree del partito già per stasera, solo domani quando, alla vigilia della quarta votazione, si deciderà se andare avanti sul nome di Franco Marini o optare per un altro nome. Sarebbe questo l’orientamento emerso dall’ufficio di presidenza mentre si moltiplicano boatos e rumors sulla strategia da seguire. Pier Luigi Bersani, a quanto si apprende, vorrebbe confermare, anche alla quarta votazione, Franco Marini ma anche tra i suoi comincia a farsi largo l’idea di cambiare candidato e i nomi che girano in queste ore sono sempre gli stessi: Massimo D’Alema anche nell’ottica di confermare l’intesa con Pdl, Lega e Scelta Civica, Romano Prodi per puntare, invece, su un nome simbolo per il centrosinistra o personalità come Sergio Mattarella o Sabino Cassese. Ma la scelta è complessa ed è probabile che un vertice tra i big del partito si svolga già stasera.
16.19 – Velina Rossa: “Voci su candidatura Mario Draghi”
“Negli ambienti parlamentari, e soprattutto in quelli istituzionali e politici, corre una voce insistente che circolava ieri sera che, di fronte all’eventuale venir meno della candidatura Marini – scrive la Velina Rossa – vedrebbe il presidente della Bce Mario Draghi accettare la candidatura per il Quirinale data la grave situazione politica ed economica dell’Italia”.
16.06 – Vendola: “Bersani? Ha paura di vincere”
“Perché Bersani ha fatto tutto questo? Perché ha paura di vincere…”. Il leader di Sel Nichi Vendola, intercettato dai cronisti in Transatlantico, commenta ‘l’affondò di Bersani sulla candidatura Marini citando il film di Andò “Viva la libertà” in cui il protagonista, uomo politico, parla appunto della paura di vincere. “E’ inaccettabile – aggiunge – che chi ha il boccino nelle mani per eleggere il presidente della Repubblica poi decida di passarlo nelle mani di Berlusconi”.
16.06 – Alfano: “Marini ha superato la maggioranza assoluta”
“Questa mattina Franco Marini candidato del Pd a noi posto e da noi lealmente votato, pur non raggiungendo il quorum dei due terzi previsto dalla Costituzione per i primi tre scrutini ha comunque superato la maggioranza degli aventi diritto al voto”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in merito all’elezione del Capo dello Stato.
16.04 – Alfano: “Pd scheda bianca? Cerchi una soluzione idonea”
“Il Pd comunica di votare scheda bianca alla seconda e alla terza votazione. Ne prendiamo atto e invitiamo tutti a impegnare questo tempo per individuare la soluzione più idonea per eleggere il capo dello Stato alla quarta votazione”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano.
 
22.21 – Renzi: ”Le frasi su Bersani ‘cavallo da abbattere’? Non è il mio modo di parlare”. ‘Le frasi su Bersani ‘cavallo da abbattere’? Non è il mio modo di parlare. Sono termini lontanissimi da me, non si fa politica cosi”. Matteo Renzi giunge alla cena con i suoi parlamentari e, lette alcune frasi da loro pronunciate in libertà poco prima del suo arrivo, con i giornalisti prende le distanze dal linguaggio usato. Parole, sottolinea, “lontanissime da me”.
21.54 – Renziani: “Bersani cavallo ferito va abbattuto”
“Il cavallo ferito va abbattuto per risparmiare tempo e non farlo soffrire. Chi è il cavallo ferito? Bersani. Anche lasciarlo fare per poi criticarlo non fa bene a noi e a lui”. Conversazione tra parlamentari ‘renziani, poco prima della cena con il sindaco di Firenze in una sala riservata di Eataly a Roma. Nell’attesa, i democrat commentano la giornata e ipotizzano scenari per le prossime votazioni per la Presidenza della Repubblica. Tra gli argomenti, un eventuale voto a Massimo D’Alema.
21.39 Giacomelli: “No primarie, aspettiamo proposta Bersani”. “Primarie mi pare un termine sbagliato. Immagino che il segretario formulerà una proposta su cui ci esprimeremo anche con il voto”. Lo dice Antonello Giacomelli, vicecapogruppo del Pd. “Immagino che voteremo su una proposta di Bersani”. Domani mattina alle 7, aggiunge Giacomelli, si riuniranno gli uffici di presidenza dei gruppi del Pd di Camera e Senato per decidere le modalità con le quali di esprimerà l’assemblea dei grandi elettori convocata alle 8 e 15.
21.36 – Celentano: “Bersani non può rifiutare appello di Grillo”
“L’appello di Grillo su Rodotà è la svolta che Bersani non può rifiutare”. Lo scrive Adriano Celentano su Twitter.
21.32 – Appello di Nuti (M5S) sui social: “Chiediamo sostegno”. “Chiediamo alle persone, per domani, un sostegno maggiore di quello ricevuto oggi (che è stato bellissimo)”. Obiettivo “Rodotà presidente”. Lo scrive su Twitter e Facebook il vice capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Nuti.
21.16 – Clini: “Mi auguro presto elezione capo dello Stato”
“Come cittadino elettore mia uguro che al più presto si possa arrivare all’elezione del nuovo Capo dello Stato”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine di una iniziativa a Cosenza. “E sempre come cittadino elettore – ha aggiunto – mi auguro che venga formato subito un nuovo governo per il bene del Paese che ne ha tanto bisogno”.
21.01 – Giovani Pd occupano sede Napoli. Occupazioni anche in Toscana
Assemblea permanente, occupazione della federazione Pd di Napoli e striscioni ai balconi della sede dei democratici. I Giovani democratici della provincia di Napoli protestano contro l’eventuale accordo per la scelta del Presidente della Repubblica tra Pd e Pdl. In Toscana i Giovani Democratici hanno occupato a Prato la sede della federazione provinciale del Pd; a Capannori, in provincia di Lucca, la sede locale del partito ed è stata annunciata l’occupazione della sede del Pd di Empoli (Firenze).

21.00 – Civati (Pd): “La sfida ora è fra Prodi e D’Alema”
”Secondo me la sfida è fra Prodi eD’Alema, ma in campo ci sono ancora sia Rodotà che Marini. Se dovessi metterli in ordine direi Rodotà, Prodi e D’alema”. Lo ha detto il deputato Pd Pippo Civati (che oggi ha dichiarato di aver votato il giurista) a Otto e mezzo, su La7.
20.56 – Renzi: “Obiettivo non era abbattere Marini”
“Vediamo cosa dirà domani Bersani all’assemblea dei gruppi. Ora, con molta serenità, c’è da scegliere un presidente che dura fino al 2020, non fino al 2013. Quindi aspettiamo domani e vediamo se ce la facciamo. Vediamo se domani l’Italia ha un presidente che ci accompagni per i prossimi sette anni. L’obiettivo non era abbattere Marini ma eleggere un presidente della Repubblica che rappresenti gli italiani”. Matteo Renzi, arrivato a Roma, risponde così ai giornalisti che lo hanno atteso alla stazione Termini di Roma. Interpellato se ci sia stata una spaccatura dentro il partito ha risposto: “Mi sembra evidente che ci sia stata una spaccatura dentro il Pd, speriamo che domani la superiamo”. Alla domanda se ci sarà un incontro con Bersani già stasera, Renzi ha risposto negativamente: “Stasera no di certo, domani mattina ci saranno degli incontri ed è naturale che ce ne sarà uno con Bersani e con tutto il gruppo dirigente del Pd’’.
20.23 – Pdl: “No al rinvio della quarta votazione”
I capigruppo del Pdl del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Renato Brunetta, esprimono la loro contrarietà ad ogni ipotesi di slittamento della quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. E’ quanto si legge in una nota congiunta firmata da Renato Schifani e da Renato Brunetta. No a “manovre dilatorie” del Pd.
19.48 – Il Pd chiede rinvio di qualche ora della quarta votazione
Il Pd ha chiesto uno slittamento di qualche ora della 4/a votazione per l’elezione del presidente della repubblica, prevista per venerdì pomeriggio. Lo si è appreso da fonti parlamentari che precisano come la richiesta del Pd sarà esaminata dalla capigruppo convocata domani che potrebbe anche optare per uno slittamento a sabato.
19.38 – Tabacci: “Bersani colga l’apertura di Grillo su Prodi”
“L’apertura, pur tra mille distinguo, di Beppe Grillo a Romano Prodi per il Quirinale è finalmente un segnale che il Movimento 5 Stelle intende entrare nel gioco democratico del Paese e iniziare ad assumersi le responsabilità che inevitabilmente spettano ad una forza che ha il 25% dei consensi. E’ un’evoluzione che interpella il centrosinistra e merita qualche attenzione”. E’ quanto afferma in una nota Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
19.26 – Domani assemblea dei grandi elettori Pd, ipotesi primarie interne
Si riunirà domani mattina, alle 8, l’assemblea dei Grandi Elettori del Pd. L’ipotesi che sta prendendo piede al vertice del partito è di scegliere il candidato alla presidenza della Repubblica attraverso una consultazione, a voto segreto, sulla base della proposta di nomi che sarà avanzata da Pier Luigi Bersani. Una sorta di “primarie” interne tra i Grandi Elettori che però preoccupa non pochi nel partito, che temono che la consultazione possa diventare una ‘contà tra i favoriti.
19.21 – Renziani: “Prima scelta Chiamparino, seconda Prodi”. L’area renziana del Pd è orientata a proporre come ‘prima scelta’ per il Quirinale il nome di Sergio Chiamparino, ex sindaco democrat di Torino. Altrimenti si orienteranno su Romano Prodi. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari del Pd vicine a Matteo Renzi.
19.20 – I risultati della seconda votazione: 418 bianche, 230 voti a Rodotà
Fumata nera nella seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Nessun candidato ha raggiunto il quorum. Le schede bianche sono state 418, Stefano Rodotà ha ottenuto 230 voti, seguito da Sergio Chiamparino che con 90 voti a favore che raddoppia le preferenze rispetto alla prima votazione. Qualche voto in memo per Stefano Rodotà nella seconda votazione per il presidente della Repubblica. Ne aveva 240 nella prima votazione, ne ha avuti 230 nella seconda. Sale invece l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Al primo scrutinio ha avuto 41 voti, nel secondo sono diventati 90. La terza votazione per l’elezione del capo dello Stato inizierà domani mattina alle dieci nell’Aula della Camera. Poco prima, alle 9.40, si terrà la conferenza dei capigruppo.

Questi i risultati della seconda votazione. – Presenti e votanti 948 – Rodotà 230 – Chiamparino 90 – D’Alema 38 – Marini 15 – Mussolini 15 – Prodi 13 – Bonino 10 – Di Caprio 9 – Sibilia 7 – Bindi 6 – Severino 5 – Berlusconi 4 – Bersani 4 – Finocchiaro 4 – Napolitano 4 – Merlo 3 – Castagnetti 2 – Cucuzza 2 – Palmieri 2 – Sabelli Fioretti 2 – Santanchè 2 – Santo Versace 2 – voti dispersi 41 – bianche 418 – nulle 14.


18.59 – Renzi in serata arriverà a Roma
E’ previsto per stasera l’arrivo di Matteo Renzi a Roma. Il sindaco dovrebbe partire in treno per la Capitale appena conclusi alcuni impegni in Palazzo Vecchio. Renzi dovrebbe poi vedersi a cena con i parlamentari a lui vicini.
18.51 – Fumata nera anche per la seconda votazione
Come era nelle previsioni anche la seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica si è conclusa con un nulla di fatto. Nessun candidato, al termine dello spoglio, ha raggiunto il quorum.
18.49 – Rodotà, ma è Maria Luisa
Rodotà, Rodotà Stefano, Rodotà… Maria Luisa. La sequenza dei voti per il giurista candidato al Quirinale dal Movimento 5 stelle viene interrotta da un Rodotà accompagnato però dal nome Maria Luisa. Un lapsus forse di chi voleva indicare la giornalista Maria Laura, figlia di Stefano Rodotà.
18.36 – Voti dispersi a Trapattoni, Rocco Siffredi, De Caprio, Forlani, Sofia Loren, Cucuzza
Fioccano i voti sparsi, e quindi dispersi, nel corso della seconda votazione per l’elezione del Capo dello Stato. Si va da Trapattoni a Rocco Siffredi, che strappa anche una risata a un’Aula altrimenti distratta. A metà scrutinio ottiene una manciata di voti poi Sergio De Caprio, conosciuto come Capitan Ultimo e famoso per aver arrestato Totò Riina. Due voti anche al momento a Arnaldo Forlani e a Mussolini mentre Daniela Santanchè, Gianfranco Fini, Michele Cucuzza, Fiorello e Sofia Loren ottengono un voto.
18.35 – Bersani: “Si apre fase nuova, Pd avanzerà una sua proposta”
“Bisogna prendere atto di una fase nuova”. Lo dice Pier Luigi Bersani. “A questo punto – aggiunge – penso tocchi al Partito democratico la responsabilità di avanzare una proposta a tutto il Parlamento. Questa proposta sarà, come nostro costume, decisa con metodo democratico nell’assemblea dei nostri grandi elettori”.
18.18 – Grillo: “Rodotà fino alla quarta votazione”
Il M5S porterà avanti il nome di Stefano Rodotà fino alla quarta votazione. Lo ha annunciato Beppe Grillo a Trieste.
18.12 – Bersani: “Renzi? Nessun problema a incontrarlo”
“Se vedo Renzi? Lo leggo. Non mi risulta. Ma non ho nessun problema a incontrarlo”. Lo dice Pier Luigi Bersani ai cronisti alla Camera che gli chiedono se vedrà Matteo Renzi che dovrebbe venire a Roma tra oggi e domani.
18.10 – Bersani: “Vedrete che una soluzione si troverà”
“Vedrete che si troverà una soluzione. Marini? Riuniremo l’assemblea dei grandi elettori e vedrete che la soluzione si troverà”. Così Pier Luigi Bersani assicura ai giornalisti che si troverà una via d’uscita per eleggere il Presidente della Repubblica.
18.04 – Iniziato lo scrutinio della seconda votazione
E’ iniziato lo scrutinio della seconda votazione. Si moltiplicano le schede bianche in linea con quanto annunciato da Pd, Pdl e Scelta Civica. Anche per questo è stata una seconda votazione “lampo”. La chiama dei Grandi elettori è infatti terminata a poco meno di due ore e mezzo dall’inizio e ora parte lo spoglio delle schede. La rapidità è dovuta alla scelta di votare scheda bianca da parte di Pd e Pdl.
17.48 – Renzi: “E’ evidente che Marini è saltato”
“A questo punto è evidente: Marini è saltato”. Così il sindaco di Firenze ha risposto ai giornalisti a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio a Firenze”.
17.47 – Renzi presto a Roma
Matteo Renzi si prepara ad andare a Roma, dove probabilmente incontrerà i parlamentari a lui vicini, ma non è in programma un incontro con Bersani: “Non credo proprio. Sono qui a lavorare”, ha detto rispondendo ad una domanda su questa eventualità. Inoltre, secondo quanto appreso, il “Rottamatore” non è stato cercato da Bersani. “Quella di stasera era un’ipotesi – ha poi aggiunto riferendosi ai tempi in cui potrebbe raggiungere Roma – ma penso sia più probabile e più utile domani mattina”. “Oppure – ha detto Renzi – si può anche fare le cose per telefono, come fino ad ora…”.
17.33 – Bersani “sonda” Marini, ma il candidato per ora resta
Pier Luigi Bersani, a quanto si apprende da fonti parlamentari, avrebbe “sondato” Franco Marini per capire se, alla luce della prima votazione, l’ex presidente del Senato aveva intenzione di ritirarsi. Ma Marini per ora avrebbe escluso un passo indietro, convinto di potercela fare, con il sostegno del Pdl, dalla quarta votazione.
17.24 – Renzi in arrivo a Roma, incontro con Bersani
Matteo Renzi nel tardo pomeriggio prenderà un treno per Roma. Secondo quanto riferiscono fonti del suo staff, il sindaco in serata dovrebbe vedere il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per trovare una soluzione sulla scelta del presidente della Repubblica.
17.20 – Gasparri: “Marini ha ancora potenzialità positive”
“Credo che Marini abbia ancora potenzialità positive”: così il vicepresidente del Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, dopo la fumata nera del primo voto.
17.17 – Vendola: “Ascoltare la gente o c’è cortocircuito”
“Penso che ci sia uno straordinario orientamento tra gli elettori” del Pd. “Il disorientamento non è tra gli elettori, non è tra la nostra gente. Quando gli stati maggiori non hanno una relazione forte con gli eserciti succede qualcosa di grave: un cortocircuito”. Così Nichi Vendola, conversando con i cronisti a Montecitorio.
17.21 – Marini non ha intenzione di fare passi indietro
Franco Marini non avrebbe nessuna intenzione di fare al momento un passo indietro. Nonostante al primo scrutinio per l’elezione del prossimo Capo dello Stato abbia raccolto solo 521 voti, l’ex presidente del Senato avrebbe spiegato al cerchio più ristretto dei suoi sostenitori in Parlamento di voler restare in pista. Marini avrebbe riferito di avere avuto rassicurazioni da Silvio Berlusconi che il Pdl non appoggerà altri candidati. Per questo non esclude ancora di potercela fare dalla quarta votazione – quando per essere eletto i voti necessari sono 504 – a meno che non sia il Pd a scegliere di cambiare strategia.
16.55 – Record di franchi tiratori resta a Vassalli
Franco Marini è stato bocciato nell’urna da un alto numero di franchi tiratori. Ma può consolarsi: il record negativo resta ancora quello di Giuliano Vassalli nel 1992. 151 voti sono quelli che sono mancati a Marini per raggiungere il quorum dell’elezione. Vassalli, candidato socialista frutto di un accordo dc-psi dopo la bocciatura di Arnaldo Forlani, mancò l’obiettivo per 157 voti: ne servivano 508, ne arrivarono solo 351. Alla fine fu eletto Oscar Luigi Scalfaro, a larghissima maggioranza (672 voti su 1002).
 

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  • Marco @ Marco:
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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