ieri Nick ha partecipato al campionato Arci caccia di tiro con la fionda, classificandosi secondo, le fionde rigorosamente personali fatte dai concorrenti. Sono stato veramente contento di vedere che Nick ha coltivato questa passione che gli ho tramandato, lo sapevo ma che fosse anche così bravo non lo pensavo, vedevo che si allenava in giardino e montava e rimontava fionde (ne ha una decina) e mi faceva vedere come colpiva bersagli su bersagli, quelle cose che noi facevamo da ragazzi con una "normalità" dei tempi in cui siamo cresciuti, oggi dimenticate ma fortunatamente non da tutti.
Ottima partecipazione con personaggi veramente folcloristici, ho visto fionde di 60 e più anni in mano a "vecchi" cacciatori che in alcuni casi avevano superato gli 80 anni di vita, fionde di ulivo e fagiolo selvatico veri e propri "monumenti " testimoni di un passato che per quelli della mia età hanno veramente segnato la nostra infanzia, povere lucertole e uccelletti di ogni tipo che sono stati bersagliati da "orde" armate in ogni stagione dell'anno che ci hanno avviati al nostro destino di cacciatori, oggi consapevoli della fortuna che abbiamo avuto ad aver potuto stringere tra le mani "un pezzo di legno e due elastici rigorosamente di camera d'aria di bicicletta, quella rossa" .
Ricordo ancora il profumo del legno curvato e legato col filo di ferro per poi passarlo nel fuoco per "forgiare" quella fionda, quella perfetta, a forma di calice orgoglio del nostro "artigianato"
personale ed invidia dei meno capaci. Oggi i giovani hanno bellissimi cellulari di ultima generazione che ahimè non profumano di legno bruciato ed una volta "sorpassati" vengono buttati senza che lascino ricordi ed emozioni vissute indimenticabili, bravo Nick e grazie per portare avanti quelle passioni che sono state tramandate a me da padre e nonni e che sicuramente ci legheranno ancora di più negli affetti...............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ottima partecipazione con personaggi veramente folcloristici, ho visto fionde di 60 e più anni in mano a "vecchi" cacciatori che in alcuni casi avevano superato gli 80 anni di vita, fionde di ulivo e fagiolo selvatico veri e propri "monumenti " testimoni di un passato che per quelli della mia età hanno veramente segnato la nostra infanzia, povere lucertole e uccelletti di ogni tipo che sono stati bersagliati da "orde" armate in ogni stagione dell'anno che ci hanno avviati al nostro destino di cacciatori, oggi consapevoli della fortuna che abbiamo avuto ad aver potuto stringere tra le mani "un pezzo di legno e due elastici rigorosamente di camera d'aria di bicicletta, quella rossa" .
Ricordo ancora il profumo del legno curvato e legato col filo di ferro per poi passarlo nel fuoco per "forgiare" quella fionda, quella perfetta, a forma di calice orgoglio del nostro "artigianato"
personale ed invidia dei meno capaci. Oggi i giovani hanno bellissimi cellulari di ultima generazione che ahimè non profumano di legno bruciato ed una volta "sorpassati" vengono buttati senza che lascino ricordi ed emozioni vissute indimenticabili, bravo Nick e grazie per portare avanti quelle passioni che sono state tramandate a me da padre e nonni e che sicuramente ci legheranno ancora di più negli affetti...............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!