Caccia con gabbie, questa fa paura (2 utenti stanno leggendo)

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io come tutti i cacciatori dellamia zona(ne ho sentiti tanti)se non mi fossi appena iscritto a questo forum non sapremmo nulla le associazioni non dicono nulla e se si chiede come nel fatto della caccia fermata qui da noi per il discorso neve ti dicono no no si puo andare e poi il gg dopo ti trovi l'articolo sul giornale che non si puo!anche io chiedo che se qualcuno ci tiene aggiornato saremo grati ciao
 
...................e per Diego se non ricordo male solo leggendo i post che scrivi ti dissi che mi sembravi molto preparato e aggiornato e sarebbe invece bello e utile per tutti noi se continuassi a portaci notizie in tal senso.
................
un paio d'anni fa ciò provato anch'io a spingerlo un po + in la ..ma sentiva già puzza di "bruciato"...non posso dargli torto...
opinione personale in relazione al ns ambiente ...
ciao
 
[h=1]Regione Lombardia – censimento richiami vivi a rischio “farsa”[/h][h=3]L'Eurodeputato Zanoni scrive al Governatore della Lombardia[/h]di redazione | 14 marzo 2013
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GEAPRESS – L’ultimo intervento ove si è saputo di anelli manomessi è stato comunicato proprio ieri dalla Polizia Provinciale di Lecco (vedi articolo GeaPress).
Ora il censimento dei richiami vivi disposto dalla Regione Lombardia. Secondo l’On.le Zanoni, la regione deve prestare la massima attenzione per gli allevamenti che potrebbero nascondere addiritture piccole associazioni illecite dedite all’apposizione di anelli identificativi da destinare ad uccelli catturati illegalmente. Per questo l’Eurodeputato del Gruppo ALDE (Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo, ha chiesto chiarimenti al Governatore della Lombardia Roberto Maroni in merito alla banca dati dei richiami vivi detenuti dai cacciatori.
La Giunta regionale della Lombardia, con deliberazione numero IX/ 4036 del 12 settembre 2012, ha infatti indicato uno schema per la predisposizione di un database che contenga tutte le informazioni relative ai richiami vivi detenuti dai cacciatori lombardi, sia di cattura che di allevamento, al fine di garantire la corretta applicazione della Direttiva Uccelli 2009/147/CE.
Zanoni vuole però sapere se la partecipazione al censimento dei cacciatori che detengono i richiami vivi sia facoltativa o obbligatoria. Nel caso tale partecipazione è poi facoltativa occorre verificare se le Province potranno in futuro fornire richiami vivi ai cacciatori che non comunicano i dati relativi ai richiami in loro possesso. Zanoni ha inoltre chiesto quale sia la metodologia utilizzata per la rilevazione dei richiami vivi oltre che la data entro la quale l’operazione dovrà essere completata.
Di non secondaria importanza è sapere se il futuro database debba contenere le informazioni precise relative ai richiami vivi tanto di cattura, quanto di allevamento, detenuti dai cacciatori lombardi, con l’indicazione della provenienza. In altre parole dell’impianto che li ha ceduti, della data di cessione per quelli di cattura, dell’allevamento che li ha ceduti e della data di cessione anche per quelli di allevamento.
Viceversa, commenta Zanoni, tale censimento rischia di trasformarsi in una “farsa”.
Zanoni si chiede a questo proposito quali siano i controlli previsti per accertare la veridicità delle dichiarazioni, oltre che le sanzioni eventualmente previste.
«La partita dei roccoli deve chiudersi velocemente – ha concluso Zanoni – . Dopo la sentenza numero 2341/13 del 17/01/2013 della Corte di Cassazione che ha riconosciuto il reato di detenzione incompatibile per i richiami vivi detenuti nelle gabbie anguste (vedi articolo GeaPress) usate dai cacciatori si deve mettere la parola fine agli impianti di cattura. L’unico modo per evitare di violare Direttiva Uccelli e per non rischiare sanzioni europee, oltre a fare in modo che non ci sia una pioggia di condanne di maltrattamento per i cacciatori, è quella di vietare per sempre l’uso dei richiami vivi».
 
eh si maurizio è vero...ma è anche vero purtroppo che più polvere si solleva e più pulizia c'è da fare...e di fronte ad una esplicita richiesta quale sarà la risposta della regione??..sicuramente la risposta non sarà a nostro favore anzi..il rischio sarà di un ulteriore restrizione ed inasprimento della cosa...staremo a vedere...niente di buono comunque...non abbiamo certo bisogno di questo tipo di pubblicità....
 
eh si maurizio è vero...ma è anche vero purtroppo che più polvere si solleva e più pulizia c'è da fare...e di fronte ad una esplicita richiesta quale sarà la risposta della regione??..sicuramente la risposta non sarà a nostro favore anzi..il rischio sarà di un ulteriore restrizione ed inasprimento della cosa...staremo a vedere...niente di buono comunque...non abbiamo certo bisogno di questo tipo di pubblicità....

in ogni caso non credo che la regione lombardia esegua gli ordini del tizio, probabile che qualche restrinzione vi tocchera', ma un minimo di mediazione fra' le parti ci dovra' essere per forza, anche perche' mettere in moto una macchina del genere sara' un bell' impegno, anche economico e poi, specialmente se uno si presenta con una proposta dittatoriale in questo modo, e chi sei?????..........poi a volte i desideri si avverano e potrebbe aver altro a cui pensare!!!!
 
Non penso che la decisione della regione dipenderà dalle intimidazioni verbali di Zanoni, ma piuttosto come si atteggerà, nella figura dei suoi consiglieri ed assessori, in relazione alla Deleibera che è stata depositata a Settembre e se ascolterà i suggerimenti, le richieste delle AAVV, fatte in sede di riunione del 06 Marzo.
Comunque ritengo che un po' di "pulizia" ogni cacciatore la debba fare, nel suo interesse, non posiamo pensare che tutto ci sia permesso e niente da noi dovuto.
Concordo che di certa pubblicità ne faremmo volentieri a meno, ma ci sarebbe un'unica soluzione..... non praticabile. Piuttosto dipenderà da come l'intero ambiente venatorio sarà preparato a controbattere a queste affermazioni, Zanoni dal canto suo, porta avanti in modo zelante la sua battaglia contro i richiami vivi, plasmando e trasfigurando a suo tornaconto le varie sentenze.
 
sono anni che ci stanno prendendo x i fondelli, dal primo all'ultimo, e noi x la nostra passione abbiamo sempre fatto sacrifici x andare a caccia.
sacrifici specialmente economici.
dal mio punto di vista sarei disposto a depositare le armi, e poi vedremo come la risolveranno.
ce' troppa gente che comanda incapace e non all'altezza della situazione!
 
Dopo averti preso per i fondelli, lo prenderesti, nei, fondelli.

Non cambierebbe niente, troverebbero il modo per mandare le guardie a fare la selezione laddove abbisogna e tu te ne staresti con le pive nel sacco.
io

io capisco tutto.
tieni gli uccelli nel miglior modo possibile,li curi,dai l'alimentazione al meglio possibile e se vivono di + in cattivita' un motivo ce'.
ogni volta che vai a caccia hai paura sempre di non essere in regola,controlli su controlli (specialmente nel varesino),e poi non dico nel bergamasco.
io ribadisco che x dare una svolta ci dobbiamo fermare tutti e poi vedremo come la risolveranno con l'andamento attuale.
certo, potrebbe essere dura,capisco, pero' ci sarebbe + coinvolgimento anche da parte nostra!!!! ed io ripeto che se questa caccia loro la vorrebbero far chiudere prima o poi ci riusciremmo,quindi combattere da ora sarebbe meglio.
 
Seguo attentamente il discorso e da quello che leggo dall'articolo riportato sopra da Diego vedremo un attimino come reagira' la nuova Regione Lombardia, ma quando inizieranno a leggere che se non fan cosi' e cosa' arriveranno sanzioni, la vedo dura, spero di essere smentito, e chiedo a Diego o Maurizio che conoscono bene gli ambienti ma al parlamento europeo non c'e' nessuno che dia del filo da torcere a sto tizio o son come qui in Italia 30 parlamentari contro nessuno in materia di caccia?Certo anche noi cacciatori come dice Maurizio dobbiamo cambiare modalita' in tutto cio' che ruota intorno ai richiami anche se credo tanti si impegnino gia' parecchio in tal senso e non e' certamente bello che ogni volta siamo tartassati anche inutilmente.
 
Io non conosco per niente gli ambienti, ne regionali, ne tantomeno europei, ma quello che mi sento di dire è di non dar retta a tutto quello che dice Zanoni, perchè lui strumentalizza alcune notizie a suo uso e consumo (il riferimento, citato nell'articolo postato da Diego, alle dimensioni ridotte delle gabbie in cui sono stati trovati degli uccelli è stato debitamente sconfessato in un altro post). La storia delle sanzioni è ormai trita e ritrita, quello che conta è che qui c'è una delibera della regione, di cui abbiamo ampiamente parlato, vedremo come la stessa la vorrà applicare, a breve lo sapremo.
 
zanoni vai a lavorare in acciaieria guadagnati la polenta cosi non facendo finta di amare gli animali per prendere 10 mila euro al mese tanto a te non interessa niete se l uccello eè in gabbia o fuori a pensa che anchio sono in gabbia 10 ore al giorno respirando fumo e si riesce a sbarcare il lunario appena appena pensa a questo o a chi non a lavoro tanto gli uccelli quando creperai e starai entrando nella urna passeranno e ti cagheranno sopra e andranno per la loro strada come fanno ora e faranno sempre zanoni cambia lavoro non agrappato alla sedia solo per soldi mi dispiace sei uguale a tutti gli altri ladrone per convenienza
 
[h=1]Censimento richiami vivi: la Provincia di Lecco precisa che il termine per la riconsegna dei moduli compilati è il 31 maggio.[/h]
22 Marzo 2013
In merito al problema dei richiami vivi, che ha generato comprensioni contraddittorie anche per le diverse comunicazioni pervenute dalla Regione, il Serviziofaunistico della Provincia di Lecco, a seguito di articoli di pubblicati recentemente sulla stampa, precisa quanto segue.
La Regione Lombardia (con nota dell’8 marzo 2013) ha riconfermato gli impegni presi con l’Unione Europea in merito alla gestione degli uccelli da richiamo; in particolare ha ribadito la necessità di istituire un database sui richiami vivi utilizzati dai cacciatori, indicazione ribadita anche nel corso di una recente riunione con le Province.
La lettera inviata dalla Provincia di Lecco a tutti i cacciatori (con allegato il modulo per l’elencazione dei dati identificativi dell’anello) non è quindi completamente superata, ma è stato modificato solo il termine per la consegna dei dati da parte dei cacciatori, fissato dalla Regione al 31 maggio 2013. E ciò in attesa di eventuali e auspicate precise istruzioni che potrebbero venire dopo l’insediamento del nuovo Assessore regionale, anche alla luce di alcune incongruenze riscontrate e segnalate dalle Province e dalle Associazioni venatorie.
“Nel rivolgere gli auguri di buon lavoro al nuovo Assessore regionale Gianni **** – commenta l’Assessore con delega alla Caccia Carlo Signorelliauspico un suo interessamento personale, considerando che il problema dei richiami vivi è una priorità da affrontare con la massima urgenza, per valutare la possibilità concreta di applicazione delle norme previste e le eventuali modifiche, al fine di prevedere procedure uniformi per tutte le Province e di fare complessivamente chiarezza su un tema complicato e controverso”.
Fonte: ufficio stampa Provincia di Lecco
 
Regione Lombardia: ecco il verbale dell'incontro in Regione che chiarisce la posizione delle singole associazioni sulla questione del censimento dei richiami vivi.


26 Marzo 2013
Incontro con le Associazioni Venatorie
D.G. Agricoltura, 6 marzo 2013.
Baccolo: introduce con riferimento alla riunione precedente del 23 gennaio, per riprendere il percorso che deve condurre alla riproposizione della DGR che autorizza la cattura dei richiami vivi. La scorsa DGR ha avuto assenso scritto di ISPRA e Commissione Europea (CE). Siamo convinti che l’impostazione sviluppata da Regione Lombardia (RL) in merito sia molto seria e molto solida. Visto che stiamo lavorando per la DGR 2013, è necessario che diamo la certezza formale di aver rispettato gli accordi, sia relativamente alla procedura di riduzione sia alla banca dati. Per quanto riguarda il programma di cattura 2012, che è stato interrotto dalla sospensiva del TAR, ci è stato richiesto di recuperare il numero di richiami che non si è catturato. Ci impegniamo per avanzare una proposta di recupero dei richiami non catturati nel 2012, che sia seria e circostanziata. Nella DGR si parla di necessità, ma nella legge non c’è obbligo. Se concordiamo che sia indispensabile fare la DGR 2013 dobbiamo dimostrare che il percorso della banca dati è avviato in modo serio e concreto. L’unico obbligo vero è il confronto tra Amministrazione Pubblica e Associazioni Venatorie per condividere e aiutare lo sforzo, volontario, dei cacciatori. La banca dati non è l’obbiettivo, ma è lo strumento per raggiungere l’obiettivo che è DGR 2013 per cattura richiami.
Bleynat: vedo un altro aspetto positivo: la banca dati è di carattere regionale, e può costituire un precedente per dare una visione regionale del problema. Su questo tema è importante che si arrivi a visioni condivise tra Province, Regione Lombardia e Associazioni Venatorie, per consentire il coinvolgimento di tutti.
Pinoli: riassume i contenuti della procedura. Fa presente la richiesta delle Province di BG e BS di avere più tempo a disposizione per la consegna delle schede, anche perché a differenza delle altre Province, l’invio delle schede di rilevamento, per necessità organizzative, non è ancora stato avviato. Fa presente che si sta ancora valutando le modalità di recapito dei nuovi anelli ai cacciatori.
Baccolo: alcune province hanno comunicato che dispongono di anagrafica dei cacciatori, che possono essere già travasati nel nostro database. Ci stiamo attrezzando per utilizzare anche queste risorse.
Enal: secondo noi tutte le Province dovrebbero avere i dati sui cacciatori, derivandoli dai tesserini.
Baccolo: ha ragione, ma in alcune province non sono informatizzati o conformi questi dati.
Enal: ok alla banca dati, è un processo di buonsenso. Serve a sostenere e supportare una delibera, in modo che i soggetti accettino e vedano come lavoriamo. Da parte delle province inadempienti è necessario che si muovano e che inizino.
Baccolo; usiamo tutto quello che c’è ed è disponibile (es. anagrafica). La banca dati è uno strumento, però lo strumento comporta impegno dei cacciatori e lavoro da parte ns e delle Province. Progressivamente la banca dati deve restituire un risultato al cacciatore medesimo. La nostra idea è di poter restituire al singolo cacciatore la posizione del parco richiami in ogni momento o in momenti concordati.
Mazzoleni: in Provincia Bergamo è anni che si raccolgono dati, quando inviano il tesserino c’è allegato il modulo. Vi sono anziani che hanno problemi nell’utilizzo di tecnologie informatiche, inserirsi nel web non è semplice. Nella nostra nota gli uccelli destinati alle gare canore non devono essere censiti. Quindi come ci regoliamo per l’inserimento in banca dati? Per quanto riguarda il recupero, nella stagione di cattura 2013, degli uccelli non catturati nel 2012 siamo d’accordo, perché abbiamo perso il passaggio delle specie più importanti ossia tordo sassello e cesena. L’abolizione delle catture nel 2017 prevista dalla delibera è problematica, quanti allevatori potranno esserci? Da noi scarseggiano, la provincia aveva un albo e adesso non c’è più. Abbiamo creato l’osservatorio regionale ma non funziona, e quindi siamo in questa situazione.
Baccolo: uccelli per gare di canto e i riproduttori. Noi avevamo detto: la banca dati è uno strumento per la DGR di cattura dei richiami, pertanto a nostro modo di vedere gli uccelli nati da allevamento e destinati alle gare non ci interessano. Per quanto riguarda il tema della difficoltà di accesso alle nuove tecnologie, ci siamo messi dell’avviso di caricare il maggior numero di dati possibili già esistenti per evitare di disturbare i cacciatori. Non chiediamo una collaborazione per il caricamento, lo facciamo noi. Per il futuro dobbiamo stabilire delle regole di aggiornamento della banca dati.
Anuu: l’obiettivo è la DGR 2013, noi proponiamo di procedere prima con la banca dati gli uccelli di cattura, per cui bisogna fare lettura e sostituzione, poi successivamente ci concentriamo su quelli di allevamento, poi sono molto pochi gli uccelli di allevamento con le fascette di plastica.
Baccolo: ma se sono pochi perché non lo facciamo subito?
Anuu: secondo noi è importante e prioritario partire con quelli di cattura.
Acl: non accettiamo nessuna di queste cose proposte finora. Se vogliamo partire con un lavoro che tanto porta alla chiusura dei roccoli, perché fare questa banca dati? I cacciatori hanno gli uccelli in comune, esiste il problema degli uccelli condivisi, come ci comportiamo con quelli? il censimento richiami a Brescia è già stato fatto, non vediamo l’utilità di una banca dati fatta così, e perché non è obbligatoria?
Baccolo: non è obbligatoria, lo stiamo facendo perché ci sembra l’unico modo per aver nel 2013 una DGR che autorizzi le catture. Il TAR nel 2012 ha sospeso l’attività, dopo abbiamo prodotto documentazione con Province e Associazioni Venatorie e ci hanno dato ragione, ritirando la sospensiva. Noi stiamo lavorando perché ci diano ragione anche ad aprile. Facciamo tutto questo perché condizione indispensabile e necessaria per catturare nel 2013. Se non siete d’accordo devo chiedervi: qual è il suggerimento? La strada per voi percorribile?
Acl: il pericolo sono i controlli che ha menzionato. Trascrivere le sigle dei singoli richiami è un problema.
Baccolo: ho detto che chiediamo volontariamente tempo ai cacciatori che si impegnano, quindi mi sembrava giusto che avessero un ritorno, un risultato con quello che è archiviato nella banca dati che li riguarda, magari aiuta nelle procedure di controllo. La banca dati è fatta perché abbiamo bisogno di avere sotto controllo la situazione dei richiami. Aspettiamo il giudizio di merito del TAR per andare a Bruxelles a dimostrare che stiamo lavorando sugli impegni presi. Non abbiamo la certezza di poter recuperare i richiami non catturati nel 2012, ma se dimostriamo di stare ai patti, penso avremo autorevolezza per rimettere in discussione il percorso.
Anlc: a Brescia abbiamo il portale del cacciatore, accedendovi ho tutti gli uccelli di cattura che mi hanno dato negli anni, non ha senso che arrivi una lettera a casa che mi chieda le stesse cose. Per gli uccelli allevati non deve interessa sapere il numero della fascetta, ma solo il numero di uccelli detenuti. La nostra stagione è stata funestata dai ricorsi al TAR, che da sempre torto ai cacciatori. Secondo noi la DGR 2013 anche se fatta rispettando gli impegni presi, verrà impugnata lo stesso. Se non c’è certezza di un risultato la raccolta dei dati sarebbe una complicazione non sostenibile, e se poi dobbiamo smettere di catturare nel 2017 non siamo d’accordo a partecipare.
Baccolo: per quanto riguarda il tema del contenzioso, entro un mese sapremo dal TAR se abbiamo ragione. Se avremo ragione, comunque sicuramente ci faranno ricorso anche nel 2013, ma se abbiamo messo in piedi un percorso solido e rispettato gli impegni abbiamo più possibilità di non subire la sospensiva. Per quanto riguarda la discussione sulla fine delle catture (2017), io dico prima di dimostrare che stiamo ai patti poi negoziamo i termini. Per quanto riguarda i dati, se li ottengo dalla Provincia non c’è bisogno di disturbare i cacciatori. Però devono essere completi se no occorre richiederli ai cacciatori.
Fidc: preoccupati dai controlli. Noi per catturare abbiamo bisogno della DGR, e magari la politica ce la fa anche, ma la storia delle deroghe ci insegna che la politica non sempre funziona. C’è un iter che va avanti, a noi spetta il compito di aiutare, anche se non c’è obbligatorietà. Noi non vogliamo mettere in difficoltà i nostri cacciatori ma dobbiamo affrontare il problema perché non fare la banca dati, vuol dire non fare la delibera per il 2013. Sugli uccelli di cattura il problema si risolve, per quelli di allevamento il problema c’è, come l’ANUU chiediamo di arrivare a fine stagione venatoria per la dichiarazione dei richiami di allevamento. I casi con persone con tanti uccelli da allevamento sono minoritari (ma dove vivono?), gli altri cacciatori possono invece partecipare al censimento da subito.
Anlc: noi non crediamo tanto alla politica, ma chiediamo certezze, altrimenti l’attività di cattura va a morire e non c’è motivo di disturbare i cacciatori con queste richieste.
Baccolo: per quanto riguarda i dati: noi gestiamo i fascicoli aziendali di tutte le aziende agricole lombarde, fascicoli che sono fondamentali per prendere il contributo comunitario. Con tutti i dati, che sono migliaia di informazioni, da dieci anni e più facciamo la gestione e i dati sono accessibili solo ai proprietari e alla PA, e basta. La banca dati degli uccelli serve alla DGR 2013, le informazioni restano nei sistemi informativi della Regione, l’accesso è riservato al cacciatore e alla PA.
Enalcaccia: proponiamo anche noi di dividere le specie allevate dal quelle catturate, lasciare più spazio per la dichiarazione dei dati relativi alle specie allevate. Siamo tutti d’accordo tra associazioni per dilazionare la tempistica di dichiarazione dei richiami allevati.
Fidc: vorremmo che tra le diverse province ci sia almeno la stessa procedura, e chiediamo che la circolare sia mandata per conoscenza anche a noi Associazioni Venatorie.
Baccolo: per la circolare ok alla trasmissione anche alle Associazioni Venatorie, magari le province piccole hanno tempi più ristretti, e possono continuare sulla strada iniziata.
Anuu ritengo che il documento che certifica il possesso del richiamo possa aiutare il cacciatore in sede di controllo. (Controllo, che controllo?)
Baccolo: i numeri di matricola degli anelli possono essere certificati dal documento, si possono proporre delle linee guida per il controllo, passo dopo passo possiamo lavorare in questa direzione.
Acl: chiediamo copia delle comunicazioni con la Ce, in merito alla procedura che ha portato alla richiesta di formazione della banca dati.
Baccolo: vi farò avere le nostre richieste di parere a Bruxelles e le risposte di ISPRA e della Ce.
Alle ore 12:29 la riunione è aggiornata, si pone come data per prossimo incontro fine aprile, dopo la sentenza nel merito del TAR Milano sulla DGR 4036/2012.
Presenti:
FIDC Mauro Cavallari e Rossana Lucini,
ENAL Caccia Giuseppe Cavallaro,
ANLC Camillo Mazzoleni
ANUU Domenico Grandini,
ACL Carlo Bravo e Gino Marini,
Regione Lombardia: Dir. DGA Paolo Baccolo, Dir. UO Giorgio Bleynat, Guido Pinoli, Jacopo Tonetti.



Non c'è stata una AAVV che si è detta contraria al censimento degli allevati.....
 
Maurizio scusa dove hai preso questo verbale? Penso sia demenziale pubblicare una simile cosa sul web (non mi riferisco a te) visto anche le "affermazioni" riportate da qualcuno...chissà che risate si staranno facendo gli uffici legali di wwf & company.
Per la serie dilettanti o masochisti allo sbaraglio.........
 
Da quanto ho capito,se sbaglio correggetemi, vogliono fare questo ' censimento' per poter continuare a catturare.Io dico: ma se dal 2017 hanno già deciso di chiuderli, perchè mi raccontano quanto sopra? E poi una considerazione: quanti di noi cacciattori vanno a caccia per i soli soggetti avuti dalla provincia? Per quanto mi riguarda possono chiudere domani,ma però che non mi rompano più i c.........
L'Italia sta andando a rotoli,milioni di disoccupati,le fabbriche chiudono e questi pensano al cens degli uccelli!!!!!!
Dove andremo a finire. ciao Claudio
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
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    ### 4. **Winchester 572**
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    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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