Re: caccia ad avancarica
[eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]giovannit. ha scritto:Cadevano perche' si sparava a tiro. Oggi tutti si preoccupano di lunghezza delle canne, dimensioni interne, strozzatura, blablablabla, ma non tengono in mente un fatto della fisica che non si puo' ignorare o cambiare: la portata dei fucili lisci e' limitata, e TUTTI i tiri oltre 35 metri sono azzardati. I nostri padri e nonni ci dicevano: "Alle lodole si spara solo se ne puoi vedere gli occhi." Oggi si spara pure quando non si vede neanche l'allodola...BornToKill ha scritto:Proprio vero... Cartucce di fortuna e carniere pieno... Sarà che un tempo c'erano più selvatici ma comunque cadevano! Troppe pippe mentali, oggi...
A quei tempi di soldi ce ne erano poco, e quelli che potevano comprare e sprecare cartucce erano pochissimi. Quindi si sparava a tiro e anche soltanto quando si era sicuri di colpire. E gli uccelli venivano giu' morti, e le lepri ruzzolavano fulminate. Oggi si spara a 40, 45, 50 e pure 70 metri, e se gli uccelli vengono giu' vivi o fanno sangue, o arrancano via e si perdono, si da' la colpa alla foratura della canna, al crio o al non crio, alla "perdita di gas" degli auto a recupero gas, alle canne moderne che non sono fatte come quelle della St. Etienne di una volta, alla polvere, alla borra, a questo, a quello--e via con le pippe mentali...
E i nostri avi guardano giu' dalle nuvolette e ridono, ridono, ridono....