BURIAN: come dove e perchè (1 utente sta leggendo)

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[h=1]Burian sull’Italia a inizio febbraio: tutti i modelli confermano, potremmo vivere un evento storico ![/h]
venerdì 27 gennaio 2012, 11:09 di Giovanni Micalizzi





Anche stamattina tutti i centri di calcolo restano allineati su una tendenza chiara, che non lascia scampo a equivoci, sul medio termine: a inizio febbraio il vero burian delle steppe Siberiane potrebbe arrivare sull’Italia dopo moltissimianni, grazie al ponte di Weijkoff formato dall’anticiclone delle Azzorre e da quello Russo-Siberiano. Gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo sono davvero estremi, conun enorme lago gelido piombare rapidamente dapprima sui Balcani e poi proprio sull’Italia con valori termici eccezionali, tali da poter segnale la storia meteo/climatica dei territori in cui andranno a finire.Lasciando ad altri aggiornamenti le previsioni dettagliate per i prossimi giorni, quando al nord arriverà la neve in pianura, possiamo concentrarsi cui medio termine e parlare subito di inizio febbraio: gli amanti di freddo e neve sperano che la bolla gelida Siberiana piombi proprio sull’Italia, ma ancora non sono chiari i dettagli e le modalità dello sfondamento da nord/est, com’è normale che sia a 140/160 ore.E’ difficile prevedere l’evoluzione di una massa d’aria gelida di questa portata, molto rara per queste zone vicine all’Italia: si tratta senza ombra di dubbio di un tipo d’aria molto pesante rispetto ad altri tipi d’aria fredda, artica, marittima o polare perchè possiede un’enorme capacità di erodere qualsiasi barriera anticiclonica là dove ci andasse in contro.L’anticiclone delle Azzorre in unione con quello russo/scandinavo, formerebbe il famigerato ponte di wejkoff già entro le prossime 96-120 ore, e già questo è sinonimo di grande gelo in arrivo dapprima sulla Russia Europea e nei Balcani, e poi rapidamente verso ovest e sud/ovest.Ovviamente a 144-168 ore non è chiaro capire dove poi si dirigeranno le masse d’aria gelide, anche perchè è possibile la formazione di depressioni Mediterranee tali da rimescolare le carte in gioco, innescando abbondanti precipitazioni (che, quindi, risulterebbero nevose fin alle bassissime quote) e rendendo ancor più complessa e difficile la previsione.Al momento, provando a entrare ulteriormente nei dettagli, il trittico modelliatico ukmo-gfs-ngp sembra disegnare una prospettiva più rigida e nevosa per le zone del medio-basso Adriatico e del Sud, mentre ecmwf-gem stanno proponendo nei loro run mattutini evoluzioni più settentrionali del nocciolo cruento di gelo e neve tra Alpi, pianura Padana e Appennino centro/settentrionale. Ma siamo davvero al fantameteo. E’ troppo presto per entrare in tali dettagli. Al momento una sola cosa appare chiara, con vaste aree dell’est europeo e poi forse anche parte dell’Italia che potrà vivere un episodio di Burian come d’altri tempi, dove per isoterme e gelo questa ondata di freddo russo/siberiano rischia davvero di entrare nella storia meteoclimatica qualora i vari elementi coincidessero a favore di una netta penetrazione nel nostro Paese di questo autentico bolide di gelo e neve.Ci aggiorneremo nei prossimi giorni perchè ancora nulla è certo e senza illusioni continuiamo ad andare avanti verso vie più chiare man mano che ci avvicineremo all’evento. Intanto concentriamoci sul weekend. Arriva la neve in pianura, almeno al nord. E non è poco.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Bota non avrei mai messo una simile discussione se non ci credessi e se non avessi basi di altissima probabilità.
Ci siamo vicinissimi davvero !
E sarebbe storia come nel 29, come nel '56 ( a proposito con queste carte NEVE a Roma !) e come nell'85 forse meno ghiaccio del 85 (per chi se lo ricorda io bene avendo allora 21 anni) ma più neve.
Il problema sta più in quelli che si ostinano a non voler credere a chi vede lontano.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

beh un po' di attinenze ci sono... non so' se meteo.... ma di economia sicuramente.... crollo wall street 1929, crollo dell'euro e sistema bancario 2012
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Bota non avrei mai messo una simile discussione se non ci credessi e se non avessi basi di altissima probabilità.
Ci siamo vicinissimi davvero !
E sarebbe storia come nel 29, come nel '56 ( a proposito con queste carte NEVE a Roma !) e come nell'85 forse meno ghiaccio del 85 (per chi se lo ricorda io bene avendo allora 21 anni) ma più neve.
Il problema sta più in quelli che si ostinano a non voler credere a chi vede lontano.

Armando non so, guarda io son qua che aspetto...
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

il BURIAN !
34 Commenti » Commenta



Nella Multi MTG vediamo il Burian scendere dalla Russia e puntare l'Italia, supportato a nord dal Ponte di Woejkoff.
Fonte: www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo

Aldo Meschiari: 28-01-2012 ore 08:26
I principali Centri di Calcolo, stavolta tutti in perfetta armonia, sono concordi nel prevedere a distanze cronologiche comprese tra le 72 ore e le 168 ore il ritorno della storia meteo in Italia: il Burian. Nonostante però la totale e assoluta coerenza di tutti i modelli, è necessario mantenere ancora quel fondo di incertezza che sempre va riservata a fenomeni meteo di rara o rarissima realizzazione. Chi ha un po' di familiarità coi modelli si sarà reso conto della portata dell'evento di cui stiamo parlando, ma anche della sua eccezionalità e vulnerabilità. Io stesso, sinceramente, faccio ancora fatica a crederci. Ora cercherò con parole comprensibili a tutti di spiegarlo.
Prima di tutto, dicevo, sarà neve, anche copiosa al Nord-Ovest e soprattutto in Piemonte. Infatti, una goccia fredda artica riuscirà a penetrare nel Mediterraneo attraverso il Golfo del Leone favorendo la formazione di un minimo in loco che porterà la neve a Torino, Cuneo e forse anche qualche fiocco a Milano. Il resto del paese, intanto, sarà in attesa dei grandi movimenti che si andranno allestendo sul comparto euro-atlantico e soprattutto su quello emisferico.
Per comprendere meglio quello che accadrà dal 30 gennaio al 5 febbraio, teniamo sotto occhio la Multi MTG modificata e riportata qui a fianco. Probabilmente, se avrete letto altri pezzi del MTG, avrete già confidenza con tale dinamica barica. L'alta pressione azzorriana andrà a congiungersi dapprima con l'alta scandinava e successivamente con quella siberiana, dando origine al tanto famoso quanto raro Ponte di Woejkoff. Tale estesissima figura altopressoria favorirà la discesa verso l'Europa di masse d'aria gelide provenienti dal cuore dell'Orso russo-siberiano, il grande anticiclone termico che staziona in inverno nelle steppe asiatiche.
L'Italia, quindi, inizierà ad essere spazzata dal 30 gennaio da venti gelidi, di Bora e di Grecale, ma anche di Maestrale. La loro componente continentale rende queste masse d'aria fredde molto pellicolari, cioè aderenti al suolo: in parole semplici il freddo giungerà subito a tutte le quote. Attenzione che i Modelli propongono valori incredibili a 850 hPa: fino a -20°C sulle Alpi, fino a -15°C al Nord, fino a-10°C al Centro-Sud.
Assieme ai venti gelidi giungeranno anche una serie di gocce fredde artiche, che potrebbero favorire nevicate sino al piano al Nord e al Centro a partire dal 31 gennaio. Inoltre non è escluso che si formi una depressione sull'alto Tirreno in movimento verso l'Italia meridionale. Tale area ciclonica mulinerà i gelidi venti di Bora e Grecale, favorendo anche nevicate a quote basse e bassissime al Centro-Sud.
In definitiva stiamo parlando di un evento meteo quanto mai raro, che ha tempi di ritorno di almeno trenta anni. Non voglio fare paragoni col passato: quelli si faranno alla fine. Però quello che ci prospettano i modelli meteo ha davvero il sapore dell'eccezionalità. Concludo ricordando che la eccezionalità della situazione impone massima prudenza: se i modelli dovessero avere ragione su tutto, si presenteranno scenari meteo di grande impatto ambientale, che richiedono grande cautela. Quindi seguiamo con attenzione gli aggiornamenti del MTG.
Aldo Meschiari -

da meteogiornale.it
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Qui non bisogna essere esperti meteo.
Basta Guardare !
E' una carta a 850, cioè a temperature previste a 1500 metri sul livello del mare.
Mediamente a zero metri si hanno 5 gradi in meno della 850, dunque a seconda della vostra altitudine è faciel capire COSA
è previsto.
 

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Re: BURIAN: come dove e perchè

sto seguendo la situazione da diversi giorni......per ora non mi esprimo e penso che non lo faro neppure dopo perche per un burian previsto alla prossima settimana il tempo è lontano ancora,il burian è un evento troppo raro e anche pericoloso per parlarne con una settimana di anticipo.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Il Buran che vento è ... (tratto da Wikipedia)

Il buran (in russo: буран[?]) è un vento di aria fredda, spesso molto forte, caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, ad ovest degli Urali. Ha direzione N-NE ed è causata da una depressione che sconvolge le condizioni anticicloniche tipiche della zona. Esso è spesso accompagnato da bufere di neve congelata durante la quale i fiocchi caduti a terra vengonosollevati di nuovo e, mescolandosi alla neve che cade, azzerano quasi la visibilità; in questo caso assume il nome di пурга, purga.
Il buran si spinge frequentemente in Asia, al di là degli Urali, fino allo Xinjiang; più raramente giunge fino a latitudini più basse e arriva fino in Italia seguendo traiettorie orientali, aggirando la catena alpina e non trasformandosi quindi in favonio. In questi casi si verificano crolli termici consistenti e improvvisi.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

sto seguendo la situazione da diversi giorni......per ora non mi esprimo e penso che non lo faro neppure dopo perche per un burian previsto alla prossima settimana il tempo è lontano ancora,il burian è un evento troppo raro e anche pericoloso per parlarne con una settimana di anticipo.


Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!


Concordo con Armando :D .. il giorno più freddo è previsto per il 1 febbraio 2012..
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Ti sbagli nei siti specilaizzati se ne parla dal dal giorno 21, cioè a oggi da una settimana !!!

anche se specializzati con strumenti specifici non sono sicuri neppure loro al 100% se ne riparla mercoledi per esserne sicuri secondo me.averne parlato tempo prima non cambiava nulla,quante volte buttano fuori bombe i siti meteo per accattarsi 4 utenti in piu.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Altri dati sul nome del vento ed altro:

Viene chiamato con diversi nomi, tutti molto simili: Buran, Burian o Burano.
E’ il vento gelido che soffia dalle pianure sarmatiche in Russia e dalla Siberia verso l’Europa.
Si forma molto raramente, con effetti evidenti solo una volta ogni 10-15 anni in media dalle nostre parti. L’ultima volta si è fatto sentire in grande stile su quasi tutta l’Italia solo alla fine del dicembre del 1996, quando ci fu un crollo delle temperature quasi dappertutto, con punte inferiori ai -10°C in pianura, venti molto forti e raffiche fino a 150 km/h ed oltre nelle zone più esposte.
Le ondate di freddo successive, fino ai giorni nostri, non possono essere attribuite all’azione (quantomeno diretta) di questo vento, ma a masse d’aria che sono arrivate direttamente dall’Artico Norvegese, dalla Groenlandia o addirittura dal Canada, tutte zone comunque meno fredde della Siberia in inverno.
Il Buran rappresenta l’apoteosi del freddo per gli appassionati di gelo e meteorologia in genere, ma nei rari casi in cui investe in pieno l’Europa può rappresentare anche un grosso problema, specie se associato a nevicate in zone che difficilmente vivono questi eventi.
Ma come si forma?
Le vaste pianure e gli altipiani tra la Siberia, la Mongolia e le Repubbliche a nord del Mar Caspio durante l’inverno sono soggette a rapido raffreddamento a causa dell’aria secca, del poco Sole e della lontananza dell’azione mitigatrice di qualsivoglia mare o oceano. In alcune zone tra dicembre e gennaio possono raggiungersi normalmente anche i -35, -45°C.
Si forma quindi uno strato di aria gelida vicino al suolo e spesso non più di 1000-1500 metri che genera un anticiclone termico, ossia un’alta pressione di origine prettamente fredda.

Quest’alta pressione, se viene agganciata da altre alte pressioni in risalita dall’Atlantico verso la Scandinavia o l’Europa centrale (accadimento non così frequente), viene letteralmente trascinata con tutto il suo contenuto gelido verso ovest, generando contrasti sempre più accesi con l’aria più tiepida (o quantomeno più fresca) presente sull’Europa dell’Est, e quindi sviluppando un vento sempre più sostenuto – il Buran, appunto – che congela letteralmente le aree investite.
E’ chiamato, non a caso, “l’espresso siberiano”.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Se posso permettermi di consigliare un film Dersu Uzala ( il piccolo uomo delle grandi pianure ) del grande Akira Kurosawa
dove veramente possiamo renderci conto delle condizioni climatiche del vento nella steppa, un episodio di cosa sia la realtà.

Romano
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Francamente posso dire di esserci stato anche nel 1956 ma forse ero distratto e non mi ricordo degli eventi.
1985 Era un anno come gli altri ma carico di quegli eventi che segnano il corso della storia e posso dire io c'ero.
Breve cronostoria dei miei ricordi, molto freddo, nevicata copiosa nei giorni precedenti anche nella piana Firenze-Pistoia, al mattino sono andato al lavoro a circa un chilometro da casa. Volutamente a piedi con gli anfibi che affondavano nella neve ghiacciata, con zaino pieno per me e i miei compagni (come sorpresa) di quei viveri di conforto e socializzazione che non possono mai mancare in quei momentio storici: un chilo di pane, un salame, un fiasco di vino e un liquore di mia produzione e consumo a carattere famigliare che è il nocino, che ti fà digerire anche un mattone. Tutto molto bello, ma gli orologi dell' acquedotto schiantarono con parecchi tubi, avevo una pianta di chinotto molto riparata e coperta ma bruciò anche quella. Inutile dire che tutti gli ulivi, piante ecc. bruciarono con grande sgomento dei propettari. Era venerdì 11 gennaio la mia Fiat 850 special compagna di tante avventure venatorie (e non) la tenni ferma tre giorni, furono gli ultimi giorni dell' agonia, che si concluse con l' arrivo del carro attrezzi demolitore e una nuova arrivata in famiglia. Una notizia avendo piantato gli ulivi presi a Pescia, varietà leccino (resistente al freddo) un clone garantito che si era salvato nel 1985 sono due tre anni che subisce ancora questo deleterio evento.

Romano
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

No Francesco,
io NON ho mai scritto a riguardo del giorno più freddo che comunque, secondo le carte di oggi, sarebbe venerdì 3 febbraio 2012


Si è vero... io ho quotato il tuo discorso e poi ho aggiunto che il giorno più freddo è il 1 febbraio... :D
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

anche se specializzati con strumenti specifici non sono sicuri neppure loro al 100% se ne riparla mercoledi per esserne sicuri secondo me.averne parlato tempo prima non cambiava nulla,quante volte buttano fuori bombe i siti meteo per accattarsi 4 utenti in piu.

Le bombe, lo sappiamo, le butta fuori un sito utile, ma che va preso per quello che è... nazionalpopolare e di basso profilo.
Io parlo del fatto che a oggi, TUTTI, ripeto TUTTI i modelli matematici sono concordi.
Queste sono dati molto, molto importanti.
Se fosse solo il solito sito in cerca di utenti e pubblicità concerderei con te, qui oltre al fumo abbiamo anche l'arrosto.
La fase invernale più cruda degli ultimi 35 anni.
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Si è vero... io ho quotato il tuo discorso e poi ho aggiunto che il giorno più freddo è il 1 febbraio... :D



ANCHE io ho quotato il tuo discorso e fatto presente che il giorno più freddo, secondo le carte di questo pomeriggio, sarà venerdì 3 febbraio 2012:D
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

ANCHE io ho quotato il tuo discorso e fatto presente che il giorno più freddo, secondo le carte di questo pomeriggio, sarà venerdì 3 febbraio 2012:D


Ok... grazie Armando per la giusta informazione :D
 
Re: BURIAN: come dove e perchè

Dato orami per assodato l'arrivo del freddo russo della steppa il burian, ora la concentrazione si sposta su dove con precisione passerà il NUCLEO durissimo freddo.
Non cambierà sulle temperature, ma sulla neve sì.
Se la goccia fredda scavalcherà a nord le alpi per raggiungere germania e francia si incanalerà nella valle del Rodano raggingerà iul medirettaneo "caldo" rispetto a lei e genererà nubi e altra /Tanta/ neve per tutto il centro nord con la formazione di un minimo sulla corsica o sulla sardegna.
Se invece in freddo entreràda Triste, dalla porta della bora, avremo "solo" freddo intenso e sterile senza grandi quantitativi nevosi.
Andando oltre nel fanta dopo il freddo arriva Mister Atlantico careico di nubi ma siamo già a pensare al 10 febbraio o giù di lì, il centro noird infreddolito e ghiacciato, la PP che trattiene il freddo potrebbero rifare un altro pieno di dama bianca...
Vedremo...
 

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