Re: Bozza di Modifica dell' On Sergio Berlato AGG. 9 Maggio
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sipe48 ha scritto:lando ha scritto:sterminator ha scritto:Caro Stefano mi sono riguardato il documento del KC. Scusami, ma qualcosa rispetto al tuo mail lo devo precisare:
innanziutto è vero che la cesena e il bottaccio sarebbero cacciabili fino alla II di gennaio, ma a questa puoi aggiungerci una decade (come previsto dalla direttiva) e quindi torneresti alla fine di gennaio com'è adesso, mentre il sassello è già previsto alla III decade di gennaio. La lodola e il colombaccio possono già essere cacciati fino alla III DECADE DI FEBBRAIO. Per andare agli acquatici la Marzaiola, il mestolone, la moretta, il beccaccino, il frullino e la pavoncella sarebbero cacciabili fino alla I decade di febbraio a cui potresti aggiungerne un'altra e arrivare così al 20 febbraio. Il porciglione fino alla III decade di febbraio e la gallinella addirittura alla I decade di Marzo. L'unica specie acquatica che rischierebbe una riduzione di 10 giorni è il germano per cui la migrazione inizia la I decade di gennaio. In base a detta direttiva il merlo sarebbe cacciabile fino alla II decade di gennaio.
Attento, scusa se ti faccio le pulci, ma è per dare un'informazione esatta a tutti.
Prendo il bottaccio come esempio: se sul KC si legge che la risalita prenuziale inizia alla II di gennaio, significa che la caccia dovrebbe chiudere al 10 del mese, ovvero si può cacciarlo nella prima decade, visto che a partire dalla seconda risale. Quindi anche applicando lo swap, si arriva al massimo al 20 gennaio.
E' giusto questo KC sulla risalita prenuziale dei tordi? Io dico di no, ma il mio giudizio vale solo per me, ci vorrebbe invece uno studio specifico dell'INFS o di un organismo similare. Bene, bisogna riorganizzare/modificare l'INFS (tutti sono d'accordo su questo) e successivamente partorire lo studio da sottoporre alla UE. Chi vieta di partire con la riforma dell'INFS, con quelle 3/4 modifiche della 157 e con la revisione della 394/91 (per rientrare nei parametri del territorio agro-silvo-pastorale previsto dalla 157), magari con una bella legge quadro.-
grifonenero ha scritto:Ecco Sergio, se vuoi soffrire e leggereti ancora le palle o musse come le chiamiamo noi, che ci ha raccontato il Pinocchio della regione eccotele.
Raccomando a tutti, visto il personaggio in questione, a fine lettura una strizzata in basso dove non batte il sole...
Genova, 14 Marzo 2005
Caro amico,
poiché ci vengono da tempo attribuite in materia di caccia e di parchi posizioni che non corrispondono a verità, consideriamo giusto e doveroso rivolgerci direttamente a te, come a tutti i cacciatori, per dirti cosa pensiamo su questi temi.
Riteniamo corretta l’attuale perimetrazione dei parchi: abbiamo infatti contribuito alla sua definizione nel corso di questi 5 anni, grazie a un lavoro che ha visto coinvolte sia le forze della maggioranza che quelle dell’opposizione.
Crediamo che una politica di salvaguardia del territorio e di valorizzazione ambientale debba essere costruita con il contributo attivo della popolazione residente.
Pensiamo inoltre che la caccia sia un’importante tradizione culturale delle zone dell’entroterra ligure, praticata da chi con ostinazione ha presidiato e mantenuto vivi questi territori.
Proprio per questo abbiamo collaborato alla stesura della nuova legge di modifica dell’attuale 29/94 relativa all’attività venatoria.
A riprova del nostro impegno, è utile ricordare che Rossella D’Acqui, che ci ha tenuto a sottoscrivere questa lettera insieme a me, è la seconda firmataria del disegno di legge che il Consiglio Regionale non è riuscito ad approvare nelle ultime sedute.
Ci impegnamo a riproporre i contenuti di questo disegno di legge anche nella prossima legislatura regionale.
Con questa legge sarà infatti possibile:
? Risolvere i grossi problemi legati agli incendi boschivi, privilegiando il recupero forestale con la rivitalizzazione del territorio e dell’ambiente, consentendo la caccia agli ungulati e se possibile anche alla migratoria;
? Privilegiare la gestione del territorio e la gestione faunistica, ponendo la centralità del cacciatore come operatore attivo su tutto il territorio, non solamente nei periodi di caccia aperta ma durante tutto l’arco dell’anno, individuando programmi di gestione ed incremento della fauna;
? Sottolineare lo stretto rapporto con il mondo agricolo, che dovrebbe essere il protagonista attivo nell’allevamento della selvaggina e della gestione del territorio, anche come fonte di reddito;
? Contribuire, sempre più, a rendere l’ATC lo strumento per una gestione snella ed efficace, da realizzarsi in stretta collaborazione con le province e i comuni e, soprattutto, con i cacciatori iscritti.
In queste condizioni ottimali, si collocano la gestione venatoria, il prelievo sostenibile, la caccia in deroga, i tempi e modi di caccia.
Si sottolinea la volontà di affrontare questi temi con una modalità che si basi sul confronto con tutto il mondo venatorio (associazioni, ma anche ATC e cacciatori).
L’impegno è quindi quello di risolvere, in tempi brevi e possibilmente già per la prossima stagione venatoria, i problemi evidenziati, convinti di potere fare questo percorso insieme e da protagonisti.
I temi della valorizzazione del territorio, con particolare riferimento all’entroterra, sono parte centrale del nostro programma per il governo della Liguria, presentato ai cittadini il 15 marzo e disponibile per quanti ne vogliano prendere visione.
Rossella D’ACQUI Claudio BURLANDO
Turdus ha scritto:L'ANUU da anni sta svolgendo un lavoro di monitoraggio del transito dei migratori sul territorio, non so se sufficientemente autorevole, ma dato che tale associazione è una delle 4 che hanno siglato il tanto proclamato "patto di non belligeranza".........
Maurizio
lando ha scritto:.
Purtroppo lo Sky Way Project non viene riconosciuto come monitoraggio scientificamente rilevante. Nonostante l'impegno dei tanti rilevatori in tutta Italia e lo "sbattimento" di Medani ad elaborare i dati, le metodologie utilizzate non sono quelle "ufficiali" e i dati raccolti hanno valenza solamente conoscitiva.
Flagg ha scritto:Occupate l'INFS!!!
IL TACCI ha scritto:Per tornare al discorso del Lando nazionale,
la sensazione è che se riuscissimo ad avere un INFS veramente superpartners e magari riuscissimo a tirare fuori qualche dato "riconosciuto" anche noi, probabilmente recuperare qualcosa non sarebbe pura fantascienza...
Queste sotto sono le fonti normative usate a riferimento dal Comitato Ornis per stabilire le "decadi" italiane, fonte sito ufficiale della Comunità Europea :
ITALY
1 - MESCHINI, E. & S. FRUGIS (Eds.),1993. Atlate degli uccelli nidificanti in Italia. Suppl. Ric. Biol.
Selvaggina, XX:1-344.
2 - SERRA, L., A. MAGNANI, P. DALL'ANTONIA & N. BACCETTI, 1997. Risultati dei censimenti
degli uccelli acquatici svernanti in Italia, 1991-1995. Biol. Cons. Fauna, 101:1-312.
3 - DALL'ANTONIA, P., R. MANTOVANI & F. SPINA, 1996. Fenologia della migrazione di alcune
specie di uccelli acquatici attraverso l'Italia. Ric. Biol. Selvaggina, 98:1-72.
4 - SPAGNESI, M., F. SPINA & S. TOSO, 1998. Problemi di conservazione degli uccelli migratori
con particolare riferimento al prelevio venatorio. Istituto Nazionale Fauna Selvatica, Documenti
Tecnici 4:1-75.
5 - FOCARDI, S. & F. SPINA, 1986. Rapporto sui censimenti invernali degli Anatidi e della Folaga
in Italia (1982-1985). . Istituto Nazionale Fauna Selvatica, Documenti Tecnici 2:1-80.
6 - ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (LQSUHVV). The role of Italy within
the Song Thrush 7XUGXVSKLORPHORV migratory system analysed on the basis of ringing-recovery
data. Vogelwarte.
7 - BOLDREGHINI, P. & F. MONTANARI, 1991. A short note on wintering geese in northern Italy.
Ardea 79:173-174.
8 - BRICHETTI, P. & L. CANOVA, 1992. Moriglione $\WKLDIHULQD. In: Brichetti, P., P. De Franceschi
& N. Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:372-379.
9 - BRICHETTI, P., 1992. Fistione turco 1HWWDUXILQD. In: Brichetti, P., P. De Franceschi & N.
Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I: 366-371.
10 - BRICHETTI, P. & B. MASSA, 1998. Check-list aggiornata degli uccelli italiani aggiornata a
tutto il 1997. Riv. Ital. Orn., 68 (2):129-152.
11 - BULGARINI, F., E. CALVARIO, F. FRATICELLI, F. PETRETTI & S. SARROCCO, (Eds.),
1998. Libro rosso degli animali d’Italia. Vertebrati. WWF Italia, Roma.
12 - CASINI, L., 1992. Oca granaiola $QVHUIDEDOLV. In: Brichetti, P., P. De Franceschi & N. Baccetti
(eds.). Fauna d’Italia. Aves I:262-271.
13 - CASINI, L., 1992. Oca lombardella $QVHUDOELIURQV. In: Brichetti, P., P. De Franceschi & N.
Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:273-279.
14 - CASINI, L., A. MAGNANI & L. SERRA, 1992. Ciclo annuale della comunità di uccelli acquatici
nella Salina di Cervia. Ric. Biol. Selvaggina, 92:1-54.
15 - MADSEN, J., G. CRACKNELL & A. D. FOX, 1999. Goose populations of the Western
Palearctic. WI Publication 48.
16 - PAZZUCCONI, A., 1997. Uova e nidi degli uccelli d’Italia. Calderini, Bologna, 655 pp.
17 - PERCO, F., 1991. Recent changes in size of goose populations in Italy. Ardea 79:169-172.
18 - PERCO, F., 1992. Oca selvatica $QVHUDQVHU. In: Bricehtti, P., P. De Franceschi & N. Baccetti
(eds.). Fauna d'Italia. Aves I:283-294.
19 - PERCO, F. & P. UTMAR, 1992. Edredone 6RPDWHULDPROOLVVLPD. In: Brichetti, P., P. De
Franceschi & N. Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:401-406.
20 - SAVI, P., 1827-31. Ornitologia toscana. Ossia descrizione e storia degli uccelli che trovansi
nella Toscana. Con l’aggiunta delle descrizioni du tutti gli altri proprj a rimanente d’Italia. 1 (1827),
21 - TELLINI, G., E. ARCAMONE, N. BACCETTI, E. MESCHINI & P. SPOSIMO (Eds.), 1997.
Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti in Toscana (1982-1992). Quad. Mus. Stor. Nat. Livorno –
Monografie, 1.
22 - BACCETTI, N., 1992. Orco marino 0HODQLWWDIXVFD. In: Brichetti, P., P. De Franceschi & N.
Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:416-422.
23 - MOCCI DEMARTIS, A., 1972. Terza cattura in Sardegna dell’Orco marino 0HODQLWWDIXVFD
IXVFD. Riv. It. Orn., 42: 248-262.
24 - SANTOLINI, R., 1992. Quattrochhi %XFHSKDODJODQJXOD. In: Brichetti, P., P. De Franceschi & N.
Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:422-427.
25 - SANTOLINI, R. & M. PANDOLFI, 1992. Smergo maggiore 0HUJXVPHUJDQVHU. In: Brichetti, P.,
P. De Franceschi & N. Baccetti (eds.). Fauna d’Italia. Aves I:434-438.
26 - BRICHETTI, P., P. DE FRANCESCHI & N. BACCETTI (eds.), 1992. Fauna d'Italia. XXIX Aves
I, Gaviidae-Phasianidae. Edizioni Calderini, Bologna, pp. 964+XXVII.
27 - MACCHIO, D., A. MESSINEO, D. LICHERI & F. SPINA, 1999. Atlante della distribuzione
geografica e stagionale degli uccelli inanellati in Italia negli anni 1980-1994. Biol. Cons. Fauna,103:1-276.
28 - SPAGNESI et zl., 1988.
29 - BRICHETTI, P., M. CAFFI & S. GANDINI, 1993. Biologia riproduttiva di una populazione di
Storno 6WXUQXVYXOJDULV nidificante in una "colombaia" della Lombardia. Ann. Mus. Civ. St.
Naturale, Brescia, 28(1992):389-406.
Un saluto
Sandro
ggramoli ha scritto:Un'occasione d'oro.......a parole.
Ma sarei curioso di sapere chi lo fa, o meglio chi si offre di farlo seriamente!
mi sà che se l'onorevole ci riesce gli dobbiamo fare una statua d'oro in suo omaggio [allah.gif]ggramoli ha scritto:Un'occasione d'oro.......a parole.
ggramoli ha scritto:Caro Flagg,
non è mia abitudine dire una cosa e il suo contrario. Non riesco a capire dove l'hai letto.
La mia affermazione era solo una critica a tutti noi cacciatori italiani che siamo bravissimi a parlare e proporre (come ad esempio avviene in questo forum), ma quanto poi si tratta di fare e sopratutto di sacrificarsi, ciascuno si tira da parte e invita gli altri.
A Roma diciamo vai avanti te che a me viene da ridere.........
ggramoli ha scritto:Mi sembra che abbiamo sviscerato i pro e sopratutto i contro della proposta Berlato di modofica della 157, cui dobbiamo aggiungere:
-la modifica del Decreto ministeriale di Pecoraro sui criteri minimi da rispettare nelle ZPS e SIC (vengono eliminate tutte le limitazioni venatorie come reintroduzione delle preapertuture, reintroduzione delle specie non cacciabili, sostituzione dell'acciaio col piombo nichelato nelle zone umide),
-la modifica della legge 394/91 (non conosco ancora il contenuto delle modifiche che sono in corso).
Quanto sopra premesso, vorrei ripeterere quanto affermato dallo stesso On. Berlato, che cioè le sue modifiche saranno date in mano ai due rami del Parlamento per la loro approvazione. I tempi vista la situazione italiana non sono prevedibili.
Essendo l'Onorevole un Deputato Europeo, tra l'altro grosso conoscitore delle leggi europee sulla caccia su cui ha scritto interi volumi, cosa pensate di fare: di metterlo agli arresti domicialiari?
Mi sembra che sia andato avanti da solo senza chiedere a nessuno controfirme o altro.
Credo gli vada concessa libertà di parola e anche d'azione visto che paga di tasca propria.
sipe48 ha scritto:Capisco perfettamente quello che dice Franco (ggramoli), mentre non sono sicuro di aver ben capito te (Flagg). Comunque, al di là di tutto, io penso che il risultato elettorale, assolutamente imprevedibile, venuto fuori dalle urne dovrebbe convincerci che è giunto il momento di dare una svolta all'andamento venatorio-migratorista di questo Paese. Il tutto passa attraverso una bozza di adeguamento organico della legge venatoria e di quella sui parchi, una sorta di legge quadro sulla caccia da sottoporre alla discussione parlamentare. Naturalmente, preventivamente va ristrutturato e adeguatamente finanziato l'INFS, facendo attenzione ad eventuali reinfiltrazioni di soggetti ideologicamente impegnati contro la caccia.
Certo un siffatto progetto impegnerà molto tempo (almeno 2/3 anni), ma al punto in cui siamo mi chiedo, cos'è meglio: mettere in campo tutte le risorse possibili ed immaginabili per dare una svolta definitiva alla caccia in Italia :?: o accontentarsi di qualche pannicello caldo a nostro favore, che comunque susciterebbe l'ira di chi è contro la caccia :?:
Se si deve lottare, meglio lottare per qualcosa di sostanzioso :!:
Flagg ha scritto:sipe48 ha scritto:Capisco perfettamente quello che dice Franco (ggramoli), mentre non sono sicuro di aver ben capito te (Flagg). Comunque, al di là di tutto, io penso che il risultato elettorale, assolutamente imprevedibile, venuto fuori dalle urne dovrebbe convincerci che è giunto il momento di dare una svolta all'andamento venatorio-migratorista di questo Paese. Il tutto passa attraverso una bozza di adeguamento organico della legge venatoria e di quella sui parchi, una sorta di legge quadro sulla caccia da sottoporre alla discussione parlamentare. Naturalmente, preventivamente va ristrutturato e adeguatamente finanziato l'INFS, facendo attenzione ad eventuali reinfiltrazioni di soggetti ideologicamente impegnati contro la caccia.
Certo un siffatto progetto impegnerà molto tempo (almeno 2/3 anni), ma al punto in cui siamo mi chiedo, cos'è meglio: mettere in campo tutte le risorse possibili ed immaginabili per dare una svolta definitiva alla caccia in Italia :?: o accontentarsi di qualche pannicello caldo a nostro favore, che comunque susciterebbe l'ira di chi è contro la caccia :?:
Se si deve lottare, meglio lottare per qualcosa di sostanzioso :!:
E' chiaro l'obiettivo e' quello sostanzioso ma come hai detto ci vorra' qualche anno.
Intanto comunque ci saranno delle modifiche.....se non immediate, l'anno prossimo?
C'e' sempre la questione del no-toxic....a quel punto si puo' mettere mano anche a qualcosa d'altro sin da ora. Tanto chi e' contro i migatoristi lo e' sempre e comunque, specialmente nei fatti di tutti i giorni :wink: ....indipendentemente dai cambiamenti si cambiamenti no....
E poi questi pannicelli caldi potrebbero essere un assaggio per verificare le potenzialita' :wink: ....
Ciao.
sipe48 ha scritto:Scusami, ma per mera strategia, non comincerei mai da una questione come quella del no.toxic che riguarda, ormai, purtroppo tutto il mondo. Pensi davvero che l'Italia possa fare da apripista per invertire questa moda?
Invece partire da una questione italiana come la caccia a febbraio per specie e per decadi ed altre cose tutte italiane, con la scaletta da me proposta potrebbe addirittura risultare più abbordabile.