[h=1]Sergio Berlato, consigliere regionale del Veneto (Fdi), ha promosso un ddl che si propone “di punire, attraverso un'adeguata normativa, le iniziative che, a oggi, in Italia, impediscono o ostacolano l'attività venatoria e la pesca, pur essendo queste attività lecite e tutelate dalle normative statali vigenti[/h]
Sergio Berlato, consigliere regionale del Veneto (Fdi), ha promosso un ddl che si propone “di punire, attraverso un'adeguata normativa, le iniziative che, a oggi, in Italia, impediscono o ostacolano l'attività venatoria e la pesca, pur essendo queste attività lecite e tutelate dalle normative statali vigenti ed esplicitamente previste dalle Direttive comunitarie di riferimento”. Il pdl propone l’aggiunta dell’articolo 660-bis nel codice penale, punendo le condotte di coloro che concretizzino, con il proprio comportamento, veri e propri ostacoli all’esercizio della caccia e della pesca o ne impediscano il libero e regolare svolgimento. L’illecito è inquadrato nell’ambito delle contravvenzioni, ed è punito con l’arresto da 6 a 18 mesi o con l’ammenda da 5.000 a 30.000 euro. Il progetto di legge prevede che, nel caso di recidiva o nel caso in cui il soggetto abbia riportato una precedente condanna a pena detentiva, la pena sia raddoppiata e possa essere ordinata la libertà vigilata.
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![berlato-punire-penalmente-chi-disturba-la-caccia_1.jpg](http://www.armietiro.it/moduli/articoli/attachments/7/3/5/6/berlato-punire-penalmente-chi-disturba-la-caccia_1.jpg)
Sergio Berlato, consigliere regionale del Veneto (Fdi), ha promosso un ddl che si propone “di punire, attraverso un'adeguata normativa, le iniziative che, a oggi, in Italia, impediscono o ostacolano l'attività venatoria e la pesca, pur essendo queste attività lecite e tutelate dalle normative statali vigenti ed esplicitamente previste dalle Direttive comunitarie di riferimento”. Il pdl propone l’aggiunta dell’articolo 660-bis nel codice penale, punendo le condotte di coloro che concretizzino, con il proprio comportamento, veri e propri ostacoli all’esercizio della caccia e della pesca o ne impediscano il libero e regolare svolgimento. L’illecito è inquadrato nell’ambito delle contravvenzioni, ed è punito con l’arresto da 6 a 18 mesi o con l’ammenda da 5.000 a 30.000 euro. Il progetto di legge prevede che, nel caso di recidiva o nel caso in cui il soggetto abbia riportato una precedente condanna a pena detentiva, la pena sia raddoppiata e possa essere ordinata la libertà vigilata.