Re: beretta 303
Non si tratta di suggerire di meglio o di peggio, ma di valutare ed analizzare meccanicamente in modo obbiettivo ed onesto un fucile che è risaputamente uno degli automatici migliori, più diffusi ed apprezzati tra quelli prodotti sul suolo italiano.
Dobbiamo però nell'analisi ricordare che questo fucile non è neppure esente da difetti.
Le rotture che hai avuto nel tempo sul tuo fucile A302 non sono nè sopra nè sotto la media di quanto ci si possa aspettare da un'arma che ha vissuto una intensa e lunga vita meccanica.
Posso dire che il mio Breda Altair Special A302 (Breda Beretta), in azione dal 1982, con una vita quasi identica al tuo (anche questo ha sparato molto in periodo di caccia chiusa al trap, allo skeet ed alle quaglie nei campi addestramento cani, più diverse magnum in valle) non ha avuto la rottura dell'asta d'armamento e della cucchiaia elevatrice ma quella dell'otturatore...!
Ai fini statistici, un eccezionale Browning Auto 5 (brevettato nei primi anni del secolo scorso) del 1947, in 62 anni di vita forse appena meno intensa del tuo ha visto la sola sostituzione del percussore (oltre ovviamente a molle e organi frenanti da cambiare periodicamente).
Ancora, un Benelli 123, che ha esordito venatoriamente nel luglio 1973 in Serbia alle tortore e che ha macinato di seguito molte decine di migliaia di cartucce sia a caccia all'estero che in Italia, che al tiro in pedana al piattello e piccione.
In 35 anni questo altrettanto eccellente automatico ha rotto soltanto il primo percussore dopo un paio d'anni d'uso, poi dopo 28 anni la levetta fermacartucce, null'altro.
I fucili di buona qualità, si sono distinti nel tempo in modo autonomo, chiunque lo può vedere, ma quello che mi premeva sottolineare è che il discuterne obbiettivamente non deve diventare una gara, nè la solita inutile disputa tra Benellisti e Berettisti.
Nel caso specifico vuole essere solo una disanima dei pregi-difetti che in questo caso sono propri di questo brizzolato automatico italiano oggetto del thread.
Poi chiunque potrà affermare ad oltranza che nel suo personale giudizio esso sia il migliore, che non abbia difetti e che sia sicuramente il numero uno, soprattutto che è il numero uno, perchè è il suo fucile del cuore, ... ma questo in una interessante e tranquilla discussione di un argomento prettamente tecnico, non ha molta importanza,... non si tratta di una squadra di calcio.
Cordialità
G.G.
massimo60 ha scritto:cut
Ho un 302 con canna Breda magnum da 71 cm con strozzatori esterni e dal 1981 lo uso continuativamente sia a caccia che in qualche serie al piattello nel periodo estivo.
Carico personalmente cartucce da 36 / 38 / 40 gr. che sparo praticamente a tutto. In questo periodo di freddo uso quasi sempre Tecna con 42 gr
Sparo circa 2000/3000 di queste cartucce l'anno a caccia più quelle al piattello da 28 gr.
Una schizzatina d'olio da 1 euro/lt e una bella "sarda" per pulire la canna ogni tanto, una pulitina a fine stagione (dove uscirà circa mezzo chilo di terra) e speriamo che sto pezzo di ferro duri ancora altri ventanni.
In questo tempo ho avuto i seguenti danneggiamenti (una volta per ogni guasto):
- asta laterale di armamento,
- molla del gancetto posto sull'otturatore per estrarre la cartuccia
- leva basculante per riarmo della cartuccia dal serbatoio
- perno "cutt-off"
Ho inoltre sostituito un paio di volte quella molletta che dite voi (senza per altro si fosse rotta) e per usura della cassa in legno ho messo una striscia di gomma tra questa e la cassa del fucile.
Tutto qui.
Beh, credetemi mi accontento e come già detto, onori al Signor Beretta 302 e simili.
Se qualcuno ha da suggerire di meglio, prove alla mano, si faccia avanti.
Saluti, Massimo
Non si tratta di suggerire di meglio o di peggio, ma di valutare ed analizzare meccanicamente in modo obbiettivo ed onesto un fucile che è risaputamente uno degli automatici migliori, più diffusi ed apprezzati tra quelli prodotti sul suolo italiano.
Dobbiamo però nell'analisi ricordare che questo fucile non è neppure esente da difetti.
Le rotture che hai avuto nel tempo sul tuo fucile A302 non sono nè sopra nè sotto la media di quanto ci si possa aspettare da un'arma che ha vissuto una intensa e lunga vita meccanica.
Posso dire che il mio Breda Altair Special A302 (Breda Beretta), in azione dal 1982, con una vita quasi identica al tuo (anche questo ha sparato molto in periodo di caccia chiusa al trap, allo skeet ed alle quaglie nei campi addestramento cani, più diverse magnum in valle) non ha avuto la rottura dell'asta d'armamento e della cucchiaia elevatrice ma quella dell'otturatore...!
Ai fini statistici, un eccezionale Browning Auto 5 (brevettato nei primi anni del secolo scorso) del 1947, in 62 anni di vita forse appena meno intensa del tuo ha visto la sola sostituzione del percussore (oltre ovviamente a molle e organi frenanti da cambiare periodicamente).
Ancora, un Benelli 123, che ha esordito venatoriamente nel luglio 1973 in Serbia alle tortore e che ha macinato di seguito molte decine di migliaia di cartucce sia a caccia all'estero che in Italia, che al tiro in pedana al piattello e piccione.
In 35 anni questo altrettanto eccellente automatico ha rotto soltanto il primo percussore dopo un paio d'anni d'uso, poi dopo 28 anni la levetta fermacartucce, null'altro.
I fucili di buona qualità, si sono distinti nel tempo in modo autonomo, chiunque lo può vedere, ma quello che mi premeva sottolineare è che il discuterne obbiettivamente non deve diventare una gara, nè la solita inutile disputa tra Benellisti e Berettisti.
Nel caso specifico vuole essere solo una disanima dei pregi-difetti che in questo caso sono propri di questo brizzolato automatico italiano oggetto del thread.
Poi chiunque potrà affermare ad oltranza che nel suo personale giudizio esso sia il migliore, che non abbia difetti e che sia sicuramente il numero uno, soprattutto che è il numero uno, perchè è il suo fucile del cuore, ... ma questo in una interessante e tranquilla discussione di un argomento prettamente tecnico, non ha molta importanza,... non si tratta di una squadra di calcio.

Cordialità
G.G.