Belluno. Uccise per errore compagno
di caccia: è rimasto ferito da un collega
Uscita in Comelico Superiore per cercare un camoscio: un
altro cacciatore ha visto muoversi un cespuglio e ha sparato
BELLUNO (21 novembre) - Un colpo di fucile gli è entrato nella schiena uscendogli dall'addome, attraversando rene e intestino: così ha rischiato di morire Fabio De Lorenzo, 44 anni, il cacciatore che un mese fa con un colpo di fucile uccise un amico, Renzo Alfaré Lovo, ...50 anni, in un analogo incidente di caccia. Sia la **** di Lovo che il ferimento di De Lorenzo, che è stato operato e si trova in rianimazione a Belluno non in pericolo di vita, sono avvenuti in Alto Comelico, in entrambi i casi si trattava di una battuta di caccia al cervo o al camoscio.
Un mese fa, alla battuta partecipava anche il figlio ventenne del cacciatore deceduto. Stavolta, i cacciatori sarebbe stati in tutto quattro, tra cui lo stesso ventenne e un altro parente stretto della vittima dell'incidente precedente. Sulla vicenda, che nulla fa ritenere possa essere altro che un incidente di caccia, stanno indagando ora i carabinieri di Cortina D'Ampezzo. I militari attendono che De Lorenzo si risvegli e possa dare la sua versione dei fatti. Le persone che erano con lui sono state sentite, ma quello che hanno detto al momento è coperto dalla segretezza dell'indagine.
De Lorenzo non aveva il fucile, che gli era stato ritirato dopo la **** dell'amico. Ieri, pertanto, svolgeva il ruolo del battitore: si sarebbe nascosto dietro un cespuglio per scuotere dei rami e far fuggire una preda, ma sarebbe finito impallinato. Anche Alfaré, un mese fa, aveva fatto lo stesso sbaglio: si era trovato sulla traiettoria di un colpo di fucile sparato contro un animale messo in fuga da una prima esplosione andata a vuoto. In quel caso ad indagare è stata la Guardia di finanza di Auronzo di Cadore (Belluno).
di caccia: è rimasto ferito da un collega
Uscita in Comelico Superiore per cercare un camoscio: un
altro cacciatore ha visto muoversi un cespuglio e ha sparato
BELLUNO (21 novembre) - Un colpo di fucile gli è entrato nella schiena uscendogli dall'addome, attraversando rene e intestino: così ha rischiato di morire Fabio De Lorenzo, 44 anni, il cacciatore che un mese fa con un colpo di fucile uccise un amico, Renzo Alfaré Lovo, ...50 anni, in un analogo incidente di caccia. Sia la **** di Lovo che il ferimento di De Lorenzo, che è stato operato e si trova in rianimazione a Belluno non in pericolo di vita, sono avvenuti in Alto Comelico, in entrambi i casi si trattava di una battuta di caccia al cervo o al camoscio.
Un mese fa, alla battuta partecipava anche il figlio ventenne del cacciatore deceduto. Stavolta, i cacciatori sarebbe stati in tutto quattro, tra cui lo stesso ventenne e un altro parente stretto della vittima dell'incidente precedente. Sulla vicenda, che nulla fa ritenere possa essere altro che un incidente di caccia, stanno indagando ora i carabinieri di Cortina D'Ampezzo. I militari attendono che De Lorenzo si risvegli e possa dare la sua versione dei fatti. Le persone che erano con lui sono state sentite, ma quello che hanno detto al momento è coperto dalla segretezza dell'indagine.
De Lorenzo non aveva il fucile, che gli era stato ritirato dopo la **** dell'amico. Ieri, pertanto, svolgeva il ruolo del battitore: si sarebbe nascosto dietro un cespuglio per scuotere dei rami e far fuggire una preda, ma sarebbe finito impallinato. Anche Alfaré, un mese fa, aveva fatto lo stesso sbaglio: si era trovato sulla traiettoria di un colpo di fucile sparato contro un animale messo in fuga da una prima esplosione andata a vuoto. In quel caso ad indagare è stata la Guardia di finanza di Auronzo di Cadore (Belluno).