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Beccaccia e ricerca: gli ATC sostengano progetto ISPRA (1 utente sta leggendo)

Re: Beccaccia e ricerca: gli ATC sostengano progetto ISPRA

io sono per il finaziamento all'ispra per lo studio sulla beccaccia, tanto dopo che hanno finito i soldi......... state tranquilli che la fanno protetta...........e pace per tutti [allah.gif]
 
Re: Beccaccia e ricerca: gli ATC sostengano progetto ISPRA

Ma perche' questi studi non li fanno PAGARE anche agli ambientalisti? Perche' non vanno prima da loro e lo studio non lo fanno nelle aree dove c'e' il divieto di caccia? Scommetto che la maggiorparte delle becche che arrivano in Italia passano di li'....
Perche' i cacciatori dovrebbero pagare la ricerca di un ente controllato dagli AMBIENTALISTI?
DATEVE UNA SVEGLIATA!!
In UK queste ricerche le fa il BASC (equivalente preciso della Federazione Italiana Della Caccia) che ha il suo centro di ricerca e collarabozioni ufficiali con le Universita'.
Se il BASC fa cilecca perde tesserati. Cosa perde l'ISPRA se fa cilecca????? [26]
Le chiacchiere su controlli e trasparenza sono solo chiacchiere, appunto! Si sa come vanno a finire queste cose: se falliscono il controllo dira' che hanno fallito e nessuno paga, se imbrogliano ci sara' lo scandalo ed i processi lunghi 100 anni finche' decadranno i reati etc, etc....insomma la solita FARSA.
Per quanto riguarda la beccaccia, secondo me, c'e' poco da studiare....i problemi sono solo due: carenza di habitat e condizioni meteo non favorevoli, non servono 5 anni per capirlo.
Invece di fare studi basterebbe passare ai fatti incominciando a ri-creare habitat che non ci sono piu', incluso un piu' serrato controllo "nocivi" (in questo caso i soprattutto cinghiali, per esempio).
 
Re: Beccaccia e ricerca: gli ATC sostengano progetto ISPRA

Gli studi sulla beccaccia euroasiatica e sulle sue migrazioni, come abbiamo visto sono inseriti in un progetto dell'Ispra per il monitoraggio costante degli individui che frequentano il nostro paese. Dalle prime osservazioni fatte dagli scienziati nel periodo 2001 - 2005 tramite catture realizzate nelle aree protette del centro Italia, emergono dati rassicuranti sulla sopravvivenza degli individui giovani.

Fernando Spina e Arianna Aradis (e altri; 2008; vedi Winter survival of Eurasian woodcock Scolopax Rusticola in central Italy, www.pubget.com), rilevano che dagli esemplari monitorati con radio trasmettitori nel periodo invernale (novembre - febbraio) sono state ottenute stime di sopravvivenza più alte rispetto a quanto precedentemente rilevato.

La ricerca è stata condotta in territorio in cui la caccia non è consentita, e pertanto, a maggior ragione, il risultato dimostra che in Italia - visto la vastità delle aree impedite alla caccia (che si aggira intorno al 40-50%) - le specie oggetto di prelievo venatorio non hanno niente da temere; in ogni caso, quanto alla beccaccia, stante la condizione non critica delle popolazioni, certi toni allarmistici sono fuori luogo.

ne hanno fatto milioni di studi sulla beccaccia ora ne vogliono fa un'altro?!!!
 

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