Le case produttrici di polveri, inneschi, ecc. preferiscono soddisfare gli ordini militari a causa del volume di questi rispetto alla relativamente poca roba ordinata da cacciatori e tiratori sportivi. Inoltre i prezzi sono aumentati anche per le direttive governative sulla sicurezza nella fabbricazione e spedizione di prodotti esplodenti in forma di aumenti di gabelle e di polizze assicurative con premi piu' alti. Altri fattori sono gli accaparratori a tutti i livelli, da chi compra una tonnellata di merce a tot e poi la rivende a totx3, al cacciatore o tiratore che ne accaparra 10 volte di piu' di quanto glie ne serva, per paura che poi non riuscirebbe a trovarne. Inoltre, dichiara una fabbrica di polvere U.S., molti consumatori oggi vogliono ordinare nuove polveri speciali, piu' moderne e performanti, e questo provoca una scarsita' di polveri tradizionali perche' le fabbriche devono convertire la produzione delle vecchie a quella delle nuove. E i costi di produzione delle nuove aumentano e vengono aggiunti anche sulle polveri vecchie. Inoltre, e non solo a causa della guerra ma anche per altre ragioni, le catene di distribuzione sono in uno stato di disordine. Aggiungi poi i costi aumentati di carburante e di materie prime, e ci si rende conto del perche'. Niente complotti, ma ragioni economiche e logistiche. I concimi, menzionati da uno di voi, sono a base di nitrati, e cosi' sono le polveri da sparo. Poi non parliamo di metalli, specialmente se, come il tungsteno, vengono dalla Cina! Diminuiranno i prezzi se tutte le condizioni dovessero migliorare? Non di molto, perche' fra leggi che limitano gli acquisti di tali beni di consumo da parte di civili, e la costante diminuzione dei numeri di cacciatori e tiratori a causa della guerra culturale contro armi e caccia, il mercato non militare sara' ridotto, e per continuare a trarre uguali profitti da una minore domanda i prezzi resteranno gli stessi. La legge economica della domanda e dell'offerta e' una legge molto vaga e non sempre funziona come i professori di scienze politiche credono. La competizione per assicurarsi contratti governativi per milioni di cartucce e tonnellate di componenti vari forzera' l'industria ad abbassare i prezzi e profitti su tali contratti ed alzarli invece, per rifarsi, sul mercato civile. Tutto questo naturalmente IMHO. L'economia mondiale e' complicatissima, con troppe variabili per poter fare affermazioni assolute e precise. Io, fortunatamente, vivo dove non ci sono limiti alla quantita' di munizioni e componenti per la ricarica, e ho piu' di 300 kg di cartucce da liscio e rigato, da armi corte e da lunghe, polveri ed inneschi, e tali rincari e carestie non mi tangono. Non per vantarmi, ma ho avuto la lungimiranza--quando Clinton fu eletto, e poi dopo che l'Abbronzato divento' dittat... (oops! volevo dire presidente)--di comprare duecento o piu' dollari di cartucce e componenti per la ricarica ogni volta che depositavamo gli assegni mensili dei nostri salari.