ben gli stà !!!
07/08/2007 - Un vero e proprio arsenale e' stato scoperto nell'abitazione di un bracconiere, sprovvisto di porto d'armi.
L'uomo e' stato sorpreso dalla polizia provinciale di Prato mentre si accingeva ad abbattere quattro piccoli cinghiali che aveva catturato con una trappola nell'alta Val di Bisenzio. L'uomo, italiano e residente a Prato, di circa 60 anni, e' stato denunciato. Durante il controllo, avvenuto nel territorio di Vernio, gli agenti hanno trovato nelle vicinanze della gabbia anche 3 lacci per la cattura di grande selvaggina e 2 trappole (una attiva e una disattivata) sistemate a regola d'arte nel bosco. Al bracconiere e' stata sequestrata sul posto una balestra, dotata di puntatore laser e quattro frecce. I cinghiali catturati sono stati liberati e sono stati rimossi i lacci e le trappole.Nel corso del controllo esteso all'abitazione dell'uomo, la polizia provinciale ha rinvenuto 2 revolver datati ma tecnicamente funzionanti non denunciati, una pistola denunciata, sulla quale si applica un silenziatore con puntatore laser, un nastro da mitragliatrice, 2 bombe a mano e una parte di bomba da mortaio. Trovati anche un fucile subacqueo, 2 baionette tipo militare, una lancia in metallo lunga un metro, un pennato, un pugnale e lacci per la cattura di selvaggina. Sequestrati inoltre una tagliola in metallo, 2 fionde, caricatori per pistole, ogive e bossoli di proiettili anche d'artiglieria pesante e una grande quantita' di munizioni (proiettili e cartucce), oltre a due sacchetti contenenti carne di istrice, specie per la quale la caccia non e' mai consentita.Lunga la lista dei reati contestati al bracconiere: porto abusivo di armi, detenzione illegale di armi comuni da sparo, di armi bianche, di parti d'arma e di munizioni da guerra o tipo guerra, alterazione di armi. Inoltre detenzione illegale di pallottole, munizioni a palla e spezzate, caccia in periodo di divieto generale, uso di mezzi di caccia non consentiti, detenzione illegale di parti di animale per cui la caccia non e' consentita e resistenza a pubblico ufficiale.
07/08/2007 - Un vero e proprio arsenale e' stato scoperto nell'abitazione di un bracconiere, sprovvisto di porto d'armi.
L'uomo e' stato sorpreso dalla polizia provinciale di Prato mentre si accingeva ad abbattere quattro piccoli cinghiali che aveva catturato con una trappola nell'alta Val di Bisenzio. L'uomo, italiano e residente a Prato, di circa 60 anni, e' stato denunciato. Durante il controllo, avvenuto nel territorio di Vernio, gli agenti hanno trovato nelle vicinanze della gabbia anche 3 lacci per la cattura di grande selvaggina e 2 trappole (una attiva e una disattivata) sistemate a regola d'arte nel bosco. Al bracconiere e' stata sequestrata sul posto una balestra, dotata di puntatore laser e quattro frecce. I cinghiali catturati sono stati liberati e sono stati rimossi i lacci e le trappole.Nel corso del controllo esteso all'abitazione dell'uomo, la polizia provinciale ha rinvenuto 2 revolver datati ma tecnicamente funzionanti non denunciati, una pistola denunciata, sulla quale si applica un silenziatore con puntatore laser, un nastro da mitragliatrice, 2 bombe a mano e una parte di bomba da mortaio. Trovati anche un fucile subacqueo, 2 baionette tipo militare, una lancia in metallo lunga un metro, un pennato, un pugnale e lacci per la cattura di selvaggina. Sequestrati inoltre una tagliola in metallo, 2 fionde, caricatori per pistole, ogive e bossoli di proiettili anche d'artiglieria pesante e una grande quantita' di munizioni (proiettili e cartucce), oltre a due sacchetti contenenti carne di istrice, specie per la quale la caccia non e' mai consentita.Lunga la lista dei reati contestati al bracconiere: porto abusivo di armi, detenzione illegale di armi comuni da sparo, di armi bianche, di parti d'arma e di munizioni da guerra o tipo guerra, alterazione di armi. Inoltre detenzione illegale di pallottole, munizioni a palla e spezzate, caccia in periodo di divieto generale, uso di mezzi di caccia non consentiti, detenzione illegale di parti di animale per cui la caccia non e' consentita e resistenza a pubblico ufficiale.