Andamento e Analisi dei cacciatori In Italia rispetto agli anni passati (1 utente sta leggendo)

  • Creatore Discussione Creatore Discussione Marco
  • Data di inizio Data di inizio

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Cari amici cacciatori,

MYGRA è diventato un punto di riferimento in ambito venatorio, grazie alla vostra passione e partecipazione. Ogni giorno, condividiamo esperienze, consigli e storie che rendono unica la nostra comunità. Oggi vi chiediamo un piccolo gesto che può fare una grande differenza: **offrire un caffè** al nostro forum. Con una donazione equivalente al costo di qualche cartuccia, potete rimuovere questo annuncio informativo e ottenere gratuitamente un account premium. Cosi facendo aiuterete lo staff a mantenere attivo e migliore questo sito per un anno intero.
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€175.00
17%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Marco
Autore

Marco

Amministratore
Membro dello Staff
Amministratore e Webmaster
Registrato
20 Luglio 2007
Messaggi
2,686
Punteggio reazioni
1,461
Età
49
Località
San Giustino
Approfittando del nuovo aggiornamento in chat, ho posto il quesito che si evince nel titolo al nostro moderatore A.I e ho ottenuto la seguente risposta. Voi cosa ne pensate? Analisi giusta o sbagliata?

L'andamento del numero di cacciatori in Italia negli ultimi decenni ha mostrato un trend generalmente in calo, riflettendo cambiamenti sociali, culturali e normativi. Ecco un'analisi dettagliata:

### 1. **Dati storici e tendenze**
- **Anni '70 e '80**: In questo periodo, la caccia era un'attività molto diffusa in Italia, con un numero di cacciatori che superava il milione di persone. La caccia era vista come una tradizione radicata, soprattutto nelle zone rurali.
- **Anni '90**: Si è iniziato a osservare un primo calo, dovuto a una maggiore sensibilità ambientale, all'urbanizzazione e a normative più restrittive. Il numero di cacciatori è sceso sotto il milione.
- **Anni 2000**: Il declino è proseguito, con una riduzione ulteriore del numero di cacciatori. Le nuove generazioni hanno mostrato meno interesse per questa attività, preferendo altre forme di svago o sport all'aria aperta.
- **Ultimo decennio (2010-2020)**: Secondo i dati più recenti, il numero di cacciatori in Italia si attesta intorno alle **600.000-700.000 unità**, con un calo costante rispetto ai decenni precedenti.

### 2. **Cause del declino**
- **Cambiamenti culturali**: La caccia è sempre meno percepita come un'attività necessaria o socialmente accettabile, soprattutto tra i giovani. La crescente attenzione per la tutela degli animali e dell'ambiente ha ridotto l'interesse verso questa pratica.
- **Normative più restrittive**: Le leggi sulla caccia sono diventate più severe, con limitazioni sulle specie cacciabili, sui periodi di caccia e sulle aree consentite. Questo ha reso l'attività meno accessibile e attraente.
- **Urbanizzazione**: La progressiva urbanizzazione ha ridotto le aree rurali e le zone adatte alla caccia, rendendo più difficile praticare questa attività.
- **Invecchiamento della popolazione di cacciatori**: La maggior parte dei cacciatori attuali appartiene a fasce d'età più avanzate, con poca attrazione tra i giovani.

### 3. **Dati regionali**
- Le regioni con il maggior numero di cacciatori sono quelle con una forte tradizione rurale, come **Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte**.
- Al contrario, nelle regioni più urbanizzate (es. Lazio, Campania) il numero di cacciatori è significativamente inferiore.

### 4. **Prospettive future**
- Il numero di cacciatori è destinato a diminuire ulteriormente nei prossimi anni, a meno di un'inversione di tendenza culturale o di politiche che incentivino questa attività.
- La caccia potrebbe trasformarsi in un'attività di nicchia, legata a specifiche tradizioni locali o a pratiche di gestione faunistica.

### 5. **Impatto economico e sociale**
- Il calo dei cacciatori ha un impatto economico su settori come la vendita di armi, attrezzature e servizi legati alla caccia.
- D'altro canto, la riduzione della pressione venatoria può favorire la conservazione della fauna selvatica e degli ecosistemi.

In sintesi, il numero di cacciatori in Italia è in costante diminuzione da diversi decenni, riflettendo cambiamenti sociali, culturali e normativi. Questo trend sembra destinato a continuare, con implicazioni sia per la tradizione venatoria che per la gestione ambientale.
 
Beh....... credo che ha risposto esattamente 🙄!

Lo "spartiacque" tra la Caccia fin qui definita "sociale" e quella che sara' cioe' "elitaria" nel senso riservata a chi avra' maggior disponibilita' economica spaziando per afv, valli, ecc. e arrivando ai soli ungulati, selecontrollo, art.vari....sara' il divieto del munizionamento in piombo.

Da li' in poi l'80% dei migratoristi mollera' e la caccia tornera' ad esser per pochi come e' stato in tempi remoti 🤷‍♂️.
 
Analisi perfetta, forse tra le cause dell abbandono influisce e anche molto (mi sembra non menzionato) l avvento dell euro che ha praticamente raddoppiato il costo della vita e ridotto quasi in povertà tante famiglie. Uno stipendio di 2 milioni di lire era un sig. Stipendio, con 1000 euri non fai niente. Se pensiamo che un pacco normale di cartucce oggi costa circa 20.000 delle vecchie lire e anche piu, per molti e subentrato il fatto , ma che ti vuoi andare ancora a caccia........la mazzata finale ci sarà con la messa al bando del piombo dove i prezzi raggiungeranno prezzi folli e ne resteranno ben pochi.
 
Io credo che oltre agli aspetti che avete riportato sopra, pure la 157 abbia dato una bella mazzata... Oltre a innumerovoli divieti, le forme di cacia, l'accorciamento della stagione, ma sopratutto la diminuzione delle specie cacciabili ha dato un colpo importante alle tradizioni. Ora chi come me ha solo lontani ricordi di bambino ante 92 forse ne risente di meno, ma chi la caccia vera l'ha fatta sicuramente ne risente di piu'...
 
I numeri che dà l' A.I. sono vaghi. Se si calcolano le licenze di caccia ad inizio anni 80 si era molto più di 1 milione, esattamente 1,700,000 nel 2022 il numero di porto d'armi uso caccia erano 609.000 fonte del ministero degli interni. Poi c'è un dato importante riportato da nota rivista d'armi che nel 2017 a fronte di oltre 738.000 porto armi caccia i tesserini regionali ritirati in tutte le regioni sono stati 543.000 circa il 25% in meno. Quest'ultimo dato è quello che fà fede riguardo poi i praticanti e se applichiamo la stessa percentuale di riduzione tra porto d'armi e cacciatori attivi ecco che oggi dovremmo essere ben meno di 500 mila ovvero contiamo una beata minc@ia. Il calo grosso, ovvero il dimezzamento c'è stato con il parto della 157 e poi il resto è storia. Sicuramente l'inevitabile bando del piombo decreterà la fine della caccia alla piccola migratoria, ma tanto era solo questione di tempo se non sarà il no toxic a dimezzarci ulteriormente ci penserà madre natura, vista la vetusta età media degli appassionati praticanti.
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

Nuovi messaggi

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
  • Al momento nessuno sta chattando.
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
    - **Vantaggi**: Bassa erosione, ottima resa energetica e adattabilità a vari tipi di inneschi.
    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
    Cita
      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
      Indietro
      Alto