la caccia e il suo futuro (1 utente sta leggendo)

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Scusate.. Faccio un appunto..
Molti parlano di ricambio generazionale..
Ma il ricambio generazionale spetta a noi in primis.
Io non ho un figlio, ma appena l'avrò, state sicuri che da 6 anni in poi me lo porterò a caccia come mio babbo ha fatto con me!!
Se mi nascerà una figlia.. So' cazzi.. ;-) eheh

La caccia non morirà mai, sarà dura.. Me vedrete che la storia è un ciclo.. Tornerà anche il momento in cui sarà in auge.
Credo che già rispetto a tanti anni fa, qualcosa sia cambiato.
Si, è vero, i media sono molto pro-ambientalisti..
Ma non sarà per sempre così.
Io sono e rimango ottimista..
 
Scusate.. Faccio un appunto..
Molti parlano di ricambio generazionale..
Ma il ricambio generazionale spetta a noi in primis.
Io non ho un figlio, ma appena l'avrò, state sicuri che da 6 anni in poi me lo porterò a caccia come mio babbo ha fatto con me!!
Se mi nascerà una figlia.. So' cazzi.. ;-) eheh

La caccia non morirà mai, sarà dura.. Me vedrete che la storia è un ciclo.. Tornerà anche il momento in cui sarà in auge.
Credo che già rispetto a tanti anni fa, qualcosa sia cambiato.
Si, è vero, i media sono molto pro-ambientalisti..
Ma non sarà per sempre così.
Io sono e rimango ottimista..
il problema e complesso:il ricambio generazionale c'e' anche se legato molto..alla volonta' dei padri,visto che la caccia e' osteggiata e non vi e' piu' la ''cultura''del cacciatore.la fine dei latifondi o delle grandi proprieta' ha determinato..la frantumazione del territorio con la nascita di molte ''barriere'' fisiche:case recinzioni,strade ecc. ecc. si aggiungano le colture specialistiche di fatto precluse alla caccia. il fatto che molti di noi siano ineducati ,se non peggio ci pone in una luce pessima ,la parcomania (leggasi ...mangiatoia) ha escluso molti territori ed ambienti... come la vedo? siamo in fase ''precomatosa''..restera' solo per i piu abbienti.
sembrera' strano ma forse la soluzione ''obtorto collo'' e' proprio di abolire o meglio modificare alla tedesca la legge...un gruppo di cacciatori fitta un fondo e lo ''gestisce''autonomamente..non credo sarebbe cosi' drammatico..un proprietario che ricava un utile non avrebbe motivo di non concedere in uso il proprio fondo e la spesa ''suddivisa'' non sarebbe poi cosi alta.
molti anni fa in 10 avevamo avuto in uso gratuito un fondo di 300 ettari con 2 laghi di circa 3 ettari ciascuno.. le spese erano le tasse governative x le riserve e l'onere del guardia(obbligatorio)..il proprietario era contento visto che erano terreni coltivati a foraggere e mais ,che nessuno gli pestasse il coltivo..e noi con una spesa ''accettabile'' potevamo cacciare come volevamo... se oggi esistesse una possibilita' simile4 non ci sarebbero ne gli impicci burocratici e finanziari,ma solo da riconoscere ai proprietari in canone annuo.
pap
pap
 
Ciao Hunter 90,
ti racconto una cosa: sono iscritto a questo forum da ben più di 10 anni, prima ancora del Decreto Peccoraro, prima ancora dell'aviaria, prima ancora delle bocciature CE sulle deroghe, prima ancora delle sentenza della Cassazione sui calendari, prima ancora dell'art. 43 della Comunitaria, prima ancora di tante altre cose che negli ultimi anni ci hanno levato un pezzettino di caccia alla volta. Ebbene, già prima di tutto ciò, si leggevano, qui, su questo forum, le stesse identiche cose che leggiamo oggi: è colpa della politica, è colpa delle associazioni, è colpa dei verdi, io ho pagato quindi voglio, dobbiamo unirci, dobbiamo tirare fuori le palle, ecc.... salvo che poi nessuno si prende la briga di fare nulla. E' sempre colpa di qualcun altro, il "dobbiamo fare" suona sempre come "DOVETE fare"...
Pensa che una delle operazioni più importanti e di successo da almeno 10 anni a questa parte a favore della caccia è stata ottenuta da due utenti di QUESTO forum, ciromenotti e Emy74, che DA SOLI si sono messi a STUDIARE ed hanno realizzato un documento col quale le Regioni, se vogliono, possono SUPERARE i Key Concepts e le linee guida Ispra sui calendari.
Quanti di noi credi si siano sbattuti della cosa? Se dovessi chiedere, ora, in quanti hanno capito, anche solo a sommi capi, cosa era successo e come si è rimediato, quante risposte credi che avremo? I soliti, quelli da sempre po' più interessati, ma si parla di qualche unità su 14000 (!!!!) iscritti.
Ma dove vogliamo andare?

Ha ragione da stravendere Armando quando dice che la caccia finisce perché finiscono i cacciatori, aggiungo io che sta finendo un CERTO TIPO di caccia, e non è questione di stanziale o migratoria, sta finendo questa caccia che pretende di fare oggi quello che si faceva 30-40 anni fa, senza comprendere i cambiamenti avvenuti, sia dal punto di vista sociale, ma soprattutto territoriale. E andare dove ci pare, a casa di altri a farci i cavoli nostri senza rispetto (vai a leggerti i post di quei GRANDI CACCIATORI che stanno passando le mattine a raccogliere bossoli e immondizia lasciati da infimi cacciatori durante la stagione) non aiuta di certo. Si, lo credo abbastanza fermamente, questa roba dura ancora poco.

Quindi la caccia in generale non finirà, subirà dei cambiamenti, saremo sempre di meno, ed è probabile che chi saprà adeguarsi al cambiamento si divertirà di più di adesso.

La caccia non è un diritto, è una concessione: cerchiamo di meritarcela.
 
Ma chi dovrebbe farlo...dobbiamo pagare soffrire essere i.....ti e dobbiamo pure interessarci di far andare le cose meglio...e chi prende tutti i soldi ...atc (multipli)-tasse regionali assicurazioni e menate varie che fa? Aspetta la fine caccia ,per dividersi polpette e per poi riprendere la situazione in mano per i prossimi mesi?..Ma se quest'anno hanno modificato il calendario venatorio mentre si era a caccia...mi dite voi che cosa ne vogliamo raccogliere piu'.....ci vuole un anno di astinenza....tiriamo fuori i coglioni e vedrai che faranno la faccia bianca come un lenzuolo...il resto sono solo.....parole parole parole......!!un abbraccione a tutti.....

Un anno di astinenza o più anni non serve a nulla. I soldi che non avrebbero da noi li trovano in altra maniera, a tal proposito ricordo che quando venne fatto il referendum contro il nucleare, venne chiusa e poi riconvertita la centrale, in costruzione, di Montalto di Castro. I danni economici all'ENEL li abbiamo pagati tutti con un aumento sulla bolletta dell'elettricità per circa 30 anni. Ora noi non rinnoviamo più la licenza di caccia? Bene, gli animalari ci ringraziano, lo stato e le regioni mettono subito qualche altro balzello e rientrano dal danno economico. Pensi che convenga?
 
Ciao Hunter 90,
ti racconto una cosa: sono iscritto a questo forum da ben più di 10 anni, prima ancora del Decreto Peccoraro, prima ancora dell'aviaria, prima ancora delle bocciature CE sulle deroghe, prima ancora delle sentenza della Cassazione sui calendari, prima ancora dell'art. 43 della Comunitaria, prima ancora di tante altre cose che negli ultimi anni ci hanno levato un pezzettino di caccia alla volta. Ebbene, già prima di tutto ciò, si leggevano, qui, su questo forum, le stesse identiche cose che leggiamo oggi: è colpa della politica, è colpa delle associazioni, è colpa dei verdi, io ho pagato quindi voglio, dobbiamo unirci, dobbiamo tirare fuori le palle, ecc.... salvo che poi nessuno si prende la briga di fare nulla. E' sempre colpa di qualcun altro, il "dobbiamo fare" suona sempre come "DOVETE fare"...
Pensa che una delle operazioni più importanti e di successo da almeno 10 anni a questa parte a favore della caccia è stata ottenuta da due utenti di QUESTO forum, ciromenotti e Emy74, che DA SOLI si sono messi a STUDIARE ed hanno realizzato un documento col quale le Regioni, se vogliono, possono SUPERARE i Key Concepts e le linee guida Ispra sui calendari.
Quanti di noi credi si siano sbattuti della cosa? Se dovessi chiedere, ora, in quanti hanno capito, anche solo a sommi capi, cosa era successo e come si è rimediato, quante risposte credi che avremo? I soliti, quelli da sempre po' più interessati, ma si parla di qualche unità su 14000 (!!!!) iscritti.
Ma dove vogliamo andare?

Ha ragione da stravendere Armando quando dice che la caccia finisce perché finiscono i cacciatori, aggiungo io che sta finendo un CERTO TIPO di caccia, e non è questione di stanziale o migratoria, sta finendo questa caccia che pretende di fare oggi quello che si faceva 30-40 anni fa, senza comprendere i cambiamenti avvenuti, sia dal punto di vista sociale, ma soprattutto territoriale. E andare dove ci pare, a casa di altri a farci i cavoli nostri senza rispetto (vai a leggerti i post di quei GRANDI CACCIATORI che stanno passando le mattine a raccogliere bossoli e immondizia lasciati da infimi cacciatori durante la stagione) non aiuta di certo. Si, lo credo abbastanza fermamente, questa roba dura ancora poco.

Quindi la caccia in generale non finirà, subirà dei cambiamenti, saremo sempre di meno, ed è probabile che chi saprà adeguarsi al cambiamento si divertirà di più di adesso.

La caccia non è un diritto, è una concessione: cerchiamo di meritarcela.

Con piacere ti leggo lando, è per questo che certe volte rimango basito da quello che viene scritto, la totale ignoranza e su questioni primarie importanti, io ricevo quasi giornalmente aggiornamenti, notizie dove noi siamo parte in causa, ad es. i piani faunistici venatori per i prossimi anni a qualcuno interessano, accantoniamo per favore anche i piccoli egoismi le gelosie e cerchiamo di remare tutti dalla solita parte per non girare intorno.
 
Con piacere ti leggo lando, è per questo che certe volte rimango basito da quello che viene scritto, la totale ignoranza e su questioni primarie importanti, io ricevo quasi giornalmente aggiornamenti, notizie dove noi siamo parte in causa, ad es. i piani faunistici venatori per i prossimi anni a qualcuno interessano, accantoniamo per favore anche i piccoli egoismi le gelosie e cerchiamo di remare tutti dalla solita parte per non girare intorno.

Come non darti ragione!
 
sono felice di aver letto tante opinioni diverse ma tutte che piu o meno danno una speranza alla nostra passione... sul fatto di affittare un fondo cn ettari e ettari di terreno per poter cacciare la vedo una cosa un pò remota almeno per quel che concerne la mia zona in quanto ci sn troppi proprietari di piccoli terreni , oramai grandi latifondisti non ne esistono piu...il cambio generazionale credo che da parte di noi cacciatori ci sia conosco parecchi cacciatori che hanno figli appassionati , sn convinto che si appassionerebbero molti altri ragazzi se sulla caccia non venissero dette cosi tante inesattezze e se dalle nostre amate associazioni venatorie ci fosse piu interesse nel difendere e nel fare informazione invece che pensare alla politica...sicuramente penso che in questo momento un altro motivo per il quale la caccia ha avuto un crollo è anche la spesa che ci si deve affrontare...io sn un ragazzo di 22 anni che guadagna 600 euro al mese che ha preso il permesso a 18 anni prima della patente e ogni anno faccio i salti mortali per poter andare a caccia , sicuramente altri ragazzi che magari andrebbero a caccia ma che non hanno una passione cosi forte rinunciano e risparmiano quei soldi per fare altre cose , se costasse un pò meno sicuramente non rinuncerebbero...
 
Ciao Hunter 90,
ti racconto una cosa: sono iscritto a questo forum da ben più di 10 anni, prima ancora del Decreto Peccoraro, prima ancora dell'aviaria, prima ancora delle bocciature CE sulle deroghe, prima ancora delle sentenza della Cassazione sui calendari, prima ancora dell'art. 43 della Comunitaria, prima ancora di tante altre cose che negli ultimi anni ci hanno levato un pezzettino di caccia alla volta. Ebbene, già prima di tutto ciò, si leggevano, qui, su questo forum, le stesse identiche cose che leggiamo oggi: è colpa della politica, è colpa delle associazioni, è colpa dei verdi, io ho pagato quindi voglio, dobbiamo unirci, dobbiamo tirare fuori le palle, ecc.... salvo che poi nessuno si prende la briga di fare nulla. E' sempre colpa di qualcun altro, il "dobbiamo fare" suona sempre come "DOVETE fare"...
Pensa che una delle operazioni più importanti e di successo da almeno 10 anni a questa parte a favore della caccia è stata ottenuta da due utenti di QUESTO forum, ciromenotti e Emy74, che DA SOLI si sono messi a STUDIARE ed hanno realizzato un documento col quale le Regioni, se vogliono, possono SUPERARE i Key Concepts e le linee guida Ispra sui calendari.
Quanti di noi credi si siano sbattuti della cosa? Se dovessi chiedere, ora, in quanti hanno capito, anche solo a sommi capi, cosa era successo e come si è rimediato, quante risposte credi che avremo? I soliti, quelli da sempre po' più interessati, ma si parla di qualche unità su 14000 (!!!!) iscritti.
Ma dove vogliamo andare?

Ha ragione da stravendere Armando quando dice che la caccia finisce perché finiscono i cacciatori, aggiungo io che sta finendo un CERTO TIPO di caccia, e non è questione di stanziale o migratoria, sta finendo questa caccia che pretende di fare oggi quello che si faceva 30-40 anni fa, senza comprendere i cambiamenti avvenuti, sia dal punto di vista sociale, ma soprattutto territoriale. E andare dove ci pare, a casa di altri a farci i cavoli nostri senza rispetto (vai a leggerti i post di quei GRANDI CACCIATORI che stanno passando le mattine a raccogliere bossoli e immondizia lasciati da infimi cacciatori durante la stagione) non aiuta di certo. Si, lo credo abbastanza fermamente, questa roba dura ancora poco.

Quindi la caccia in generale non finirà, subirà dei cambiamenti, saremo sempre di meno, ed è probabile che chi saprà adeguarsi al cambiamento si divertirà di più di adesso.

La caccia non è un diritto, è una concessione: cerchiamo di meritarcela.

hai perfettamente ragione......purtroppo è così fino a quando cominceranno davvero a toglierci qualcosa.....io nel mio piccolo non ho fatto niente, ma almeno alle riunioni ci vado e protesto, sarà aria al vento ma almeno dico quello che penso, ho notato una cosa negli ultimi 5/6 anni alle riunioni è dimuito drasticamente il numero dei presenti...sempre meno
 
premetto che sono in mygra da poco...ma in attività da un pò.....l'ho già detto e lo ridico:il mondo cambia e la caccia con lui....non si può arrestare l'evolversi dei tempi ma solo accettarlo adeguandosi.....questo NON significa subire passivamente,questo significa darsi da fare per cavalcare il cambiamento e magari spingerlo un po più dalla nostra parte.Chiarito questo vengo al punto...
Io nel mio piccolo vorrei,voglio,devo,posso, fare qualcosa per questa mia passione???certo che SI!cosa ho fatto per questo?...quel poco che può fare il singolo..cercare di spiegare ad amici e conoscenti che la realtà non è come la dipingono le tivù , oppure andare in federazione e dire che sono stufo di sentirmi preso per il c..o???cosa faccio gli rovescio la scrivania in testa?risolverei qualcosa??nessuno di noi da solo può modicare lo stato delle cose!.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................



Vi giuro io NON so come muovermi...vorrei che qualcuno....avvocato...esperto di comunicazione...faccendiere....politico....forse uno stratega...mi dicesse come muovermi,cosa fare.....vorrei essere io quel qualcuno ma nella vita di tutti i giorni mi occupo di tuttaltro,quindi se qui c'è chi ha conoscenze e/o capacità specifiche per tracciare un progetto realistico che vada oltre i discorsi tra noi,belli ma poco costruttivi,lo INVITO a farsi avanti....credo/spero che ognuno di NOI sia disposto a sostenerlo in modo tangibile e concreto,ciascuno secondo le proprie possibilità e disponibilità.....Pensiamoci e discutiamone....Saluti
 
Sostanzialmente d' accordo max57 accolgo il tuo invito cose che da giorni vado ripetendo, ' guardare avanti.....' premetto che è antipatico parlare di politica ma è il riferimento, la condizione necessaria attualmente per poter operare e in qualche modo gestire questo momento, le tue osservazioni sono la mia fede da circa 40 anni, dal tempo che iniziò l'attacco, da quando una scatola di cartucce ci si poteva permettere tutti. Secondo me avere rappresentanti politici nostri è sbagliato, essere da una parte e piccola vuol dire che se il vento cambia non butta bene, la caccia la intendo apartitica ne dx ne sx, senza stare a ricordare quanto gli interessi personali influiscano sulle faccende terrene. Ma possiamo pensare a progetti tipo gruppi di studio osservatori faunistici regionali con il nostro importante contributo per pareri seri e senza ideologia, (es.lo storno in diminuzione) integrazioni provinciali ai calendari regionali reali, discusse dai cacciatori, piani faunistici pluriennali a cui tutti siamo chiamati a partecipare alla discussione, gli uffici caccia dovrebbero trasudare impegno, il nostro riferimento quotidiano, ascoltare e partecipare, le giunte i consigli regionali non sono circoli viziosi ma dove si tirano le somme e le cifre chi le stabilisce, vogliamo esserci o subire passivamente. Il piangersi addosso non serve, le associazioni sono eteree, non hanno identità, non sono infallibili ma nemmeno da condannare, siamo noi i fruitori e i pochi volontari (appassionati) troppo spesso bastonati, sono per questo a volte dispiaciuto di un forum di questo livello con tanta bella gente che puntualmente è disinformata, non ha conoscenza e magari critica che va benissimo è comunque un giudizio positivo o negativo ma spesso tendente alla polemica di per se sempre negativa perchè non costruisce, dopo aver detto e ridetto le solite questioni è deprimente leggere qualunquismi di comodo, servono forse. Il problema maggiore è l'inedia la rassegnazione, ma dove è " quello spirto guerrier ch' entro mi rugge " tipico dei cacciatori mi verrebbe da dire, la mia possibilità e disponibilità in questo caso è assicurata .... aspettiamo eventi e cerchiamo di fare informazione. Ricambio i saluti.
 
In questi giorni ho parteciparto ai corsi art 37, inerenti il controllo dei nocivi. Mi ha subito colpito il fatto che l'età media dei presenti era di circa 60 anni. C'era per fortuna anche qualche giovane; di contro il più anziano aveva 81 anni!!!!
Mi sono ritrovato a fare alcune riflessioni:
1. fra dieci anni il numero dei cacciatori sarà la metà di quello di oggi. Ne consegue che dimimuirà il suo peso "poilitico" e la sua presenza presso l'opinipone pubblica;
2. cambiano i tempi e le situazioni: la selvaggina presente tenderà a diminuire ed il suo habitat sarà sempre meno favorevole; sarà naturale rivedere il numero delle specie cacciabili. Inoltre le persone si allontanano sempre di più dalla natura e per cultura/mancanza di educazione venatoria saranno sempre meno tolleranti verso la caccia. Noi da piccoli avevamo un babbo, un nonno, uno zio o un vicino di casa che ci ha introdotto in questa attività e/o siamo cresciuti fra cani da caccia e racconti di imprese venatorie fatte da conoscenti. Allora c'era un humus favorevole, oggi no.
3. gli ungulati ed alcuni nocivi sono in incremento:dovrà necessariamente essere svolta un'azione di contenimento.
Ritengo che la caccia non finirà, almeno nei prossimi anni, ma sicuramente andremo incontro ad importanti
cambiamenti/evoluzioni che saranno condizionate anche dal nostro comportamento.
Suggerisco di iniziare tutti a desiderare di voler "sparare" meno, a condividere maggiormente con gli altri la nostra attività ed a tenere migliori relazioni e, perchè no, a dare un aiuto, in termini di presenza, alle nostre associazioni. Ma soprattutto facciamoci sentire nei momenti che contano, compreso quando i politici nostrani
cercano il nostro consenso e non dimentichiamoci di ricordaglielo anche dopo, che sono stati eletti grazie anche alla nostra azione.
Andrearanda.
 
Ok Osservatore R....condivido e ...rilancio!guardiamo in faccia la realtà...non è solo uno scontro pro-contro la caccia...è un confronto/conflitto tra culture,come dice il Ligasacchi,tra cultura(???)urbana/metropolitana e cultura rurale...che spesso sono una il negativo dell'altra....se per loro è violento e riprovevole veder tirare il collo alla gallina,per noi non lo è...magari poi il black-bloc che devasta e distrugge non li turba...a noi si.e potremmo continuare con gli esempi...
Certamente il nostro punto di vista è meno ipocrita e più coerente perchè figlio di una cultura formatasi nei secoli,con ritmi "naturali",perchè in armonia con la natura..
Per questo sono convinto che il confronto sia tra chi vive col/sul territorio e chi dal territorio è completamente distaccato,per scelta o per mentalità.
Da un lato ci sono i concreti fruitori... cioè allevatori,agricoltori,cacciatori,pescatori,fungaioli ecc.ecc. che per motivi diversi ma sinergici vogliono godere ognuno,nel massimo rispetto altrui e in modo assolutamente conservativo,di quello che la natura ci offre...dall'altro quelli che hanno una visione distorta,perchè irreale,della natura e delle sue leggi....penso che siano i primi a dover spiegare ai secondi,magari facendoli toccare con mano,come funziona la TERRA.
Per ciò è indispensabile che per tentare di riuscirvi,dobbiamo essere uniti non solo tra cacciatori ma tra tutte le categorie di utenti/amanti della natura,perchè abbiamo un grande obiettivo che ci accomuna!
Abbiamo un perchè dobbiamo trovare il come....
 
Ok Osservatore R....condivido e ...rilancio!guardiamo in faccia la realtà...non è solo uno scontro pro-contro la caccia...è un confronto/conflitto tra culture,come dice il Ligasacchi,tra cultura(???)urbana/metropolitana e cultura rurale...che spesso sono una il negativo dell'altra....se per loro è violento e riprovevole veder tirare il collo alla gallina,per noi non lo è...magari poi il black-bloc che devasta e distrugge non li turba...a noi si.e potremmo continuare con gli esempi...
Certamente il nostro punto di vista è meno ipocrita e più coerente perchè figlio di una cultura formatasi nei secoli,con ritmi "naturali",perchè in armonia con la natura..
Per questo sono convinto che il confronto sia tra chi vive col/sul territorio e chi dal territorio è completamente distaccato,per scelta o per mentalità.
Da un lato ci sono i concreti fruitori... cioè allevatori,agricoltori,cacciatori,pescatori,fungaioli ecc.ecc. che per motivi diversi ma sinergici vogliono godere ognuno,nel massimo rispetto altrui e in modo assolutamente conservativo,di quello che la natura ci offre...dall'altro quelli che hanno una visione distorta,perchè irreale,della natura e delle sue leggi....penso che siano i primi a dover spiegare ai secondi,magari facendoli toccare con mano,come funziona la TERRA.
Per ciò è indispensabile che per tentare di riuscirvi,dobbiamo essere uniti non solo tra cacciatori ma tra tutte le categorie di utenti/amanti della natura,perchè abbiamo un grande obiettivo che ci accomuna!
Abbiamo un perchè dobbiamo trovare il come....

sn pienamente d accordo! io oltre ad andare a caccia vado anche per funghi...quando iniziano a nascere parecchio la flotta cittadina si riversa nei posti piu conosciuti e non penso serva dirvi cosa lascia dietro di se!!! per l amor di dio non voglio assolutamente generalizzare le persone poco rispettose esistono in tutte le categorie ma ho fatto questo esempio perche per me è uno dei piu lampanti...acarezzare una beccaccia dopo 6-7 ore di cammino magari sotto l acqua e al freddo oppure gettare nel bosco pacchetti di cikke ,sacchetti etc etc no sò quale sia il comportamento piu vile ma credo proprio il secondo!!! perchè in tv non dicono che nella maggior parte dei sentieri / viotoli se si riesce a passare è grazie al lavoro svolto dai cacciatori nei mesi di inattività?? io come max dò la mia massima disponibilità per eventuali proggetti sono convinto che qualcosa si possa fare
 
Anche io,con i miei bambini a caccia chiusa e con l'arrivo delle tiepide giornate ,andiamo per boschi e sapete a fare cosa?Araccogliere i bossoli vuoti e io, munito di un enorme sacco a mo di asino,lo trasporto fino alla discarica comunale....ecco cosa ci fa essere in cattiva luce con il resto...io ai miei figli devo giustificare per forza che alcuni cacciatori sono scostumati...e dalla quantita' dei bossoli,loro stessi mi sottolineano che io sono uno dei pochi che li raccoglie man mano che sparo......la caccia sta cambiando,ma anche i cacciatori contribuiscono a farla cambiare.....
 
ciro hai ragione ma è anche vero che se sbaglia un cacciatore sbaglia tutta la categoria, mentre invece se sbaglia un politico un banchiere o un poliziotto etc non sn tutti uguali...è questo pensiero che per me è assolutamente sbagliato...
 
Capisco che l'attuale situazione della caccia in Italia è quella che è, capisco che siamo sottoposti ad attacchi di tutti i generi, quello che però mi è difficile capire è la nostra rassegnazione. Abbiamo già gettattato la spugna? Non sarebbe meglio invece lottare per la nostra passione? Dobbiamo finirla di lamentarci sempre, dobbiamo lottare per far sopravvivere la caccia, ma non vi rendete conto che stiamo facendo il gioco animalista e anticaccia? Loro contano proprio a questo: la nostra rassegnazione! Ci sentiamo sconfitti e ci stiamo trasformando in "perdenti", no, non deve andare così. Dobbiamo tutti tirare fuori le pa...le e farci sentire. Non riesco ad immaginare un'Italia senza caccia, non voglio rinunciare alla mia passione per colpa di quattro cretini che non capiscono nulla e sono solo strumentalizzati da qualche "eminenza grigia"!

così si ragiona!...invece mi sembra di vedere tanti impauriti che si piangono addosso...
 
Oggi purtroppo i giovani sono totalment urbanizzati e non escono dalle citta', non conoscono minimamente i problemi delle campagne dovuti all 'abbandono da parte dell'uomo, dissesto idrogeologico, inquinamento per l'utilizzo massiccio degli stessi per lo sfruttamento industriale della terra. Oggi i nostri giovani, vedo i miei nipotini non sanno neppure quante gambe abbia un pollo, e se gli domandano dove il pollo nasce e cresce mi dicono: al supermercato.
Quindi cosi' e' chiaro che e' dura a vere un ricambio
 
Oggi purtroppo i giovani sono totalment urbanizzati e non escono dalle citta', non conoscono minimamente i problemi delle campagne dovuti all 'abbandono da parte dell'uomo, dissesto idrogeologico, inquinamento per l'utilizzo massiccio degli stessi per lo sfruttamento industriale della terra. Oggi i nostri giovani, vedo i miei nipotini non sanno neppure quante gambe abbia un pollo, e se gli domandano dove il pollo nasce e cresce mi dicono: al supermercato.
Quindi cosi' e' chiaro che e' dura a vere un ricambio

In parte è vero, però molto dipende da noi, dobbiamo far amare ai giovani la campagna, dobbiamo insegnargli che la natura va rispettata in tutte le sue forme, dobbiamo portarli con noi nei boschi e nei campi, far conoscere loro le piante e gli animali, spiegare quello che si può prendere e quando. Ciò che si può fare e ciò che non si può fare. Certo che se lasciamo i nostri figli o nipoti davanti al televisore a guardare "cartoni" non avranno mai un'idea reale di ciò che c'è fuori dalla porta di casa.
 
Ciao max ormai è d'obbligo il rilancio. E' proprio la realtà che dobbiamo considerare quella che è l'offerta, la cultura dal latino colere "coltivare" è intesa come bagaglio di conoscenze e pratiche che si trasmettono, non in maniera quantitativa, la nozionistica cibernetica ci è sicuramente superiore, ma una cultura morale fatta di valori di radici etiche, che rivendicano il diritto sociale primario dell' autoconservazione individuo-gruppo è prevalente nel nostro DNA. In un mondo dove l'individuo privilegiato adopera i saperi: la scienza,(conoscenza) la politica, (potere) l'arte (l'irripetibile) e anche l' informazione non poi così strano che l'individuo sia volontario si offre con religiosità o filosofia, perchè? lo stato dell'uomo è sempre più fondamentalmente solo, isolato alla ricerca d'identità, un carattere distintivo del gruppo sociale e in questo caso vogliamo dire rurale, portatore di interessi anche venatori. Ma pensa un po' nella miriade di messaggi, nazione, popolo, credo, professione, tutti primari devono fare i conti con il nostro io, un'entità astratta giovanissima come l'uomo e così sfacciatamente atavica, tipica della sopravvivenza, il cacciatore prima di tutto è consapevole della propria personalità. Quanti individui possono vantare questo, chi alza gli occhi al cielo siamo noi, molti esistono in maniera allineata e coperta, una condizione contraddittoria e superficiale la loro, l' Ipocrisia con la i maiuscola è la dottrina dominante, gli incapaci che non sanno vivere con le genti si nascondono dietro agli animali, pieni di falsi ideali e virtù sono vinti in partenza, devono fare conto con i loro bisogni, si ingannano, vivono di bugia in giustificazione, lo stesso Dio disse "andate e servitevi del creato " la bugia per me è perdente, io credo nei giovani e voglio sperare per loro e con loro..... ho finito l'inchiostro, un saluto.
 
Ciao max ormai è d'obbligo il rilancio. E' proprio la realtà che dobbiamo considerare quella che è l'offerta, la cultura dal latino colere "coltivare" è intesa come bagaglio di conoscenze e pratiche che si trasmettono, non in maniera quantitativa, la nozionistica cibernetica ci è sicuramente superiore, ma una cultura morale fatta di valori di radici etiche, che rivendicano il diritto sociale primario dell' autoconservazione individuo-gruppo è prevalente nel nostro DNA. In un mondo dove l'individuo privilegiato adopera i saperi: la scienza,(conoscenza) la politica, (potere) l'arte (l'irripetibile) e anche l' informazione non poi così strano che l'individuo sia volontario si offre con religiosità o filosofia, perchè? lo stato dell'uomo è sempre più fondamentalmente solo, isolato alla ricerca d'identità, un carattere distintivo del gruppo sociale e in questo caso vogliamo dire rurale, portatore di interessi anche venatori. Ma pensa un po' nella miriade di messaggi, nazione, popolo, credo, professione, tutti primari devono fare i conti con il nostro io, un'entità astratta giovanissima come l'uomo e così sfacciatamente atavica, tipica della sopravvivenza, il cacciatore prima di tutto è consapevole della propria personalità. Quanti individui possono vantare questo, chi alza gli occhi al cielo siamo noi, molti esistono in maniera allineata e coperta, una condizione contraddittoria e superficiale la loro, l' Ipocrisia con la i maiuscola è la dottrina dominante, gli incapaci che non sanno vivere con le genti si nascondono dietro agli animali, pieni di falsi ideali e virtù sono vinti in partenza, devono fare conto con i loro bisogni, si ingannano, vivono di bugia in giustificazione, lo stesso Dio disse "andate e servitevi del creato " la bugia per me è perdente, io credo nei giovani e voglio sperare per loro e con loro..... ho finito l'inchiostro, un saluto.



...oggi su RAI1,linea verde ha trasmesso un interessante servizio sul degrado ambientale e spopolamento delle nostre campagne,nello specifico l'appennino tra le province di Ge,Pc,e Pv....c'era pure un mitico giovane parroco che part-time allevava vacche,cavalli e pure il maiale per gli insaccati!!
Che c'entra col futuro della caccia???Centra perchè è parte indissolubile della civiltà rurale/contadina dove il rapporto uomo -animale è ancora saldamente legato alle nostre radici...
Sul futuro della caccia,e del mondo da cui proviene, sono ragionevolmente ottimista perchè per quanto il progresso tecnologico sia sempre più veloce,comunque vada alla fine della storia per riempirsi la panza, dovremo prendere la zappa in mano e/o tirare il collo al pennuto....Saluti
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
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  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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