Sicuramente questo non sarà la causa del terremoto... ma è bene sapere cos'è e che caxxo ci rifilano i nostri politicanti:
FRACKING:
La tecnica è relativamente nuova, ma si hanno già dati a sufficienza per capire di quanto possa essere deleteria. Il fracking consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po' di tutto, a seconda della "ricetta" del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Nonostante ciò, si è venuti lo stesso a conoscenza dell'elenco degli elementi delle sostanze iniettate insieme all'acqua (almeno quattro milioni di litri per pozzo) e alla CO2 ed è impressionante: un elenco di sostanze pericolose da smaltire, normalmente in maniera rigorosissima, che in questo caso sono iniettate a fiumi nel suolo.
Tutta roba che finisce nelle falde sottostanti, mentre nelle case vicine ai giacimenti può capitare che esca il gas dal rubinetto dell'acqua e molto altro si liberi in atmosfera. Tutte sostanze che rimangono alla collettività insieme all'acqua contaminata una volta che le compagnie avranno chiuso i pozzi e raccolto i profitti. Per non parlare delle voragini nel sottosuolo e della loro influenza sull'assetto idro-geologico e dei piccoli terremoti causati dal fracking.
Un gruppo di studio coordinato dal prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia all'Università di Napoli, ha pubblicato una ricerca per valutare eventuali correlazioni fra i recenti eventi sismici in Emilia Romagna e le attività petrolifere in corso da vari anni in quella zona.
Presentazione della ricerca dell'Università di Napoli. Il PDF originale.
http://www.olambientalista.it/terremoti-ed-attivita-petrolifere/
http://www.olambientalista.it/wp-content/uploads/2012/05/Petrolio-e-sismi-Ort...
Intanto c'era chi lanciava l'allarme alcuni anni addietro. Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice presso la California State University di Los Angeles illustra i problemi e le conseguenze ambientali e sociali dell'estrazione e della lavorazione del petrolio in Italia.
Video del 30/giu/2009
Arcoiris: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=11745
YouTube: http://youtu.be/L71Cq_t0XuY
Da centinaia di casi di terremoto dovuti a prospezioni geologiche alla ricerca di Gas e Petrolio in Usa, traiamo conferma della dolosità dei terremoti in Italia, dovuti alla pratica estremamente inquinante del fracking, che dopo aver devastato il bacino del Mississipi ora è ciecamente accettata ed anzi auspicata dai nostri venduti politici d'accatto che tutto fanno meno che gli interessi dei cittadini e dell'ambiente in cui gli stessi vivono. E la responsabilità di chi è? Dei Governi, come sempre.
FRACKING:
La tecnica è relativamente nuova, ma si hanno già dati a sufficienza per capire di quanto possa essere deleteria. Il fracking consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po' di tutto, a seconda della "ricetta" del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Nonostante ciò, si è venuti lo stesso a conoscenza dell'elenco degli elementi delle sostanze iniettate insieme all'acqua (almeno quattro milioni di litri per pozzo) e alla CO2 ed è impressionante: un elenco di sostanze pericolose da smaltire, normalmente in maniera rigorosissima, che in questo caso sono iniettate a fiumi nel suolo.
Tutta roba che finisce nelle falde sottostanti, mentre nelle case vicine ai giacimenti può capitare che esca il gas dal rubinetto dell'acqua e molto altro si liberi in atmosfera. Tutte sostanze che rimangono alla collettività insieme all'acqua contaminata una volta che le compagnie avranno chiuso i pozzi e raccolto i profitti. Per non parlare delle voragini nel sottosuolo e della loro influenza sull'assetto idro-geologico e dei piccoli terremoti causati dal fracking.
Un gruppo di studio coordinato dal prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia all'Università di Napoli, ha pubblicato una ricerca per valutare eventuali correlazioni fra i recenti eventi sismici in Emilia Romagna e le attività petrolifere in corso da vari anni in quella zona.
Presentazione della ricerca dell'Università di Napoli. Il PDF originale.
http://www.olambientalista.it/terremoti-ed-attivita-petrolifere/
http://www.olambientalista.it/wp-content/uploads/2012/05/Petrolio-e-sismi-Ort...
Intanto c'era chi lanciava l'allarme alcuni anni addietro. Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice presso la California State University di Los Angeles illustra i problemi e le conseguenze ambientali e sociali dell'estrazione e della lavorazione del petrolio in Italia.
Video del 30/giu/2009
Arcoiris: http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=11745
YouTube: http://youtu.be/L71Cq_t0XuY
Da centinaia di casi di terremoto dovuti a prospezioni geologiche alla ricerca di Gas e Petrolio in Usa, traiamo conferma della dolosità dei terremoti in Italia, dovuti alla pratica estremamente inquinante del fracking, che dopo aver devastato il bacino del Mississipi ora è ciecamente accettata ed anzi auspicata dai nostri venduti politici d'accatto che tutto fanno meno che gli interessi dei cittadini e dell'ambiente in cui gli stessi vivono. E la responsabilità di chi è? Dei Governi, come sempre.