Denunciati tre uomini responsabili della cattura illegale. I volatili sono stati rimessi in libertà nelle campagne di Ostuni
Tre bracconieri sono stati colti in flagrante nelle campagne del brindisino, mentre caricavano nella propria auto alcune gabbie con decine di cardellini appena catturati. A condurre l'operazione sono stati i Forestali del Comando Stazione di Ostuni e i Carabinieri di Latiano. I bracconieri, sorpresi lungo il canale Reale che sfocia nel mare Adriatico, in una zona compresa tra i comuni di Francavilla Fontana e di Latiano (BR), hanno tentato la fuga nonostante l'intimazione all'alt da parte degli agenti, ma sono stati bloccati al termine di un inseguimento. È scattato il sequestro della vettura, delle reti e di altre attrezzature venatorie, tra cui un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, dei 27 cardellini appena catturati e dei 5 volatili utilizzati come richiami vivi.
Alcuni esemplari erano stati legati ad un trampolo con lo spago e presentavano delle imbracature attorno alle ali e alle zampe. La finalità era quella di utilizzarli come richiami.
I responsabili, tutti pluripregiudicati residenti nel napoletano, sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere dei reati di uccellagione e detenzione di animali selvatici, ma anche di furto venatorio, resistenza a pubblico ufficiale, concorso in reato e maltrattamento di animali.
L'attività illegale di cattura di questi volatili, molto ricercati per il loro gradevole canto, alimenta a Napoli fiorenti mercati clandestini. Si tratta di animali selvatici sottratti alla libertà non appena riescono a volare e a lasciare il nido, tanto che parecchi di essi hanno appena un mese di vita ed alcuni dopo la cattura muoiono per il forte stress, come è successo a tre tra gli esemplari più giovani catturati nel brindisino.
I Forestali hanno portato i volatili presso il "Centro di prima accoglienza di avifauna in difficoltà della provincia di Brindisi" dove sono stati sottoposti ai controlli veterinari da parte del personale dell'ASL .
Tre bracconieri sono stati colti in flagrante nelle campagne del brindisino, mentre caricavano nella propria auto alcune gabbie con decine di cardellini appena catturati. A condurre l'operazione sono stati i Forestali del Comando Stazione di Ostuni e i Carabinieri di Latiano. I bracconieri, sorpresi lungo il canale Reale che sfocia nel mare Adriatico, in una zona compresa tra i comuni di Francavilla Fontana e di Latiano (BR), hanno tentato la fuga nonostante l'intimazione all'alt da parte degli agenti, ma sono stati bloccati al termine di un inseguimento. È scattato il sequestro della vettura, delle reti e di altre attrezzature venatorie, tra cui un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, dei 27 cardellini appena catturati e dei 5 volatili utilizzati come richiami vivi.
Alcuni esemplari erano stati legati ad un trampolo con lo spago e presentavano delle imbracature attorno alle ali e alle zampe. La finalità era quella di utilizzarli come richiami.
I responsabili, tutti pluripregiudicati residenti nel napoletano, sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere dei reati di uccellagione e detenzione di animali selvatici, ma anche di furto venatorio, resistenza a pubblico ufficiale, concorso in reato e maltrattamento di animali.
L'attività illegale di cattura di questi volatili, molto ricercati per il loro gradevole canto, alimenta a Napoli fiorenti mercati clandestini. Si tratta di animali selvatici sottratti alla libertà non appena riescono a volare e a lasciare il nido, tanto che parecchi di essi hanno appena un mese di vita ed alcuni dopo la cattura muoiono per il forte stress, come è successo a tre tra gli esemplari più giovani catturati nel brindisino.
I Forestali hanno portato i volatili presso il "Centro di prima accoglienza di avifauna in difficoltà della provincia di Brindisi" dove sono stati sottoposti ai controlli veterinari da parte del personale dell'ASL .