Re: Referendum Anticaccia Piemonte: in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno
Per i più giovani : l' istituto del referendum non possiamo dimenticare che è una consultazione, dove viene chiesto un propio parere o decisione su di un tema normalmente rilevante che di norma è una abbrogazione di una legge ordinaria. La cosa presuppone tre possibilità, essere favorevole, essere contrario oppure l' astensione che anche questa è una espressione di una volontà che sottolinea la pochezza del tema referendario, quindi anche l' astensine rappresenta un voto. Chiaramente e logicamente chi promuove, va a votare e vota si.
Il 3-4 giugno del 1990 furono fatti 3 referendum e per la prima volta nella storia italiana incredibilmente non fu raggiunto il quorum, dando inizio ad un pensiero che oggi si direbbe con una parola di moda "populista" La verità è che in quegli anni già si avvertiva la deriva politicistica dei poltrificatori, ( praticamente salvo gli estinti i soliti di oggi ) ancora una volta lontani dalla realtà, che gestiscono i poteri compreso quello dei media, in nome .......della rielezione.
3-4 giugno 1990 Disciplina della caccia AFFLUENZA 43,4% quorum non raggiunto, non valido, si 92,2%, no7,8%
Accesso dei cacciatori ai fondi privati AFFLUENZA 42,9% quorum non raggiunto, non valido, si 92,3, no 7,7% (primo tentativo)
Uso pesticidi AFFLUENZA 43,1% quorum non raggiunto, non valido, si 93,5%, no 6,5%
15 giugno 1997 n° 7 referendum fra cui-Accesso dei cacciatori ai fondi privati AFFLUENZA 30,2% quorum non raggiunto, non valido, si 80,9%, no 19,1% ( secondo tentativo )
Il contributo vincente fu da parte di tutti anche dei politici ( alcuni ) anche delle associazioni tutte.
Essere felici non significa avere il meglio di ogni cosa, ma trarre il meglio da ogni cosa.
Romano