Re: SIC E ZPS
Forse è utile riassumere la storia delle famigerate zone ZPS e SIC.
Le Leggi Comunitarie hanno imposto agli stati di individuare nel territorio una certa percentuale di particolare interesse ambientale. Le Regioni furono delegate di perimetrare le aree suddivise in ZPS e SIC. Gli addetti alla individuazione delle zone (spesso dipartimenti universitari), si guardarono bene dal far coincidere tali zone con i Parchi e le Riserve già istituite. In tal modo vennero vincolate nuove enormi aree di territorio libero con rare sovrapposizione tra ZPS/SIC e Parchi.
I vincoli introdotti non riguardano solo l'attività venatoria (in un primo momento sembrava preclusa, ma salvata con un compromesso politico), ma anche le attività agricole e urbanistiche che sono anche esse soggette a balzelli non da poco.
Per contrastare queste assurde limitazioni sono sorti comitati che richiedono nuove perimetrazioni delle zone, con spostamento in zone già protette, cosa del tutto legittima e non in contrasto con le direttive europee.
A tal proposito nelle Marche alcuni consiglieri si sono adoperati in tal senso ma a tutt'oggi non si è addivenuto a nulla per la forte opposizione dei settori ambientalisti presenti nella maggioranza del governo regionale.
Saluti Romeo.
Forse è utile riassumere la storia delle famigerate zone ZPS e SIC.
Le Leggi Comunitarie hanno imposto agli stati di individuare nel territorio una certa percentuale di particolare interesse ambientale. Le Regioni furono delegate di perimetrare le aree suddivise in ZPS e SIC. Gli addetti alla individuazione delle zone (spesso dipartimenti universitari), si guardarono bene dal far coincidere tali zone con i Parchi e le Riserve già istituite. In tal modo vennero vincolate nuove enormi aree di territorio libero con rare sovrapposizione tra ZPS/SIC e Parchi.
I vincoli introdotti non riguardano solo l'attività venatoria (in un primo momento sembrava preclusa, ma salvata con un compromesso politico), ma anche le attività agricole e urbanistiche che sono anche esse soggette a balzelli non da poco.
Per contrastare queste assurde limitazioni sono sorti comitati che richiedono nuove perimetrazioni delle zone, con spostamento in zone già protette, cosa del tutto legittima e non in contrasto con le direttive europee.
A tal proposito nelle Marche alcuni consiglieri si sono adoperati in tal senso ma a tutt'oggi non si è addivenuto a nulla per la forte opposizione dei settori ambientalisti presenti nella maggioranza del governo regionale.
Saluti Romeo.