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Riprende il cammino per le necessarie modifiche alla normativa nazionale, con l' ipotesi di un disegno di legge che venga presentato al Parlamento delle Regioni (almeno cinque per rendere obbligata la discussione). In evidenza il tema particolarmente sentito come il prelievo dello storno, con l' invito a mobilitarsi per un atto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che consenta il reinserimento immediato nell' elenco delle specie cacciabili. D' intesa con la FIDC nazionale, la Federcaccia Toscana sta preparando un convegno sullo storno di livello internazionale, con l' intervento di rappresentanti della divisione ambiente dell' Unione Europea, di rappresentanti del Governo, di Presidenti di Commissioni Parlamentari, delle Regioni. Tema dell' iniziativa la reintroduzione dello storno nell' elenco delle specie cacciabili, considerando questa la via maestra e l' obbiettivo prioritario. L' iter della procedura presso la UE ha subito l' anno scorso una battuta d' arresto per l' inopinato documento Ispra, inviato alla UE stessa come parere tecnico dell' organo scientifico dello stato richiedente, nel quale in sostanza si affermava che si in Italia lo storno è specie in crescita, ma che dovevano essere tenute di conto le difficoltà in Europa nordorientale. La UE ha sospeso la procedura notando come se persino l' Istituto scientifico del paese richiedente esprime dubbi non è possibile procedere senza ulteriori dati: minimo due anni per la nuova istruttoria. Noi chiediamo da tempo un DPCM che reintroduca lo storno fra le specie cacciabili per due anni a titolo sperimentale, per poi trarre le conclusioni. Stessa richiesta avanzata al Presidente del Consiglio delle Regioni. Obbiettivo del convegno è approfondire le condizioni che l' Europa chiede, rilanciare l' iniziativa per il DPCM, ottenere impegni da Parlamento e Governo, suscitare una forte mobilitazione delle Regioni in tal senso. Il tutto sorretto da elementi tecnici e scientifici adeguati che al convegno saranno esposti. Importante che l' Ispra abbia emesso un nuovo documento, che argomento sullo stato positivo e in crescita dello storno in Italia sia per popolazioni svernanti sia per migrazione, arrivando in parole povere a sostenere che il prelievo possibile non incide sullo stato delle popolazioni di passo. Al di là di ogni commento su come l' Ispra in soli 12 mesi o poco più possa così radicalmente mutare orientamento, il documento ultimo rafforza la richiesta di DPCM e rende ancora più importante il convegno, che diventa l' occasione per esigere impegni e scadenze concrete alla politica e alle istituzioni dello Stato. La data provvisoria è il 19 maggio, la sede San Rossore. Entro i prossimi giorni verifica della fattibilità per via della coincidenza a cavallo dei turni delle amministrative, e verifica della disponibilità di UE, Governo, Parlamento. IL Convegno si coordinerà con l' iniziativa già assunta dalla Provincia di Pistoia in collaborazione con Pisa e Firenze, sul prelievo in deroga della stessa specie. Convenuto con organizzatori e Regione Toscana di svolgere le due iniziative in giornate contigue: nella prima la nostra a San Rossore, tema lo storno nell' elenco delle specie cacciabili; nella seconda a Pistoia, promozione di intese su modi, termini etc fra le Regioni per l' eventuale necessità di utilizzare anche nella prossima stagione-nelle more del DPCM-lo strumento deroghe. In concreto, non appena sciolti i nodi suddetti sulle date, l' ipotesi è una conferenza stampa di presentazione delle due giornate, con la Regione Toscana che si assume il ruolo "unificante" delle due iniziative avendo i promotori di entrambe chiesto il patrocinio. Firenze, 15 marzo 2011
Romano
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