la domanda è un'altra: perché aggiungere complessità meccanica, rischio inceppamenti, manutenzione, peso da portarsi se si deve scarpinare fino all'appostamento.. ove brandeggio e "volume di fuoco" il più delle volte sono irrilevanti?
A meno ovviamente di averne necessità - avessi molti animali, sistematicamente fermi, a breve distanza, probabilmente il doppiaggio sarebbe importante. ma nel mio caso di distanza imprevedibile e soprattutto della
vera e propria selezione (non contenimento), non ne vedo motivi.
porto il mio esempio: nelle uscite stile commando al "buco", ove se l'animale mi uscisse sarebbe grosso, vicino e nello sporco, la 4X 9.3x62 con 286gr fa il suo lavoro eccellentemente e il doppiaggio non è raro, onde evitare infrascamenti.
Ad animale in aperto, a 100m+ e tranquillo, il potere di arresto ha meno importanza, il tiro è più ponderato e la logica cambia, preferirei una .30 più radente e morbida in modo da non dover rinunciare al tiro più lungo del previsto.
per armi compatte e tiri corti e multipli, è molto sensato l'uso di calibri "stopper" esattamente come accade nell'uso militare da cui queste armi derivano (458socom, 50beo, 450bush e via discorrendo...ma pure un semplice calibro europeo nato appositamente, o almeno ogive di massimo peso per il calibro, non certo dei calibri magnum con enormi capacità di polvere).
Qualcuno parla sempre di convenienza. ed è corretto.
Qui vi domando, qual è la convenienza?
e soprattutto riusciremmo almeno una volta a scindere il
proprio stile di caccia dai altri vari stili possibili?
Poi quel che volete tornando sul calibro, maggiore velocità ed energia etc, ma a 50m l'unico a distinguere se hai sparato 7x64 308 30-06 300wm...è il cacciatore, per la sberla ricevuta specialmente al doppiaggio


Il cinghiale avvertirà solo la qualità del piazzamento del tiro (ovviamente non è lo stesso a 300m, anche per le difficoltà riguardo il calcolo della caduta del proiettile)
a meno di cambiare totalmente natura del calibro.