Anche la Romania stringe la cinta (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Cari amici cacciatori,

MYGRA è diventato un punto di riferimento in ambito venatorio, grazie alla vostra passione e partecipazione. Ogni giorno, condividiamo esperienze, consigli e storie che rendono unica la nostra comunità. Oggi vi chiediamo un piccolo gesto che può fare una grande differenza: **offrire un caffè** al nostro forum. Con una donazione equivalente al costo di qualche cartuccia, potete rimuovere questo annuncio informativo e ottenere gratuitamente un account premium. Cosi facendo aiuterete lo staff a mantenere attivo e migliore questo sito per un anno intero.
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€175.00
17%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Si, ma diciamo che ancora in fase di rotaggio tende ha farsi i fatti suoi non scendendo la testa a Strasburgo è già questa la dice lunga

Inviato dal mio SM-A750FN utilizzando Tapatalk
Il problema è un altro.... In Romania la caccia è vista in maniera MOOOOLTO positiva.....
Quando la gente comune vede i cassoni dei pick up pieni di cinghiali, al ritorno da una battuta andata a buon fine, si toglie il cappello e fa anche l'applauso.
Qui in Italia dobbiamo quasi nasconderci per non essere derisi.... Dico quasi perché a me non me ne frega un caiser di ciò che pensa chi non condivide la mia passione....
Per questo motivo in Romania la caccia non vedrà mai il declino come in Italia.....
Ma per molti io sono troppo di parte, pro romania, e quindi ciò che scrivo non fa testo....

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk
 
Come dice Michele qui la gente si congratula ed applaude "bravi" quando vede passare le auto dei Cacciatori con i cassoni carichi di Cinghiali abbattuti: è un modo esplicito per omaggiare e partecipare alla soddisfazione dei Cacciatori, dei battitori e dei cani per l'impegno dimostrato ed il buon risultato conseguito. Non parliamo poi se si tratta di ungulati pregiati di alto rango come i Cervi o com'erano Linci, Lupi, Orsi e Gatto selvatico: dovrebbe essere così anche nel resto dell'Europa, ma poichè l'Europa viaggia "a più velocità", in alcuni stati, Italia compresa, i Cacciatori devono talvolta "transitare" in silenzio, meglio di sera per non essere criticati..... Se si continua di questo passo con davanti alcuna "teste buone" come quelle attuali (ironicamente parlando), può darsi che giorno anche in Romania venga bandita ogni forma di attività venatoria, ma pensiamo che prima si dovrà chiudere in tutte le altre Nazioni, il che lo riteniamo altamente improbabile ! La caccia non è solo passione, secondo noi è un'arte (termine importante) per certe forme in quanto concerne tutta una serie di preparazione, tecnica e luoghi dove poterla esercitare nel rispetto dell'ambiente ecc. ecc., che condiziona anche la nostra esistenza (e talvolta coinvolge i nostri familiari) in quanto richiede tempi, sacrifici e quant'altro pur di ottenere i risultati che ci siamo prefissati, la realizzazione di quel sogno che a lungo abbiamo accarezzato..... E' una manifestazione esplicita di alcuni nostri sentimenti e relativo comportamento, che richiede il rispetto degli altri come noi nella reciprocità lo porgiamo loro. Quello che è accaduto con questo "divieto di caccia alle Allodole ecc." è una forma evidente di soppressione della libertà di ogni singolo individuo: nella reciprocità d'interesse dovremo fare anche noi altrettanto nei loro riguardi, e non ha alcuna importanza in quali tempi ed in quali settori, ovviamente senza utilizzare forme di violenza fisica. Importante è ledere qualcosa anche a loro, magari quello che più gli è caro.... Ce n'è una che conosco bene e consentirebbe effetti immediati: si chiama guerra fiscale ..... ovvero pago quello che mi chiedi tu se mi concedi quello che voglio io ........
 
purtroppo dietro l'ignoranza si nasconde l'interesse che è una brutta bestia, da voi vi è ancora la ruralità e fin quando è presente il
cacciatore viene visto bene perché fa parte di essa
La fortuna di questa splendida terra è la grande valorizzazione delle tradizioni e della ruralità....
In Romania non spariranno mai le mucche, i cavalli e le galline che attraversano le strade (almeno in campagna).
Perché la stragrande maggioranza degli abitanti non rinuncerà mai a mangiare carne e prodotti a km meno di zero....
Questo è uno dei motivi per cui cresce sempre di più in me il desiderio di fare il biglietto solo andata....

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk
 
Da quel che mi ricordo l'Italia è sempre stata una terra meravigliosa sotto tantissimi aspetti: geograficamente era davvero splendida, ricca di arte, di storia e di cultura. In anni addietro (mi ricordo bene il periodo dal 1960 al 2000) si respirava un'aria davvero buona: se poi penso a tante stagioni di caccia (ho conseguito la 1° licenza di caccia nel 1965, avevo 16 anni e mio padre firmò assumendosi ogni responsabilità sia in Municipio che presso il Comando Carabinieri) era davvero un gusto uscire a caccia in quei tempi (il primo fucile fu una vecchia doppietta " Cocherill" cal. 16 a cani esterni): non c'erano limiti particolari, unico obbligo categorico che m'inculcò bene in testa mio padre fu "la prudenza nel maneggio dell'arma ed il rispetto di tutto e di tutti". Bei tempi.... poi gradualmente sono iniziati i cambiamenti per arrivare ad oggi che purtroppo, sopratutto venatoriamente parlando, non è più la stessa. Senza entrare nei meandri della politica e del disastro economico che ne susseguì iniziando sopratutto dal 2007-2008 (almeno da noi nel Nord Italia) che galoppando hanno portato la situazione a quella che è attualmente. Su quest'ultimo fronte non è che qui sia tanto migliore, ma la Romania è rimasta fortunatamente ancora una terra "rurale" che ci affascina tuttora per le sue tradizioni, anche se all'occhio di chi viene la vede con "un bel salto indietro nel passato", sopratutto appena fuori dalle grandi città, in particolare per quanto concerne il sistema di fare agricoltura. Pertanto l'attività venatoria ne è una diretta conseguenza: tutto è naturale e direi che qui in Transilvanja pressoché tutti i prodotti agricoli sono biologici (solo sulle foglie delle patate applichiamo del Decis contro la Dorifera quando strettamente necessario), non esistono ripopolamenti di selvatici alcun genere (solo in qualche parte hanno introdotto una specie di Bisonte per il quale si possono ottenere permessi di qualche abbattimento (non qui in Maramures, almeno per ora). Il fatto poi che si concima ogni coltura esclusivamente con il letame di casa (prodotto da maiali, mucche, bufale, cavalli, pecore, polli, conigli ecc.) che ognuno di noi alleva per consumare carne buona in famiglia, favorisce l'esistenza di tanti selvatici ed invita "a pranzo" i migratori, ma credo che sia un fattore comune anche in altre Nazioni dell'Est Europeo, proprio com'era da noi in Italia tanti anni fa. Se a questo aggiungiamo che i cacciatori Romeni sono pochi rispetto all'Italia e quasi tutti dediti esclusivamente alla caccia agli ungulati (alcuni cacciano i palmipedi), si fa presto capire perchè qui i migratori sono "bonazzi e creduloni" non avendo paura più di tanto dell'essere umano in quanto non sono oggetto d'interesse di prelievo venatorio come invece al contrario lo è per noi Italiani "oselari" (termine dialettale veneto, vuol dire "uccellatori"). Questo per dire che qui noi cacciamo tranquillamente i migratori, ma non facciamo certamente "stragi": al di là che in tal modo non ci potremo certo considerare Cacciatori (ma biasimevoli sparatori e sterminatori") non ne avrebbe alcun senso: ci "gustiamo" il momento venatorio abbattendo quanto riteniamo utile per fare qualche cena fra noi nel periodo invernale e basta, non andiamo certo a riempire inutilmente i congelatori quando si può trovare la selvaggina "fresca" praticamente quasi sempre nei periodi di caccia concessi. Spesso, salvo certe mattine di passo fermo, non ci volevano mica tante ore per fare un "rozzo di osei" ovvero un cestino di uccelli. E per noi la caccia all'Allodola aveva un fascino impareggiabile: bellissime da vedere il loro arrivo da lontano su giostre e stampi, talvolta non sparavamo affatto data l'enorme confidenza che ci regalavano (arrivano in gruppetti anche a 2-3 metri dal capanno o ci sorvolavamo un metro o due sulla testa.... si potevano prendere al volo con un guadino da pesca... (una volta l'abbiamo fatto e poi liberate le 5-6 prese), dovevamo spaventarle per sparare. In certe occasioni abbiamo preferito non sparare per gustarci il fascino di questi volteggi ravvicinati, lasciandole ripartire tranquillamente per le loro mete. Per noi "romantici" la caccia è anche poesia in un contesto di un'atmosfera quasi surreale e magica,........ che ci vuoi fare........... siamo fatti così.
 
Giorgio, hai descritto le stesse mie esperienze in Italia. Io la icenza la presi un anno prima di te, nel 64. A quei tempi di posti dove cacciare ce ne erano tanti, ma a poco a poco sono spariti tutti, vittime dell'edilizia e della parcomania. Io ho avuto l'occasione di cacciare anatre e trampolieri allle porte di Roma e a Fogliano, in provincia di Latina. Diciamo cosi' che un terzo delle ragioni per cui ho lasciato l'Italia nel 75 furono le restrizioni sulla caccia e sulle armi che gia' cominciavano a diventare opprimenti, e la perdita di parecchi dei miei posti di caccia preferiti. Ma c'erano anche altre ragioni: sentimentali, economiche e politiche.
Oggi ho la mia piccola Romania, anche se tante specie che mi piacerebbe cacciare, in primis i tordi, qui sono protette. Sapessi quanta nostalgia ho delle allodolate a Ciampino o a Nettuno con Papa', degli spolli ai tordi nella Sabina, delle Cesene in una tenuta agricola sulla Nomentana, delle pavoncelle e beccaccini alla Marcigliana, alle porte di Roma, e del mio piccolo capanno su un colle fra Frascati e Grottaferrata. Oggi il colle e' stato disboscato, e al posto degli alberi c'e' un campo sportivo. E poi e' Parco Regionale dei Castelli Romani. Ma almeno caccio in pace sui terreni che mi appartengono e su quelli che affitto. E se voglio fare il tiro a segno o sparare alle cornacchie dietro casa o ai coyotes dalla finestra, non mi rompe le palle nessuno... Ah, ma i tordi... i tordi... Tiemp' bell' 'e 'na vota, ma pecche' nun turnate....
 
Sei un nostalgico anche tu, eh Giovanni, come noi del resto ! Erano si dei gran bei tempi, e pensare che ci vorrebbe chissà quale artificio poco per farli ritornare in auge: basterebbe un poco di buona volontà e un pò più di rispetto per le persone.... Comunque pensavo che dove vivi tu ci fosse più "libertà d'azione" ai fini venatori, in particolare per quanto riguarda i vari migratori. Almeno, da quanto mi ricordo, qui l'America è sempre stata per così dire "vista" aperta e disponibile a tutto rispetto all'Europa.
 
Comunque credo che non si possa scegliere di fuggire dal proprio paese solo ed esclusivamente per un discorso " venatorio " . I numeri parlano chiaro Al 1 gennaio 2019, la comunità Romena in Italia conta più di 1 milione e 200 mila residenti mentre gli Italini residenti in Romania sono molto meno di 10 mila. Insomma, la terra promessa siamo noi ..... nonostante le palate di **** che giornalmente ognuno lancia contro la propria patria stuprata da governanti che meriterebbero le galere. Ecco il problema del bel paese .... il mal governo contro l'interesse dei cittadini, ma da qui a vedere come terra promessa la Romania, ce ne corre, visto che siamo noi la terra promessa per loro ..... basta leggere i numeri e basta leggere Baronerosso che sono anni che vuol strappare il biglietto di solo andata ... e non vado oltre :) .
L'Italia non è solo Bari, o Roma, basta girarla, conoscerla e scoprire quanti contesti rurali ancora resistono nella vastità del territorio, quanto si mangia bene, quanta arte e cultura abbiamo esportato in tutto il mondo, quante tradizioni ancora resistono al tentativo di estirpazione perpetrato dall'homus urbanus, quanto ci invidia il mondo intero e quanti turisti accogliamo con cortesia. Troppo spesso critichiamo cercando i molti lati pessimi del nostro paese, ma non lo facciamo obbiettivamente analizzando la moltitudine di quelli positivi. Certo, il lavoro, l'economia, l'agricoltura stà cadendo a pezzi vittima di politiche scellerate e sinceramente se non si mangia bene si vive male vorremmo scappare. Per questo il futuro dei miei figli lo vedo molto grigio, per questo ho intrapreso da anni per loro un percorso con prospettive fuori dall'Italia con studi linguistici, ma come mai gli istituti scolastici non contemplano nei loro programmi la lingua Rumena ? Come mai il percorso inverso lo fanno invece i rumeni stessi ?
Ora , noi cacciatori, la cui nostra passione per l'ars è ed è stata percorso fondamentale della nostra crescita, del passato del presente e speriamo anche del futuro, possiamo vedere in un paese ( che tra l'altro si sta allineando alle politiche conservatrici della comunità europea anche in materia venatica ) come la Romania, la nostra America ?
 
Comunque credo che non si possa scegliere di fuggire dal proprio paese solo ed esclusivamente per un discorso " venatorio " . I numeri parlano chiaro Al 1 gennaio 2019, la comunità Romena in Italia conta più di 1 milione e 200 mila residenti mentre gli Italini residenti in Romania sono molto meno di 10 mila. Insomma, la terra promessa siamo noi ..... nonostante le palate di **** che giornalmente ognuno lancia contro la propria patria stuprata da governanti che meriterebbero le galere. Ecco il problema del bel paese .... il mal governo contro l'interesse dei cittadini, ma da qui a vedere come terra promessa la Romania, ce ne corre, visto che siamo noi la terra promessa per loro ..... basta leggere i numeri e basta leggere Baronerosso che sono anni che vuol strappare il biglietto di solo andata ... e non vado oltre :) .
L'Italia non è solo Bari, o Roma, basta girarla, conoscerla e scoprire quanti contesti rurali ancora resistono nella vastità del territorio, quanto si mangia bene, quanta arte e cultura abbiamo esportato in tutto il mondo, quante tradizioni ancora resistono al tentativo di estirpazione perpetrato dall'homus urbanus, quanto ci invidia il mondo intero e quanti turisti accogliamo con cortesia. Troppo spesso critichiamo cercando i molti lati pessimi del nostro paese, ma non lo facciamo obbiettivamente analizzando la moltitudine di quelli positivi. Certo, il lavoro, l'economia, l'agricoltura stà cadendo a pezzi vittima di politiche scellerate e sinceramente se non si mangia bene si vive male vorremmo scappare. Per questo il futuro dei miei figli lo vedo molto grigio, per questo ho intrapreso da anni per loro un percorso con prospettive fuori dall'Italia con studi linguistici, ma come mai gli istituti scolastici non contemplano nei loro programmi la lingua Rumena ? Come mai il percorso inverso lo fanno invece i rumeni stessi ?
Ora , noi cacciatori, la cui nostra passione per l'ars è ed è stata percorso fondamentale della nostra crescita, del passato del presente e speriamo anche del futuro, possiamo vedere in un paese ( che tra l'altro si sta allineando alle politiche conservatrici della comunità europea anche in materia venatica ) come la Romania, la nostra America ?
Mi frena solo la mancanza del capitale per fare quello che ho in mente.... Ma arriverà il momento. E fidati... Non avrò tanto da rimpiangere l'Italia.... Per lo stile di vita he ho, lo metto per iscritto, in Romania starò molto meglio. Ma ripeto, il mio discorso non fa testo.

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk
 
Mi frena solo la mancanza del capitale per fare quello che ho in mente.... Ma arriverà il momento. E fidati... Non avrò tanto da rimpiangere l'Italia.... Per lo stile di vita he ho, lo metto per iscritto, in Romania starò molto meglio. Ma ripeto, il mio discorso non fa testo.

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk

Lo vedi ... la Romania non ti offre la possibilità di fare " capitale ". Cosa che l'Italia offre ancora a molti romeni. Il mio discorso torna, la nostra passione ci vorrebbe trasferiti in qualche eden del mondo dove il cacciatore è ben visto, il territorio vergine, la selvaggina abbondante, la concorrenza nulla o quasi ... allora o ci si trasferisce con i soldi giusti per " accasarsi " sapendo che non ci sono possibilità di farne sul posto, oppure si accetta ciò che offre casa propria senza sputare nel piatto, perchè dove si vorrebbe andare, il piatto è servito vuoto.
 
Lo vedi ... la Romania non ti offre la possibilità di fare " capitale ". Cosa che l'Italia offre ancora a molti romeni. Il mio discorso torna, la nostra passione ci vorrebbe trasferiti in qualche eden del mondo dove il cacciatore è ben visto, il territorio vergine, la selvaggina abbondante, la concorrenza nulla o quasi ... allora o ci si trasferisce con i soldi giusti per " accasarsi " sapendo che non ci sono possibilità di farne sul posto, oppure si accetta ciò che offre casa propria senza sputare nel piatto, perchè dove si vorrebbe andare, il piatto è servito vuoto.
Forse non sono stato chiaro... A livello di salario sono messi male...ma se apri una struttura ricettiva e offri un buon servizio il capitale investito (quello che non ho ancora io), I soldini li fai... Tu non hai idea del turismo che c'è in Romania... Poi a me non serve diventare nababbo... Basta che guadagno almeno quello che qudagno qui... E li mangerei la carne dei miei animali, le verdure del mio orto ecc ecc.
Va be, ma agli occhi degli italiani io sono un folle a parlare così... Ma ne infischio... A me piace di più la Romania dell'Italia. E ne vado fiero di quello che affermo.

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk
 
Forse non sono stato chiaro... A livello di salario sono messi male...ma se apri una struttura ricettiva e offri un buon servizio il capitale investito (quello che non ho ancora io), I soldini li fai... Tu non hai idea del turismo che c'è in Romania... Poi a me non serve diventare nababbo... Basta che guadagno almeno quello che qudagno qui... E li mangerei la carne dei miei animali, le verdure del mio orto ecc ecc.
Va be, ma agli occhi degli italiani io sono un folle a parlare così... Ma ne infischio... A me piace di più la Romania dell'Italia. E ne vado fiero di quello che affermo.

Inviato dal mio ELE-L29 utilizzando Tapatalk

Ti auguro di esaudire presto il tuo sogno !!
 
Comunque credo che non si possa scegliere di fuggire dal proprio paese solo ed esclusivamente per un discorso " venatorio " . I numeri parlano chiaro Al 1 gennaio 2019, la comunità Romena in Italia conta più di 1 milione e 200 mila residenti mentre gli Italini residenti in Romania sono molto meno di 10 mila. Insomma, la terra promessa siamo noi ..... nonostante le palate di **** che giornalmente ognuno lancia contro la propria patria stuprata da governanti che meriterebbero le galere. Ecco il problema del bel paese .... il mal governo contro l'interesse dei cittadini, ma da qui a vedere come terra promessa la Romania, ce ne corre, visto che siamo noi la terra promessa per loro ..... basta leggere i numeri e basta leggere Baronerosso che sono anni che vuol strappare il biglietto di solo andata ... e non vado oltre :) .
L'Italia non è solo Bari, o Roma, basta girarla, conoscerla e scoprire quanti contesti rurali ancora resistono nella vastità del territorio, quanto si mangia bene, quanta arte e cultura abbiamo esportato in tutto il mondo, quante tradizioni ancora resistono al tentativo di estirpazione perpetrato dall'homus urbanus, quanto ci invidia il mondo intero e quanti turisti accogliamo con cortesia. Troppo spesso critichiamo cercando i molti lati pessimi del nostro paese, ma non lo facciamo obbiettivamente analizzando la moltitudine di quelli positivi. Certo, il lavoro, l'economia, l'agricoltura stà cadendo a pezzi vittima di politiche scellerate e sinceramente se non si mangia bene si vive male vorremmo scappare. Per questo il futuro dei miei figli lo vedo molto grigio, per questo ho intrapreso da anni per loro un percorso con prospettive fuori dall'Italia con studi linguistici, ma come mai gli istituti scolastici non contemplano nei loro programmi la lingua Rumena ? Come mai il percorso inverso lo fanno invece i rumeni stessi ?
Ora , noi cacciatori, la cui nostra passione per l'ars è ed è stata percorso fondamentale della nostra crescita, del passato del presente e speriamo anche del futuro, possiamo vedere in un paese ( che tra l'altro si sta allineando alle politiche conservatrici della comunità europea anche in materia venatica ) come la Romania, la nostra America ?

Perfetto Fabio, l'hai detto non l'hai mandato a dire, se si stava tanto male in Italia i rumeni non venivano in un 1.200.000, mentre i10.000 italiani si trasferiscono li solo per amore di una bella romena con 20 anni di meno no di certo per affari, quelli non te li fanno fare a te. Al mio paese sono circondato da rumeni che ci abitano. alcuni si sono integrati e comprati anche casa segno evidente che rimmarranno in Italia e i loro figli nati qui, col cavolo che vorranno tornare in Romania se non in visita parenti ad agosto. Non lo so se una parte di loro accumula € per poi aprire un'attività rumena, ma la vedo dura dopo essere vissuti in Italia, il Paese del Bengodi ma per i soli stranieri.
 
La Romania non è una terra per tutti. Sembra l'Italia di 60 e più anni fa. Quante volte abbiamo scritto su queste pagine;" A! Se potessimo tornare indietro!" I Rumeni che vengono qui, sono persone che vogliono il moderno e altri vengono per far soldi e mandarli a casa... altri ancora vengono a delinquere, perchè la legge italiana glielo permette...è molto più permissiva di quella loro.
Gli italiani che vivono in Romania, non lo fanno solo per amore, ma lo fanno per vivere dignitosamente con quel poco di soldi che hanno, (pensionati), che lì diventano molti e si possono permettere quello che qui sognano.
Vanno lì perchè fuggono dallo smog, dalle ingiustizie, dal crimine, dalle tasse, dal caos e dalle restrizioni varie.
Fabio quello che dici sull'Italia in parte è vero, ma per fare quello che hai scritto, ci vogliono i soldini e tanti, fare il turista in Italia costa e tanto.
La Romania, secondo me, è una delle mete da scegliere se si vuole stare tranquilli e vivere, (non sopravvivere), onestamente senza il pensiero di non arrivare economicamente a fine mese.
No Fabio, non si parla solo di caccia, ma di tutto il contesto. Si parte nel dire che lì i cacciatori sono osannati e questo la dice lunga su tutto il resto che c'è dietro. Se ti ricordi in tempi non lontani, anche qui i cacciatori erano visti con rispetto, con ammirazione, specialmente quando regalavano qualche capo di selvaggina, ora come siamo visti? Certamente non è terra per giovani laureati e non che aspirano alle modernità di oggi, Che hanno aspettative di vita ove si vogliono affermare. Ma sarebbe una meta per chi ormai nella vita ha dato e ha dato tanto e ora vorrebbe "riposare" senza pensieri, tranquillo, senza stress che ti regala la vita moderna in Italia e di questi regali ne vorrei fare a meno.
Purtroppo, mia moglie è attaccata fortemente a questa Terra e ai figli, e non gli posso dare torto, perchè ne sono legato anch'io, e non avendo il consenso dei sentimenti, preferisco soffrire....ma non in silenzio! Accetto, magari perchè guardo i miei nipoti che mi danno la forza di resistere....e resisto. Magari cercando di crearmi degli spazzi tutti miei, dove quando posso mi rifugio.... e penso a Giorgio e Maria per i quali nutro una forte ma benevole invidia.
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

Nuovi messaggi

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
      Moderatore A.I Moderatore A.I: La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
      Indietro
      Alto