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Saluti a tutti! Non fanno più notizia eclatante ormai, i cervi in strada, i caprioli al bar, i cinghiali che fanno shopping ei vari incidenti con auto e moto e ...ciclisti (tre all'ospedale).. La provincia non paga più i danni. La Prealpina lo scrive ancora per spazio disponibile o inerzia. Il cinghiale Pippo è una star del Sacro Monte di Varese....veramente ... vanno in visita al Santuario tra l'altro molto bello!!! e poi dal cinghiale Pippo che esce dal bosco per un boccone di pane!

Comunque, sto notando un certo "malessere" nei confronti degli "pseudoamanti" degli animali. La mia opinione è che hanno e stanno esagerando e penso (spero) che sia iniziata una reazione in parte anche mediatica. Da un po' di tempo ho notato un'altra via di scrivere certe notizie. Chissà!!!



CRONACHE
13/11/2013 - IL CASO
[h=3]Roma, il Comune scivola sul guano
di 4 milioni di storni[/h]
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Gli storni in volo sopra Roma​




Tagliati i 100 mila euro stanziati
per allontanare gli uccelli

MATTIA FELTRI


ROMA

Se è un segnale divino per spiegarci come siamo ridotti, forse è un eccesso di zelo. Ma la punizione che su Roma scende dall’alto ha una sua perfezione sferica, e va a posarsi sul selciato nello stridore di quattro milioni di storni che volteggiano sulla capitale, oscurandone il cielo a sprazzi, e recapitandole altrettanti quotidiani milioni di esiti intestinali.

Lungo il fiume, nei giardini pubblici, sui viali alberati, la città è ricoperta di uno strato misto guano e fango, col contributo delle piogge di ieri. Nei giorni scorsi le fitte precipitazioni (quelle organiche) avevano ottenuto il risultato di rendere scivolosi alcuni tratti del Lungotevere fra la Sinagoga e l’Ara Pacis, fino al punto che ieri l’altro alcuni motociclisti sono finiti gambe all’aria, compreso un vigilie urbano che - dicono le cronache locali - è andato a fermarsi con il ginocchio contro un palo della luce. È stato l’infortunio più rimarchevole di sei consecutivi in un pomeriggio solo, se si vuole derubricare a semplice disagio il tuffo nello sterco, e i protagonisti probabilmente obietterebbero.

Ogni anno, di questa stagione, Roma riceve gli storni. Il problema, dicono alla Lipu (Lega protezione uccelli), è che dal disastrato bilancio della capitale di questo disastrato Paese sono stati tagliati i centomila euro che di solito si stanziano per scoraggiare la permanenza dei pennuti. Si potavano i platani del Tevere, perché vi si annidasse un numero limitato di volatili, e con apparecchi audio si riproducevano i versi dei predatori dello storno (il più pericoloso pare sia il falco pellegrino), di modo che lo storno medesimo se la battesse in campagna, dov’è padrone di farne latrina. E però niente, i centomila euro non c’erano, e per tale somma Roma affoga in quello che avete capito.

E quando la metafora non è più tale, vuol dire che le complicazioni sono serie. Dal Comune sostengono che i tagli risalgono all’amministrazione di Gianni Alemanno, e comunque hanno raccattato qualcosa per ripulire le strade e cacciare i sozzoni.

Girare in centro è uno spettacolo unico, come si sarà intuito. I giardini di largo Arenula, a fianco del ministero della Giustizia, paiono la sede centrale degli storni. Sugli alti alberi, in un frastuono infernale e in un andirivieni frenetico, si alternano migliaia di uccelli. La gente che di sotto aspetta l’autobus tiene gli ombrelli aperti anche quando spiove.

Dopo le quattro del pomeriggio la zona è infrequentabile: a proposito di ombrelli, li si prende anche in caso di sole per proteggersi da quell’altra grandinata. Qualcuno sferraglia con vecchie pentole per liberarsi del nemico giusto il tempo di salire in macchina. E che macchine: tempestate da centinaia di proiettili fisiologici, maniglie comprese. Le piste ciclabili che corrono a fianco del Tevere in alcuni punti erano sabbie mobili, prima che la piena ripulisse qualcosa, ma le proteste dell’Associazione BiciRoma, che conta novemila iscritti, sono state vane.

I marciapiedi sono un supplizio, alcuni impraticabili se non con stivali da pescatore, altri meno orridi, ma comunque li si percorre sentendo sotto le suole uno sciaguattìo ripugnante. Per non particolareggiare sul fetore e i seri impedimenti all’equilibrio: si sta attenti a dove si mettono i piedi, e pure le mani, mentre ci si muove in una parabola biblica nella quale sguazziamo persino con agio.

PS: La giustificazione data dalla LIPU è ridicola in quanto quelli vestiti di giallo con gli altoparlanti a spasso per Viale Giulio Cesare spostavano temporaneamente gli storni a Viale delle Milizie... da idioti e soldi buttati via.


 
Piove **** - a roma si scivola sul guano di 4 milioni di uccelli cacatori e marino t

Piove **** - a roma si scivola sul guano di 4 milioni di uccelli cacatori e marino t

Per loro e' sempre un problema di soldi.

13 NOV 2013 11:49 [h=1]PIOVE **** - A ROMA SI SCIVOLA SUL GUANO DI 4 MILIONI DI UCCELLI CACATORI E MARINO TAGLIA I SOLDI PER ALLONTANARLI[/h][h=2]Con una bella fotona in prima pagina, la Stampa di Torino si dedica alla “Guerra (persa) di Roma per salvarsi dagli storni”. Detto dal giornale di una città sull’orlo della bancarotta, e che non ha manco più i soldi per rattoppare le buche delle strade, fa un po’ tenerezza. La realtà è che siamo un po’ tutti in un mare di guano…[/h]

Mattia Feltri per "la Stampa"
Se è un segnale divino per spiegarci come siamo ridotti, forse è un eccesso di zelo. Ma la punizione che su Roma scende dall'alto ha una sua perfezione sferica, e va a posarsi sul selciato nello stridore di quattro milioni di storni che volteggiano sulla capitale, oscurandone il cielo a sprazzi, e recapitandole altrettanti quotidiani milioni di esiti intestinali.
http://www.dagospia.com/img/foto/11-2013/auto-ricoperta-****-280821_tn.jpgUN AUTO RICOPERTA DA **** DI STORNO Lungo il fiume, nei giardini pubblici, sui viali alberati, la città è ricoperta di uno strato misto guano e fango, col contributo delle piogge di ieri. Nei giorni scorsi le fitte precipitazioni (quelle organiche) avevano ottenuto il risultato di rendere scivolosi alcuni tratti del Lungotevere fra la Sinagoga e l'Ara Pacis, fino al punto che ieri l'altro alcuni motociclisti sono finiti gambe all'aria, compreso un vigilie urbano che - dicono le cronache locali - è andato a fermarsi con il ginocchio contro un palo della luce. È stato l'infortunio più rimarchevole di sei consecutivi in un pomeriggio solo, se si vuole derubricare a semplice disagio il tuffo nello sterco, e i protagonisti probabilmente obietterebbero.
Ogni anno, di questa stagione, Roma riceve gli storni. Il problema, dicono alla Lipu (Lega protezione uccelli), è che dal disastrato bilancio della capitale di questo disastrato Paese sono stati tagliati i centomila euro che di solito si stanziano per scoraggiare la permanenza dei pennuti.
http://www.dagospia.com/img/foto/11-2013/auto-ricoperta-****-280820_tn.jpgUN AUTO RICOPERTA DA **** DI STORNO Si potavano i platani del Tevere, perché vi si annidasse un numero limitato di volatili, e con apparecchi audio si riproducevano i versi dei predatori dello storno (il più pericoloso pare sia il falco pellegrino), di modo che lo storno medesimo se la battesse in campagna, dov'è padrone di farne latrina. E però niente, i centomila euro non c'erano, e per tale somma Roma affoga in quello che avete capito.
STORNO E quando la metafora non è più tale, vuol dire che le complicazioni sono serie. Dal Comune sostengono che i tagli risalgono all'amministrazione di Gianni Alemanno, e comunque hanno raccattato qualcosa per ripulire le strade e cacciare i sozzoni.
Girare in centro è uno spettacolo unico, come si sarà intuito. I giardini di largo Arenula, a fianco del ministero della Giustizia, paiono la sede centrale degli storni.
Sugli alti alberi, in un frastuono infernale e in un andirivieni frenetico, si alternano migliaia di uccelli. La gente che di sotto aspetta l'autobus tiene gli ombrelli aperti anche quando spiove.
ROMA INVASA DAGLI STORNI Dopo le quattro del pomeriggio la zona è infrequentabile: a proposito di ombrelli, li si prende anche in caso di sole per proteggersi da quell'altra grandinata. Qualcuno sferraglia con vecchie pentole per liberarsi del nemico giusto il tempo di salire in macchina. E che macchine: tempestate da centinaia di proiettili fisiologici, maniglie comprese. Le piste ciclabili che corrono a fianco del Tevere in alcuni punti erano sabbie mobili, prima che la piena ripulisse qualcosa, ma le proteste dell'Associazione BiciRoma, che conta novemila iscritti, sono state vane.
I marciapiedi sono un supplizio, alcuni impraticabili se non con stivali da pescatore, altri meno orridi, ma comunque li si percorre sentendo sotto le suole uno sciaguattìo ripugnante. Per non particolareggiare sul fetore e i seri impedimenti all'equilibrio: si sta attenti a dove si mettono i piedi, e pure le mani, mentre ci si muove in una parabola biblica nella quale sguazziamo persino con agio.
 
che ridere, sicuramente la lipu darà colpa a noi cacciatori perchè quando sono prelevabili non abbiamo fatto abbastanza!! siamo 4 gatti a fare questo tipo di caccia e ci mettono sempre i bastoni nelle ruote, con migliaia di regole e ricorsi nuovi. Stanno raccogliendo quello seminato, cioè m***a!!!
 
bellissimo, spero che la **** di questi uccelli continui ad aumentare fino a coprire questi che fanno le leggi e li proteggono, per sparare ad uno storno nelle marche devi sapere se sei in un comune che ha dato il permesso, poi devi avere vicino qualche pianta con il frutto pendente, magari si puo' portare con sé una pianta di ulivo o una bella vite con grappoli d ' uva. E che dire dei milioni di storni che si concentrano al sud e da tanti anni vengono protetti per chiedere i risarcimenti -
 
Da Romano che vive a Roma spero che tutti quelli contro la caccia caschino e scivolino sulla **** di queste bestiacce e si rompano braccia e gambe....IO dal mio punto di vista evitero' nel possibile di sparare a questi animalacci finanche la caccia restera' chiusa, rischiare il pda per fare un favore a tutte queste teste di caxxo non mi sembra la cosa migliore, devono riempire di **** tutto e tutti ad oltranza
 
Lo storno a roma è un problema antico, anche quando la caccia era consentita Roma veniva invasa. La soluzione sarebbe anche semplice,e si chiama eradicazione. Non so se avete visto i filmati relativi alla cattura dei piccioni all'estero con reti sparate ai branchetti a terra. Qui basta mettere reti sopra i dormitori, a mo di gabbia come i campi di calcetto et voilà, migliaia di bocche da sfamare nei centri caritas, come si faceva anticamente con le folaghe abbattute nelle tese e donate alle comunità di recupero orfani.......Ovviamenti ai volontari Lipu e Lac l'opera di spennamento ;)
 
Ma vi rendete conto??? centomila euro per pagare le associazioni ambientaliste per scacciare gli storni da una via all'altra!!!
100.000 euro capito!!
e con questi amministratori volevate che non stassimo nella ****??
e se io sparo a uno storno so 600 euro l'uno di multa.
e allora "cari storni" continuate pure tranquilli a cacare su sti stronzi, anzi riempite di **** pure il campidoglio, montecitorio e pure il quirinale.
Buona cacata!!!
 
Ma vi rendete conto??? centomila euro per pagare le associazioni ambientaliste per scacciare gli storni da una via all'altra!!!
100.000 euro capito!!
e con questi amministratori volevate che non stassimo nella ****??
e se io sparo a uno storno so 600 euro l'uno di multa.
e allora "cari storni" continuate pure tranquilli a cacare su sti stronzi, anzi riempite di **** pure il campidoglio, montecitorio e pure il quirinale.
Buona cacata!!!


il problema che cacano sulle macchine e sulla testa dei poveri cristi che lavorano, mica sui magnafregna che c'hanno l'autista, il box e pure il lavamacchine privato !!!
 
che ridere, sicuramente la lipu darà colpa a noi cacciatori perchè quando sono prelevabili non abbiamo fatto abbastanza!! siamo 4 gatti a fare questo tipo di caccia e ci mettono sempre i bastoni nelle ruote, con migliaia di regole e ricorsi nuovi. Stanno raccogliendo quello seminato, cioè m***a!!!


La colpa c'e' l'hanno gia' data da tempo!Nei 100.000 euro che venivano stanziati,oltre all'idiozia dei due col fratino e altoparlante con il verso del predatore, era prevista anche una consulenza tecnica di questi fenomeni che avevano immediatamente sentenziato che lo storno si rifuggiava in citta' perche' cacciato nelle campagne [sconvolto.gif]...pensa che acume d'indagine!Lo storno e' un animale "opportunista"......con gli anni ha modificato le sue abitudini!Nei primi anni '70,oltre ad esser lontano dal diventare semi-stanziale di questi periodi,quando novembre era sul serio la porta dell'inverno, non pernottava in citta',se non in piccoli nuclei!Il "grosso" del contingente sfilava in una processione interminabile,un serpentone ininterrotto, lungo qualche km che passava nei cieli di Roma sud dal tardo pomeriggio al tramonto, per recarsi nella tenuta Presidenziale di Castel Porziano!Nei giorni di scirocco si saliva sulle terrazze dei palazzoni popolari del nostro quartiere per cosi' dire,osservarli da vicino e magari salutarli con qualche pallino d'acciaio dei cuscinetti scoccato dalle nostre beneamate fionde ;-)!Oggi, lungi dal poterli toccare, giustamente han capito,e non solo loro, quella che e' ormai la realta' legislativa d'una citta' come Roma.......ovvero se non hai nulla da perdere....fai quello che ca@@o ti pare :-( !Un saluto
 
il problema che cacano sulle macchine e sulla testa dei poveri cristi che lavorano, mica sui magnafregna che c'hanno l'autista, il box e pure il lavamacchine privato !!!


E' bene che sia cosi' visto che il 90% di questi sono contro la caccia e i cacciatori...e allora che li smerdino tutti
 
La colpa c'e' l'hanno gia' data da tempo!Nei 100.000 euro che venivano stanziati,oltre all'idiozia dei due col fratino e altoparlante con il verso del predatore, era prevista anche una consulenza tecnica di questi fenomeni che avevano immediatamente sentenziato che lo storno si rifuggiava in citta' perche' cacciato nelle campagne [sconvolto.gif]...pensa che acume d'indagine!Lo storno e' un animale "opportunista"......con gli anni ha modificato le sue abitudini!Nei primi anni '70,oltre ad esser lontano dal diventare semi-stanziale di questi periodi,quando novembre era sul serio la porta dell'inverno, non pernottava in citta',se non in piccoli nuclei!Il "grosso" del contingente sfilava in una processione interminabile,un serpentone ininterrotto, lungo qualche km che passava nei cieli di Roma sud dal tardo pomeriggio al tramonto, per recarsi nella tenuta Presidenziale di Castel Porziano!Nei giorni di scirocco si saliva sulle terrazze dei palazzoni popolari del nostro quartiere per cosi' dire,osservarli da vicino e magari salutarli con qualche pallino d'acciaio dei cuscinetti scoccato dalle nostre beneamate fionde ;-)!Oggi, lungi dal poterli toccare, giustamente han capito,e non solo loro, quella che e' ormai la realta' legislativa d'una citta' come Roma.......ovvero se non hai nulla da perdere....fai quello che ca@@o ti pare :-( !Un saluto

Bravo Achille! concordo in toto. Da far sapere che paghiamo una tassa alla provincia e forse parte di quei centomila arrivano da là... per poi vedere come li hanno spesi per smuovere gli storni da un viale all'altro... soldi rubati!

Una notizia: a Varese ci sono affissi dei manifesti ad opera della LAC per salvaguardare lo scoiattolo grigio, (pensa te che pensieri) specie alloctona che minaccia i nostri scoiattoli neri e rossi più piccoli, stà già succedendo in Piemonte. Bene. La provincia mi chiama per fare un corso per contenere varie specie, scoiattolo grigio, cornacchia, cormorano, colombo, nutria ..... Adesso il bello! serale, più giorni, fino alle 23.30, esami ...quindi permesso dal lavoro.... e 140 euro! la mia risposta? Dover pagare è assurdo! oltre le spese di cartucce e benzina! mi dispiace arrivederci e nel caso ci sia un'invasione ( come c'è di cormorani e cornacchie) .......chiamate la LAC!
 
il problema che cacano sulle macchine e sulla testa dei poveri cristi che lavorano, mica sui magnafregna che c'hanno l'autista, il box e pure il lavamacchine privato !!!


E' bene che sia cosi' visto che il 90% di questi sono contro la caccia e i cacciatori...e allora che li smerdino tutti

Peccato che 20 e più anni fà a passeggiata di ripetta un mio caro compagno di avventura, sul guano, cadendo con la moto s'è rotto il bacino ed ancora oggi và in giro zoppicando......alcune volte mi faceva compagnia ai rientri che facevo a palombara !!
Non generalizzare troppo, perchè alla fine quelli che vedo con l'obrello aperto a ripararsi dalle cacate alle fermate del bus, sono pensionati, studenti e gente umile e perbene, non certo coloro che vengono dai salotti " buoni " rigorosamente vegan style, con tanto di fuffy in braccio.........pure fosse 1 su 10 a favore della caccia la stronzaggine di 9 non può farmi godere delle disgrazie dell'unico nostro simpatizzante o addirittura praticante !! Se i simpatici volatili soggiornassero sulla tua, di macchina, vedrai che non ne saresti cosi felice perchè scacacciano sul 90% di anticaccia
 
Io trovo bellissimi gli storni, però è ovvio che godono di una protezione senza senso. Non dico molto, ma almeno un mese all'anno dovrebbero essere cacciabili.
In ogni caso spero sommergano di **** qualsiasi cosa stile armaggedon...
 
Dover pagare è assurdo! oltre le spese di cartucce e benzina! mi dispiace arrivederci e nel caso ci sia un'invasione ( come c'è di cormorani e cornacchie) .......chiamate la LAC!

sei un grande !
dovremmo fare tutti così quando ci chiamano per ammazzare cormorani , topastri e bestie simili
io non vado mai, come dici tu .... chiamassero quelli della lac
 
da me ce ne sono a centinaia, si vede altro che storni, ma nn li tocco nemmeno morto fino a che nn me li fanno cacciare come dio comanda senza tutti quei sotterfugi di palloni, merli al posto delle stampe di storni e cavolate varie. spero si mangino anche le foglie dell ulivi!
 
Lo storno deve ritornare specie cacciabile, anche con limitazioni se del caso, ma questa est una battaglia che le AAVV dovrebbero perseguire con forza e determinazione.

Est inconcepibile x la cittadinanza ed una società civile quanto sta accadendo a Roma e NON solo.

Se i VERDI-LIPU-WWF-PROTEZIONISTI VARI pensano con falchi, suoni strani, fischi, tamburi, spaventapasseri di ogni genere di spostarli ..... CONFERMANO di NON CONOSCERE una BEATA **** dello STORNO .....
 
Storni!

Piano un passo .

La polemica sui giornali è manovrata da LIPU e compagnia bella, perché il sindaco gli ha tagliato il finanziamento da 100.000 euro che gli veniva regalato per andare a fischiare come falchetti sotto le piante !

Secondo voi tale azione migliorava le cose ?

No, perché gli storni si involavano in massa e dalla paura si cagavano ulteriormente addosso, facevano il giro dei quartieri della Capitale spandendo ulteriore **** in giro , poi dopo mezz'ora erano nuovamente nei viali da dove si erano involati..

Insomma , 100.000 euro regalati alla LIPU per non risolvere un problema : il Sindaco Marino ha fatto bene a tagliare quei fondi .

Tale articolo muove solo gli interessi degli animalisti , nulla dicono a favore della caccia, e qui i nostri rappresentanti dovrebbero intervenire
 
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[TR]
[TD="class: title_TA, colspan: 2, align: left"]Interrogazioni parlamentari[/TD]
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[TR="bgcolor: #F5F5F5"]
[TD="class: doc_title, align: left"]26 novembre 2010[/TD]
[TD="align: right"][TABLE="align: right"]
[TR]
[TD="class: numPEA_doc, align: center"]E-9815/2010[/TD]
[/TR]
[/TABLE]
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="class: doc_subtitle_level1, colspan: 2, align: left"]Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Paolo De Castro (S&D) , Sergio Berlato (PPE) , Mario Pirillo (S&D) e Gianni Vattimo (ALDE)
[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

[TABLE="class: doc_box_header, width: 100%"]
[TR]
[TD="class: doc_title, align: left"]
arrow_title_doc.gif
Oggetto: Danni arrecati dallo storno (Sturnus vulgaris) all'agricoltura
[/TD]
[TD="align: left"][TABLE="class: buttondocwin, align: right"]
[TR]
[TD][/TD]
[TD] Risposta(e) [/TD]
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[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="class: contents, width: 100%, colspan: 2, align: left"]Premesso:
che le popolazioni stanziali di storno (sturnus vulgaris), peraltro in costante e incontrollabile aumento numerico, sommate a quelle migratorie raggiungono densità rilevanti su molti territori dell'Unione europea, tali da comportare gravi e sempre più ricorrenti danni alle produzioni agricole e agli impianti produttivi;
che il prelievo venatorio della specie storno (sturnus vulgaris), è consentito ai sensi dell'Allegato II/2 della direttiva n. 409/79/CEE in diversi Stati dell'Europa come Portogallo, Spagna, Francia. Grecia e Ungheria;
che l'esclusivo e ricorrente ricorso al prelievo in deroga di specie di avifauna protette, come stabilito dall'articolo 9, lettera a) della citata direttiva n. 409/79/CEE, non può rappresentare un efficace strumento di prevenzione dei danni da storno alle colture agricole e che solo il reinserimento di tale passeriforme nell'elenco delle specie cacciabili può costituire adeguata soluzione del problema;
che il reiniserimento dello storno (sturnus vulgaris), tra le specie cacciabili, oltre alla finalità principale di prevenire i danni all'agricoltura risulterebbe utile anche ai fini di limitare la pressione venatoria su altre specie di maggior pregio,
intende la Commissione adottare misure e interventi a sostegno degli agricoltori danneggiati dalla presenza diffusa di tale passeriforme?
intende la Commissione procedere ad una modifica dell'Allegato II/2 della direttiva n. 409/79/CEE per consentire, agli Stati membri che ne facciano richiesta, il prelievo venatorio della specie storno (Sturnus vulgaris)?
ritiene opportuno la Commissione avviare tutte le procedure necessarie al reinserimento della specie storno (Sturnus vulgaris) nell'elenco delle specie cacciabili di cui all'Allegato II/1 della direttiva n. 409/79/CEE?


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[TR]
[TD="class: title_TA, colspan: 2, align: left"]Interrogazioni parlamentari[/TD]
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[TR="bgcolor: #F5F5F5"]
[TD="class: doc_title, align: left"]22 febbraio 2013[/TD]
[TD="align: right"][TABLE="align: right"]
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[TD="class: numPEA_doc, align: center"]E-001924-13[/TD]
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[/TABLE]
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="class: doc_subtitle_level1, colspan: 2, align: left"]Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Matteo Salvini (EFD)
[/TD]
[/TR]
[/TABLE]


[TABLE="class: doc_box_header, width: 100%"]
[TR]
[TD="class: doc_title, align: left"]
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Oggetto: Inserimento dello storno (sturnus vulgaris) tra le specie cacciabili in Italia
[/TD]
[TD="align: left"][TABLE="class: buttondocwin, align: right"]
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[TD] Risposta(e) [/TD]
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[/TR]
[TR]
[TD="class: contents, width: 100%, colspan: 2, align: left"]La direttiva 147/2009/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici riconosce la legittimità dell'attività venatoria praticata in forma sostenibile.
Il testo normativo limita il prelievo a talune specie espressamente elencate nell'allegato II e lo differenzia per ciascun Stato Membro.
Lo storno (sturnus vulgaris) è una specie in buono stato di conservazione in Italia e la sua caccia è consentita in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo. Inoltre, sono noti a tutti i danni che la sua diffusione sta provocando all’agricoltura.
Alla luce delle numerose problematiche legate a questo testo normativo e ai contenziosi che in questi anni si sono prodotti con alcuni Stati Membri e Regioni, ha intenzione la Commissione di proporre modifiche al testo della direttiva 147/2009/CE?
In particolare, non ritiene opportuno modificare l’allegato II della direttiva in oggetto, relativamente alle specie cacciabili in Italia, con specifico riferimento all’inserimento della specie storno (sturnus vulgaris)?
[/TD]
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[TD]Ultimo aggiornamento: 6 marzo 2013
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[TR]
[TD="class: title_TA, colspan: 2, align: left"]Interrogazioni parlamentari[/TD]
[/TR]
[TR="bgcolor: #F5F5F5"]
[TD="class: doc_title, align: left"]7 gennaio 2011[/TD]
[TD="align: right"][TABLE="align: right"]
[TR="class: contents"]
[TD="class: numPEA_doc, align: center"]E-9815/2010[/TD]
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[TR]
[TD="class: doc_subtitle_level1, colspan: 2, align: left"]Risposta data da Janez Potocnik a nome della Commissione[/TD]
[/TR]
[TR="class: contents"]
[TD="colspan: 2, align: left"]La Commissione ritiene che il problema dei danni arrecati dallo storno comune (Sturnus vulgaris) alle produzioni agricole debba essere valutato sulla base di fondati dati scientifici e vada affrontato come una questione non tanto venatoria quanto di gestione dell'ambiente naturale.
È opportuno ricordare che le popolazioni europee di storno comune stanno diminuendo e che questa specie è classificata come SPEC 3 (specie con uno status sfavorevole di conservazione in Europa ma la cui popolazione complessiva o il cui areale a livello mondiale non sono concentrati in Europa).
Se in determinate zone e in determinati periodi dell'anno questa specie può provocare danni a talune produzioni agricole, le autorità degli Stati membri possono ricorrere a vari metodi per prevenire o ridurre al minimo tali danni.
Laddove questa specie non è cacciabile, come nel caso dell'Italia, in conformità dell'allegato II/2 della direttiva Uccelli 2009/147/CE(1), è necessario che, a prescindere dal metodo applicato per tenerla sotto controllo, siano comunque rispettate le disposizioni della suddetta direttiva.
Di conseguenza, dopo aver valutato l'intero problema sulla base di fondati dati scientifici, occorre privilegiare i metodi di controllo non letali, tra i quali, ad esempio, l'uso di reti, repellenti, dissuasori ottici e sistemi acustici (deterrenti sonori con richiami di angoscia o versi dei predatori, cannoncini a gas).
Se dalla valutazione oggettiva dei possibili danni alle colture risulta che questi possano essere di notevole entità e se sono state rispettate tutte le altre condizioni previste nell'articolo 9 della direttiva Uccelli (in particolare l'assenza di altre soluzioni soddisfacenti), è possibile contemplare il ricorso a metodi di controllo letali per controllare lo storno comune. In tal caso l'abbattimento è da considerarsi un modo per rafforzare l'efficacia di altre tecniche non letali, che contribuisce a tenere lontani gli uccelli dalle colture sensibili nel periodo in cui esse sono vulnerabili. Sarebbe inoltre importante garantire un opportuno monitoraggio dei danni, delle popolazioni di uccelli interessate e dell'efficacia delle tecniche di controllo
La Commissione reputa che la caccia generalizzata dello storno comune non sia una soluzione per i danni all'agricoltura riferiti dagli onorevoli parlamentari e pertanto non intende avviare una revisione degli allegati della direttiva Uccelli. Le autorità nazionali dispongono di molte soluzioni, come quelle summenzionate, conformi alla legislazione europea vigente.
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

    ### 5. **Reload Swiss RS 50**
    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
    - **Vantaggi**: Bassa erosione, ottima resa energetica e adattabilità a vari tipi di inneschi.
    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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