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Il bracconaggio e la caccia illegale di uccelli, in particolare attraverso l'uso di reti, rappresentano una delle minacce più gravi per la biodiversità aviaria a livello globale. Questa pratica, spesso condotta su larga scala, mina gli sforzi di conservazione e contribuisce al declino delle popolazioni di uccelli migratori in Europa, nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Ogni anno, milioni di uccelli vengono illegalmente abbattuti, intrappolati o avvelenati in queste regioni, compromettendo la sopravvivenza di specie vitali lungo le loro rotte migratorie. Le stime indicano che solo nella regione mediterranea, una media di 25 milioni di uccelli (con un intervallo tra 11 e 36 milioni) vengono uccisi illegalmente o rimossi dalla natura ogni anno. A livello globale, il bracconaggio è il secondo principale fattore di estinzione degli uccelli, superato solo dalla perdita di habitat.


Gli uccelli migratori percorrono migliaia di chilometri tra le aree di riproduzione, sosta e svernamento, spesso seguendo rotte consolidate come l'East-Atlantic Flyway, utilizzata da oltre 90 milioni di uccelli ogni anno. Questi viaggi sono intrinsecamente pericolosi, con minacce naturali come predatori e condizioni meteorologiche avverse, e ostacoli antropici come cavi ad alta tensione, deserti e montagne. La caccia illegale si aggiunge a questi pericoli, rendendo il viaggio ancora più letale. Le aree di concentrazione migratoria, note come "colli di bottiglia", dove grandi numeri di uccelli si radunano per riposare e rifocillarsi, diventano purtroppo punti focali per i bracconieri, amplificando l'impatto delle loro attività. La loro posizione strategica rende queste zone estremamente vulnerabili, trasformandole da "stazioni di rifornimento" vitali in trappole mortali per milioni di individui.


Metodi di Caccia Illegale: Tecniche dettagliate e Diffusione

Le tecniche impiegate nel...
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