(Acs) Perugia, 8 marzo 2024 - “La volontà che la Lega aveva espresso, attraverso la mia interrogazione firmata anche dai colleghi Castellari e Mancini, circa la volontà di mantenere il tesserino venatorio cartaceo insieme a quello elettronico che si vuole progressivamente introdurre, è stata confermata in Aula dall’assessore di competenza. E questa è un’ottima notizia”. Così il consigliere della Lega, Manuela Puletti, commenta con soddisfazione la risposta ricevuta alla sua interrogazione, nella quale argomentava la “necessità di continuare comunque a mantenere il tesserino venatorio cartaceo, per non escludere parte dei cacciatori, ma anche per ragioni di sicurezza e di corretto svolgimento e monitoraggio della pratica venatoria”.

“Sono soddisfatta – spiega infatti Puletti - perché il mantenimento di entrambi i tesserini tende una mano verso il mondo venatorio, i singoli cacciatori e le associazioni che lo avevano richiesto a gran voce. Del resto è quanto avviene nelle altre regioni che stanno introducendo il tesserino digitale. È una piccola vittoria che la Lega si intesta - prosegue – e sicuramente questo ci stimola a continuare a portare in Aula le proposte e le esigenze del mondo venatorio, perché siano ascoltate e quando possibile accolte”.

Puletti spiega poi l’importanza del mantenimento anche del tesserino cartaceo: “Le esperienze delle preaperture, pur giustificate dai paletti posti dalle normative europee e nazionali, dimostrano i limiti delle app. Con problemi pratici nell’aggiornamento e soprattutto legate alla mancanza di connessione ad internet in aree rurali e montane dove si pratica la caccia. Oltre a costituire un potenziale pericolo, perché costringe i cacciatori a monitorare continuamente il proprio cellulare, cosa che potrebbe essere motivo di distrazione. Tra l’altro – osserva -, molti cacciatori, e non soltanto quelli di una certa età, non dispongono di uno smartphone e di una connessione ad internet, o comunque non sanno utilizzare le app, cosa che di fatto, ingiustamente, crea una discriminazione, impedendo ad alcuni di svolgere l’attività venatoria. L’uso esclusivo del tesserino digitale avrebbe rischiato, come abbiamo ribadito all’Assessore, di scoraggiare molti cacciatori, che già hanno abbandonato a malincuore la loro passione a causa di tante restrizioni normative e difficoltà burocratiche. Rischio che, almeno per il momento, grazie alla Lega è stato scongiurato”.

Infine, quanto al monitoraggio della fauna selvatica, Puletti ricorda che, “pur comprendendo che in alcuni casi le attuali normative spingano all’utilizzo di contatori digitali, esistono metodi più efficaci di monitoraggio. A cominciare dal lavoro scientifico che dovrebbe essere garantito dall’Osservatorio a ciò preposto. A questo proposito – conclude -, l’auspicio è che dai tesserini 2018-23 che l’Assessorato, pur in ritardo, ha recentemente chiesto alle associazioni venatorie, si possano avere novità positive sui carnieri a disposizione per le prossime preaperture”.
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