conghialisucoltivazione.webp

Vedo il solito can can che si scatena ogni volta che si parla di caccia. Sembra che basti pronunciare la parola "cacciatore" per scatenare un putiferio, e adesso con questo Disegno di Legge (DDL) Lollobrigida sulla Legge 157/92, siamo di nuovo al centro della bufera. Io, come tanti altri cacciatori italiani, sono stanco di essere dipinto come un distruttore. Siamo qui, sul territorio, e sappiamo bene che la fauna e l'ambiente vanno gestiti con intelligenza, non con le ideologie.

Sento parlare di "liberalizzazione selvaggia", di "distruzione della fauna", di "bracconaggio legalizzato". Ma di cosa stiamo parlando? Il Ministro Lollobrigida, con questo DDL, sta cercando di mettere mano a una legge che, diciamocelo, ha trent'anni sulle spalle. E sì, è ora di darle una rinfrescata.

Noi cacciatori non vogliamo il Far West, vogliamo solo che la legge sia coerente con la realtà del territorio. Siamo i primi a vedere l'aumento spropositato dei cinghiali, per esempio. Gente, i campi vengono devastati, ci sono incidenti stradali, e non possiamo continuare a fare finta di niente. Se si estendono i periodi di caccia per alcune specie, è per controllare popolazioni in eccesso, non per fare strage. E se si parla di nuove specie cacciabili, deve essere sempre e comunque basato su dati scientifici, non su capricci.

Poi c'è la storia delle aree protette. Non vogliamo entrare nei parchi nazionali a sparare, ma ci sono aree che oggi sono "protette" solo sulla carta, dove la fauna prolifera senza controllo e poi sfonda nelle zone agricole. Rivedere i confini, basandosi su studi e fatti concreti, non è un crimine. È gestione del territorio.

E i richiami vivi? Per carità, se usati in modo etico e controllato, sono uno strumento che fa parte della nostra tradizione venatoria. Non siamo sadici, siamo appassionati. E le sanzioni per chi protesta? Non vogliamo zittire nessuno, ma è giusto che chi intralcia un'attività legale e regolamentata venga sanzionato. Siamo cacciatori, non bersagli di chiunque abbia voglia di fare un po' di baccano.

Sul ruolo dell'ISPRA, lo dico chiaro: noi vogliamo pareri tecnici validi, basati sulla scienza. Ma vogliamo anche che le Regioni abbiano più voce in capitolo, perché sono loro che conoscono meglio il loro territorio. Non può essere tutto deciso da Roma.

Basta Polemiche, Vogliamo un Confronto Serio​

Capisco che per molti la caccia sia un argomento difficile da digerire. Ma noi siamo una parte importante del tessuto sociale italiano, e la nostra passione è legata a una profonda conoscenza e rispetto per la natura. Siamo noi che facciamo monitoraggio sul campo, che aiutiamo nel controllo delle specie invasive, che puliamo il bosco. Non siamo nemici dell'ambiente.

Questo DDL è un'occasione per aggiornare una legge vecchia. Chiediamo solo che ci sia un confronto vero, non solo con chi ci demonizza, ma anche con noi cacciatori. Siamo stanchi di essere messi all'angolo, di essere giudicati senza conoscere la realtà dei fatti. Ascoltateci, e vedrete che la soluzione per una gestione equilibrata della fauna si trova. È ora di smetterla con gli attacchi a prescindere e di iniziare a parlare di gestione, controllo e rispetto.



GATTINI MARCO - Migratroria.it